martedì 3 dicembre 2013

WE LIVE IN A LIQUID WORLD: il mondo senza Katechon

 
Catéchon (o katéchon, dal greco antico,  ciò che trattiene o colui che trattiene), è un concetto biblico legato all'idea di dilazione, che è stato successivamente sviluppato anche come nozione di filosofia politica da alcuni filosofi del Novecento (tra i primi Carl Schmitt).
L'origine del termine è in Paolo di Tarso che se ne serve nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi (2 Tes. 2:6-7), in un contesto escatologico.
 Il termine è usato nella teologia cristiana per indicare un'entità collegata alla manifestazione dell'Anticristo.
Alcuni studiosi hanno collegato il concetto di "katechon" alla forza frenante dell'Impero Romano prima della venuta antimessianica. fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Catechon
 
Questo articolo é pronto da almeno diverse settimane, ho voluto fare qualche aggiustatina qua e là giusto per dargli una forma accettabile, anche perché, come dire, quando si va a parlare di credenze altrui, varie certezze e robe del genere, io ci vado sempre con i piedi di piombo, proprio perché ho sempre cercato di evitare la polemica.
 
So che magari mi attirerò qualche critica dagli amanti delle dighe culturali e di un certo pensiero cristiano, ma come diceva Eraclito, "tutto scorre", tutto passa, tutto cambia. Possiamo discutere su tutto quello che vogliamo, dire che X è meglio di Y, ma la cosa di cui possiamo essere certi è che le correnti della vita scorrono continuamente ed arginarle renderà il disastro più tremendo, soprattutto si fa come con lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia. Questo non vuol dire accettare i cambiamenti con passività o magari adottarli, ma semplicemente prenderne atto. Costruire muri non ci farà raggiungere la libertà.
 
La metafora da me più volte utilizzata di cavalcare l'onda e non farsene trascinare, credo che in questo caso sia appropriata.
 
Tutti coloro che hanno cambiato il mondo in maniera positiva sapevano questa semplice ed intuitiva realtà, non sono mai stati sepolcri imbiancati, chiusi in una tradizione o in un concetto ideologico, semmai all'interno di una tradizione e di una ideologia si sono mossi per andare oltre. Hanno cercato di anticipare i tempi e per farlo sono andati contro le convenzioni dell'epoca.
 
Coloro che arginano spesso finiscono nella ritualità estrema, nel dogma e nella stasi che è l'opposto di ciò che è vita, ma anche coloro che cercano a spron battuto di farsi trascinare dalla corrente e rompere le cosiddette dighe, non sono migliori, tutt'altro, si lasciano dominare e schiavizzare dagli etats d'esprit presenti e sono dei falsi innovatori, interessati più a creare caos o un nuovo ordine speculare al vecchio ordine dei costruttori di dighe.
 
Tenete in mente questo discorso iniziale, perché non troverete la mia opinione affine a quella di alcuni cattolici o di persone a loro opposte. Entrambe mirano a creare un ordine imposto e questo a me non è mai piaciuto.
Uno dei concetti più interessanti della Bibbia rimane uno dei più sconosciuti alla maggioranza dei cristiani. Anche io mi sono imbattuto in questo termine casualmente, più di dieci anni fa, leggendo il libro di Maurizio Blondet "gli Adelphi della dissoluzione", un romanzo davvero rivelatore ed in un certo senso formativo del mio percorso culturale, pur essendo anni luce distante dalla visione storica e spirituale di Blondet.
 
Ebbene in quel romanzo Blondet stava intervistando l'oramai superfamoso e superpresente in tv ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che stupì l'intervistatore che stava facendo una tradizionale intervista credo su un suo libro, dicendo che il papa doveva smetterla di fare da "Katechon". Quella frase come dire fece riflettere Blondet ed anche lui cattolicissimo non riusciva a ricordare da dove provenisse questa parola, ne aveva sentito parlare ma fu lo stesso Cacciari ad illuminarlo su questo importante termine del nuovo testamento. Come dire un concetto così importante eppure poco conosciuto.

Come si evince da wikipedia, nella mitologia cristiana ha anche una parte di tutto rispetto essendo collegato alla figura dell'AntiCristo che al contrario è conosciuta anche da chi è non cristiano.
 
