giovedì 15 gennaio 2015

Come fare i Germogli in casa

 Dopo aver letto le straordinarie proprietà dei germogli nell’articolo La meraviglia dei Germogli per il nostro corpo, ecco come farli in casa in tutta semplicità  e in poco tempo con metodi casalinghi oppure acquistando dei prodotti dedicati. È stato osservato inoltre che persone intolleranti ad alcuni cereali o legumi possono assumerli senza problemi nella forma germinata.
La coltivazione dei germogli è alla portata di tutti, richiedendo uno spazio ridotto e cure minime.In soli 40 cm infatti è possibile coltivare innumerevoli quantità di germogli, a casa propria, limitandosi a poche annaffiature e ottenendo un alimento che viene considerato tra i più nutrienti e ricchi di vitamine e sali minerali.

In 4 giorni di media è già pronta la prima coltivazione di germogli e il loro consumo può diventare in breve una sana abitudine alimentare, un risparmio sulla spesa grazie all’autoproduzione e un tocco molto originale per piatti e bevande.

Dai comunissimi germogli di soia e lenticchie, fino ai germogli di cavolo rosso, fieno greco e fagiolo mung, vengono illustrati uno ad uno per proprietà nutritive e peculiarità di coltivazione, con una tabella riassuntiva finale.


I germogliatori domestici, utili attrezzi alla coltivazione dei germogli, vengono analizzati per tipo e utilizzo, fornendo anche alcuni tutorial illustrati per ottenere germogliatori fai-da-te con poca spesa e minimo sforzo.

Quali semi far germogliare: innanzitutto esiste un ottimo e completo manuale ossia “L’orto dei germogli” di Grazia Cacciola che spiega quali sono i semi adatti a fare germogli commestibili, come farli in casa, usarli e consumarli.

I germogli sono i semi germogliati di cereali, legumi ed altre specie vegetali di cui si utilizza tutto: chicco e germoglio appunto. I germogli sono stati da poco scoperti anche da noi occidentali proprio per la loro grande ricchezza nutrizionale: facilissimi da preparare, economici, dai sapori gustosi e svariati, i germogli sono una vera miniera di principi nutrizionali che costituiscono un fattore di prevenzione e di difesa dei processi vitali dell’organismo.

I semi di cereali o legumi allo stato crudo sono immangiabili ed indigesti; devono essere cotti per renderli commestibili ed assimilabili. Con il calore però, le proprietà che sono presenti allo stato latente nel seme, scompaiono: infatti, un seme dopo la cottura non è più capace di germogliare.

Invece la germogliazione permette di mangiare crudi quegli stessi semi, fornendo cibi ricchi, vitali e nutrienti, in cui l’energia contenuta nel seme si libera e si trasforma in energia assimilabile dall’organismo.

Si possono far germogliare quasi tutti i semi. I più indicati e sperimentati sono il frumento (o grano), la soia verde, il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie, il riso integrale, l’avena, il girasole, e qualunque altro seme commestibile.

I più usati e venduti:
- legumi (azuki rossi, verdi, ecc.; fagioli, lenticchie, ceci, piselli, arachidi)
- cereali (riso, grano, orzo, farro, ecc.)
– altri: alfa-alfa, trifoglio, ravanello, aglio, broccolo, mandorle, lino, senape, girasole, crescione, fieno greco.
Attenzione: evitare i semi delle solanacee (es. patata, pomodoro) perché contengono sostanze tossiche.
Consiglio: E’ preferibile utilizzare semi di coltivazione biologica.

Acquistare i semi
Potete trovare i semi in negozio specializzati oppure online sul sito Macrolibrarsi.it c’è una vasta scelta di semi biologici di ottima qualità.

Per conoscere le proprietà dei vari semi cliccate sulle immagini sotto oppure leggete l’articolo La meraviglia dei Germogli per il nostro corpo in cui per ogni vitamina e sale minerale sono elencati i semi che ne sono ricchi.

