Quest’ultimo fine settimana a Chantilly,
Virginia, Stati Uniti, s’incontrava il famigerato gruppo Bilderberg,
denunciato nei miei libri Il tradimento di Maastricht (1994) e Ciclo
completo dell’Europa (1997) come sostenitore del corporativismo fascista
euro-federalista fin dal 1954, quando fu fondato da un ex-ufficiale
dell’intelligence delle SS nazista e da un socialista polacco (espulso
da Francia e Regno Unito durante la prima guerra mondiale).
La
somiglianza tra l’Europa dominata dai tedeschi oggi (dove grandi
corporazioni e globalisti socialdemocratici dominano popoli scontenti ed
impotenti) e l’Europa fascista dominata dai nazisti degli anni Trenta
non è una coincidenza. Poche organizzazioni lo dimostrano meglio dei
Bilderberg.
Il
principe Bernhard dei Paesi Bassi (tedesco sposatosi con una famigliare
dei reali olandesi) fondò il Bilderberg, il cui nucleo (se non tutti
coloro che parteciparono alle riunioni) svolge un ruolo centrale nel
processo di distruzione degli Stati nazionali d’Europa e di loro
costituzioni, parlamenti e, con l’euro, economie e strutture sociali.
Fu
il socialista polacco Joseph Retinger che fondò il movimento europeo e
che, dopo la guerra, ottenne fondi della CIA attraverso il “Comitato
americano per un’Europa unita”, ad avvicinare il principe Bernhard
(attraverso l’Unilever) per fondare il Bilderberg.
Nel mio libro Ciclo
completo dell’Europa, nel capitolo 6 viene chiamato “Joseph Resigner –
dall’intrigo personale al potere collettivo”. Il principe Bernhard fu un
membro del partito nazista dal 1933 al 1937, si dimise il giorno dopo
il controverso matrimonio con la futura regina dei Paesi Bassi.
La
tempistica della lettera di dimissioni (per sposarsi con una della
famiglia reale olandese) ci dice molto sul suo apparente successivo
appoggio alla causa alleata. Una copia non firmata della lettera di
dimissioni del principe Bernhard fu trovata negli archivi nazionali di
Washington. La lettera finiva con un “Heil Hitler”, difficilmente un
commiato dal partito nazista.
Nel 1934 fu oggetto di una relazione di un
comitato del Congresso statunitense che l’identificò come ufficiale
delle SS collegato al principale alleato industriale del governo
nazista, la IG Farben. Si dimise dai Bilderberg nel 1976, anno
in cui fu rivelato dalla Commissione Donner del governo olandese che
aveva accettato una tangente di un milione di dollari dalla Lockheed Corporation.
Come riportato sul Times
del 10 e 12 giugno 1976, uno dei testimoni, che si recava presso la
Commissione con nastri e documenti, fu investito da un’auto e la
valigetta fu rubata. Il testimone era uno zoologo inglese, Tom
Ravensdale, ex-addetto alle PR del World Wildlife Fund di cui
il principe Bernhard era presidente.
Le origini di tale segreto gruppo
internazionale di uomini d’affari, politici e socialisti corporativisti,
giornalisti (che convenientemente dimenticano la loro devozione
all’aperta discussione democratica quando sono invitati dai Bilderberg) e
certi confusi reali del continente, si trovano nelle relazioni
europeo-statunitensi della Seconda guerra mondiale.
I Bilderberg apparentemente rappresentano e attraggono il tipo di persone che considerano il potere corporativista e statale più “efficiente” dei desideri di individui, famiglie e nazioni. L’ex-ambasciatore statunitense a Bonn, George McGhee, fu colto dire che,
“Il trattato di Roma che ha portato alla Comunità europea fu preparato nelle riunioni dei Bilderberg“.
Richard Aldrich, ex-operatore della CIA ed accademico, scrisse in Diplomacy and Statecraft del marzo 1997:
“Anche se Bilderberg e movimento europeo condivisero gli stessi fondatori, membri ed obiettivi, probabilmente i Bilderberg costituirono il meccanismo più efficace… è chiaro che il Trattato di Roma fu proposto dai Bilderberg quell’anno“.
Aldrich afferma (e dovrebbe sapere) che il Comitato americano per un’Europa unita condivise tanti “fondatori, soci e obiettivi” coi Bilderberg:
“…rivela lo stile delle prime azioni occulte, e non meno fiducia nelle organizzazioni private, anche se coordinate da una cerchia ristretta di amici”.
I verbali della prima riunione di Bilderberg ne dichiarano lo scopo:
“…creare un ordine internazionale che guarderebbe oltre la crisi attuale. Quando il momento sarà maturo, i nostri attuali concetti di affari mondiali andranno estesi a tutto il mondo“.