Oggi abbiamo internet e il suo significato più superficiale lo possiamo trovare in pochi secondi, però certo wikipedia non ci può far cogliere il suo significato profondo ed è quello che faremo qui.
 
Il Katechon da come si vede nella sintetica e superficiale descrizione trovata su wiki (come dire è  sempre necessario partire da spiegazioni semplici), in realtà ci da indicazioni e spunti di partenza positivi. E' qualcosa che trattiene, si ma cosa? E come si lega tutto questo all'anticristo?
 
L'intervista di Blondet è del 1993, esattamente 20 anni fa. Cacciari, oramai conosciuto anche dalle casalinghe di Voghera, ha pubblicato in questo nostro 2013, (durante, non a caso, le dimissioni del papa) un libro "il potere che frena", basato sul concetto di Katechon. 
 
Dai suoi ultimi interventi, emerge come per lui non esista più. Insomma secondo la sua visione nel 1993 il Katechon esisteva, oggi no e visto che per Cacciari la Chiesa o meglio il papa era la massima rappresentanza di questo concetto, ne consegue che le dimissioni di Ratzinger e l'elezione di Papa Francesco, che si fa portatore di una Chiesa umile e povera, sono tra gli eventi principali della caduta del Katechon. Per Massimo Cacciari quindi il Katechon detto sinteticamente è il "potere che frena", come titolo del suo ultimo libro, ma attenzione, la sua critica non va al potere, non lasciamoci ammaliare troppo, basta vedere il filmato di pochi giorni fa dove Cacciari insieme al mammasantissima del giornalismo italiano, il superlaico ateo Eugenio Scalfari (a cui il papa Francesco poche settimane fa ha risposto ad un articolo su "la repubblica", cosa mai avvenuta nella storia, portando ad un'apertura storica della chiesa verso il mondo  laico ed ateo, uniamo altri puntini) affermava che l'unica buona democrazia è quella oligarchica, come nella Grecia Antica, quindi il potere che frena, di Cacciari, non è un accusa al potere in sé, ma ad un certo tipo di potere.
 
Naturalmente giusto per specificare, questo articolo non è un attacco personale a nessuno, anzi ha un carattere neutro, le valutazioni di Cacciari sono tipiche di una mente lucidissima e fortemente intuitiva ed è grazie anche a lui che ho potuto elaborare questo articolo, come la pensi lui sulla società e su tutto il resto francamente non ci interessa, qui si gioca su sincronie e simbolismi e ognuno nel suo personale darà poi la valenza che vuole. Diciamo che personalmente non condivido né le conclusioni di Cacciari e né dei cattolici, ma entrambe sono essenziali per capire l'importanza di questo fondamentale concetto.

Il Katechon nella tradizione cattolica frena l'AntiCristo è colui che ostacola ed impedisce la sua venuta, la diga che trattiene l'acqua.
 
Durante la storia il Katechon  è stato associato a varie figure e sistemi: dall'Impero romano, alla chiesa, dal papa all'arcangelo Michele, insomma tra i cristiani viene data una valenza positiva a questo concetto, perchè è colui che ci preserva e trattiene dal caos e dal dominio del male, meglio ancora è colui che frena l'apocalisse.
 
Cacciari ne ha naturalmente la stessa visione (e non poteva essere diversamente visto che il termine non lo ha certo inventato lui, diciamo a differenza dei cattolici non lo vede come una figura strettamente positiva).
 
La caduta del Katechon a cosa porta? All'avvento e allo stabilirsi del regno dell'Anticristo, all'apocalisse. E su cosa è basato questo regno? Facciamo parlare lo stesso Cacciari:
"viene meno la potenza del rappresentare, per cui ciò che rappresenta pensa davvero di contenere in sé il rappresentato [...] E' universale mobilitazione, insofferenza di ogni confine, liquidazione di ogni ethos. [...] L'energia che lo muove è quella dell'intollerabilità di ogni auctoritas che venga dall'alto". 
In questo estratto si parla di liquidità del nostro mondo, interconnessione dei processi storici con  caduta del centro e dell'autorità, tutte cose che sto descrivendo nel mio blog da quando è nato ed è un processo fortemente presente in maniera simbolica già da diverso tempo e che solo da qualche anno in effetti si sta mettendo in moto praticamente, ma non finisce qui. La vecchia società era dominata dal Nomos, la nostra società ha un nuovo ordine invece, l'anomia.
 
