venerdì 2 gennaio 2015

Il Dio genetico.

Siamo stati ciechi. Nella nostra cecità... il nostro nemico è tornato.
Gandalf
Tale è la natura del Male. Col tempo tutte le cose orrende vengono fuori.
Thranduil
Cecità, natura, tempo:
tutte le “cose”… vengono fuori.
Questa è la frattalità; la proprietà, legata a "suon di legge", del tutto… di “essere radioattivo” e, così com’è esso, allo stesso modo, lo è tutto ciò che è nel tutto.
Tutto, nel tutto… viene fuori, emerge, si manifesta… perché esiste, perché “è”.
La menzogna, da questa prospettiva alla radice, non ha senso.
Tutto è. La natura della propria natura, vera o falsa che sia, è sempre e solo vera, perché… “in ogni modo, diventa sempre (come espressione) e solo vera”.
Sino a quando tu non volgerai la tua attenzione alla (com)presenza, che ha (ri)trovato il modo di “non essere scorta”, nonostante la frattalità la metta continuativamente alla luce del Sole… allora, a nulla servirà il “tuo fare ed agire”, né persino ogni tuo proposito alternativo, perché l’attore principale ha intessuto completamente la sua ragnatela, dappertutto.
Siamo stati ciechi. Nella nostra cecità... il nostro nemico è tornato.
Se ci fai caso, se ti poni in osservazione attenta, se “cogli la differenza”… allora potrai notare come tu ti muova sempre in maniera tale da lasciare tutto esattamente “così com’è”. E, non certamente a caso, auto avviene questo “tuo” muoverti.
Sei diventato “anti ciclico”:
ossia, sei sempre a favore del vento emanato dalla figura (in)esistente dell’attore principale, il quale ti controlla anche se tu non lo scorgi e, dunque, lo ignori... (ri)tendendolo (im)possibile.
Ogni tuo “fare”, ogni tuo respiro… (ri)entra nel piano del controllo, ormai.
Siamo stati ciechi. Nella nostra cecità... il nostro nemico è tornato.
“Il nostro nemico” non è mai andato via. Nella ciclicità non (ri)cordata della più grande storia umana, il “nemico” ha sempre trovato il modo di (ri)assumere volto ed apparenza diversi, (ri)ciclandosi di (con)seguenza, alla luce del “tuo” agire in seconda battuta, in differita, sotto al controllo che non è mai venuto meno, in questa forma di realtà senza apparente alternativa.
C’è, dunque, una sorta di “codice” (im)piantato alla base (origine) del genere umano. Qualcosa che mantiene i cammini sul cammino (pre)visto. I tanti singoli, che d’insieme e nella presunta diversità collimano…
Come mai “tanto agitarsi”, nella sostanza, si azzera, non lasciando mai nulla al caso?
Beh… se pensi al frattale emerso della “censura” e della “programmazione”, puoi meglio (ri)comprendere che:
attraverso un simile filtro, passa solo quello che “serve. Ok?
"Per un 2015 che sorrida al lavoro e....alla lotta"…
Susanna Camusso
"Non più schiavi ma fratelli"…
Papa Francesco
Osserva come chiunque e, dunque, anche gli “esponenti” che parlano a nome dei molti (silenti e dipendenti), non si rendano conto dell’uso che fanno (frattalmente) delle parole (codice, lingua, parallelismo convergente) e, quindi, del pensiero che induce (in)direttamente a capire che “non hanno capito, perché sono senza consapevolezza, relativamente alla (com)presenza dell’attore principale esercitante la pressione necessaria al fine di ridurre e rendere tutto conseguentemente schiavo”…
Usa i frattali. Poniti nella migliore prospettiva “sincronica, che ti rende sorgente del tuo segnale”:
  • per un 2015 che sorrida al lavoro e....alla lotta
  • non più schiavi ma fratelli…
Unisci i puntini:
“sorridere al lavoro e alla lotta” sta a “schiavo”.
Lottare significa rafforzare ciò che attanaglia.