Le frasi chiave, anzi le parole
in codice, di tale élite auto-nominata, includono l'”ordine
internazionale”, una frase comune ai corporativisti ingenui di oggi e ai
perniciosi capi della Germania nazista. “Quando il momento è maturo”
indica una loro pianificazione a lungo termine (“i nostri concetti
attuali”) e segretezza.
La frase “tutto il mondo” rivela il desiderio di
potere sovranazionale e l’intenzione di eliminare gli aspetti non
inquadrabili come le democrazie nazionali. Oggi chiameremo questo
corporativismo sovranazionale “Globalismo”.
Praticamente tutte le figure più importanti dei Bilderberg sono anche
membri del Consiglio per le Relazioni Estere degli Stati Uniti che,
nonostante la presenza di molti internazionalisti liberali e
conservatori, fu fondato dal più fanatico sostenitore del governo
mondiale, Paul Warburg.
Warburg fu direttore della IG Farben America che durante la Seconda Guerra Mondiale stipulò accordi per trasferire tecnologia con la Standard Oil dei Rockefellers e beneficiò del monopolio della Standard Oil
sulla gomma sintetica, ampliando notevolmente i profitti degli scambi
della Germania nazista e la sua capacità di fabbricare materiale
bellico.
La tecnologia ad Iso-ottani, fondamentale per il carburante
aeronautico tedesco, fu fornita esclusivamente dalla Standard Oil of New Jersey
dei Rockefeller. Fu il figlio di Paul Warburg, James che, testimoniando
a un comitato del Senato degli Stati Uniti nel 1950, meglio articolò
gli obiettivi dei collettivisti mondialisti:
“Avremo il governo mondiale che ci piaccia o meno. L’unica domanda è se il governo mondiale si avrà con la conquista o il consenso“.
Quindi il principale
pilastro europeo del gruppo Bilderberg era un nazista ben introdotto,
mentre il pilastro statunitense erano i Rockefeller la cui compagnia
familiare, Standard Oil, fu utile al regime nazista ed ebbe un’impresa
comune, dal 1920 al 1942, con il principale alleato industriale dei
nazisti (IG Farben).
James Stewart Martin, ex-capo della sezione guerra economica del dipartimento di Giustizia, rilevò nel suo libro “Tutti gli uomini onorevoli” del 1950 come i corporativisti tedeschi e statunitensi controllavano gli “affari globali” negli anni Trenta e Quaranta, quindi idealmente posizionati per fare la stessa cosa nel dopoguerra, quando cospirarono per creare l’Unione europea:
“Un quadro cominciò ad emergere su un nemico che non aveva bisogno dei servizi di spie e sabotatori. Con l’accordo tra i produttori di magnesio tedeschi e statunitensi (necessario per gli aeromobili) la produzione negli Stati Uniti prima della guerra fu limitata a non più di 5000 tonnellate all’anno. Al contrario, la Germania nel 1939 ne aveva prodotto solo 13500 tonnellate e nei successivi cinque anni consumò magnesio al tasso di 33000 tonnellate all’anno”.
Reuters riferì (5.10.1996)
sui documenti declassificati dall’intelligence statunitense che
confermarono un incontro nell’agosto 1944 tra SS e rappresentanti di
sette aziende tedesche, tra cui Krupp, Rochling, Messerschmitt e Volkswagen.
In questa riunione (La riunione della Casa Rossa) a Strasburgo, furono
elaborati piani per costruire ricchezza, potere e capacità industriale
all’estero, “affinché un forte impero tedesco possa essere creato dopo la sconfitta“.
Un’analisi del dipartimento del Tesoro statunitense del 1946 riferì che
i tedeschi avevano trasferito 500 milioni di dollari fuori dal Paese,
prima della fine della guerra. L’obiettivo era preparare “una campagna commerciale dopo la guerra“,
in altre parole il tipo di pianificazione politico-industriale che
questo libro descrive come “corporativista”.
Le aziende tedesche furono
incoraggiate ad allearsi con società straniere e le SS si riferirono
agli accordi internazionali sui brevetti che la Krupp stipulò
con le società statunitensi, di cui il precedente accordo IG
Farben-Standard Oil era l’esempio classico.
Ciò che i politici oggi
dimenticano è che alla fine degli anni ’40 e all’inizio degli anni ’50,
prima dell’invasione sovietica dell’Ungheria e della costruzione del
muro di Berlino, la Germania perseguiva gli stessi obiettivi
nazionalistici (cioè aggressivi nazionali) degli anni Trenta, ma usando
“l’Europa” come strumento.
