In un mondo dove i punti di riferimento sono pochi o mancano, dove i maestri, quelli veri, scompaiono sotto le sferzate di una mediocrità imperante e dove il Sistema poggia le suo forti basi sul relativismo e il "si salvi chi può", non è al manager o al perfetto impiegato che sento di voler scrivere una dedica, ma a quella persona particolare, a quell' uomo spinto ad agire da un Dio: il guerriero.
Non commettere, caro lettore, l' errore di prendere la parola guerriero come inneggiante all' egoismo ed alla violenza, i poteri forti ci mettono a disposizione un vocabolario falso; il vero guerriero è l' uomo spinto da un Dio, un essere supremo ed interiore che lo muove e guida affinché vinca le sue battaglie per un grande cambiamento o muoia ispirando gli altri.
Di esseri umani davvero guerrieri ve ne sono pochi, ma è su quei pochi che si giocano le sorti di tutti noi e, forse, proprio tu, che stai dall' altra parte dello schermo, rientri in questo gruppo speciale e, magari, accenni anche ad un piccolo sorriso mentre leggi queste parole.
Il guerriero è colui che non ha legami particolari, poiché non è del particolare che gli interessa, ma di tutto ciò che esiste ed è collegato con la sua missione. Il guerriero è colui che non accetta i limiti che ha, poiché sa di non avere limiti e che sono questi in realtà soltanto riflessi di una parte di lui che non lo rappresenta davvero, ma che hanno cercato di incollargli addosso. Il guerriero è colui che sa di non conoscersi affatto, ma che promette a sé stesso di non darsi per vinto nella crescita, poiché il flusso dell'esistenza è in continuo cambiamento e noi con esso.
Il guerriero è quella persona che non ha
rimpianti, traumi o dipendenze e non perché non abbiano mai cercato di
ferirlo o ucciderlo o perché non abbia mai sbagliato, avuto paura o
desiderato qualcosa, ma perché è vivo e forte nel presente e si sente
costantemente ispirato dal Dio che gli è dentro e che lo fa alzare ogni
volta che cade, senza guardare alle parti che ha perso. Il guerriero
vive pienamente le proprie emozioni, ma non lascia mai loro potere e
controllo, lui è padrone di sé quando desidera esserlo. Il guerriero è
colui che guardando il cielo stellato, ogni sera, saluta i suoi fratelli
e le sue sorelle che da lontano lo osservano aspettando il suo ritorno.
Il guerriero è quella persona che non scappa davanti ai doveri, ma che
sa di essere nato per portarseli sulle spalle poiché è l' unico che
potrebbe farcela a sopportarli. Il guerriero è colui che non si arrende
quando gli dicono che il suo sogno di un mondo migliore è solo un sogno
o che le persone che gli stanno intorno non brandiranno mai con lui la
spada o non lo ameranno mai per ciò che fa. Il guerriero non si arrende
perché il Dio che gli è dentro gli dà la forza di cui ha bisogno e
perché non è un uomo del popolo, ma per il popolo, e non gli importa se
qualcuno combatterà con lui o lo amerà per il suo sacrificio, lui non
cerca altri martiri, ricerca un mondo che di martiri non abbia più
bisogno.
Il guerriero non sempre nasce tale, capita infatti, a volte, che in un momento, in una giornata come un altra, la vita per una persona acquisti improvvisamente un significato diverso e che qualcosa, nel profondo del suo essere, apra gli occhi e la riempia di nuova energia. Altre volte è invece un percorso alla ricerca del vero sé che porta una persona a diventare un guerriero e a combattere fino alla fine dei suoi giorni per cambiare qualcosa, anche solo un dettaglio, affinché nessuno più pensi di non essere tanto forte per vivere pienamente o che solo alcuni abbiano un Dio al loro interno e possano maneggiare una spada.
Forse ti ho annoiato, caro guerriero che leggi queste parole, forse ti ho detto cose di te che già sapevi, ma pensavo fosse giusto che almeno una volta, almeno io, potessi dirti che non sei solo e che quel grazie di cui sicuramente non avrai bisogno, c' è chi sente di volertelo dire con tutto sé stesso. Grazie..
dal blog Alleanza Magica: http://alleanzamagica.blogspot.it/2012/05/la-dedica-al-guerriero.html
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