mercoledì 28 giugno 2017

Un nuovo neologismo, sempre auto indicante il “vuoto”.


Anche “oggi” sei costrett3 a “registrare” la già auto avvenuta “pubblicazione (riproduzione, per/ad ‘uso, abuso e consumo’)” di un altro neologismo:
nomofobia.
Sai che cosa designa? 
Nonostante sia un termine “nuovo”, se vai in Google lo trovi già “mappato (e, dunque, esistente)”.
Qualcosa che ormai succede in real-time:
stato ansioso che si manifesta quando non è possibile usare il telefono cellulare(perché è scarico, perché non c’è campo ecc.)
Etimologia… no (telefono) mo(bile) e... fobia
Link 
Allarme nomofobia, dipendenza da smartphone è malattia.
Più colpiti giovani tra 18-25 anni con problemi relazionali…
Link 
Un simile appellativo diverrà, ben presto, molto comune, tanto è condiviso in “Rete (‘qua così’)”. 
Qualcosa che, dunque, circoscrive l’ennesima “nuova” malattia. Una dipendenza, meglio.
Ma (ma) che cosa (chi) “è”, una dipendenza e – dunque – anche la conseguente malattia?

  
La dipendenza è un lento decadere.
Un fenomeno “esatto”, che accade poiché l’individuo ha un “vuoto” interiore, che si porta dietro/dentro.
Dal momento in cui, “ha già dimenticato” ed “è già successo”. Che cosa? L’inizio, il punto di/in leva, il momento, etc.
Qualcosa che, appunto, hai dimenticato.
Il “vuoto” è un attrattore di “vuot3”. Ergo:
la dipendenza è una forma di attrazione (comunicazione, veicolazione, connessione, etc.), verso qualcosa che in qualche modo incarna l’ambizione di poter promettere di “farti 'meglio' sopravvivere (nonostante quel/il vuoto)”.
Non è nemmeno un riempitivo, poiché, ogni forma di dipendenza non ti porta nulla, se non “ulteriori danni collaterali”, distogliendoti proprio dal nucleo centrale e portante della questione. Ossia:
“che cosa significa”
il/quel vuoto, che ho dentro?
Che cosa mi "manca"?
Che cosa ho perduto?
E, perché, “è (già) successo”?
La dipendenza è un placebo inverso: 
ti fa stare apparentemente “meglio”, ma facendoti ulteriormente dimenticare, salvo - ogni volta - farti ritornare sempre "qua, così"... con il vuoto sempre, esattamente, "lì".

  
La dipendenza evita che tu perda tempo, dietro a questioni giudicate come puerili, inutili, insignificanti, etc. nonostante tutta la sofferenza ("peso") che provocano in te
“Qua, così” hai imparato a “far finta di nulla”, credendo che sia un atto di responsabilità nei confronti di coloro che “dipendono, a loro volta, da te”.
La “tua” famiglia. La tua “metà”. Il “tuo” lavoro.
La “tua” vita?
Quindi, salti a piè pari tutt3 ciò che “è lì” esattamente per farti prendere atto, che ti ritrovi in qualcosa che, lentamente (ma, certamente) “qua, così” ti consuma (mentre consumi), alimentando una “in-certa situazione di fondo”, che costantemente tende a sfuggirti, in termini di “focus (centralità ed autentica responsabilità)”…
Il “vuoto” è come un Buco Nero
assorbe tutt3 (e, un giorno, assorbirà anche te). 
Esso attrae a sé (quindi, a te) ogni genere di “informazione”, compresa la “luce”. 
E si nutre sempre, non chiedendosi nemmeno “che cosa entri in esso/te”. Non esiste nessun tipo di “auto analisi”.
Il che, ti dovrebbe portare a comprendere (ricordare) che si tratta di un “impianto (dispositivo)”, di una funzione, di una App.
Così, come un’aspirapolvere... “come si comporta”? 
Ha esso, forse, una coscienza? No
È una macchina, creata proprio e solo per… “aspirare”. 
Perché, allora, un Buco Nero dovrebbe essere qualcosa d’altro?
Ed, analogamente, perché il “vuoto” – dentro a/di te – dovrebbe essere, per forza di cose, “altro”?
Perché non accetti che la condizione universale, caratteristica, ambientale, infrastrutturale, di fondo, sia la frattalità espansa?
Sai perché non l'accetti?
Perché sei estremamente “confus3 ‘qua così’”.