In questo periodo del dopoguerra si ritrovano i legami tra Europa nazista, “ordine mondiale” di Hitler e crisi odierna dell’Europa e del “nuovo ordine mondiale”. Ciò non dovrebbe sorprendere, perché 134 impiegati pubblici del ministro degli Esteri di von Ribbentrop lavorarono sotto Adenauer e lo stesso uomo nominato da Hitler a segretario del suo “Comitato Europa” (Heinz Trützschler von Falkenstein) fu scelto da Adenauer nel 1949 per un incarico simile a quello di direttore della “divisione europea” dell’Ufficio estero tedesco-occidentale. Consideriamo il tema comune in queste tre citazioni del 1931, 1950 e 1951.
Il primo del dottor Duisberg della IG Farben, del 1931:
“Solo un blocco commerciale integrato permetterà all’Europa di acquisire la più intima forza economica… desiderio millenario di cui il Reich grida per un nuovo approccio. Perciò tale scopo possiamo usare il miraggio della pan-Europa“.
Dal 1934 in poi IG Farben fu il
principale veicolo industriale dei preparativi di guerra di Hitler. Si
noti qui che i moderni capi tedeschi sopprimono ciò che i nazisti non
mascherarono, cioè che per molti tedeschi “Europa” e “das Reich” sono la stessa cosa.
Il secondo di Konrad Adenauer (fondatore tedesco della Comunità europea e della Germania moderna) nel 1950:
“Un’Europa federata sarà la terza forza… la Germania è tornata ad essere un fattore con cui altri dovranno contare… Se noi europei colonizzeremo l’Africa creeremo allo stesso tempo un fornitore di materie prime per l’Europa“.
Anche per Adenauer, dunque, l’Europa era una grande ambizione imperiale piuttosto che un interesse nazionale.
E del 1951, il ministro del Commercio di Adenauer, il dottor Seebohm anticipò la frase preferita del governo inglese
“La Gran Bretagna al centro dell’Europa“: “L’Europa libera vuole unirsi alla Germania? La Germania è il cuore dell’Europa e le membra devono adattarsi al cuore e non il cuore alle membra“.
I
Bilderberg è la riunione di politici antidemocratici corporativisti e
in parte cacciatori di potere cospiratori, ma soprattutto ingenui
arrampicatori politico-sociali e “il tipo di persone che” non
bada a sopraffare democrazia e Stati nazionali, e che si crede un
“potente dietro le quinte” e pianificatore del “destino” del mondo.
Per
decenni la loro parola d’ordine era “segreto”, rendendo la presenza dei
giornalisti che non denunciassero i loro incontri tanto più riprovevole.
David Rockefeller espresse gratitudine alla “stampa libera” delle
nazioni democratiche sul silenzio quando si occuparono di una riunione
segreta dei Bilderberg a Sand, in Germania, nel giugno 1991. Di seguito
una traduzione dalla rivista francese “Minute” del 19 giugno 1991.
“Siamo grati a Washington Post, New York Times, Time Magazine e altre grandi pubblicazioni i cui direttori hanno partecipato alle nostre riunioni e rispettato la promessa di discrezione per quasi quattro decenni“.
La definizione di “grande pubblicazione” è evidentemente volta a chi non
pubblica nulla d’importante. Certamente a chi comprende che la “libertà
di stampa” non è la libertà del popolo e che il diritto di conoscere è
un diritto dei governi, non dei governati. Rockefeller continuò:
“Non avremmo potuto sviluppare il nostro piano mondiale se in tutti questi anni fossimo stati sottoposti a una piena pubblicità. Ma il mondo è ora più sofisticato e disposto a muoversi verso un governo mondiale che non conoscerà la guerra, ma solo pace e prosperità per tutta l’umanità“.
Chi si riunisce a porte chiuse, progetta la fine degli Stati nazionali,
sfida la democrazia e sottolinea la natura elitaria del propri gruppo e
l’inadeguatezza degli altri, viene ovviamente oltraggiato dalla volontà
democratica che non si adatta ai propri piani. Credono inoltre che le
loro competenze siano indispensabili per un’élite governativa.
Naturalmente il banchiere Rockefeller affermò:
“La sovranità sovranazionale di un’élite intellettuale e di banchieri mondiale è sicuramente preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati“.
Naturalmente solo perché teme che il mondo rifiuti le
loro idee, che l’élite Bilderberg s’incontra in segreto, cercando
d’imporre il suo fantastico “nuovo mondo” prima che i popoli si sveglino
e l’impediscano.
Kenneth Clarke e Bilderberg
I partecipanti sono spesso finanziati dai fondi dei Bilderberg e alcuni
furono inviati dai loro governi ad assistervi ufficialmente (confermato
da David Owen e Tony Blair), smentendo così i Bilderberg che affermano
che ognuno assiste da “privato”.