Germogliatori
Esistono in commercio nei negozi specializzati oppure online le “germogliatrici“. Sono economiche, ma non indispensabili, considerando che si tratta di tre livelli di recipienti, distanziati fra loro, sul quale porre i semi. I principali vantaggi delle germogliatrici è che si ricava dello spazio e una maggior produzione rispetto al metodo fai da te.

Ecco alcuni semplici modi per farli in casa

Modo 1:
In un vasetto di vetro mettere i semi e aggiungere acqua fino a coprirli abbondantemente (gonfiandosi, assorbiranno l’acqua).

Lasciare in ammollo almeno 8-10 ore (per la soia anche 24 ore).

Gettare l’acqua, sciacquarli bene in un colino da te o colapasta (a seconda delle dimensioni dei semi), rimetterli nel vasetto senza acqua.

Sciacquarli 2-3 volte al giorno, in modo che siano sempre umidi, ma non bagnati (marcirebbero).

Continuare a sciacquarli più volte al giorno fino a quando i germogli hanno raggiunto una lunghezza di 2-3 cm o più. Il tempo di germinazione dipende dal tipo di seme, in media impiegano 4-5 giorni.

Per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla esporli per circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino.


Modo 2:
Prendere i semi, sciacquarli e metterli in un piatto fondo con dell’acqua, in modo che vi restino immersi (oppure con uno scolapasta sul cui fondo sia stato messo un tovagliolo); coprirli quindi con un tovagliolo umido e lasciarli a bagno da sei a dodici ore, a seconda della grandezza dei semi. Al mattino i semi vanno risciacquati ancora e disposti nuovamente sul fondo del piatto, così umidi come sono, ma senza aggiungere altra acqua; vanno nuovamente ricoperti col tovagliolo umido e ancora con un piatto rovesciato, e lasciati germogliare.

I semi così predisposi vanno sciacquati due volte al giorno per i primi 2-3 giorni, poi basta una sola volta, ad eccezione dei ceci e della soia che vanno sciacquati sempre due volte, poi sempre ricoperti nel solito modo.

Si ripete il procedimento per 3-5 giorni, a seconda dei semi scelti, finché i germogli avranno raggiunto una lunghezza di 3-4 centimetri, dopodiché si possono scoprire per esporli per qualche tempo alla luce, per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla (circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino).

I tempi di germinazione possono variare al variare della temperatura, oltre che dipendere dal tipo di seme scelto. Utilizzare quantità di semi non troppo elevata, perché si ha un’ottima resa e anche per avere sempre un prodotto fresco e vitale.


 Modo 3: 
del sacchetto di canapa (o di lino) particolarmente indicato per i legumi.

Si prendono i semi, si mettono a bagno per una notte o più (a seconda dei semi, per es. la soia anche 24 ore, gli altri legumi una notte), si sciacquano e si mettono nel sacchetto e si bagna il tutto. Si appende il sacchetto a sgocciolare sul lavandino; lo si bagna 2-3 volte al giorno in modo da mantenerlo costantemente umido per un periodo di giorni che varia a seconda dei semi (in media direi 4-5 giorni).

Conservazione
Se non si consumano tutti subito si possono mettere in frigo dove si possono lasciare anche fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni.

In cucina
Si consumano crudi e da soli, in insalata conditi con un po’ d’olio e sale, oppure con verdura o frutta, anche in aggiunta a frullati e puree, o tritati e uniti a maionese fatta in casa, o uniti allo yogurt, aggiunti alle minestre di verdura o agli stufati, pochi minuti prima di servirli a tavola, aggiunti al ripieno dei tortellini, all’impasto delle polpette, come condimento di pasta e riso. Le idee per usare i germogli in cucina sono davvero tante.


Dioni aka Riccardo Lautizi


fonte: http://www.dionidream.com/come-fare-i-germogli-in-casa/ 

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