mercoledì 4 dicembre 2013

ITALIA… IL GRANDE COMPLOTTO!


E’ affascinante osservare tra i vari protagonisti dell’informazione nazionale coloro che quotidianamente sono preposti sia in rete che soprattutto sui media e sulla televisione a dirigere l’opinione pubblica in una certa direzione, quella che fa comodo al loro conflitto di interesse e non solo alla propria ideologia.
Il grande gomblottoooooo …dell’immaginazione!

Seguitemi perchè vi porterò la dove nessuno ha osato arrivare!

Ve lo ricordate il nostro Confessioni di un sicario dell’economia!

 


 Recentemente Papa Francesco ha sottolineato come …
“Oggi è il denaro che comanda. La crisi mondiale che tocca la finanza e l’ sembra mettere in luce le loro deformità e soprattutto la grave carenza della loro prospettiva antropologica, che riduce l’uomo a una sola delle sue esigenze: il consumo. E peggio ancora, oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Abbiamo incominciato questa cultura dello scarto. Questa deriva si riscontra a livello individuale e sociale; e viene favorita! In un tale contesto, la solidarietà, che è il tesoro dei poveri, è spesso considerata controproducente, contraria alla razionalità finanziaria ed economica. Mentre il reddito di una minoranza cresce in maniera esponenziale, quello della maggioranza si indebolisce. Questo squilibrio deriva da ideologie che promuovono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, negando così il diritto di controllo agli Stati pur incaricati di provvedere al bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, che impone unilateralmente e senza rimedio possibile le sue leggi e le sue regole. L’indebitamento e il credito allontanano i Paesi dalla loro economia reale ed i cittadini dal loro potere d’acquisto reale. A ciò si aggiungono, oltretutto, una corruzione tentacolare e un’evasione fiscale egoista che hanno assunto dimensioni mondiali. La volontà di potenza e di possesso è diventata senza limiti”. Evangeliigaudium

Ovviamente gli psicopatici di Wall Street, i profeti della trickle down non hanno perso tempo a rispondere…

JP Morgan risponde alla critica del Papa al capitalismo 
“Le persone preoccupate per la povertà globale dovrebbero essere più riconoscenti e protestare meno”. Con queste parole, senza mai citarlo, l’economista americano James Glassman della banca americana JP Morgan si riferisce al Papa e alla sua recente critica al capitalismo, pubblicata mercoledì scorso nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”. Il Pontefice aveva, senza mezze misure, denunciato la speculazione dei mercati finanziari che ha creato “un economia che uccide” e ha puntato il dito contro “alcuni” che “semplicemente si compiacciono, incolpando i poveri dei propri mali”.
In una nota pubblicata da Business Insider James Glassman risponde indirettamente affermando che “la lamentela più comune riguardo al fallimento del nostro sistema nel considerare le esigenze dei più poveri dimentica alcuni fatti fondamentali”. Secondo l’economista infatti la povertà “non è un fenomeno moderno” e non deve essere imputata alla finanza. “Le economie sviluppate” spiega con ottimismo “si stanno ancora riprendendo da una profonda recessione e presto raggiungeranno il loro pieno potenziale”. L’obiettivo è – a suo dire – reso possibile grazie allo stimolo delle banche centrali. Dunque – si legge sempre nella nota – “le persone danneggiate dalla recessione saranno presto ricompensate con il perdurare della ripresa economica”.
Glassman imputa il problema attuale alla ciclicità economica e aggiunge: “gli standard globali della vita media sono oggi obiettivamente alti. I più alti registrati dagli economisti”.
L’ economia guidata dal mercato secondo l’economista “sta facendo molto di più per curare la povertà globale che qualsiasi sforzo fatto in passato”. Dunque le persone che vivono in Europa, e in paesi come Canada, Giappone, Taiwan, Israele, Nuova Zelanda, Australia, Corea del Sud e parte del Medio Oriente, devono considerarsi “fortunate”. Purtroppo sono solo un miliardo su sette nel mondo. Oggi però secondo Glassman anche “tutti gli altri paesi hanno una possibilità” perché i loro governi – conclude – “hanno intrapreso una strategia di sviluppo aggressiva e sono in grado di muoversi velocemente per aprire i loro confini al commercio internazionale”. (America24)

Loro sono li tutti i giorni a ricordarvi che siete felici grazie a questo sistema economico, quello che sta accadendo sono solo spiacevoli e inevitabili effetti collaterali.