Alcuni hanno ricordi piuttosto
insignificanti su chi gli abbia pagato ciò e mancato sempre di
riportarlo sul registro parlamentare degli interessi dei membri.
Kenneth
Clarke, come la maggior parte dei politici che partecipa a questi
incontri, sostiene di non sapere nulla dell’origine del fondatore dei
Bilderberg. Fu nel 1993 che Lynn Riley ed io, perseguendo le spese
indebite presso i Bilderberg di Kenneth Clarke, riuscimmo ad ottenere un
documento ufficiale inglese (una relazione della commissione sulle
norme in materia di pubblica utilità pubblicata dalla cancelleria di sua
maestà) che citava il gruppo Bilderberg per la prima volta!
Molti
vorranno sapere perché chi deve la propria posizione agli elettori
nazionali debba partecipare (a spese dei contribuenti o di un gruppo
segreto) ad incontri di un’organizzazione fondata da un ex- nazista e
ufficiale delle SS per perseguire un’agenda segreta con capi e affaristi
internazionali che, come abbiamo visto nell’Unione Europea, può avere
gravi conseguenze sui loro elettori ignorati.
Ogni deputato è eletto in
maniera aperta con un manifesto democraticamente discusso, e si riunisce
nel parlamento nazionale per decidere unicamente nell’interesse del
proprio elettorato nazionale.
Partecipare ad incontri segreti di gruppi
dal programma segreto, la maggior parte dei quali mai eletta e in luoghi
ben protetti, non è affatto ciò che gli elettori hanno in mente. Il
libro Tradimento a Maastricht elenca chi partecipò alla riunione dei
Bilderberg del 1993 in Grecia.
Vi erano tre inglesi: Kenneth Clarke,
Tony Blair e Sir Patrick Sheehy (allora presidente della BAT, lo stesso
posto più tardi occupato da Kenneth Clarke!) che a poche settimane l’uno
dall’altro, all’inizio del 1995, scrissero articoli sui giornali
inglesi a sostegno dell’abolizione della sterlina e della Banca
d’Inghilterra, e a favore della moneta unica europea.
Nel 1995 e 1996 vi
fu un nuovo nome inglese nell’elenco degli ospiti dei Bilderberg, il
presidente del Congresso sindacale John Monks. Un dirigente sindacalista
tra i politici corporativisti dei Bilderberg. Come i dirigenti
aziendali, funzionari e politici, i sindacalisti credono
nell’organizzazione del capitale, del lavoro, dei prezzi, dei parlamenti
e, infine naturalmente delle nazioni. Monks iniziò subito a promuovere
l’abolizione della sterlina!
Per
un esame più approfondito dei Bilderberg si veda il Capitolo 7 del mio
libro “Ciclo completo dell’Europa”. 20 anni dopo la pubblicazione del
libro, i Bilderberg sono ancora forti. I partecipanti sono come al
solito dirigenti aziendali al 95%, frammischiati ad alcuni politici
eletti democraticamente e alcuni giornalisti, soprattutto di Financial Times ed Economist, mentre il London Evening Standard
era rappresentato quest’anno dall’ex-deputato conservatore ed
ex-cancelliere George Osborne, la cui crociata eurofederalista fu
arrestata improvvisamente dal popolo inglese nel referendum per la
Brexit del giugno 2016.
Invitati dei Bilderberg 2017
Presidente Castries, Henri de (FRA), ex-presidente e CEO dell’AXA; Presidente dell’Institut Montaigne
Partecipanti
Achleitner, Paul M. (DEU), Chairman of the Supervisory Board, Deutsche Bank AG
Adonis, Andrew (GBR), Chair, National Infrastructure Commission
Agius, Marcus (GBR), Chairman, PA Consulting Group
Akyol, Mustafa (TUR), Senior Visiting Fellow, Freedom Project at Wellesley College
Alstadheim, Kjetil B. (NOR), Political Editor, Dagens Næringsliv
Altman, Roger C. (USA), Founder and Senior Chairman, Evercore
Arnaut, José Luis (PRT), Managing Partner, CMS Rui Pena & Arnaut
Barroso, José M. Durão (PRT), Chairman, Goldman Sachs International
Bäte, Oliver (DEU), CEO, Allianz SE
Baumann, Werner (DEU), Chairman, Bayer AG
Baverez, Nicolas (FRA), Partner, Gibson, Dunn & Crutcher
Benko, René (AUT), Founder and Chairman of the Advisory Board, SIGNA Holding GmbH
Berner, Anne-Catherine (FIN), Minister of Transport and Communications
Botín, Ana P. (ESP), Executive Chairman, Banco Santander
Brandtzæg, Svein Richard (NOR), President and CEO, Norsk Hydro ASA
Brennan, John O. (USA), Senior Advisor, Kissinger Associates Inc.
