Qualcuno a un certo punto si è accorto che "attiri ciò che pensi" non funzionava più e allora ha cercato un escamotage. Ora si legge "attiri ciò che sei". Che a me è sempre suonato molto egocentrico almeno finché non si definisce cos'è ciò che sei. Onestamente anche io inizialmente credevo a tutto quello che leggevo sui libri e siti web, in un periodo nel quale questa informazione dilagava e usciva un libro a settimana che parlava di abbondanza, soldi, materializzazione.
Molti di questi corsi, libri e insegnanti ancora promettono di rivelare il segreto, il segreto del segreto, l'anello mancante del segreto, il lucchetto che chiudeva a chiave la catena che ti impediva di aprire il segreto e così via. E molti di questi corsi, libri e insegnanti dicono sempre la stessa cosa da anni con poche varianti. In tutto questo tuttavia c'è qualcosa di reale a giudicare dalla mia esperienza.
Bisogna solo definire quel "Ciò che sei" perché "Ciò che sei" in qualche modo è correlato a ciò che ti accade. E' impossibile e anche, lasciatemelo dire, stupido scollegare la 'prosperità' da tutto il resto che accade nelle nostre vite, dal nostro carattere, dalle nostre azioni quotidiane.
L'errore di molti di questi insegnamenti a mio avviso è stato duplice: ci hanno insegnato che potevamo avere tutto (falso) solo visualizzando (falsissimo) e 'sentendoci come se', e hanno reso sempre più ipertrofico proprio quell'ego che è la causa di tutte le nostre miserie, fallendo quindi nell'obiettivo di generare più prosperità. Perchè la prosperità di una persona non è un valore assoluto che possa essere scorporato dal suo carattere generale, dalla sua condizione totale.
La prosperità non è una variabile indipendente come non lo sono tutte le altre variabili che costituiscono l'ambiente psichico, fisico ed esistenziale della persona. E quindi visualizzare e sentirci bene non ci servirà a un bel niente se non cambiamo integralmente noi stessi e tutto il nostro carattere fino alle radici. Lo stesso dicasi della cosiddetta "guarigione fisica" altro miraggio a cui molti di noi hanno teso con fede cieca quando hanno letto alcune testimonianze sui libri.
Eppure anche lì l'unico fatto davvero certo della guarigione fisica è che si verifica quando cambiano le condizioni interiori, le spinte inconsce che creavano "sintomi" come segnali d'allarme. Poi ci sono altre milioni di variabili che non troverete su alcun libro perchè, ripeto, la prosperità e la guarigione come tutto il resto sono variabili che dipendono da infinite altre variabili di cui, onestamente, nessuno sa molto.
Ecco perchè ognuno è tenuto a mettersi in cammino e iniziare la propria ricerca personale, trovando le 'sue' cause e le 'sue' soluzioni. Potreste scoprire cose che sui libri non ci sono, ma che appartengono solo a voi, cause che sono solo vostre. Chi inizia a fare un percorso per lavorare su salute e prosperità dovrebbe avere ben chiari alcuni fatti.
Primo: l'unico modo sano, secondo me, di procedere non è tanto quello di cercare di arrivare ad un obiettivo, ma quello di raggiungere l'espansione della propria coscienza verso qualcosa di superiore, che ancora non conosciamo forse, ma che sappiamo esserci.
Secondo: si devono necessariamente trasformare il carattere, le abitudini e le tendenze da cima a fondo o non ci sarà alcun risultato in termini di guarigione e prosperità. Questo non è un lavoro secondario. Questo è il lavoro. E se vi trovate ancora dopo anni a dire 'sono fatto così, non posso cambiare' allora o non avete capito il lavoro, o non lo avete fatto proprio.
"Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta."
L'esortazione di questo vangelo è a mio avviso, la 'tecnica' definitiva. L'ho voluta chiamare 'fede integrale'. Ma non correte troppo a pensare che soltanto ripetervi questa frase risolverà tutti i problemi immediatamente, senza difficoltà e nel modo in cui volete voi. La 'tecnica' a mio parere è più profonda e difficile da realizzare.
Dovete imparare a mettere in mano al Sè ogni vostro desiderio, ogni vostra aspirazione, ogni vostra emozione negativa, e ogni movimento interiore se volete iniziare a ricevere la luce del Sè, senza lamentarvi se sembra non arrivare tutto quello che avete chiesto dopo due giorni, dimorando nella fiducia.
E questo richiede un grandissimo allenamento interiore a rimanere stabili, equanimi, di fronte a qualunque accadimento la vita ci porti. Non c'è altra via sana secondo me. Ogni altra via sarà maldiretta dall'ego e non dallo spirito.
Ogni altra via non porterà che situazioni 'parziali'. E' mia esperienza infatti che quel Sè, il divino, o comunque lo vogliate chiamare, ci metta costantemente dentro ciò che è più giusto per noi affinché possiamo affrontarlo, risolverlo, uscirne e crescere.
I nostri disastri ci riguardano e non sono sfighe capitate lì a caso. La nostra intera vita ci riguarda, e naturalmente ci mostrerà sempre i punti su cui dobbiamo ancora lavorare. Scopriremo allora che "ciò che siamo" non è solo i pensieri, le emozioni.
Non è solo il conscio e il subconscio. Ma molto altro. Strati e strati di energia e densità costituiscono noi, i nostri corpi sottili, la nostra energia essenziale, le aure e tutto il resto, ma di tutta questa roba non abbiamo la minima conoscenza fintantoché non ci mettiamo a lavoro.
E solo affidando tutto nelle mani del Sè questa complessità può essere gradualmente sciolta e illuminata da qualcosa di più saggio delle nostre piccole menti. Solo così, a mio parere, può arrivare un vero cambiamento e la vera prosperità, qualunque cosa essa sia per voi.
Dovete imparare a mettere in mano al Sè ogni vostro desiderio, ogni vostra aspirazione, ogni vostra emozione negativa, e ogni movimento interiore se volete iniziare a ricevere la luce del Sè, senza lamentarvi se sembra non arrivare tutto quello che avete chiesto dopo due giorni, dimorando nella fiducia.
E questo richiede un grandissimo allenamento interiore a rimanere stabili, equanimi, di fronte a qualunque accadimento la vita ci porti. Non c'è altra via sana secondo me. Ogni altra via sarà maldiretta dall'ego e non dallo spirito.
Ogni altra via non porterà che situazioni 'parziali'. E' mia esperienza infatti che quel Sè, il divino, o comunque lo vogliate chiamare, ci metta costantemente dentro ciò che è più giusto per noi affinché possiamo affrontarlo, risolverlo, uscirne e crescere.
I nostri disastri ci riguardano e non sono sfighe capitate lì a caso. La nostra intera vita ci riguarda, e naturalmente ci mostrerà sempre i punti su cui dobbiamo ancora lavorare. Scopriremo allora che "ciò che siamo" non è solo i pensieri, le emozioni.
Non è solo il conscio e il subconscio. Ma molto altro. Strati e strati di energia e densità costituiscono noi, i nostri corpi sottili, la nostra energia essenziale, le aure e tutto il resto, ma di tutta questa roba non abbiamo la minima conoscenza fintantoché non ci mettiamo a lavoro.
E solo affidando tutto nelle mani del Sè questa complessità può essere gradualmente sciolta e illuminata da qualcosa di più saggio delle nostre piccole menti. Solo così, a mio parere, può arrivare un vero cambiamento e la vera prosperità, qualunque cosa essa sia per voi.
Andrea Panatta
fonte: http://maghierranti.blogspot.it/2017/02/della-prosperita-e-del-cambiare-se.html
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