Il nomos è un concetto che non ha niente a che fare con la natura, ma é un radicamento politico per così dire, qualcosa di non naturale che diventa normale, ovvero ciò che da ordine e che nasce dalla dismisura (orbo ad chaos è il motto massonico).Sono le leggi e l'ordine imposto all'uomo e alla natura, ciò che da vita al diritto che legifera sui rapporti tra gli uomini in una civiltà, Carl Schmitt infatti parla di Nomos come l'antitesi di tutto ciò che è neutralità e spolitizzazione della società.

Il nomos è sia in terra che in mare. Quello della Terra è lo Stato, o meglio esso è il suo soggetto che legittima tramite il diritto, la divisione, l'acquisizione e l'occupazione della terra, mentre in mare è il potere marittimo, la superiorità economica. Ne consegue che il katechon stesso è la civiltà, ciò che previene dalla forze caotiche della natura. Il Katechon è lo stesso inizio della società umana, ciò che ha abbattuto le società gilaniche e sciamaniche del passato ed instaurato la civiltà. L'impero Romano ne è stato l'esponente tra i più alti (non a caso visto come katechon da diverse persone) ed archetipamente  importante, visto che il suo diritto ed il modo di interpretare il potere (misto tra una specie di democrazia e imperialismo) è alla base del potere degli Stati Moderni. La Chiesa si dice erede dell'Impero Romano grazie soprattutto all'opera del romano Paolo di Tarso che è il primo guarda caso a parlare di Katechon, insomma i cattolici (o almeno alcuni di loro) vedono come un pericolo il crollare di questo concetto biblico, perché significherebbe il crollo di una certa visione di civiltà fin'ora sopravvissuta nel bene e nel male, un certo ordine che anche nei periodi di caos é stato sempre presente sottotraccia ed ha permesso un eredità continua del potere marittimo e del diritto, con una staffetta che dall'Impero Romano è passata alla Chiesa Cattolica e ai vari imperi laici moderni. Ciò che ha evitato la fine della storia, della liquidità e del relativismo in cui ci troviamo oggi.
 
Visto in questo modo il Katechon non è poi quella cosa così positiva come ci viene mostrata da alcuni cattolici, ma come dire questo dualismo dialogico, non permette di valutare appieno il problema, perché i cristiani avvertono di essere alla fine di un ciclo, dove il cristianesimo non avrà più presa e dominio della civiltà e da una parte vedono varie forze che Blondet chiamerebbe dissolutorie, che scatenano caos, liquidità, crollo di ideologie e relativismo estremo che rischia di portare al nichilismo e al materialismo più edonista e quindi risulta chiaro che pur nella loro visione chiusa, le preoccupazioni dei cattolici sono giustificate e da qui l'accusa di Blondet a tutti coloro che vogliono far crollare il katechon.
 
Nella tradizione cristiana il katechon porta alla manifestazione della società dell'anomos ovvero anonima, senza autorità. Guarda caso un importante protocollo di internet ha il nome di anomos e serve a rendere anonimi gli utenti che scaricano i file. Gli Anonymous sono i principali esponenti di quella civiltà anti-cristica dove la rappresentanza dall'alto, la mediazione gerarchica verticale non è ammessa, non è neanche un caso che gli attacchi principali degli Anonymous sono verso organizzazioni governative.
 
Secondo le parole dei vari studiosi, in parte, quella società che sarebbe emersa dopo la caduta del katechon è già qui. Si è avverata una profezia biblica e nessuno ce lo ha detto.