Bsirske, Frank (DEU), Chairman, United Services Union
Buberl, Thomas (FRA), CEO, AXA
Bunn, M. Elaine (USA), Former Deputy Assistant Secretary of Defense
Burns, William J. (USA), President, Carnegie Endowment for International Peace
Çakiroglu, Levent (TUR), CEO, Koç Holding A.S.
Çamlibel, Cansu (TUR), Washington DC Bureau Chief, Hürriyet Newspaper
Cebrián, Juan Luis (ESP), Executive Chairman, PRISA and El País
Clemet, Kristin (NOR), CEO, Civita
Cohen, David S. (USA), Former Deputy Director, CIA
Collison, Patrick (USA), CEO, Stripe
Cotton, Tom (USA), Senator
Cui, Tiankai (CHN), Ambassador to the United States
Döpfner, Mathias (DEU), CEO, Axel Springer SE
Elkann, John (ITA), Chairman, Fiat Chrysler Automobiles
Enders, Thomas (DEU), CEO, Airbus SE
Federspiel, Ulrik (DNK), Group Executive, Haldor Topsøe Holding A/S
Ferguson, Jr., Roger W. (USA), President and CEO, TIAA
Ferguson, Niall (USA), Senior Fellow, Hoover Institution, Stanford University
Gianotti, Fabiola (ITA), Director General, CERN
Gozi, Sandro (ITA), State Secretary for European Affairs
Graham, Lindsey (USA), Senator
Greenberg, Evan G. (USA), Chairman and CEO, Chubb Group
Griffin, Kenneth (USA), Founder and CEO, Citadel Investment Group, LLC
Gruber, Lilli (ITA), Editor-in-Chief and Anchor “Otto e mezzo”, La7 TV
Guindos, Luis de (ESP), Minister of Economy, Industry and Competiveness
Haines, Avril D. (USA), Former Deputy National Security Advisor
Halberstadt, Victor (NLD), Professor of Economics, Leiden University
Hamers, Ralph (NLD), Chairman, ING Group
Hedegaard, Connie (DNK), Chair, KR Foundation
Hennis-Plasschaert, Jeanine (NLD), Minister of Defence, The Netherlands
Hobson, Mellody (USA), President, Ariel Investments LLC
Hoffman, Reid (USA), Co-Founder, LinkedIn and Partner, Greylock
Houghton, Nicholas (GBR), Former Chief of Defence
Ischinger, Wolfgang (INT), Chairman, Munich Security Conference
Jacobs, Kenneth M. (USA), Chairman and CEO, Lazard
Johnson, James A. (USA), Chairman, Johnson Capital Partners
Jordan, Jr., Vernon E. (USA), Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC
Karp, Alex (USA), CEO, Palantir Technologies
Kengeter, Carsten (DEU), CEO, Deutsche Börse AG
Kissinger, Henry A (USA), Chairman, Kissinger Associates Inc.
Klatten, Susanne (DEU), Managing Director, SKion GmbH
Kleinfeld, Klaus (USA), Former Chairman and CEO, Arconic
Knot, Klaas H.W. (NLD), President, De Nederlandsche Bank
Koç, Ömer M. (TUR), Chairman, Koç Holding A.S.
Kotkin, Stephen (USA), Professor in History and International Affairs, Princeton University
Kravis, Henry R. (USA), Co-Chairman and Co-CEO, KKR
Kravis, Marie-Josée (USA), Senior Fellow, Hudson Institute
Kudelski, André (CHE), Chairman and CEO, Kudelski Group
Lagarde, Christine (INT), Managing Director, International Monetary Fund
Lenglet, François (FRA), Chief Economics Commentator, France 2
Leysen, Thomas (BEL), Chairman, KBC Group
Liddell, Christopher (USA), Assistant to the President and Director of Strategic Initiatives
Lööf, Annie (SWE), Party Leader, Centre Party
Mathews, Jessica T. (USA), Distinguished Fellow, Carnegie Endowment for International Peace
McAuliffe, Terence (USA), Governor of Virginia
McKay, David I. (CAN), President and CEO, Royal Bank of Canada
McMaster, H.R. (USA), National Security Advisor
Micklethwait, John (INT), Editor-in-Chief, Bloomberg LP
Minton Beddoes, Zanny (INT), Editor-in-Chief, The Economist
Molinari, Maurizio (ITA), Editor-in-Chief, La Stampa
Monaco, Lisa (USA), Former Homeland Security Officer
Morneau, Bill (CAN), Minister of Finance
Mundie, Craig J. (USA), President, Mundie & Associates
Murtagh, Gene M. (IRL), CEO, Kingspan Group plc
Netherlands, H.M. the King of the (NLD)
Noonan, Peggy (USA), Author and Columnist, The Wall Street Journal
O’Leary, Michael (IRL), CEO, Ryanair D.A.C.
