lunedì 12 gennaio 2015

Il caffè fa male o bene?

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Ma il caffè fa male davvero? Quanto caffè possiamo bere perché abbia solo effetti benefici sulla nostra salute? Rispondiamo queste domande, poiché il caffè è una bevanda tra le più usate e forse abusate.


Il caffè è una sostanza molto studiata dai ricercatori che scoprono sempre cose nuove sia sulla composizione che sugli effetti che i componenti del caffè hanno sul nostro organismo.

Si sa, ormai, che il caffè ha molti effetti a più livelli: sul sistema cardiovascolare, sul sistema nervoso, respiratorio, senza contare che ha effetti anche antinfiammatori ed antiossidanti.

Sicuramente il nostro organismo non resta indifferente ai molteplici effetti del caffè, per queste ragioni importanti:


  • la presenza di caffeina provoca un effetto stimolante, adrenergico sul sistema nervoso
  • la presenza di polifenoli, come l’acido caffeico, l’acido clorogenico e la coercitina, hanno notevoli effetti antiossidanti, tanto che per molti individui il caffè rappresenta la più importante fonte di antiossidanti
  • queste stesse sostanze hanno anche una spiccata azione antinfiammatoria, anche se non le troviamo solo nel caffè ma in molti altri alimenti quali le verdure, la frutta, i cereali integrali, ecc.…

 

Il caffè stimola sistema nervoso

Come abbiamo detto il caffè è una sostanza stimolante del sistema nervoso, per il suo contenuto di alcaloidi purinici che si chiamano metilxantine. Le principali sono la caffeina, la teobromina, e la teofillina, che sono contenute, non solo nel caffè, ma anche in altre bevande come il tè, o nel cacao, il guaranà, tutte sostanze ugualmente energizzanti e stimolanti, come tutte le bevande che si preparano partendo da queste piante. Per quanto riguarda la caffeina, questa è la principale metilxantina, che è un inibitore della fosfodiesterasi, un enzima che ha la capacità di “spegnere” le nostre cellule, interrompendo il segnale “a cascata” determinato da ormoni come l’adrenalina. In presenza di caffeina, questo meccanismo è fortemente inibito, cosicché le nostre cellule rimangono accese e il nostro organismo più vigile e concentrato. Quindi il sistema nervoso ne risulta più stimolato, con una accentuazione dell’attenzione, della memoria e della capacità di concentrazione, ci sentiamo più svegli e sentiamo meno la stanchezza. Oltre questo effetto stimolante si ha anche un effetto termogenico, cioè aumenta il dispendio energetico, facendoci bruciare più calorie, e questo è il motivo per cui la caffeina è una delle sostanze contenute nelle “pillole dimagranti”, nonché in molti preparati anti-cellulite.

 

Il caffè ha un effetto analgesico

Altro effetto benefico del caffè, è quello blandamente analgesico sulla cefalea di origine nervosa, da qui il consiglio di assumere un caffè insieme alla pillolina antidolorifica.
A livello respiratorio il caffè determina un rilassamento della muscolatura liscia dei bronchioli, quindi facilita la respirazione, tanto che questa azione viene sfruttata nel trattamento dell’asma, anche se la teofillina svolge in tal senso un’azione ancora più marcata.

 

Il caffè facilita la digestione

A livello del sistema digerente la caffeina favorisce la secrezione dell’acido cloridrico e della bile, aumentando la motilità intestinale, e favorendo quindi in generale la capacità digestiva dell’organismo. Ecco perché molte persone sentono il bisogno di assumere un caffè a fine pasto.

 

Il caffè stimola la diuresi

A livello renale la caffeina stimola la diuresi, ma questo non comporta problemi, a patto che si beva a sufficienza. Discorso diverso però per chi metabolizza lentamente la caffeina: questi soggetti devono stare attenti a non abusarne, soprattutto in prossimità delle ore serali, per non incorrere nell’effetto indesiderato di non riuscire a rilassarsi e non dormire bene. Quindi stop al caffè per tutti coloro che hanno difficoltà a dormire!

 

Il caffè da dipendenza

La caffeina, come tutte le sostanze stimolanti genera anche dipendenza, quindi meglio non abusarne, poiché il corpo si adatta alla inibizione della fosfodiesterasi, e ne chiede quantità sempre maggiori. Troppa caffeina non fa bene anche perché promuove una eccessiva escrezione a livello renale di calcio, e questo non fa bene alle nostre ossa.

 

Il caffè fa battere forte il cuore

A livello cardiovascolare l’azione della caffeina si traduce in un aumento della gittata e della frequenza cardiaca, che in soggetti cardiopatici o soggetti predisposti, in forti dosi può causare tachicardia, ipertensione e aritmie cardiache.

 

Il caffè fa male? Dipende dalla quantità

Per tutte queste ragioni, se bere qualche caffè, due o tre al giorno, può essere una buona idea, berne troppo può diventare deleterio per l’organismo. Il contenuto di caffeina nel caffè è proporzionale alla durata di estrazione durante la preparazione. Quindi in un caffè ristretto la quantità di caffeina sarà minore (40 mg per una maggiore concentrazione di polifenoli) che in un caffè espresso (60 mg), o in un caffè “americano”, che sembra più leggero (i polifenoli si diluiscono) ma contiene una quantità maggiore di caffeina ( ca.240 mg, fino a 480 nel bicchiere grande).
Non dimenticate che dalla tostatura del caffè si sviluppano anche sostanze cancerogene, che non ci devono preoccupare se ci limitiamo a due, tre caffè al giorno, ma che possono essere un problema se consumiamo 10 o più caffè al giorno!

 

Caffè si ma meglio se amaro

Diventa un problema la quantità anche per chi è abituato a prendere il caffè con lo zucchero: passi per un paio di cucchiaini al giorno ma dolcificare tanti caffè, aggiunge danno al danno. Abituarsi al gusto naturale del caffè è un’ottima idea soprattutto per chi sfora i due caffè al giorno, e non sostituendo lo zucchero con i dolcificanti che provocano a lungo andare altri danni, al fegato e al cervello dove maggiormente sono utilizzati gli zuccheri che assumiamo con l’alimentazione.

 

Caffè si ma con cautela

Per concludere una nota di buon senso: è vero che conosciamo molti dei meccanismi singoli del caffè sul nostro organismo, ma poco ancora sappiamo dei suoi effetti globali sulla salute, ragion per cui meglio un po’ di cautela, meglio essere saggi e non abusare né del caffè, né di nessuna sostanza stimolante e adrenergica, cercando di attenersi a quelle dosi che non ci procurino effetti indesiderati a nessun livello fisico, come insonnia, nervosismo, tachicardia, palpitazioni , gastrite, ecc… per il resto uno o due caffè al giorno possono farci solo bene, anzi decisamente possono giovare alla nostra salute.


Quindi, buon coffee-break a tutti!



fonte: http://www.naturopatia-blog.it/il-caffe-fa-male-o-bene/ 

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