Ognuno è stato reso un “auto schiavo”, (ri)cercando il lavoro (schiavitù, dipendenza) da sé, attirandolo, volendolo, augurandoselo, etc.
La sete di denaro ha contagiato tutti. Il lavoro, dunque, diventa una necessità senza alternativa…
Il codice genetico spirituale dell’umanità
La maternità verginale di Maria mostra il valore della vita umana fin dagli inizi e addita in lei "l’incomparabile modello di accoglienza e di cura della vita" (Ev 102)…
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Cosa c’è all’origine? Ci sono “punti costituzionali” entrati nella sfera sacra della cosiddetta esistenza.
Aspetti che non (ri)esci proprio ad affrontare lucidamente, ormai.
Maria, ti dicono, ha partorito da vergine. Alias:
sei alle prese con un “intervento genetico”. Ok?
Senza scomodare ambiti e discorsi alla Sitchin, pensa solo a cosa, ancora oggi, la scienza è in grado di fare anche a tal (ri)guardo.
Tutto è “”, tranquillamente sulla tavola reale, bellamente esposto alla luce del Sole e alla facoltà del tuo sguardo irretito dal “filtro auto convenzionale”.
Qualcuno sa molto bene come “sei/funzioni”, perché qualcuno è interposto tra te e la tua origine o sotto origine.
SPS lo sa che una simile verità non la potrai mai accettare, ma tant’è.

Papa: Tutti chiamati ad essere liberi e lottare contro schiavitù.
"Tutti siamo chiamati a essere liberi, tutti a essere figli e ciascuno secondo le proprie responsabilità, a lottare contro le moderne forme di schiavitù. Da ogni popolo, cultura e religione, uniamo le nostre forze"…
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Che cosa sta annunciando, nel "mezzo", la figura del Papa?
Tra le righe, non ti sembra che costui sappia qualcosa che non ti può dire apertamente (come se egli stesso fosse uno schiavo, solo un po’ più libero di te, tanto da sentire il dovere di raggiungerti attraverso la propria posizione/funzione ed il proprio livello di conoscenza/consapevolezza)?
Che cosa ti viene anche solo lievemente sussurrato?
Tieni conto che la frattalità rende tutto “vero”, in quanto emersione/eco di (com)presenze (significati), che nella struttura multi livellare, gerarchica del “piano inclinato esistenziale”, devono sempre e solo (tendenza) (ri)emergere, a (pre)scindere dalla loro natura, segretezza, motivazione, spinta, piano, strategia, etc.
La frattalità è legge e, come tale, non è by passabile in alcun modo.
Questo discorso molto sottile è (al)la tua autentica “base, certa fonte di speranza e salvezza” (alternativa).
Quindi…
Papa celebra figura di Maria: Non si può capire Gesù senza sua Madre
"Cristo e sua Madre - ha aggiunto il Pontefice - sono inseparabili:
tra loro esiste un rapporto strettissimo, come tra ogni figlio e la sua madre.
La carne di Cristo è stata intessuta nel grembo di Maria.
Tale inseparabilità è significata anche dal fatto che Maria, prescelta per essere Madre del Redentore, ne ha condiviso intimamente tutta la missione rimanendo accanto al Figlio fino alla fine sul calvario. Maria è così unita a Gesù perché ha avuto di Lui la conoscenza del cuore, la conoscenza della fede, nutrita dall'esperienza materna e dal legame intimo con il suo Figlio. La Vergine Santa è la donna di fede, che ha fatto posto a Dio nel suo cuore, nei suoi progetti; è la credente capace di cogliere nel dono del Figlio l'avvento di quella "pienezza del tempo" (Gal 4,4) nella quale Dio, scegliendo l'umile via dell'esistenza umana, è entrato personalmente nel solco della storia della salvezza. Per questo non si può capire Gesù senza sua Madre".
"Altrettanto inseparabili - ha spiegato ancora Francesco - sono Cristo e la Chiesa, e non si può capire la salvezza operata da Gesù senza considerare la maternità della Chiesa.
