L’importante è che crediate che tutto quel che avviene, avviene a caso.
Non farti trovare impreparato, la siccità che investe ormai da mesi il territorio Italiano e che ha fatto dichiarare già ad alcune regioni lo “stato di calamità” è stato programmato e lo puoi da te visionare su una cartina datata 17 giugno 2012, ovvero 5 anni fa. Segui l'articolo QUI
L’ondata di caldo del Giugno 2017
Livello di anomalia relativo al periodo 1951-2017 per la zona rurale prossima a Milano
Ieri
l’altro, giovedì 22 giugno, molti notiziari radiofonici e televisivi
mettevano il caldo e la siccità come prima notizia, complice anche lo
stato di emergenza per siccità dichiarato nelle provincie di Piacenza e
Parma. Non è mia intenzione commentare lo stile adottato dai media o il
fatto che nessuno sappia più distinguere fra meteorologia e clima o
ancora il significato politico dato all’ondata di caldo, che secondo
alcuni commentatori (oggi ho sentito il dottor Mentana sul TG di La
sette) sarebbe nientemeno che da ricollegare al voltafaccia americano
rispetto agli accordi di Parigi.
Premetto
che l’anomalia termica positiva è frutto di un promontorio
anticiclonico subtropicale di blocco da sudovest che influenza in modo
più diretto il centro-nord e la Sardegna. Il meridione peninsulare e la
Sicilia invece sono stati invece fin qui esposti a un regime di correnti
più fresche da nordest che scorrono sul fianco orientale del
promontorio in questione, per cui le temperature di giugno sono state
fin qui pienamente nella norma. Segui l'articolo QUI
Cosa accade se le emissioni antropiche non sono tutte influenti?
Studi
scientifici indicano che i processi naturali sono dominanti sui
cambiamenti del buco dell’ozono, del metano e sulle emissioni di CO2
Pubblicato da Enzo Ragusa
Siamo
stati portati a credere che possiamo controllare le dimensioni del buco
dell’ozono, del metano e la concentrazione di CO2 con le nostre
emissioni.
Siamo
anche stati portati a credere che controlliamo i modelli atmosferici
(tempeste, siccità, inondazioni, uragani, tornado); Controlliamo le
temperature troposferiche, atmosferiche, superficiali e profonde
dell’oceano; Controlliamo il ritiro e l’avanzamento dei ghiacciai;
Controlliamo il livello dei mari; Controlliamo se oltre un milione di
specie saranno estinte entro il 2050. . . il tutto emettendo sostanze
più o meno gassose nel nostro perseguimento di energia e comfort.
Ma
cosa accade se oltrepassiamo il nostro impatto sul pianeta? Cosa accade
se le nostre emissioni gassose non agiscono in nessun modo sull’impatto
che pensiamo di apportare? Cosa accade se siamo troppo arroganti per
considerare la possibilità che la Terra non possa essere “salvata”
costruendo più turbine e pannelli solari e riciclando più plastica?
“Siamo
così importanti. Ognuno ha intenzione di salvare qualcosa adesso.
«Salviamo gli alberi, salviamo le api, salviamo le balene, salviamo le
lumache». E la più grande arroganza di tutte: salvare il pianeta.
Salvare il pianeta – ma non sappiamo neppure come prenderci cura di noi stessi.”
“Il
pianeta ha attraversato periodi anche peggiori di quello che pensiamo
noi. Ci sono stati terremoti, le eruzioni vulcaniche, la tettonica a
placche, la deriva continentale, i brillamenti solari, le macchie del
sole, le tempeste magnetiche, l’inversione magnetica dei poli …
centinaia di migliaia di anni di bombardamento da parte di comete,
asteroidi e meteore, alluvioni in tutto il mondo, onde di maree,
l’erosione, i raggi cosmici,
l’epoca ricorrente dei ghiacci … E pensiamo che alcune borse di
plastica e alcuni contenitori in alluminio farebbero la differenza? Il
pianeta non va da nessuna parte.
Noi siamo!” – George Carlin - Segui l'intero articolo QUI
1976 LA FORMA DI GUERRA’ CHE VERRÀ?
Articolo NoGeoingegneria
Questo
articolo intitolato ‘La Guerra che verrà?’ era pubblicato su New
Scientist (Australia) del 1976, evidenziando un’ altra volta la lunga
storia della modificazione meteorologica e climatica per scopi bellici.
Riprendiamo alcuni passaggi (tradotti da noi):
Modificazione meteorologica-climatica e guerra geofisica
Manomissione del clima
La
modificazione del clima potrebbe essere raggiunto attraverso il
cambiamento del bilancio radioattivo e termico dell’atmosfera – per
esempio con la introduzione di aerosol.
Il corposo articolo continua QUI
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