  
E, in una simile condizione, sviluppi solo quello che devi sviluppare; quello che “è già previsto” che svilupperai, poiché… “serv3”.
Il che, necessariamente, introduce – assolutamente – persino la/una necessità di esistenza della ragione fondamentale, attraverso la quale possa passare una simile forma reale manifesta (intenzionale).
Ecco, allora, “per contrasto” – nitidamente, ma – sempre sullo sfondo:
la compresenza immanifesta dominante
giurisdizionale
“qua, così”
a livello planetario.
Il “vuoto”, quindi, “è (designa) un ‘chi’” e non un “cosa”. Così come le Muse, anticamente, erano ritratte come persone e non come "eterea ispirazione" (quale è il simbolismo più "a monte"?)...
Certo:
è qualcosa (significa e indica, essendo, ad un certo livello, informazione), ma (ma)generat3 solo da una fonte singolare (a Filtro di Semplificazione attivo: umana).
Ovvero:
un “chi”.


  
Dove, Dio ed il Diavolo sono estremità della “scala ‘qua così’”, nonché, immagini cariche dell’informazione frattale espansa e del simbolismo sostanziale frattale espanso
In loro è conservato il ricordo (il “dato”) di tutt3 ciò che “è già successo” e, dunque, attraverso l’opportuna decodifica (meglio se, by la “formula”) tu puoi risalire “a monte” per poter ricordare e ritrovare 1) il senso del “tuo” vuoto, 2) ciò che hai perduto, e che 3) “ora” non ti risulta più, se non 4) proprio in quel vuoto che ti porti dentro, sempre, comunque, ovunque, quantunque, nel paradigma AntiSistemico by dominante (il/nel “qua, così”)…
In tutt3 quest3 c’è, forse, spazio (concessione) per il cosiddetto “caso/caos”?
Sì. Ma solo se fa “comodo”. A chi?
Alla struttura piramidale, wireless (in leva), sotto/dominante.
No. Quindi
Essendo il tutt3, la logica risultante di una esatta ed assoluta strategia, dove il “caos” è un’altra funzione, semmai, e non quello che ritraduci convenzionalmente in “senza senso”.
Il “caos” è un generatore.
Il “caso” è un tipo di funzionamento.
Entramb3, sono parti dell’andamento, della spinta d’assieme, della fase “on” che caratterizza la “Nave Terra (essendo divenuta sede della compresenza immanifesta dominante)”.

  
Se (se) accetti di indossare questo “filtro”, questa “lente”, questa “ottica”, etc. allora, conseguentemente, osserverai la realtà manifesta “aumentata (o impoverita)”, attraverso un tipo di decodifica recante il marchio della tua autentica originalità (qualunque essa sia).
Qualcosa che va accettat3, così come ti fanno firmare sempre dei contratti, al fine di…
Ok?
La tua accettazione non è una resa, allorquando entri in un negozio ed “acquisti” un dispositivo che ti interessa particolarmente.
L’unica differenza è che, di solito, compri per una dipendenza.
Mentre, in questo “caso”, accetti di “vedere le cose in un’altra maniera”:
qualcosa che è gratis
ma che “qua, così”
ti viene fatto pagare il conto
per altri versi.
Infatti, accettando di “fermarti (per vedere con il nuovo dispositivo), corri il rischio di “perdere” qualcosa al quale ti sembra di “tenere molto”. Ancora una volta:
il “tuo” lavoro. La “tua” vita. Il “tuo” futuro. La “tua” pensione…
Quale tristezza superiore.
E, questo, rinforza proprio quel/il “vuoto”, che si nutre in ogni maniera, di tutto ciò che elabori, attrai, sintetizzi, macini, pensi, rifletti, rimugini, etc.
Tu, quindi, sei “qua, così”… come una sorta di “intestino”, che prepara opportunamente il “cibo per il vuoto”, che è dentro a/di te, ribaltando ogni prospettiva (infatti, credi che l’intestino sia dentro e che sia un tuo organo, ma…).
Quale fantasia. Vero?
Quanto tempo perso. No?
Quanta energia "sprecata", dunque…

