Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
martedì 20 giugno 2017
La Russia avvisa Washington: da ora in avanti attaccheremo qualsiasi aereo ostile
Postazione di missili S-400 in Siria
Il Ministero
della Difesa della Russia ha informato questo Lunedì che, a partire da
oggi, viene sospesa qualsiasi collaborazione per la prevenzione di
incidenti aerei sui cieli della Siria.
“Da questo momento, ha informato il portavoce militare russo, le
forze russe attaccheranno qualsiasi aeronave che sorvoli le zone dove
operano le proprie forze nel territorio siriano e non dubiteranno ad
utilizzare la forza per assicurare la sicurezza dei propri soldati in
Siria”.
“Qualsiasi apparato aereo, inclusi aerei o droni della coalizione
internazionale, che sia individuato ad ovest del fiume Eufrate, nella
aree della Siria dove l’aviazione russa opera le sue missioni di
combattimento, sarà seguito da terra e dall’aria come obiettivo dei
sistemi di difesa antriaerea”,
come si legge nel comunicato diffuso dal
Ministero della Difesa russo.
Secondo la Difesa russa, la denominata coalizione diretta dagli USA
cpontro il Daesh, nonostante essere stata informata che vari aerei russi
operavano sulla zona, non ha fatto uso dell’esistente canale di
comunicazione con la base aerea di Hmeimim a Latiaka (nord Ovest della
Siria) per mettersi in contatto con le Forze Aerospaziali della Russia
quando si è diretta a intercettare ed abbattere un caccia bombardiere
Sukoi Su-22 dell’Aviazione Siriana.
L’azione è stata qualificata dalla Russia come aggressione e come atto
che viola la sovranità della Siria e le norme internazionali, di
conseguenza ha sospeso i suoi contatti con gli USA in Siria circa la
prevenzione degli incidenti aerei.
“A partire dal 19 Giugno il Ministero della Difesa della Russia mette
fine alla cooperazione con la parte statunitense nell’arco del
memorandum sulla prevenzione degli incidenti e previsione di sicurezza
dei voli dell’aviazione nel corso delle operazioni in Siria”, scrive la
nota.
Allo stesso tempo il Ministero della Difesa russo esige dagli Stati
Uniti una indagine minuziosa da parte del comando USA e degli enti
internazionali sull’incidente per chiarire le circostanze sotto cui le
forze USA hanno deciso di abbattere l’aereo siriano, alleato della
Russia.
Cacccia Bomb. Super Hornet FA 18F della Marina USA
Nel corso della serata di Domenica un cacciabombardiere F/A 18F Super
Hornet della Marina degli USA, ha abbattuto nella provincia di Al-Raqqa
(nord della Siria) un bombadiere Sukoi SU-22 dell’aviazione siriana.
Il comando USA sostiene che la misura era stata presa dopo che
quell’aereo aveva attaccato presumibilmente le postazioni dei suoi
alleati delle Forze democratiche Siriane (SDF) integrate da combattenti
curdi e arabi appoggiate dagli USA.
Negli ultimi giorni le zone a sud di Al-Raqqa si sono trasformate in un
campo di battaglia tra le SDF, il Daesh, ed anche di recente contro
l’Esercito siriano ed i suoi alleati che si sono scontrati con le
milizie appoggiate dagli USA.
Nel frattempo il portavoce del Ministero degli Esteri russo ha
qualificato l’abbattimento dell’aereo siriano come l’ennesimo atto di
aggressione degli USA e di sostegno al terrorismo. Si conferma la
medesima linea seguita dagli USA negli ultimi tempi di attaccare le
forze che combattono le bande terroriste, fornendo un sostegno di fatto
ai terroristi e favorendo la loro azione di destabilizzazione del paese.
Non è da meravigliarsi visto le ingenti quantità di armi e rifornimenti
che questi gruppi continuano a ricevere dai paesi che li sponsorizzano e
che fanno parte della coalizione che si presta al doppio gioco di
armare e sostenere i terroristi, salvo proclamare di essere dalla parte
di chi li combatte.
“Gli USA stanno violando ogni norma di diritto internazionale
essendo intervenuti in Siria senza alcun mandato, operando contro uno
Stato legittimo che fa parte delle Nazioni Unite”, ha dichiarato il portavoce russo.
La Russia continuerà a difendere il suo alleato di Damasco e risponderà
questa volta ad ogni aggressione con l’avvertimento che, se sarà
oltrepassata la linea rossa in Siria
“la Russia si riserva di agire con ogni mezzo a sua disposizione”.
Nota:Gli analisti militari, al punto in cui
è arrivata la situazione, non escludono che la Russia possa esser
indotta anche all’utilizzo delle armi nucleari a seguito dell’aggressiva
politica seguita dall’Amministrazione di Washington.
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