Osborne, George (GBR), Editor, London Evening Standard
Papahelas, Alexis (GRC), Executive Editor, Kathimerini Newspaper
Papalexopoulos, Dimitri (GRC), CEO, Titan Cement Co.
Petraeus, David H. (USA), Chairman, KKR Global Institute
Pind, Søren (DNK), Minister for Higher Education and Science
Puga, Benoît (FRA), Grand Chancellor of the Legion of Honor and Chancellor of the National Order of Merit
Rachman, Gideon (GBR), Chief Foreign Affairs Commentator, The Financial Times
Reisman, Heather M. (CAN), Chair and CEO, Indigo Books & Music Inc.
Rivera Díaz, Albert (ESP), President, Ciudadanos Party
Rosén, Johanna (SWE), Professor in Materials Physics, Linköping University
Ross, Wilbur L. (USA), Secretary of Commerce
Rubenstein, David M. (USA), Co-Founder and Co-CEO, The Carlyle Group
Rubin, Robert E. (USA), Co-Chair, Council on Foreign Relations and Former Treasury Secretary
Ruoff, Susanne (CHE), CEO, Swiss Post
Rutten, Gwendolyn (BEL), Chair, Open VLD
Sabia, Michael (CAN), CEO, Caisse de dépôt et placement du Québec
Sawers, John (GBR), Chairman and Partner, Macro Advisory Partners
Schadlow, Nadia (USA), Deputy Assistant to the President, National Security Council
Schmidt, Eric E. (USA), Executive Chairman, Alphabet Inc.
Schneider-Ammann, Johann N. (CHE), Federal Councillor, Swiss Confederation
Scholten, Rudolf (AUT), President, Bruno Kreisky Forum for International Dialogue
Severgnini, Beppe (ITA), Editor-in-Chief, 7-Corriere della Sera
Sikorski, Radoslaw (POL), Senior Fellow, Harvard University
Slat, Boyan (NLD), CEO and Founder, The Ocean Cleanup
Spahn, Jens (DEU), Parliamentary State Secretary and Federal Ministry of Finance
Stephenson, Randall L. (USA), Chairman and CEO, AT&T
Stern, Andrew (USA), President Emeritus, SEIU and Senior Fellow, Economic Security Project
Stoltenberg, Jens (INT), Secretary General, NATO
Summers, Lawrence H. (USA), Charles W. Eliot University Professor, Harvard University
Tertrais, Bruno (FRA), Deputy Director, Fondation pour la recherche stratégique
Thiel, Peter (USA), President, Thiel Capital
Topsøe, Jakob Haldor (DNK), Chairman, Haldor Topsøe Holding A/S
Ülgen, Sinan (TUR), Founding and Partner, Istanbul Economics
Vance, J.D. (USA), Author and Partner, Mithril
Wahlroos, Björn (FIN), Chairman, Sampo Group, Nordea Bank, UPM-Kymmene Corporation
Wallenberg, Marcus (SWE), Chairman, Skandinaviska Enskilda Banken AB
Walter, Amy (USA), Editor, The Cook Political Report
Weston, Galen G. (CAN), CEO and Executive Chairman, Loblaw Companies Ltd and George Weston Companies
White, Sharon (GBR), Chief Executive, Ofcom
Wieseltier, Leon (USA), Isaiah Berlin Senior Fellow in Culture and Policy, The Brookings Institution
Wolf, Martin H. (INT), Chief Economics Commentator, Financial Times
Wolfensohn, James D. (USA), Chairman and CEO, Wolfensohn & Company
Wunsch, Pierre (BEL), Vice-Governor, National Bank of Belgium
Zeiler, Gerhard (AUT), President, Turner International
Zients, Jeffrey D. (USA), Former Director, National Economic Council
Zoellick, Robert B. (USA), Non-Executive Chairman, AllianceBernstein L.P.