  
Se “perdere tempo” è lasciare questa “vena d’informazione, condivisa”, allora, ne vale assolutamente la pena
Perché, l’informazione frattale espansa è “predigerita” in questo spazio (potenziale) e lasciata ad auto conservarsi, nel tempo necessario, per te (anche quando “te” sarai una versione intergenerazionale successiva).
I termini auto riportati, decodificati e descritti, sono - infatti - sempre validi, nonostante il tempo che passa e disinnesca tutt3 ciò che è preparato alla “rivelazione temporale (della coscienza)”.
E, questa “biblioteca” è assolutamente pronta per rimanere inalterata, come la grande piramide (costituita da milioni di blocchi di pietre calcaree, ricavate sul posto e, dunque, facenti parti dell’ambiente stesso, che viene così conservato per sempre nella forma edificata dell’informazione contenuta: la forma piramidale è il più evidente “messaggio per te”, rilasciato dal/nel corso della storia, seppure, deviata. La gerarchia impera ed è proprio una forma piramidale. A te non resta che “dare un nome” alla compresenza dominante, che risiede al vertice del vortice).
Nella “forma (edificata, reale, manifesta)” è riportat3 tutt3 ciò che ti occorre per…ricordare sempre (una sorta di “memo” e, chissà, magari anche una “sveglia”)…

  
“Qua, così” ti ci manifesti dentro.
Ed è, quindi, come se ci decadessi dentro. Sospint3 dentro. Attratt3.
Dipendente? Mhm… sei in un loop, per cui, ti sembra che il loop non abbia mai fine.
Eppure, un inizio lo ha, per forza di cose. Infatti, se la fine non esiste, poiché tutto vortica e ritorna (alimentando), la stessa cosa non si più dire per il “a monte” del loop, che deve esistere, non esistendo nulla né casualmente, né senza una intenzione(progetto, ispirazione, interesse, senso, funzione) di fondo “sorgiv3”.
Questa origine è il momento di “è già successo”
Identificarl3 è un ampliamento della prospettiva.
Mentre, continuare a ricercare è, all’opposto, il/un vorticare eterno attorno a… senza esserne mai sufficientemente coscient3.
Prendine atto
Così come c’è un “a monte”, allora, c’è la ragione fondamentale, ergo:
la condizione dominante
la riuscita dal loop
se (se) ti lasci andare nel senso a ritroso, che ti porta sino al “a monte”…
Come riconnetti insieme le “cose”, il senso, se (se)… “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”?
Semplice:
il “mare” è la dominante.
Ess3 è la “tua” complicazione “qua, così”.

