Livelli tossici di bario possono essere un’origine della sclerosi multipla, sclerosi laterale e dell’encefalopatia. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Medical Hypotheses, elevati livelli di fonti industriali di bario, un metallo pesante tossico, sono stati associati ad un’elevata incidenza di sclerosi multipla.
Alcune zone con la più alta contaminazione di bario corrispondono alla maggiore incidenza della sclerosi multipla e sono stati trovati in Saskatchewan, Sardegna, Massachusetts, Colorado, Guam e nord-est della Scozia in cui sono stati trovati elevati livelli di bario nel terreno. Un livello medio tossico di 1428 ppm di bario è stato confrontato con un livello medio non tossico di 19 ppm di bario registrato nelle regioni adiacenti senza alta incidenza di sclerosi multipla.
Qui sotto la traduzione dell’abstract (riassunto) dell’articolo scientifico intitolato “L’intossicazione cronica da bario blocca la sintesi dei solfato proteoglicani: un’ipotesi per l’origine della sclerosi multipla.”
“Alti livelli di contaminazione da parte di fonti naturali e da parte delle industrie del metallo alcalino-terroso bario (Ba) sono stati identificati negli ecosistemi e nei luoghi di lavoro che sono associati con alta incidenza di raggruppamenti di casi di sclerosi multipla (SM) ed altre malattie neurodegenerative quali le encefalopatie spongiformi trasmissibile (EST) e della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Analisi degli ecosistemi localizzati ove si trovano i più noti raggruppamenti di casi di Sclerosi Multipla in Saskatchewan, Sardegna, Massachusetts, Colorado, Guam, Nord Est della Scozia, hanno dimostrato in maniera consistente elevati livelli di Bario nei suoli (valore medi: 1428 ppm – parti per milione) e nella vegetazione (valor medio: 74 ppm) rispetto ai livelli medi di 345 e 19 ppm [rispettivamente] registrati in regioni adiacenti ove non si registrano alti casi di sclerosi multipla.
Gli alti livelli di bario provenienti da estrazioni minerarie di bario e/o dall’utilizzo di bario, nelle industrie collegate con l’estrazione di petrolio e gas, la lavorazione della carta e dei tessuti, la saldatura, la fonderia, così come dall’utilizzo di bario spruzzato sotto forma di aerosol atmosferico per aumentare/rifrangere i segnali delle onde radio/radar lungo i corridoi aerei dei jet militari, nei poligoni di tiro per missili, etc.
Viene proposto che la contaminazione cronica del biosistema con tipi reattivi di sali di bario possono innescare la patogenesi della Sclerosi Multipla; a causa dell’unione del bario coi solfati liberi, che successivamente priva le molecole endogene di proteoglicani solfati (solfato di eparina) del loro co partner solfato, bloccando così la sintesi degli S-proteoglicani ed inibendo così la loro funzione cruciale nella segnalazione del fattore di crescita dei fibroblasti (fibroblast growth factor – FGF) che induce i progenitori degli oligodendrociti a regolare la crescita e l’integrità strutturale della guaina mielinica.
La perdita dell’attività dell’attività degli S-proteoglicani spiega altro aspetti cruciali della patogenesi della Sclerosi Multipla; così come l’aggregazione delle piastrine e la proliferazione dello stress ossidativo generato dai perossidi. L’intossicazione da bario disturba la pompa ionica sodio-potassio – [la disfunzione di tale meccanismo è] un altro aspetto caratteristico della Sclerosi Multipla. Il manifestarsi contemporaneo di raggruppamenti di casi di varie patologie neurodegenerative in questi ecosistemi contaminati dal bario suggeriscono che tutte queste malattie potrebbero dipendere da una comune inibizione dei sistemi di segnalazione mediati dal fattore di crescita dei solfato proteoglicani. La genetica dell’individuo determina in fin dei conti quale particolare malattia si manifesti.”
La Dr.ssa Janette Hull, esperta di disintossicazione di metalli pesanti, commenta questo studio così:
“Il bario è sorprendentemente abbondante nella crosta terrestre ed è il 14esimo elemento più abbondante. Elevate quantità di bario sono solo presenti nei suoli e nei cibi, come noci, alghe, pesci e piante. A causa dell’ampio uso di bario nell’industria, viene generalmente rilasciato nell’ambiente. Di conseguenza, le concentrazioni di bario nell’aria, nell’acqua e nel suolo sono superiori alle concentrazioni naturali.
Il bario entra nell’aria durante i processi minerari, i processi di raffinazione, la spruzzatura delle scie degli aerei e durante la produzione di composti di bario. Può anche entrare nell’aria durante la combustione del carbone e del petrolio.
Molti siti di rifiuti pericolosi contengono bario. Le persone che vivono vicino a questi siti possono essere esposte a livelli nocivi e l’esposizione può avvenire tramite il respirarne la polvere sottile, mangiare dal suolo o da piante coltivate nel suolo o da acqua potabile che è diventata inquinata da bario.
I composti di bario che si dissolvono nell’acqua potabile possono essere dannosi per la salute umana. Le quantità tossiche del bario possono causare paralisi e in alcuni casi la morte.
Piccole quantità di bario idrosolubile possono causare difficoltà respiratorie,aumento della pressione sanguigna, alterazioni del ritmo cardiaco, irritazione dello stomaco, debolezza muscolare, cambiamenti nei riflessi nervosi, gonfiore del cervello e del fegato, del rene e del cuore. E ora è stato osservato anche la sclerosi multipla.”
Se si soffre di sclerosi multipla e si sospetta intossicazione da bario ci si può rivolgere a delle cliniche private che effettuano l’analisi dei metalli pesanti presenti nel corpo e offrono anche delle cure chelanti in caso positivo.
E’ importante sapere che i sali di epsom (un sale ricco di magnesio e zolfo con proprietà purganti, reperibile facilmente e a basso costo in farmacia) sono noti da tempo per la loro proprietà di disintossicazione dell’organismo dal bario, come conferma persino il sito wikipedia. Il semi-digiuno a base di succhi di verdura a foglia verde è un altro modo per disintossicarsi dalle tossine e metalli pesanti nell’organismo.
Riccardo Lautizi
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