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Mosca sulla scena internazionale, programmi per rendere il paese piu’ appetibile per gli investimenti stranieri, la politica anticorruzione, l’Ucraina, gli Iskander e le offshore, il dossier nucleare iraniano e il destino di Snowden. A queste e tante altre domande ha risposto Putin nell’odierna conferenza stampa di fine anno che ha unito a Mosca 1300 giornalisti russi e stranieri.
Il primo argomento, seguendo
l’ordine cronologico, e di primaria importanza per l’impatto mediatico
delle ultime settimane sono stati i rapporti con l’Ucraina, alla quale
e’ stato concesso un tangibile sconto sul gas e una serie di
agevolazioni, fra cui l’acquisto dei bond ucraini per 15 miliardi di
dollari.
Per commentare la situazione con l’Ucraina e
smentire le voci a volte vicine alla fantascienza, ci sono voluti 25
minuti. Putin ha ribadito che gli aiuti all’Ucraina non sono legati alle
manifestazioni in Piazza Indipendenza e alle trattative di Kiev
sull’ingresso nell’Unione Europea.
Di frequente
diciamo “paese fratello”, “popolo fratello”. Oggi vediamo l’Ucraina
attraversare un periodo difficile, sul piano economico e politico.
Questa situazione si e’ creata per una serie di motivi, pero’ oggi e’ un
fatto obbiettivo. Se parliamo del popolo ucraino come popolo fratello,
dobbiamo agire come si suole fare in famiglia, e sostenere il popolo
ucraino nelle difficolta’. Credo che questo e’ il motivo principale
della decisione presa.
Anche l’industria
ucraina, strettamente legata a quella russa, si e’ trovata in
difficolta’. L’eventuale ingresso nell’Unione Europea avrebbe un impatto
molto negativo sull’economia ucraina e quindi non presenta alcun
vantaggio per questo paese. I nostri tradizionali legami economici, ha
sottolineato Putin, non devono essere distrutti, al contrario vanno
intensificati.
Nel commentare le preoccupazioni
occidentali sul dislocamento dei missili Iskander nella regione di
Kaliningrad, Putin ha detto che nessuna decisione in materia e’ stata
presa e che comunque sarebbe una risposta ai programmi americani sullo
scudo spaziale in Europa. Un fatto che Mosca non puo’ ignorare.
Gli
Isakender non sono l’unico mezzo della nostra difesa e della nostra
reazione alle minacce che vediamo intorno a noi. Gli Iskander sono
soltanto uno degli elementi della nostra eventuale risposta, e nemmeno
il piu’ incisivo, anche se nel suo campo rappresenta l’arma piu’
efficiente al mondo.
Dalla sicurezza e’ logico
passare all’intelligence. Nel rispondere alla domanda di un giornalista
che si interessava al destino di Eduard Snowden, Putin ha detto di non
averlo mai incontrato personalmente aggiungendo che Mosca non ha mai
cercato di conoscere dall’ex agente dell’NBA i dettagli del lavoro dei
servizi speciali americani sulla Russia. Nel contempo Putin ha
sottolineato che quella di Snowden e’ stata una scelta tormentata, ma
nobile in quanto le sue rivelazioni riguardano anche le telefonate
intercettate dei massimi vertici politici.
L’intelligence
americana ha intercettato e spiato i cittadini di vari paesi per
contrastare il terrorismo. Pero’ anche qui devono esserci delle regole.
Sin
dall’inizio bisogna limitare a livello politico le ambizioni dei
servizi segreti, attraverso norme e regole. Ma in linea di massima e’
necessario. Bisogna tener sotto controllo non solo chi e’ sospettato di
terrorismo, ma tutta la rete dei suoi contatti, tenendo presenti gli
attuali mezzi di comunicazione. E’ praticamente impossibile se viene
sorvegliato soltanto un sospettato. E’ una misura antiterroristica. Ma
nel frattempo devono essere chiari gli accordi in merito, anche di
carattere morale.
Nel commentare gli attuali
rapporti con il presidente Obama (cioe’ dopo le rivelazioni di Snowden)
Putin ha risposto sorridendo: Lo invidio. Puo’ far quel che vuole senza
che nessuno gli dica niente”.
Quanto agli attivisti
del Greenpeace e l’incidente sulla piattaforma Razlomnaja, Putin ha
detto che le autorita’ guardano favorevolmente a chi si occupa della
tutela dell’ambiente, ma non accetta che i problemi ecologici siano
sfruttato per misure propagandistiche che ledono gli interessi legittimi
della Russia.
Passando alla collaborazione internazionale, Putin si e’ soffermata in modo particolare sulla Cina.
Manteniamo
molto alto il livello di cooperazione, anche nelle alte tecnologie. Con
un particolare piacere posso constatare che la leadership cinese si
adopera per aumentare il nostro interscambio proprio in questa sfera: la
metalmeccanica, l’elettronica, il settore spaziale.
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