  
È compless3 solo se “non ti fermi a non riflettere nella/la convenzione”.
Ok?
Il fermarti avviene senza continuare l’opera di rimbalzo del segnale portanteAntiSistemico. Altrimenti, sei sempre rintracciabile e, conseguentemente, sei sempre riportat3 dentro…
Un po’ di “pazzia” è, in questo momento, persino necessaria. 
Poiché, necessiti di opera di astrazione/estrazione.
Caratteristica che la “formula” ti permette di indossare/incarnare. Essendo come metterti una “tuta speciale”.
Dopo avere bloccato il processo energetico, perlomeno sin dai tempi di Tesla (per rimanere alla riedizione storica dell’eco, più significativamente, vicin3 a te), l’AntiSistema ha assunto una forma reale manifesta “alimentata dalla derivazione e lavorazione del petrolio & Co.”.
Ora, di punto in bianco – dopo averti fatto credere – per oltre un secolo - che “non era possibile”, ti prospettano autoveicoli completamente elettrici.
Come è divenuto, quindi, possibile, “ora”?
Perché la tecnologica moderna ha superato certe difficoltà dai tempi che furono? No.
Tutto questo può, ora, auto avvenire… dal momento in cui è cambiata la strategia sottodominante. Segno, questo, che a livello di dominante non è cambiato assolutamente nulla, essendo la sua posizione completamente “al sicuro da te (dal tuo accorgerti, ricordare e… Fare. Comunque, sempre, potenziale).
"L'elettrificazione è la soluzione per garantire una mobilità sostenibile...".
Håkan Samuelsson (Ceo di Volvo Cars)
Il petrolio che, ad un certo punto rimarrà, sarà mantenuto come “backup” e… ad ogni nuovo “giro della storia (deviata)” la serratura sarà sempre più serrata, alias:
retro ingegnerizzata.
Così come è “lì” ad insegnare (rappresentare) la riedificazione del “nuovo mondo (oltre oceano)”nominat3... Usa:
avente in sé
già fagocitat3
elementi, ex, appartenenti alla “vecchia Europa” ed al resto del mondo intero.