Non è possibile "amare il Cristo, ma non la Chiesa, ascoltare il Cristo, ma non la Chiesa, appartenere al Cristo, ma al di fuori della Chiesa". Infatti è proprio la Chiesa, la grande famiglia di Dio, che ci porta Cristo. La nostra fede non è una dottrina astratta o una filosofia, ma è la relazione vitale e piena con una persona:
Gesù Cristo, il Figlio unigenito di Dio fattosi uomo, morto e risorto per salvarci e vivo in mezzo a noi. Dove lo possiamo incontrare? Lo incontriamo nella Chiesa".
"Questa azione e missione della Chiesa esprime la sua maternità.
Infatti essa è come una madre che custodisce Gesù con tenerezza e lo dona a tutti con gioia e generosità. Nessuna manifestazione di Cristo, neanche la più mistica, può mai essere staccata dalla carne e dal sangue della Chiesa, dalla concretezza storica del Corpo di Cristo.
Senza la Chiesa, Gesù Cristo finisce per ridursi a un'idea, a una morale, a un sentimento. Senza la Chiesa, il nostro rapporto con Cristo sarebbe in balia della nostra immaginazione, delle nostre interpretazioni, dei nostri umori", ha sottolineato il Santo Padre...
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La “madre è sempre incinta” (Maria è la leggenda della frattalità):
l’attore principale ha “ingravidato” tutto, perché tutto – a partire da un certo punto – (de)riva da esso e dalla propria spinta inerziale.
Le origini sono diverse, perché diverse sono le prospettive, le ere, i cicli, etc.

“Ora” non è dato (ri)cordare tutto ma, (ri)correndo alla frattalità, è lecito ed opportuno farsi un’idea relativa allo stato delle cose.
Questo lo si può “intuire”. E se intuire non ti basta, perché “la tua scienza, invece, necessita di prove ufficiali, fisiche, comprovate dalla/nella legge, etc.”, allora, sei tu che non te lo fai mai bastare. Tu che (di)scendi…
Che cosa ti ispira, tra le righe, il discorso del Papa?
Ti parla di “schiavitù moderna” e di “origine” e di una “inseparabilità”.
Ora, lascia perdere il sotto discorso relativo alla (com)presenza della Chiesa, all’interno della politica religiosa, della funzione rappresentata “terra terra”, dal Papa stesso… e concentrati, invece, sulla (ri)lettura frattale di quello che si veicola sino a te:
che cosa deduci?
Lo capisci che nulla può mai essere del tutto (in)visibile? 
Tutto (ri)emerge, anche se esiste una struttura di “comando, censura e controllo”, perfettamente funzionante… perché la frattalità è legge.


Anche se la (rag)giri, la frattalità (ri)calcola se stessa ad una diversa coordinata, raggiungendoti comunque. Se tu, poi, funzioni ad un livello di consapevolezza frattale, allora, la frattalità che ti raggiunge a qualsiasi livello, può parlarti attraverso un codice (lingua) sempre più chiaro e (ri)comprensibile.
Tu puoi essere/funzionare in qualsiasi modo ma, sei sempre potenzialmente interconnesso all’accettazione della frattalità. Non (im)porta se sei analfabeta o un dotto; sei sempre nella condizione di poter “capire cosa succede dentro/attorno a te”.
La frattalità (s)piana tutto, alla tua luce. In essa è contenuta la “luce del vero”.
La frattalità non è un essere umano ma, se te lo concedi, esso/a (cor)risponde a ciò che anche le religioni hanno codificato in sé, a partire dall’antichità; un’opera che sembra quello che non è.
La codifica ha insabbiato progressivamente il significato originale, rendendolo una sorta di fiaba, di leggenda da tramandare sempre più aridamente. Qualcosa che viene (ri)assunto e (re)interpretato dalla funzione simbolica dell’incarnazione antropomorfa umana (presepio “per/esempio”).

Da “qua” (de)riva tutto.