La grande stella per sette giorni brucera',
La nube fara' due soli apparire,
Il grosso mastino tutta la notte urlera',
Quando il grande pontefice cambiera' di territorio

Dalle centurie di Nostradamus
Su come Papa Francesco sia tra i vari responsabili indiretti della caduta del katechon, penso che dopo ciò che ho scritto ed anche in base ai miei articoli passati, non sia difficile immaginarlo, sicuramente il suo nominarsi vescovo all’elezione e non usare l’appellativo papa, mostrare atteggiamenti umili ed eliminare molti dei vecchi rituali e modi di agire dei vecchi papi è un primo processo. Le sue dichiarazioni sul Dio in prigione, sul relativismo e l'importanza di ogni verità, l'apertura ai laici e agli atei, i continui gesti simbolici di fare assegni a gente povera che glielo chiede, sono altre manifestazioni importantissime, perchè il papa non è un semplice regnante, non un normale presidente, ma l'esponente simbolico principale dell'ancien regime, del vecchio potere gerarchico di rappresentanza e potere divino e quando emerge una figura che va sempre di più in antitesi con tutto ciò che è stato il vaticano per millenni, allora davvero questo dimostra come ci troviamo di fronte un evento storico, non tanto appunto le dimissioni di Ratzinger, ma l'elezione di Papa Francesco. 
 
Le dimissioni di Benedetto XVI sono state certamente un evento importante, anche perché era da più di mezzo millennio che non avveniva una dimissione papale ed in più verificatasi in un periodo in cui la Chiesa non è più la protagonista assoluta, dove l'ideologia laica, scientifica ed atea ha in mano la cultura mondiale ed in più scandali finanziari e sessuali hanno reso il tutto più drammatico e destabilizzante, ma comunque è un evento già avvenuto in passato, mentre l'elezione di papa Francesco, la sua figura, si sta confermando come qualcosa di anomalo e sono sicuro che ha solamente cominciato a riscaldare i motori e che nel futuro ci regalerà enormi sorprese, che siano negative o positive anche questo non è importante saperlo.
 
Lo stesso Cacciari, vedendo che la sua risposta a Blondet aveva creato sconcerto, per calmare un pò le acque di una mente cattolica come la sua, sicuramente pura ed amante della verità, ma limitata all'interno del suo imprinting cattolico, si è poi corretto affermando:
"Voglio dire che lei, come cattolico, sa come finirà. Verrà l'Anticristo e trionferà, ma sarà sconfitto"
ed è proprio questo evento che porterà all'avvento del regno di Dio, infatti Blondet nel suo libro afferma che le forze dissolutorie starebbero portando il mondo verso il caos come modo per far avverare le profezie e quindi vedere il regno di Dio manifestato e questo non potrà avvenire se non si manifesterà il regno dell'antiCristo, il figlio della perdizione. Ne consegue che le forze del katechon da una parte evitano il caos e la liquidità, ma dall'altra bloccano qualsiasi cambiamento tra cui l'avvento del regno di Cristo.
 
Un paradosso che la figura del katechon pone nei cattolici e nei non cattolici, perchè da una parte abbiamo i cristiani refrattari ad ogni cambiamento visto da loro come malvagio, perché mette a rischio la sopravvivenza della Chiesa vista da loro come comunità del Cristo in terra, detentrice del suo messaggio e dall'altro forze contrarie a ciò che blocca i cambiamenti e disposti ad accellerare il caos per un nuovo ordine più giusto, che in realtà è un nuovo potere che si adatta maggiormente alle nuove dinamiche moderne, magari il tanto temuto NWO.
 
Cacciari da par suo, ad alcuni cattolici toglie le castagne dal fuoco legittimando la sua avversione verso il katechon, come afferma in un'intervista al giornale cattolico "l'Avvenire":
 <<la Chiesa, alla quale è affidato il compito di custodire la speranza nel prolungarsi dell’attesa. Su questo Paolo è molto chiaro: il katechon è destinato a essere "spazzato via", proprio perché non partecipa della speranza che deriva dalla fede>>;   
In questo senso il katechon non è la chiesa in se nelle parole di Cacciari, semmai lo è stata molte volte nel passato. Con questo suo intervento molti cattolici possono trovare un modo per risolvere il conflitto "appoggiamo il katechon o meno?". A noi e specialmente a me che non sono cattolico queste diatribe intellettuali interessano poco. L'uomo libero non cade nei tranelli intellettuali perchè è libero da costrizioni ideologiche. Qui si capisce il perché molto del complottismo moderno ha avuto terreno fertile e esponenti illustri soprattutto tra alcuni cristiani, proprio perchè l'nwo è un anti katechon, colui che lo distruggerà (anzi lo ha già fatto da un bel pò, il post-moderno è la società anticristica per eccellenza in cui comincia a venir meno la fiducia nel centro e l'autorità non ha presa nella coscienza collettiva). 
 