  
Un “sogno” che è stato concepito (ispirato) proprio “già” adatto per bruciare i tempi ed essere pronto come “testa di ponte”, per stringere ancora maggiormente la “tenaglia” o il “cappio”, attorno al collo dell’umanità.
Un cappio virtuale, dagli effetti fisici, però.
Così come con i futures, è possibile controllare – in leva – praticamente di tutt3, agendo sulle “materie prime” locali, da una situazione che è non locale, ubiqua, wireless, etc. (immanifesta).
Il flusso di questa informazione viaggia sopra alla tua testa e ti penetra, ad ogni istante, ma (ma) tu non ne hai minimamente idea, impegnat3 – come sei “qua, così” – a rincorrere (dietro) per ventiquattro ore al giorno, la “tua” vita ed il “tuo” futuro.
La Chiesa non è facoltativa. È l’unica cosa che ci fortifica. Che ci sostiene. E ci protegge dall'oscurità”.
Outcast
Effettivamente, la religione è l’unica “cosa”, che ti dice che esiste una compresenza immanifesta dominante, dalla quale devi prendere le misure (difenderti).
Ovvio, il Diavolo è una immagine (come lo è quella di Dio). Ma, dentro a questa immagine c’è – realmente – un significato fisico, reale “qua, così”.
Ezechiele ci esorta a tenerci pronti. Bisogna tenersi pronti… C’è una cosa che non dovrebbe mai coglierci di sorpresa, perché sappiamo che è lì, sempre. In agguato. Pronta ad afferrarci nei momenti di debolezza…”.
Outcast
Che “cosa” è? “Chi” è, semmai.
Dai a Cesare, quel che è di Cesare…”:
gira tutte le carte sul tavolo
ed esigi (intendi) che “tutte le carte siano sul tavolo, scoperte”…
Non è solo una storia. È la realtà…
A che servono le storie, se le persone non ci credono?...”.
Outcast
La prima Volvo tutta elettrica sarà costruita in Cina.
Volvo costruirà la sua prima vettura completamente elettrica in Cina. Lo ha annunciato oggi al Salone dell'automobile di Shanghai la casa svedese, dal 2010 di proprietà della Zhejiang Geely Holding (Geely Holding).
Il nuovo modello - hanno spiegato i portavoce - basato sull'architettura Cma (Architettura Modulare Compatta) sviluppata per le auto di piccole dimensioni, sarà disponibile per la vendita nel 2019 e verrà esportato in tutto il mondo dalla Cina
Link 
Sarà disponibile per la vendita nel 2019 e verrà esportato in tutto il mondo dalla Cina (manca poco. Non è fantascienza. Hanno aperto le vie per il “nuovo mondo”. Te ne accorgi? E la robotica avanzata, sarà il prossimo passo, unitamente al “trip” dell’apertura delle rotte commerciali e turistiche spaziali).
Intanto, le nanotecnologie sviluppano organismi in grado di controllare “ad immagine e somiglianza”, in maniera compresente, immanifesta e/ma dominante…
Google studia un blocco alle pubblicità fastidiose su Chrome
Link 
Google, che sopravvive di pubblicità, ora sviluppa soluzioni di blocco alla pubblicità particolarmente invasiva
È una barzelletta. No? No… è realtà.
Perché tu devi credere che ci sia “giustizia” e/o che si va verso una simile direzione (devi avere sempre “speranza”).
In ogni “caso”, questi avvenimenti non sono mai casuali. Di questo dovresti essere assolutamente cert3.
Sono decisioni. Soppesate esattamente. E, solo dopo, attuate, diramate, rilasciate, manifestate. 
Intanto...
Giudice del lavoro: uso scorretto cellulare provoca tumore.
L'uso scorretto del cellulare può provocare un tumore al cervello.
Per la prima volta lo stabilisce una sentenza di un tribunale italiano che ha riconosciuto alla vittima un indennizzo.
Il giudice del lavoro del tribunale di Ivrea ha infatti condannato il 30 marzo scorso - ma la decisione è stata resa nota oggi dagli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone - l'Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale a Roberto Romeo dipendente 57 enne di una grande azienda italiana, che per 15 anni ha usato senza protezioni il cellulare per oltre tre ore al giorno.
Dopo aver accusato disturbi progressivi all'uomo è stato diagnosticato un tumore e gli è stato asportato il nervo acustico con la perdita totale dell'udito dell'orecchio destro.
Link 
Dietro all'espressione (cavillo) termine "uso scorretto", le aziende (non solo) produttrici si "agganceranno legalmente", demandando a... ed isolando - come al solito - l'utilizzatore finale, fonte della ricchezza e dell'avvenire delle stesse aziende.
Philip Morris, le sigarette vendono meno: utili sotto le stime
Nel dettaglio, nei tre mesi conclusi a marzo, la società, che possiede anche il marchio Marlboro a livello internazionale, ha registrato profitti per 1,59 miliardi, 1,02 dollari per azione, in rialzo del 3,9% dagli 1,53 miliardi, 98 centesimi per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso…
Infine il giro d'affari netto, incluse le accise, è calato dell'1,4% a 16,556 miliardi. Per l'intero anno Philip Morris prevede un utile netto tra 4,84 e 4,99 dollari per azione, contro i 4,88 dollari stimati dagli analisti.
Link 
Tutt3 “qua, così” provoca dipendenza
Te ne rendi conto?
Anche i "sicuri (di parte)" smartphone.
Nonostante questo, le multinazionali continuano a guadagnare, anche quando gli utili sono inferiori alle aspettative:
nei tre mesi conclusi a marzo, la società ha registrato profitti per 1,59 miliardi(in soli tre mesi, i profitti sono ammontati a 1,59 miliardi di dollari).
Non sembra che questa azienda stia proprio per fallire
Nonostante venda “veleno” in tutto il mondo.
Nonostante la “pubblicità progresso”, che è costretta a stampare sui prodotti commercializzati, ancora, nonostante tutto.
Perché 1) non si ferma, 2) non viene fermata?