Il (ri)cordo di qualcuno, non corrisponde al tuo (ri)cordare (ri)assunto per mezzo di libri scolastici corrispondenti a quella grande e “artificiale” aridità del deserto, in espansione nel/sul Globo intero.
Esperti informatici americani: "Il cyberattacco alla Sony non è dalla Nordcorea, prove contro sei persone".
Nuove rivelazioni sul cyberattacco alla Sony allontanano sempre più i sospetti dalla Corea del Nord. La società di sicurezza informatica Norse, infatti, ha annunciato di avere prove contro sei persone, due delle quali sarebbero negli Stati Uniti e una in Canada, ritenute responsabili dell'attacco informatico alla major statunitense di fine novembre.
"Almeno uno di loro è un ex impiegato della Sony Pictures Entertainment che ha lavorato in una posizione tecnica e con una conoscenza specifica della rete della società", ha detto il vicepresidente di Norse, Kurt Stammberger, secondo quanto riporta Le Figaro. Questa persona, ha aggiunto, è stata licenziata lo scorso maggio a seguito di una ristrutturazione della major nella quale lavorava da quasi 10 anni.
Un licenziamento che avrebbe alimentato la sete di vendetta, ottenuta attraverso l'attacco hacker che ha fatto salire la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord…
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Una “sete di vendetta” che ha permesso a Sony di guadagnare un sacco di soldi, rendendo il suo film un oggetto degno della curiosità, a pagamento, di milioni di persone?
Eh Eh Eh… che tenerezza. Qualcosa che è (as)servito alla propaganda Usa nel Mondo ed alla strumentazione politica, al guadagno delle multinazionali, degli investitori, etc. Qualcosa che unifica il contesto Stato/Privato, (uni)formando tutto al tutto che è nel tutto…
Qualcosa che puoi vedere se te ne accorgi e se “credi”.
Tablet e cellulari sono dannosi per la salute e il sonno…
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Ma va! Cambia qualcosa per le “tue” abitudini?
Shanghai: 35 persone calpestate dalla folla nelle festa di Capodanno
Alcune testimonianze hanno parlato di biglietti simili a dollari lanciati da una finestra e che avrebbero provocato un movimento di folla…
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Homo.. Homini. Lupus…
Nulla è cambiato. Sei sempre lo stesso.

Tutto è sempre uguale a se stesso, ergo, alla sua origine… perché il copione è (di)ramato sempre dalla medesima regia, che vive in una sfera diversa, pur essendo “sempre con te”
Ciò che hai dimenticato, la regia (ri)corda. Essa può venire a visitarti quando e come meglio crede. Essa ha la capacità integrale di raggiungerti, spingerti, pressarti, convincerti, asfissiarti… facendoti credere l’esatto opposto; infatti, tu vivi sempre più a lungo.
Tu, in qualità di prodotto, sei sempre ulteriormente "migliorato"… ma, da quale prospettiva?
Pensa ad un prodotto che dura sempre più a lungo e che, quindi, genera sempre più interesse, business, profitto, guadagno, continuità, energia, alimentazione, senso, etc.
Papa: vicende corruzione richiedono conversione per Roma
"Le gravi vicende di corruzione di questi giorni richiedono una serie di conversione dei cuori per una rinascita morale" della città di Roma, "per costruire una città più giusta e solidale dove i poveri e i più deboli siano al centro delle nostre azioni".
Così Papa Francesco nell'omelia, durante la celebrazione dei vespri e il Te Deum.
"È necessario un grande e quotidiano atteggiamento di libertà cristiana per avere il coraggio di proclamare, nella nostra Città, che occorre difendere i poveri, e non difendersi dai poveri, che occorre servire i deboli e non servirsi dei deboli!", ha continuato il Papa che ha incentrato l'omelia sulla differenza tra la libertà e la schiavitù
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  • differenza tra la libertà e la schiavitù
  • occorre difendere i poveri, e non difendersi dai poveri, che occorre servire i deboli e non servirsi dei deboli…
Leggi a livello frattale, ogni espressione, notizia, lettura, fatto, intuizione…
Dal tuo centro sincronico, (ri)osservare è un po’ come… (ri)cordare.