Si tratta della semplice lotta tra old order (Katechon) e new world order (forze caotiche intese ad instaurare un nuovo ordine).
 
Altro spunto interessante di Cacciari dal libro di Blondet "gli adelphi della dissoluzione":
<<la Chiesa e il sistema laico borghese. Ora quest'alleanza, che era finta fin dal principio, non è più possibile. Nessuna composizione è possibile tra la Chiesa e lo spirito borghese, con la sua "etica laica". Per un motivo preciso: che il cristiano deve mettere in discussione ogni sistemazione puramente terrena. Lui, "pellegrino" su questa terra, sa che ogni sistemazione della Città dell'Uomo è transeunte, che deve essere superata>>.
In realtà la Chiesa è tutt'altro che pellegrina in terra visto le sue enormi ricchezze e l'essere stata il freno verso lo sviluppo di una spiritualità non dogmatica (i cui unici esponenti rimasti, oltre agli eretici in Europa erano i popoli amerindi, infatti sterminati) e anche il freno per diversi secoli verso lo sviluppo scientifico. L'essere pellegrino in terra è sicuramente alla base della filosofia cristiana, ma mai applicata ai vertici. Però certamente è vero (ed anche per questo papa Francesco è molto critico sul nostro sistema economico), il vero nemico della chiesa è stato sempre la società borghese e laica nata dal nemico storico, la massoneria, esponente principale del new world order.  
 
La società borghese è il vero nemico della Chiesa e questo perché, secondo Cacciari, non ha un ethos. 
Il liberalismo nella sua fase terminale è infatti il creatore della società liquida post-moderna, senza divinità ed eroi, quello è almeno il suo scopo finale, perchè nella sua ultima fase tende a mercificare ogni parte della realtà, facendo perdere la valenza sacrale di ogni aspetto della nostra civiltà, fa finire la storia.
 
Ed ecco qui, non una profezia, ma una previsione di Cacciari che conosce certi meccanismi di come gira il mondo ed è facile riesca ad azzeccarci (come direbbe Di Pietro), ricordiamoci che siamo nel 1993, il discorso riguarda sempre il comportamento della società borghese contro la Chiesa e ricordiamoci anche che nel 1993, anche se alcuni processi erano avviati, ancora parti ampie della società sfuggivano alla mercificazione.

Citando  dal libro "gli adelphi della dissoluzione": 
«Non si faccia illusioni: anche contro la Chiesa non esiterà a usare la più inaudita violenza, se la Chiesa si rifiuta di diventare un semplice supporto della società borghese. Ciò che la Chiesa non può fare: perché il cristiano è necessariamente sovversivo di ogni potere politico che si pretenda autonomo. Già negli Stati Uniti si teorizza come l'Avversario irriducibile sia l'Islam. Anche contro la Chiesa il conflitto diverrà sempre più drammatico.  Da una parte la Chiesa e l'Islam, e dall'altra una "etica" laicista sempre più occasionale, e nello stesso tempo sempre più radicalmente universale,  nella sua pretesa di essere l'unica valida»
Che dire, potrei scrivere centinaia di altri articoli su questi concetti, limitiamoci a dire che la Chiesa sta cominciando a comprendere che per sopravvivere deve andare proprio, almeno all'apparenza, contro quel potere con cui si è legata soprattutto a partire dal secondo dopo guerra mondiale.
 
Dalla sintesi tra old order (ethos, rappresentanza divina e gerarchica, diritto di sangue, società a caste) e new world order (sovranazionalità, feudalismo democratico, laicità, libertà sessuale, oligarchia illuminata, potere della finanza) forse uscirà qualcosa di diverso ed inaspettato. La fine del katechon ha portato la società anti-cristica, ovvero nel significato ulteriore di prima di Cristo, colui che precede il Cristo e non solamente di opposizione, ovvero la civiltà liquida, totalmente relativa. La Chiesa da un certo punto di vista sembra aver abbattuto il Katechon per sopravvivere nella società laica ed atea. 
 
Una volta caduto il Katechon, cadono anche tutti i taboo, la dissoluzione avanza, ma si apre la strada anche per qualcosa di nuovo ed inaspettato, che sorprenderà un pò tutti.
 
 

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