  
Perché… di conseguenza… quante persone lascerebbe “a spasso”
La dipendenza (ricatto) è ancora più “a monte”.
Il “vuoto” è previsto più in là.
Ma, la dipendenza ed il vuoto sono, comunque, esattamente “qua, così”… in te, dentro di te. Sono, alla fine, te… quando ti presti e quando muori.
Muori con un/il vuoto dentro:
quale tristezza maggiore credi di conoscere?
Quella che non ricordi più. 
Ossia, quella che dal momento di “è già successo”, ti ha condotto e manifestat3 “qua, così”… già con il vuoto dentro.
Non magicamente. Non casualmenteNon per sfortuna.
Ma, per un vivo senso d’interesse “superiore (preventivo)”, alias, dominante.
Lavorano sul lungo termine
Non aveva una leva da utilizzare contro di me, e così l’ha creata… Sta negoziando. Se vuole creare una leva, significa che vuole qualcosa da me”.
Mr. Robot
Allarme Nomofobia, la dipendenza da smartphone è una malattia
"Questo fenomeno è in forte crescita - afferma il Dott. Giuseppe Rombolà Corsini, psicologo e psicoterapeuta e Vice Direttore della Scuola di Psicoterapia Erich Fromm...
Questo tipo di tecnologie come lo smartphone sono psicoaffettive:
alterano l'umore e scatenano sensazioni.
Il fatto di poter ricevere un messaggio o una mail piacevole, ma non sapere quando la riceveremo, ci spinge a tenere in mano il cellulare continuamente.
Quindi c'è un discorso di attesa, stimolo e gratificazione.
Il cellulare non ha solo un utilità pratica, ma anche delle valenze affettive. Il problema è che queste persone non si rendono conto che il cellulare può essere uno strumento consolatorio e illusorio. Infatti ci allontana dall'impatto diretto con le emozioni…
Si parla di un particolare disturbo che definito "ringxiety", mettendo insieme le parole inglesi squillo e ansia.
Link 
Altro neologismo, che assumi regolarmente.
E che cosa è successo in quei tre giorni?
Non lo so.
Proprio così. La mancanza di consapevolezza. La perdita definitiva del senso del tempo. Un vuoto. Nero e profondo. Da cui non ti sveglierai più. Nessun pensiero. Nessun corpo. Nessun ricordo. Solo il nulla. Assoluto
Credi che voglia questo? Una futile battaglia tra noi. Due metà perennemente in guerra… Visto che non riusciamo a trovare un terreno comune, giochiamocela…
Così acconsenti a distruggere una parte di te. Che tu vinca o perda. Quindi è importante farci i conti. Molto importante. Perché, comunque, lui è una parte di te che ti rende quello che sei. Annientarlo non è la soluzione…
Si sbaglia. Noi siamo l’annientamento…”.
Mr. Robot
Quello che succede a te, non succede solo a te, ma riguarda tutt3 “qua, così”. Essendo un riflesso frattale espanso del “è già successo”. Per questo, riguarda tutt3 “qua, così”…
Sai bene che, nonostante Roma sia bruciata in un giorno… non ne è bastato uno, per costruirla. Ci vorrà del tempo”.
Mr. Robot
E per ricostruirla, quanto tempo è occorso?
Sogna. Devi scoprire per quale futuro stai lottando. A volte devi solo chiudere gli occhi e cercare di visualizzarlo. Se ti piace allora è bellissimo. Altrimenti, tanto vale dissolversi immediatamente…
Se chiudo gli occhi, come immagino che sarà il mio futuro?... Non bisognerebbe capire quale è, prima di lottare per la propria esistenza? Come si svilupperà la mia favola futura?... Il mondo che ho sempre voluto. E sai una cosa? Mi piacerebbe molto lottare per averlo”.
Mr. Robot
Se chiudi gli occhi, come immagini che sarà il tuo futuro
Fallo. Ma (ma) basati sulle sensazioni reali manifeste, già sviluppate ed auto avviluppanti “qua, così”. Non sognare a vanvera, idealizzando i tuoi sogni
Parti da questa base AntiSistemica, realistica, perché (lo devi sapere) se continuerai ad ignorare la compresenza immanifesta dominante, il reale potenziale (il tuo sogno originale) rimarrà sempre esattamente dove si trova, ossia:
Oltre Ogni Orizzonte (orfano di te).