Il Controllo fa di tutto per ammortizzare la pressione frattale, ubiqua, che è dappertutto. Per questo ti ha dovuto rendere “cieco”; per questo ti ha dovuto rendere qualcosa d’altro, un’altra versione di te in una diversa espressione di realtà. Per... addormentare la tua decodifa della frattalità...
Questa realtà è stata “montata” ad arte, al fine di mantenerti (di)staccato da un certo tipo di intercorso passato che, evidentemente, fluiva in maniera diversa rispetto a tutto quello che sai, oggi, perché te lo hanno (ri)portato/(ri)ferito.
Tutto, quindi, funziona alla stessa maniera della sua emanazione eco/frattale.
Iraq, Isis apre prima banca a Mosul: "Prestiti senza interessi".
Anche il califfato islamico dello sceicco Abu Bakr al Baghdadi ha la sua banca:
ha aperto i battenti oggi in un quartiere ad "est di Mosul" con tanto di targa con la scritta "Banca Islamica" dove, come impongono i precetti dell'Islam puro, "i prestiti si concedono senza interessi".
A riferire dall'ultima iniziativa degli uomini neri del califfato sono gli abitanti della stessa città di Mosul, caduta lo scorso agosto nelle mani dello Stato islamico (Isis), come riporta il sito d'informazione iracheno Kitabat.com.
A quanto raccontano le fonti del sito, l'Isis ha dovuto aprire la banca "per far fronte al deterioramento delle banconote", soprattutto quelle di piccolo taglio, "che non vengono più accettate dai commercianti". E così i militanti dell'Isis, che fungono da impiegati, hanno permesso ai clienti di cambiare le banconote da 250 dinari (pari a meno di un dollaro) fino a quelle da 5mila. A ogni abitante della città non è permesso, comunque, di cambiare più di 25mila dinari al giorno (ovvero circa 20 dollari).
Non è chiaro però, secondo questi abitanti, da dove l'organizzazione si sia rifornita di "banconote nuove".
"Per matrimoni, cure mediche e acquisto di automobile" la Banca concede prestiti "senza interessi" fino a "due milioni di dinari" (circa 1.700 dollari). Gli abitanti riferiscono anche che gli uomini del califfato hanno cominciato a distribuire a ogni cittadino "una tessera annonaria" per il valore simbolico dell'equivalente di 2,6 dollari. L'edificio che ospita la prima Banca "ha due ingressi; uno per gli uomini e uno per le donne", dicono le fonti.
"L'organizzazione si comporta come se fosse uno Stato indipendente, stabile e sovrano - ha raccontato un 45enne abitante della città - e non sembra affatto pensare di dover abbandonare la sua idea di califfato anche se dovesse scorrere tutto il sangue dell'Iraq".
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  • non è chiaro però, secondo questi abitanti, da dove l'organizzazione si sia rifornita di "banconote nuove"…
  • l'organizzazione si comporta come se fosse uno Stato indipendente, stabile e sovrano…
  • la Banca… (de)gli uomini neri del califfato… concede prestiti "senza interessi":
è, addirittura, meglio della “tua” banca (ci pensi?).
Ma, “la coperta è sempre corta” in questa versione di reale:
c’è sempre la schiavitù e l’imposizione forzata ed imperniata sulla/nella paura, dietro.
Il “tiro alla fune” lo fai sempre tu ed il tuo simile, ma mai l’attore principale che sussiste e persiste inosservato, mettendo contro gli Stati e le organizzazioni e, dunque, le persone… che si dividono di (con)seguenza.
Come non lo capisci, ancora?
È sempre una questione di “differenza di potenziale”, dopo di che si (co)crea il “piano inclinato” (d)entro al quale tutto scorre di (con)seguenza
Tra “caldo e freddo” esistenza una corrente… Nella dualità, si alimenta qualcosa nel “mezzo”, nella ragione stessa che (pre)vede la differenza nella sua gradazione, contrasto, qualità…
Il “terzo stato” è qualcosa che s’ottiene e si perpetua per via del motore duale.