Achleitner, Paul M. (DEU), Chairman of the Supervisory Board, Deutsche Bank AG
Adonis, Andrew (GBR), Chair, National Infrastructure Commission
Agius, Marcus (GBR), Chairman, PA Consulting Group
Akyol, Mustafa (TUR), Senior Visiting Fellow, Freedom Project at Wellesley College
Alstadheim, Kjetil B. (NOR), Political Editor, Dagens Næringsliv
Altman, Roger C. (USA), Founder and Senior Chairman, Evercore
Arnaut, José Luis (PRT), Managing Partner, CMS Rui Pena & Arnaut
Barroso, José M. Durão (PRT), Chairman, Goldman Sachs International
Bäte, Oliver (DEU), CEO, Allianz SE
Baumann, Werner (DEU), Chairman, Bayer AG
Baverez, Nicolas (FRA), Partner, Gibson, Dunn & Crutcher
Benko, René (AUT), Founder and Chairman of the Advisory Board, SIGNA Holding GmbH
Berner, Anne-Catherine (FIN), Minister of Transport and Communications
Botín, Ana P. (ESP), Executive Chairman, Banco Santander
Brandtzæg, Svein Richard (NOR), President and CEO, Norsk Hydro ASA
Brennan, John O. (USA), Senior Advisor, Kissinger Associates Inc.
Bsirske, Frank (DEU), Chairman, United Services Union
Buberl, Thomas (FRA), CEO, AXA
Bunn, M. Elaine (USA), Former Deputy Assistant Secretary of Defense
Burns, William J. (USA), President, Carnegie Endowment for International Peace
Çakiroglu, Levent (TUR), CEO, Koç Holding A.S.
Çamlibel, Cansu (TUR), Washington DC Bureau Chief, Hürriyet Newspaper
Cebrián, Juan Luis (ESP), Executive Chairman, PRISA and El País
Clemet, Kristin (NOR), CEO, Civita
Cohen, David S. (USA), Former Deputy Director, CIA
Collison, Patrick (USA), CEO, Stripe
Cotton, Tom (USA), Senator
Cui, Tiankai (CHN), Ambassador to the United States
Döpfner, Mathias (DEU), CEO, Axel Springer SE
Elkann, John (ITA), Chairman, Fiat Chrysler Automobiles
Enders, Thomas (DEU), CEO, Airbus SE
Federspiel, Ulrik (DNK), Group Executive, Haldor Topsøe Holding A/S
Ferguson, Jr., Roger W. (USA), President and CEO, TIAA
Ferguson, Niall (USA), Senior Fellow, Hoover Institution, Stanford University
Gianotti, Fabiola (ITA), Director General, CERN
Gozi, Sandro (ITA), State Secretary for European Affairs
Graham, Lindsey (USA), Senator
Greenberg, Evan G. (USA), Chairman and CEO, Chubb Group
Griffin, Kenneth (USA), Founder and CEO, Citadel Investment Group, LLC
Gruber, Lilli (ITA), Editor-in-Chief and Anchor “Otto e mezzo”, La7 TV
Guindos, Luis de (ESP), Minister of Economy, Industry and Competiveness
Haines, Avril D. (USA), Former Deputy National Security Advisor
Halberstadt, Victor (NLD), Professor of Economics, Leiden University
Hamers, Ralph (NLD), Chairman, ING Group
Hedegaard, Connie (DNK), Chair, KR Foundation
Hennis-Plasschaert, Jeanine (NLD), Minister of Defence, The Netherlands
Hobson, Mellody (USA), President, Ariel Investments LLC
Hoffman, Reid (USA), Co-Founder, LinkedIn and Partner, Greylock
Houghton, Nicholas (GBR), Former Chief of Defence
Ischinger, Wolfgang (INT), Chairman, Munich Security Conference
Jacobs, Kenneth M. (USA), Chairman and CEO, Lazard
Johnson, James A. (USA), Chairman, Johnson Capital Partners
Jordan, Jr., Vernon E. (USA), Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC
Karp, Alex (USA), CEO, Palantir Technologies
Kengeter, Carsten (DEU), CEO, Deutsche Börse AG
Kissinger, Henry A (USA), Chairman, Kissinger Associates Inc.
Klatten, Susanne (DEU), Managing Director, SKion GmbH
Kleinfeld, Klaus (USA), Former Chairman and CEO, Arconic
Knot, Klaas H.W. (NLD), President, De Nederlandsche Bank
Koç, Ömer M. (TUR), Chairman, Koç Holding A.S.