Sono disseminati ovunque nella rete con i loro blog, partecipano a trasmissioni televisive, scrivono su giornali on line, sono ovunque.

Si loro stanno facendo il loro dovere, ma attenzione non si tratta di un COMPLOTTO anzi…




L’Ecuador era ormai totalmente in trappola come la Grecia oggi e domani …chissà!

Ieri l’impiegato statale finnico Olli Rehn che ha deciso di candidarsi alle elezioni europee, uno dei killer della EU e ovviamente della Troika  ha ricordato per l’ennesima volta chi comanda le Vostre vite, chi decide la Vostra sorte CHI HA PAURA DEL CAVALLO DI TROIKA!

Debito, l’accusa di Rehn all’Italia: “Non state rispettando l’obiettivo” “Ora privatizzazioni e spending review”it

Ripeto se potessero privatizzerebbero anche Vostra madre, questi delinquenti che ammettono di aver utilizzato politiche criminali, fallito le loro politiche economiche, ma non si spostano di un millimetro dal loro scopo, ovvero quello di deflazionare salari e privatizzare mezza Europa.

Un suggerimento arriva forte e chiaro da quell’Ecuador devastato da anni di politiche economiche criminali, che come racconta Perkins hanno un solo scopo…
Ecuador: “Europa indebitata ripete i nostri errori” “Difendere gli interessi della finanza e dei grandi capitali ha fatto sprofondare la regione in una lunga e pesante crisi del debito. Oggi osserviamo con preoccupazione l’Europa prendere lo stesso cammino”, scrive il presidente ecuadoriano sulle pagine di Le Monde Diplomatique.
…Correa, che non poteva utilizzare una politica monetaria per aggredire il debito e magari ridurlo, essendo questo espresso in dollari…
…Letta, che non poteva utilizzare una politica monetaria per aggredire il debito e magari ridurlo, essendo questo espresso in euro…

Ma facciamo finta che vada tutto bene e andiamo avanti.

Ve lo immaginate l’organo ufficiale dei “più Europa” che parla di un complotto, che scrive Il nuovo complotto contro l’Italia
l’attacco a freddo lanciato da Standard & Poor’s contro le Generali non può passare sotto silenzio. Romano Prodi, sempre più lontano dai veleni della politica ma sempre più vicino ai grandi temi dell’economia, me lo dice con indignazione: «Ma possibile che qui nessuno si renda contro della gravità di quello che è successo?». Appunto. È un caso da manuale, che fa il paio con il precedente del gennaio 2012, quando la stessa agenzia declassò a sorpresa l’Italia a BBB+, lo stesso livello del Kazakistan. Ora tocca al più grande gruppo assicurativo tricolore, tra i primi tre d’Europa, che può scivolare a BBB perché ha in pancia un «bolo» considerato indigeribile: 60 miliardi di euro in Bot e Btp. Nell’offensiva di S&P è folle la «destinazione»: Generali fa 1,6 miliardi di utili in 9 mesi, ha il 75% delle attività all’estero, ha già ridotto a 55 miliardi i suoi investimenti in Bot e Btp. Ma è ancora più folle la spiegazione: Generali è in creditwatch negativo perché è troppo esposta in titoli italiani, e l’Italia è a sua volta esposta al rischio default.
Ma allora perché lo fanno? I cattivi pensieri suggeriscono che sia partita, o possa ripartire, un’offensiva contro la moneta unica, che usa l’Italia come anello debole, o agnello sacrificale. Ha ragione Massimo Mucchetti, che parla di «una manovra gravissima contro la Repubblica». Una manovra che parte, ancora una volta, da una delle «tre sorelle» (oltre a S&P, Moody’s e Fitch) che in un regime di «oligopolio perfetto» tengono da almeno cinque anni in ostaggio i mercati, taglieggiando gli Stati e lucrando un fatturato annuo di 4,5 miliardi. (…) Ma resta una domanda. Di fronte a questo strisciante «complotto contro l’Italia», perché Letta e Saccomanni non battono un colpo?