Tutto è configurato per funzionare a “due tempi “ (tempo unico percepito), (per)seguendo il “terzo stato” (interesse sottile) dello (s)fondo…
L'addio di Napolitano: "Sto per lasciare", e sprona gli italiani: "Serve uno scatto"...
Prima di tutto… spiega il perchè dell'addio. Ragioni di stanchezza e di età, logicamente, ma anche il fatto che proprio il percorso riformatore appare avviato esattamente come lui chiedeva quel 22 aprile del 2013 in cui, davanti alle Camere riunite, giurava per il suo secondo mandato. ..
Quindi è "positivo che ora si torni alla normalità costituzionale, ovvero alla regolarità dei tempi di vita delle istituzioni, compresa la Presidenza della Repubblica". Detto questo, il bilancio che il Capo dello stato traccia del suo secondo mandato è positivo.
"L'aver tenuto in piedi la legislatura apertasi con le elezioni di quasi due anni fa, è stato di per sé un risultato importante"…
"È innegabile che i miei auspici siano stati rispettati", rileva ancora Napolitano con fare soddisfatto…
Non a caso parla esplicitamente dell'inchiesta sui guasti di Roma, città a rischio mafia. "Gli inquirenti romani stanno appunto svelando una rete di rapporti tra 'mondo di sotto' e 'mondo di sopra'", spiega con disgustato distacco.
E commenta:
"Sì, dobbiamo bonificare il sottosuolo marcio e corrosivo della nostra società. E bisogna farlo insieme, società civile, Stato, forze politiche senza eccezione alcuna. Solo riacquisendo intangibili valori morali la politica potrà riguadagnare e vedere riconosciuta la sua funzione decisiva"…
Link
  • il percorso riformatore appare avviato esattamente come lui chiedeva
  • è… positivo che ora si torni alla normalità costituzionale, ovvero alla regolarità dei tempi di vita delle istituzioni
  • è innegabile che i miei auspici siano stati rispettati…
Ergo… tutto (ri)entra nel solco d’aratro, perché tutto è sempre (d)entro al solco d’aratro.
Fai attenzione ai termini centrali nelle/delle espressioni utilizzate e (ri)corsive:
  • (s)velando una rete di rapporti tra “mondo di sotto e mondo di sopra”…
Sembra qualcosa alla Tolkien, vero? Eppure ti (ri)guarda da vicino, perché è reale.
Ma tu non sai andare oltre a quello che sembra solo immaginazione…
Quando il controllo (ri)assume anche la capacità di immaginare, da cui deriva il pensare e l’azione (diga a monte di te), allora anche le tecniche “altre”, per afferrare/realizzare realtà alternative, danno luogo sempre alla medesima realtà di (ri)ferimento (entro la quale continui a “ferirti”).
Le tecniche altre (qualsiasi), in un simile mix energetico, permettono solo di immaginare/pensare/pregare al proprio interesse, (ri)tagliando la “propria” realtà (d)entro a quella principale (non unica e senza alternativa ma, così, di fatto – per mancanza di memoria e di agganci/esperienza).
Ogni tua “azione” risulta sostanzialmente vana.
I piani di realtà sono infiniti e paralleli/trasversali/intricati/contorti, tuttavia, quando il controllo diventa “(im)portante”, una realtà emerge su tutte le altre, anche se di minor livello energetico.
L’energia di sussistenza viene data, (in)direttamente, da tutte le creature/entità/dispositivi, che collaborano per tacito assenso, senza consapevolezza né memoria, consumando e dando tutto se stessi alla “causa prima”, che non è mai completamente capita/(ri)compresa.
Ogni tentativo di farsi largo per sopravvivere, da parte dei singoli è in realtà utile/serv(o/a) alla/della  “causa prima”.
Ciò non corrisponde a quello che “è” la realtà (Casa), ma diventa il surrogato della “realtà”.