  
Come fai quando il tuo avversario, sei tu?...
Così ti ho dimostrato che combattermi è uno spreco di tempo…. Quando capirai che io sono qui per una ragione? Così stai sfuggendo. La lotta per quel futuro che vuoi tu, non è una partita a scacchi…
Quello che hai… può essere divino… se glielo consenti…”.
Mr. Robot
Puoi non crederci. Ma questo non lo rende meno vero”.
Outcast
L’intensità che c’è nei film e nei romanzi. Questo ti manca
A proposito:
che cosa ti manca, ancora, “qua, così”?
C’è una parte di te che non risulta più. Parte della tua memoria, relativa al “è già successo”.
Che cosa succede dopo un forte trauma? Dopo uno shock.
La perdita di informazione. Una difesa?
No. La continuazione dell’incidente, che è causale…
Malware, scoperta nuova variante del ransomware Karmen
Il sito Web dove è possibile acquistare Karmen consente di configurare diversi aspetti del malware, tra cui la somma in Bitcoin da richiedere come riscatto.
Il pannello di controllo è di facile utilizzo e la configurazione non richiede particolari conoscenze tecniche, risultando alla portata di “script kiddie” e aspiranti cyber criminali…
Sulla base degli IoC pubblicati sul post originale di Recorded Future - conclude l'articolo del Cert Nazionale - al momento il ransomware Karmen non viene rilevato da nessuno dei più diffusi antivirus.
Link 
Karmen è in vendita. Alias
è un progetto. Chi l'ha "realizzat3"?
Una certa causalità…
Tumori, la maggior parte è dovuta al caso.
Le mutazioni del Dna che causano la malattia, in due casi su tre, dipendono dagli errori che le cellule fanno normalmente quando si replicano.
Il dato è pubblicato su Science da un ricercatore italiano e uno americano.
"È ovvio che fumare aumenta il rischio. Ma molte alterazioni all'origine del cancro avverrebbero comunque, a prescindere dallo stile di vita"…
Link 
Per terminare il Bollettino odierno, c’è da “tagliare corto” ma finendo con il botto:
il caso esiste solo se
è previsto
chiediti, allora, “da chi”.
La verità scientifica (deviata) mette tutt3 d’accordo?
Tutt3 ciò che è “connesso”, sì. Il resto, no.
Questo spazio (potenziale) non è connesso, in termini di assunzione di verità di parte (non essendone dipendente), ma è connesso in termini di riferimento e condivisione (raggiungimento della Massa).
Le mutazioni del Dna che causano la malattia, in due casi su tre, dipendono dagli errori che le cellule fanno normalmente quando si replicano… (nota bene, allora: non c’è alcun “errore. Mai. Così come “non esiste il caso”. La condizione frattale espansa, la tri-unità operativa “legge, strumento, memoria”… riflette ovunque, la grande concentrazione di massa, giurisdizionale dominante, planetaria, per delegazione frattale espansa).
L’errore è, quindi, una simile traccia
E non è un errore ma (mail funzionare perfettamente ordinato e preordinato, con senso e vivo interesse
Le cellule risentono – wireless – l’atteggiamento dominante e la configurazione ad “immagine e somiglianza” del sistema operativo frattale espanso, orientato versa detta condizione auto imperativa ambientale, gravitazione, infrastrutturale, etc. “qua, così”.




Ci sono troppi ricordi, qui”.
Mr. Robot
È la memoria frattale espansa:
il tuo “Filo di Arianna”.
Vai Oltre alla zavorra del “tuo” vuoto. 
Crea da te il tuo “neologismo”…
“Fai…”.
    


Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2051

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