La grande
nevicata che ha colpito l'Egitto per la prima volta in 112 anni ha
mandato in tilt tutti i più grandi centri del paese, in particolare Il
Cairo. Molti abitanti, che hanno visto la neve per la prima volta nella
vita, hanno iniziato a immortalare i paesaggi imbiancati e a postare le
foto sui social network.
IDEM Neve a Betlemme: disagi e scuole chiuse
Oltre 40
centimetri di neve stanno tenendo in scacco tutta la zona tutta la zona
della Città Santa, con l'esercito che è dovuto intervenire per spalare
le strade.
Gelo e neve su
Gerusalemme e Betlemme che si sono ritrovate ricoperte di bianco. Da
giovedì sera sono molto i disagi causati nella zona dal maltempo con
molto automobilisti, rimasti bloccati per strada e costretti in alcuni
casi a trascorrere la notte nelle vetture. Al mattino, la Città Santa
con le sue mura merlate ha offerto uno straordinario spettacolo
pre-natalizio, per la gioia dei pellegrini e dei turisti.
Oltre 40
centimetri di neve sono precipitati su Gerusalemme con le scuole che
sono rimaste chiuse e le autorità che hanno consigliato ai cittadini di
rimanere in casa e di evitare spostamenti non strettamente necessari.
Alle operazioni di soccorso ha partecipato anche l'esercito. Centinaia
di automobilisti rimasti bloccati per strada sono stati ospitati per la
notte nel Centro Conferenze Internazionale. In poche ore sono arrivate
alla polizia 1400 di automobilisti in difficoltà.
«Stiamo
combattendo contro una tempesta di rara violenza- ha dichiarato il
sindaco Nir Barkat- le strade potranno essere pulite solo quando la
nevicata si sara' fermata, intanto ci stiamo impegnando ad aiutare tutte
le persone che sono rimaste bloccate dalla bufera». Anche Ramallah e
Betlemme, le due città palestinesi vicino Gerusalemme, sono state
ricoperte di neve, mentre le zone circostanti hanno subito delle
inondazioni dovute alle forti piogge. Nel frattempo il presidente
dell'Anp, Abu Mazen, che giovedì' sera aveva ricevuto Kerry a Ramallah,
ha fatto sapere attraverso un collaboratore di aver "bocciato le
proposte" avanzate dagli Usa e di aver consegnato una lettera con "le
linee rosse" dei palestinesi per il negoziato. In particolare Abu Mazen
ha detto no all'idea di mantenere una presenza di truppe israeliane in
un futuro Stato palestinese, lungo il confine strategico con la
Giordania. I palestinesi vorrebbero che queste truppe fossero di
un'entità' terza, come proposto dal consigliere per la sicurezza
nazionale Usa, James Jones.
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