  1. Accorgersi è basilare
  2. Scorgere l’attore principale (causa prima) nell’ombra è cardinale
  3. (Ri)cordare viene di conseguenza.
Qualsiasi altra “cosa” fatta prima, serve solo per rafforzare lo status quo del controllo, (d)entro al quale “tu puoi (ri)tagliarti un piccolo reame”, che ti è concesso in virtù di “vassallo minore” di vario grado
Vassallo.
Nel mondo medievale antico, per vassallo, dal latino medievale vassallum, derivato da vassus ("servo"), di origine germanica (da gwas, che significa "giovane, garzone, valletto"), si intende colui che, in qualità di concessionario, riceve dal sovrano (il concedente) l'affidamento di incarichi amministrativi e, contemporaneamente, la gestione di territori, prestando in cambio un giuramento di obbedienza e fedeltà, oltre allo svolgimento delle funzioni amministrative delegate dal sovrano...
Contesto storico.
Una delle premesse della nascita del feudalesimo, e quindi del rapporto di vassallaggio sta nella crisi dell'Impero romano, che sollecita la formazione e l'allargamento di clientele attorno ad un capo.
Il senso di insicurezza che invase il mondo antico dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente accrebbe il peso di forme sociali diverse da quelle fiorite nel mondo antico, il feudalesimo fu una di queste.
La società, all'inizio del Medioevo, vedeva riemergere forze elementari di solidarietà tra uomini, irrobustite dalle invasioni dei barbari per i quali l'associazione parentale ed etnica erano essenziali nella società. Il peso della coesione familiare e parentale caratterizzò lo stesso vincolo che genererà il rapporto vassallatico:
senior e junior, vecchio e giovane, indicavano il signore ed il suo vassallo...
Link
(Ri)leggi come, tra le righe, tutto (con)corra - lungo le pareti del piano inclinato (realtà) - a (ri)formare sempre, nella sostanza, la medesima “forma di reale”.
Il frattale “(s)coperto” da Mandelbrot è solo la sua forma esterna, ad immagine e somiglianza di quella e(s)terna, che rende la frattalità come il succo di ogni discorso, la sua quintessenza, ciò che esiste dietro, al di là di qualsiasi apparenza, di tutto ciò che la convinzione/convenzione ti spinge a credere.
Un gioco caleidoscopico complesso, che può essere sciolto nella sua semplicità frattale.
Qualcosa che accade quando al centro ti metti tu, funzionando in maniera sincronica e consapevole.
La preghiera diventa, dunque, la tua emissione diretta nello specchio frattale della realtà e di ogni versione di (ir)realtà (complessità)…
Ma, evita di pregare… se non sai quello che stai facendo e, soprattutto, a chi/cosa la/ti stai (ri)volgendo.
Una “banca” necessita di te e della tua attenzione. Senza di te, essa non può proliferare. Se essa ti convince della sua importanza e ti lascia senza alternativa, allora tu pregherai per la continuità della banca e la manterrai, di fatto, sempre nel reame dell’abbondanza…
La “banca” è un frattale di tutto quello che ti (ri)accade. Nessuna emersione della “truffa” ti metterà mai nella condizione di prendere le misure dalla banca, perché in ella si annida la concezione di “servizio”, che a quanto pare così tanto ti sta a cuore per mancanza di alternativa evidente.
Quando ciò avviene, significa che sei nel loop da molto tempo. Ergo, che la storia attuale scorre da un punto ad un altro, senza fine di continuità e senza essere mai, di fatto, cambiata… da quando è iniziata (sotto origine post reset).
Come hai senz’altro capito, anche il 2015 (con)segue.
All’orizzonte, navigando in siffatta maniera, non c’è nulla di nuovo.
Tutto funziona per come deve funzionare. E… tu, sei sempre (pre)visto.
È troppo “amaro” per te?

Purtroppo, questo è quello che il “convento passa” in questa forma di reale…

Accorgerti è l’inizio e... SPS è "qua" anche per questo!
 
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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