mercoledì 21 giugno 2017

L'”autodifesa” non regge come pretesto per le azioni della guerra USA in Siria

Missili sulla Siria

L’abbattimento di un aereo da guerra siriano da parte delle forze USA, avvenuto questa settimana, viene a seguito di altre azioni aggressive effettuate dai militari statunitensi sul terreno. Prese nel loro insieme le azioni delle forze USA segnano una allarmante escalation  di intervento nella guerra in Siria, fino al punto che i nordamericani possono considerarsi adesso apertamente in guerra contro la Siria.
 
Le azioni dei militari USA avvengono nonostante le ripetute avertenze della Russia contro questo spiegamento unilaterale della forza.

Dopo l’abbattimento dell’aereo, il cacciabombardiere SU-22 dell’Aviazione siriana, in questa settimana, il ministro degli Esteri russo, Seguei Lavrov, ha denunciato la violenza americana come un atto di “aggressione flagrante” contro uno Stato sovrano. Alcuni dei deputati della Duma russa, come il capo delle relazioni estere, Alexei Pushkov, è andato oltre ed ha condannato questa come una azione di guerra statunitense.

Di sicuro la logica di Washington è caratterizzata dall’assurdo. Pretendere che le sue forze stiano operando per “legittima difesa” cambia in primo luogo la evidente realtà per cui la coalizione militare diretta dagli USA non ha alcun mandato legale per essere in Siria. Le loro forze sono in violazione del diritto internazionale per operare sul territorio siriano senza il consenso del governo di Damasco e senza un mandato del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Un altra affermazione assurda è quella secondo cui le forze statunitensi si troverebbero a “proteggere” i miliziani che vengono presumibilmente addestrati per combattere contro lo “Stato Islamico” (l’ISIS).

Almeno in tre occasioni nel mese scorso, i militari USA hanno realizzato attacchi aerei in Siria contro le forze del governo ed i loro alleati nelle vicinanze di nodi strategici importanti per controllare la frontiera tra Iraq e Siria.

Gli statunitensi affermano che le forze del Governo siriano erano una minaccia per la base militare di Al Tanf, nel lato siriano della frontiera, dove gli USA stavano addestrando i miliziani che appartengono al gruppo denominato “Maghawir al Thawra”.

Il Pentagono afferma che questi miliziani vengono addestrati per combattere e vincere l’ISIS. La base militare la scorsa settimana è stata potenziata con l’arrivo delle batterie di missili conosciute come Himars e questa  è stato giustificata come una misura di legittima difesa. Il Colonnello Ryan Dillon ci ha riferito :
Abbiamo aumentato le nostre forze armate ed adesso queste sono preparate per qualsiasi minaccia che si presenti da parte delle forze pro regime”.
Con l’abbattimento dell’aereo siriano di questa settimana gli USA hanno invocato la “legittima difesa” come fondamento giuridico. Tuttavia, come Mosca ha segnalato, i nordamericani non hanno diritto a essere presenti sul territorio siriano e quindi, in secondo luogo, di dichiarare unilateralmente le “zone di deconflitto” per cui essi sono di fatto forze di invasione.

Un chiodo in più alle bugie americane viene esposto quando viene vista quale sia la vera natura del gruppo di miliziani che gli USA stanno addestrando.  

Un video prodotto da fonte non verificata ha dimostrato che i miliziani appoggiati dagli USA ad Al Tanf  sono un altra formazione di terroristi islamici. I video mostrano i miliziani della formazione “Maghawir al Thawra” che ripetutamente gridano lo slogan jihadista «allah akbar”. Sono anche loro equipaggiati con le Toyaota Land Cruiser bianche di prima classe, celebri per essere quelle utilizzate dagli altri gruppi jihadisti ed ottenute attraverso il finanziamento da parte di Arabia Saudita e Qatar. Vedi:  Video Strategic Culture: 

Fonti locali hanno confermato a questo autore che il gruppo che appare nel video è quello di “Maghawir Al Thawra” e che si tratta senza dubbio di militanti jihadisti. Tuttavia questo è lo stesso gruppo che gli USA hanno dichiarato apertamente che sarebbero costituito da “ribelli moderati” e che la formazione nella loro base militare di Al Tanf ha l’obiettivo di “combattere e sgominare l’ISIS”, oltre a dire che gli USA devono “proteggere” questo gruppo dall’avanzata dell’esercito siriano e dei suoi alleati.

Ancora di più sono arrivate informazioni che, oltre alle forze USA ad Al Tanf, ci sono britannici ed altri effettivi della NATO, così come altri militari di vari Stati arabi sunniti.  

Questo equivale ad una escalation completa dell’intervento USA e della NATO nella guerra n Siria,  un intervento che sembra essere chiaramente dalla parte del terrore dei gruppi jihadisti.

