Amo i media Sionisti occidentali, non
tanto per quello che scrivono, ma perché hanno finalmente mostrato il
loro vero volto.
Dopo decenni passati a far finta di possedere elevati
standard professionali o etici, dopo anni e anni di giornalismo
pseudo-obiettivo, hanno finalmente gettato la maschera e stanno
mostrando il loro vero volto.
Abbiamo già visto la campagna d’odio
isterica, veramente maniacale, contro Trump (e non è finita, neanche per
sogno) e abbiamo visto la demonizzazione disonesta, da togliere il
fiato, di Putin e di qualsiasi cosa fosse russo. Beh, ho un ottimo
esempio per illustrare questo fatto.
Guardate la foto sotto:
Quello che vedete qui è una
ricostruzione storica di un festival chiamato “Tempi ed epoche” in cui
appassionati di storia ricreano ogni sorta di eventi storici. In questo
caso, ciò che vedete sono ostacoli anti-carro in stile Seconda Guerra
Mondiale (chiamati “ricci” in Russo) e barriere di sacchi di sabbia.
Sembra piuttosto fico, no?
Beh no. Non per i “democratici” russi.
Aleksej Venediktov
Tutto è iniziato a causa di un tipo
chiamato Aleksej Venediktov, uno dei “democratici” e “liberali” più
importanti della Russia. Ecco cos’ha pubblicato sul suo account Twitter:
“Via Tverskaja ora è pronta per la Giornata della Russia”.
Si tratta di una mossa molto subdola da
parte sua, in quanto ciò implica, anche se non lo dice, che queste
“barricate” sono state installate dal “regime” contro “il popolo”, e
questo è esattamente quello che la macchina propagandistica occidentale
ha capito:
Altri hanno colto immediatamente la palla al balzo:
Dopo di che, sia il New York Times che il Financial Times hanno ripetuto le stesse menzogne [in Russo].
Alla fine alcuni hanno dovuto ritirare le loro accuse:
Ma, naturalmente, il danno era fatto.
Tuttavia, alcuni hanno reagito con umorismo:
Ora ecco la vera storia:
Gli organizzatori della protesta hanno
ottenuto l’autorizzazione a tenere la loro dimostrazione a Piazza
Sakharov. Ma il giorno prima hanno improvvisamente annunciato che il
sistema audio non era a posto, e che si sarebbero spostati in Via
Tverskaja. Senza ripetere tutto, vorrei indirizzarvi verso un recente
articolo di Anatolij Karlin che spiega la strategia degli organizzatori [in Inglese]: http://www.unz.com/akarlin/bayonetting-putler/.
Per farla breve, dato che sapevano che la manifestazione avrebbe
richiamato una piccola folla, gli organizzatori hanno deciso di
“invadere” letteralmente il festival storico nel centro di Mosca. Lo
hanno fatto per due motivi:
- il festival solitamente attira folle enormi. Chi può dire che non sono venuti tutti per “protestare”, giusto?
- poiché la loro mossa era illegale, sapevano che sarebbero stati arrestati.
Per l’immensa delusione dei media
Sionisti, tutti gli arresti sono stati pacifici e ben condotti (in
particolare rispetto alla solita orgia di violenza che i poliziotti
americani o francesi attuano contro qualsiasi manifestazione illegale).
Un poliziotto ha subìto un’ustione ad un occhio (a causa dello spray al
peperoncino di un manifestante “pacifico”).
Tuttavia, i giornalisti
occidentali hanno avuto l’opportunità di vedere la “repressione” al
lavoro (vedete, ad esempio, le foto scattate dal The Guardian [in Inglese]: https://www.theguardian.com/world/gallery/2017/jun/12/anti-government-demonstrations-in-russia-in-pictures).
Ma, in fin dei conti, e considerando il livello di violenza in cui
speravano gli organizzatori filo-occidentali delle proteste (vedi il
tweet di Kokcharov qui sopra), tutto si è concluso con il solito flop.
Sono sinceramente dispiaciuto per i
giornalisti occidentali in Russia: i loro capi gli chiedono segnali di
proteste, di violenza, perfino segnali di un possibile crollo del
“regime” al potere (che dire di tutti quei titoli su Putin che avvertiva il “calore” [in Inglese]
di queste proteste?!). Ma il popolo russo ha disatteso le aspettative
più e più volte: partecipano in numeri enormi agli eventi sportivi, ai
concerti, ai festival, alle cerimonie religiose, ecc. ma non alle
rivolte organizzate dalla minuscola “opposizione non di sistema” russa
gestita dalla CIA. Peggio ancora, nonostante tutta la propaganda e la
guerra economica, la popolarità di Putin è ancora attorno al solito
oltre l’80%, mentre l’istituzione più rispettata del paese sono i
militari. A quanto pare i Russi semplicemente “non ci arrivano”.
Questo desolante stato delle cose
spinge alcuni giornalisti a diventare creativi. Ad esempio, sul sito in
lingua russa della BBC un ragazzo chiamato Vladimir Kozlovskij ha
scritto un articolo intitolato “Come mi sono addormentato ascoltando la conversazione tra Oliver Stone e Vladimir Putin” [in Inglese].
Il suo problema con quell’intervista? Stone non stava facendo domande
difficili! Come se i giornalisti in Occidente facessero domande
difficili ai loro politici! E comunque a chi importa quando e come dorme
il Signor Kozlovskij?! Ma poiché questo articolo era contro Putin, e le
cose contro Putin sono buone per definizione, questo articolo è stato
non di meno pubblicato dalla (un tempo) prestigiosa BBC.
Comunque, in conclusione, un
avvertimento: la città di Mosca ha deciso di rinnovare un lotto di
condomini dell’epoca di Khrushchev. Coloro che vivono lì ora saranno
trasferiti e compensati per le loro inevitabili spese, ma alcuni non
sono contenti di questo. Ci sono, e probabilmente ci saranno, altre
proteste a questo riguardo (pensate solo al valore di un metro quadrato
di un immobile ad uso abitativo in qualsiasi parte di Mosca!).
Ci
saranno anche tentativi di organizzare una campagna per protestare
contro la corruzione (ancora, ahimè, diffusa in Russia). Ancora una
volta, saranno probabili delle dimostrazioni. Infine, e questo è stato
proprio il caso della “Giornata della Russia”, quest’estate ci saranno
diverse date in cui la gente di Mosca e delle altre città russe invaderà
le strade.
Alcune di esse saranno segnate da casi di violenza (come la
Giornata delle Truppe Aviotrasportate – il 2 agosto – quando agli ex
paracadutisti piace bere e talvolta agiscono come degli idioti,
mettendosi in rotta di collisione con i poliziotti locali). I media
occidentali presenteranno tutto ciò come proteste, rivolte, un “Maidan
russo” e ogni altra sciocchezza immaginabile.
Così, per risparmiarvi la
fatica, vi faccio questa promessa: se in Russia ci saranno mai delle
proteste *vere*, che partiranno dal popolo, o se ci sarà *qualsiasi*
segnale di crisi o di “cambiamento di regime” in Russia, vi informerò
immediatamente.
Ma se non dirò niente, e i media
occidentali riprenderanno di nuovo a tirarsi la cacca come le scimmie,
vi basterà tirare lo scarico del vostro gabinetto mentale e godervi la
vostra estate.
Saluti,
Il Saker
*****
Articolo pubblicato su The Saker il 13 giugno 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[Le note in questo formato sono del traduttore]
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