Kotkin, Stephen (USA), Professor in History and International Affairs, Princeton University
Kravis, Henry R. (USA), Co-Chairman and Co-CEO, KKR
Kravis, Marie-Josée (USA), Senior Fellow, Hudson Institute
Kudelski, André (CHE), Chairman and CEO, Kudelski Group
Lagarde, Christine (INT), Managing Director, International Monetary Fund
Lenglet, François (FRA), Chief Economics Commentator, France 2
Leysen, Thomas (BEL), Chairman, KBC Group
Liddell, Christopher (USA), Assistant to the President and Director of Strategic Initiatives
Lööf, Annie (SWE), Party Leader, Centre Party
Mathews, Jessica T. (USA), Distinguished Fellow, Carnegie Endowment for International Peace
McAuliffe, Terence (USA), Governor of Virginia
McKay, David I. (CAN), President and CEO, Royal Bank of Canada
McMaster, H.R. (USA), National Security Advisor
Micklethwait, John (INT), Editor-in-Chief, Bloomberg LP
Minton Beddoes, Zanny (INT), Editor-in-Chief, The Economist
Molinari, Maurizio (ITA), Editor-in-Chief, La Stampa
Monaco, Lisa (USA), Former Homeland Security Officer
Morneau, Bill (CAN), Minister of Finance
Mundie, Craig J. (USA), President, Mundie & Associates
Murtagh, Gene M. (IRL), CEO, Kingspan Group plc
Netherlands, H.M. the King of the (NLD)
Noonan, Peggy (USA), Author and Columnist, The Wall Street Journal
O’Leary, Michael (IRL), CEO, Ryanair D.A.C.
Osborne, George (GBR), Editor, London Evening Standard
Papahelas, Alexis (GRC), Executive Editor, Kathimerini Newspaper
Papalexopoulos, Dimitri (GRC), CEO, Titan Cement Co.
Petraeus, David H. (USA), Chairman, KKR Global Institute
Pind, Søren (DNK), Minister for Higher Education and Science
Puga, Benoît (FRA), Grand Chancellor of the Legion of Honor and Chancellor of the National Order of Merit
Rachman, Gideon (GBR), Chief Foreign Affairs Commentator, The Financial Times
Reisman, Heather M. (CAN), Chair and CEO, Indigo Books & Music Inc.
Rivera Díaz, Albert (ESP), President, Ciudadanos Party
Rosén, Johanna (SWE), Professor in Materials Physics, Linköping University
Ross, Wilbur L. (USA), Secretary of Commerce
Rubenstein, David M. (USA), Co-Founder and Co-CEO, The Carlyle Group
Rubin, Robert E. (USA), Co-Chair, Council on Foreign Relations and Former Treasury Secretary
Ruoff, Susanne (CHE), CEO, Swiss Post
Rutten, Gwendolyn (BEL), Chair, Open VLD
Sabia, Michael (CAN), CEO, Caisse de dépôt et placement du Québec
Sawers, John (GBR), Chairman and Partner, Macro Advisory Partners
Schadlow, Nadia (USA), Deputy Assistant to the President, National Security Council
Schmidt, Eric E. (USA), Executive Chairman, Alphabet Inc.
Schneider-Ammann, Johann N. (CHE), Federal Councillor, Swiss Confederation
Scholten, Rudolf (AUT), President, Bruno Kreisky Forum for International Dialogue
Severgnini, Beppe (ITA), Editor-in-Chief, 7-Corriere della Sera
Sikorski, Radoslaw (POL), Senior Fellow, Harvard University
Slat, Boyan (NLD), CEO and Founder, The Ocean Cleanup
Spahn, Jens (DEU), Parliamentary State Secretary and Federal Ministry of Finance
Stephenson, Randall L. (USA), Chairman and CEO, AT&T
Stern, Andrew (USA), President Emeritus, SEIU and Senior Fellow, Economic Security Project
Stoltenberg, Jens (INT), Secretary General, NATO
Summers, Lawrence H. (USA), Charles W. Eliot University Professor, Harvard University
Tertrais, Bruno (FRA), Deputy Director, Fondation pour la recherche stratégique
Thiel, Peter (USA), President, Thiel Capital
Topsøe, Jakob Haldor (DNK), Chairman, Haldor Topsøe Holding A/S
Ülgen, Sinan (TUR), Founding and Partner, Istanbul Economics
Vance, J.D. (USA), Author and Partner, Mithril
Wahlroos, Björn (FIN), Chairman, Sampo Group, Nordea Bank, UPM-Kymmene Corporation
Wallenberg, Marcus (SWE), Chairman, Skandinaviska Enskilda Banken AB
Walter, Amy (USA), Editor, The Cook Political Report
Weston, Galen G. (CAN), CEO and Executive Chairman, Loblaw Companies Ltd and George Weston Companies
White, Sharon (GBR), Chief Executive, Ofcom
Wieseltier, Leon (USA), Isaiah Berlin Senior Fellow in Culture and Policy, The Brookings Institution
Wolf, Martin H. (INT), Chief Economics Commentator, Financial Times
Wolfensohn, James D. (USA), Chairman and CEO, Wolfensohn & Company
Wunsch, Pierre (BEL), Vice-Governor, National Bank of Belgium
Zeiler, Gerhard (AUT), President, Turner International
Zients, Jeffrey D. (USA), Former Director, National Economic Council
Zoellick, Robert B. (USA), Non-Executive Chairman, AllianceBernstein L.P.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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