Forze speciali USA in Siria
Dopo l’abbattimento dell’aereo siriano da parte dei caccia USA di questa settimana, Mosca ha segnalato in modo sicuro che Washington ha preso posizione apertamente a favore dei gruppi terroristi diretti a rovesciare il Governo sovrano di Damasco. Non ci può essere alcuna altra pretesa.

Il rafforzamento dei militari statunitensi sulla base di Al Tanf vicino alla frontiera è un altro segnale di scoperta vicinanza degli USA con i gruppi terroristi. Come si vede dai video sopra, la nozione per cui questi miliziani possano essere considerati in qualche modo come “ribelli moderati” che combattono contro l’ISIS non regge ad alcuna verifica. Una pura menzogna della propaganda USA.

La farsa gestita e diffusa dagli USA di voler appoggiare “i ribelli moderati” è stata ripetuta per sei anni in Siria. Le menzogne sul “Libero esercito della Siria”, dei “Ribelli democratici” e delle “Forze di Difesa siriane” sono parte di questa cortina di fumo e di gioco di specchi disegnato per occultare il fatto che gli statunitensi ed i loro alleati della NATO stanno utilizzando i gruppi miliziani takfiri dominati dalla rete di terrore jihadista, con l’obiettivo di un cambio di regime. La pletora di nomi differenti per questi mercenari - tutti armati ed infiltrati illegalmente- è solo parte del cinico gioco per nascondere il fatto che Washington e di loro alleati stanno scatenando una guerra criminale contro una nazione sovrana.

Anche la giornalista di investigazione indipendente, Vanessa Beeley, ha riferito a questo autore:
Il fatto di etichettare da parte degli USA qualsiasi fazione estremista che combatte in Siria come una divisione dell’Esercito siriano Libero, non è niente altro che uno stratagemma di mercato propagandistico per segnalare questi gruppi come “moderati”.
Tutti questi gruppi incluso quello del Maghawir al Thawra, che gli USA sostengono di “proteggere” in una campagna diretta a sgominare l’ISIS, fanno parte della stessa tecnica USA di coprire i miliziani jihadisti come “ribeli moderati”.

Un’altro regalo alla vera natura di questo gruppo sostenuto dagli USA è arrivato da una informativa di Reuters in cui uno dei comandanti del Maghawir è stato intervistato.

Il portavoce del Maghawir al Thawra, Abu Al Atheer, ha dichiarato che l’obiettivo delle forze USA era quello di prendere il controllo della parte orientale della città siriana di deir El Zor. Questa città si trova sotto il controllo delle forze dell’Esercito siriano e dei suoi alleati Se gli USA ed i suoi miiziani sono stati motivati per sgominare l’ISIS, allora per quale motivo vogliono conquistare deir el-Ezor?

Lo stesso comandante della Maghawir ha anche rivelato la sua ideologia estremista e le sue affiliazioni quando ha parlato circa le forze dell’Iran che appoggiano il governo siriano. “La lotta non è terminata non permetteremo che gli iraniani sciiti possano occupare le nostre terre. La nostra risposta a quelli che sono contro di noi sarà crudele”, ha dichiarato alla Reuters.

Ricordare che questo è lo stesso gruppo presumibilmente “moderato” che gli USA, il Regno Unito, la Norvegia, e le truppe della NATO stanno addestrando ad Al Tanf e questo spiega perchè gli USA hanno installato batterie missilistiche di lunga gittata nella base come “un atto di legittima difesa”.

Gli avvenimenti in Siria sembrano essere diretti inevitabilmente verso una guerra internazionale. 

Questa settimana le basi dell’ISIS vicino a Deir El Zor sono state oggetto di un bombardamento missilistico effettuato direttamente dal territorio iraniano. Teheran  afferma che l’azione è stata coordinata con il governo siriano. Nel frattempo gli USA stanno intensificando i preparativi per l’assalto diretto contro le forze siriane.

Un altra narrativa dello sviluppo nella diapositiva per una guerra allargata è che le forze statunitensi si stanno muovendo in modo smascherato nel difendere gli jihadisti come il gruppo “Maghawir al Thawra” dall’Esercito siriano, dai russi e dalle forze iraniane che sono le uniche che realmente stanno svolgendo la battaglia per sgominare gli jihadisti.

Agli USA sta scivolando la maschera di volersi nascondere dietro i “ribelli moderati” .

Washington è considerata adesso sempre più in guerra con la Repubblica araba siriana. Sembra solo una questione di tempo prima che le forze statunitensi entrino direttamente in conflitto con i russi e con l’esercito iraniano.


Finian Cunningham

Fonte: Stategic Culture


Traduzione: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/lautodifesa-non-regge-come-pretesto-per-le-azioni-della-guerra-usa-in-siria/

Nessun commento:

Posta un commento