Si si è svegliato pure Giannini e la Repubblica … qualcuno ricorda forse … ITALIA … MOODY’S: LA FRODE DEL RATING!  si andava in onda mentre loro dormivano. Continuate a comprare giornali e non sostenere l’informazione indipendente!

Perchè non battono un colpo? Non dico nulla, perchè un giorno anche in questo Paese i blogger potrebbero finire in prigione, in qualche segreta dei castelli romani.

Dite la verità non è affascinante! Ho trascorso gli ultimi due anni a raccontarvi che quello che stava accadendo al nostro Paese era un segno del destino, il Destino Manifesto, il loro destino, quello che loro desiderano per i loro interessi, gli interessi della plutocrazia mondiale, le ricchezze del nostro

Paese, non importa se aziende statali o private, l’importante è privatizzare, alienare, liquidare…

Probabilmente molti di Voi non conoscono Andrew W.Mellon e quello che accadde durante la Grande Depressione del 1929. Mellon segretario al tesoro americano dal 1921 al 1932, banchiere e importante industriale era una delle persone più ricche d’America, terzo contribuente dopo John D. Rockefeller e Henry Ford passò alla storia per avere pronunciato e consigliato all’allora presidente Herbert Hoover  le seguenti parole…
“Liquidare il lavoro, liquidare le azioni, liquidare gli agricoltori, liquidare l’immobiliare…elinimare il marcio dall’economia…”

Provate a chiudere gli occhi e immaginare quello che sta accadendo in Italia…
“Liquidare il lavoro… missione compiuta…liquidare le azioni missione stracompiuta… liquidare gli agricoltori…missione in corso, liquidare l’immobiliare…missione già a buon punto, eliminare il marcio dall’economia…obiettivo fallito… eliminare il marcio dalla politica…obiettivo strafallito”

Ovviamente nessun complotto e non scherzo la stragrande maggioranza di loro svolge i compiti per i quali sono stati istruiti nelle facoltà di economia, ingegneria o giurisprudenza, o la propria avidità, tutto regolare nessun complotto!

Hanno truccato bilanci e contratti, manipolato azioni, tassi e valute e credete ancora q quello che vi raccontano, quotidianamente bevete le loro idiozie, vi manipolano il cervello attraverso media e televisioni e siete ancora li davanti alla scatola magica ad ascoltarli e quotidianamente chiedermi ai sentito cosa ha detto Tizio Caio o Sempronio.

Probabilmente anche questo resterà uno dei tanti post seguiti da quattro amici al bar come spesso è accaduto, quattro chiacchere tra amici. Diffondere consapevolezza è molto di più di stare qui a lamentarsi o parlarsi addosso, prima serve consapevolezza e poi al momento opportuno arriveranno le proposte. Qualunque proposta per quanto buona ed interessante possa essere, dovrà fare i conti con il , con il pareggio in bilancio, con la Troika, con il IMF, con la BCE, con la finanza, con la plutocrazia, con le agenzie di rating, con un gregge di uomini e donne inconsapevoli che passerà il resto della loro vita a chiedersi cosa è accaduto e cosa sta accadendo.

Il resto sono chiacchere come le promesse delle primarie o di chiunque cercherà di governare questo Paese senza comprendere quello che è accaduto, senza ripartire dal bene comune.

Non so perchè ma dopo questo post mi è tornata la voglia di tornare a girare l’Italia in lungo e in largo, soprattutto nelle scuole e nelle piazze, per raccontare anche l’altra faccia della medaglia, quella che nessuno o quasi vi racconta…chissà!

Mi raccomando tenetevelo per Voi…in fondo non è un complotto! Buona giornata Andrea.


fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2013/12/03/italia-il-grande-complotto/

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