martedì 13 gennaio 2015

Placebo delle “colonne portanti”.

Dove corri? Guardati attorno... Accorgiti.
Le colonne portanti
Grecia: Dijsselbloem, Eurozona intatta.
L'Eurogruppo "lavorerà con chiunque vinca in Grecia" le elezioni del 25 gennaio e "lo faremo tenendo l'Eurozona intatta:
qualsiasi speculazione in materia è fuori discussione, per quanto mi riguarda".
Lo ha assicurato Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, in una lecture a Tokyo presso la Keio University sulla crescita in Eurolandia…
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Il placebo
L'acquisto di titoli di stato è lo strumento più efficace in questa situazione… in consiglio direttivo stiamo discutendo diverse possibilità…”.
Ignazio Visco
Molto spesso, il “placebo” è una droga (presa) al servizio dell’incanto in atto (realtà attuale).

In tutto ciò che devi far
il lato bello puoi trovar

lo troverai e... hop! Il gioco vien
ed ogni compito divien
più semplice e seren
dovrai capirche il trucco è tutto qui:
Con un poco di zucchero
la pillola va giù
la pillola va giù
la pillola va giù
Basta un poco di zucchero
e la pillola va giù
tutto brillerà di più!
Un poco di zucchero - Mary Poppins
  • il trucco è tutto qui
  • tutto brillerà di più...
Tutto questo “brillare” è un effetto, non collaterale dell’utilizzo della droga “zuccherina”, bensì… l’effetto principale, ossia:
in tutto ciò che devi far
il lato bello puoi trovar
lo troverai e... hop! Il gioco vien
ed ogni compito divien
più semplice e seren…
L’effetto principale è il “brillamento”, che (ri)colora tutto di nuove tinte, caratterizzate da sfumature che convincono della “bellezza del luogo”. In maniera tale che, in seguito, “ogni compito divien più semplice e seren…” (lobotomia, programmazione, etc.).
 

Attraverso quali occhi (ri)assumi dei “classici”, come Mary Poppins?

Cosa ti (s)fugge? Cosa, invece, ti intrattiene?
Che cos’è lo zucchero? He He He…
Siamo alle solite, vero?
Tutto è vero” (Prima legge di SPS); non si scappa. Non c’è alternativa al riflesso frattale, che rende tutto intelligibile alla luce di qualsiasi tua “coordinata esistenziale”. Non importa in quale condizione ti (ri)trovi:
tutto è sempre alla tua portata.
In consiglio direttivo stiamo discutendo diverse possibilità…”.
Ignazio Visco
Quello “stiamo discutendo”… che cosa significa? Tu dove sei, a proposito di un simile discorso? Potrai pensare che “quello è un lavoro per esperti” e, così, “ti tagli fuori da solo, da ogni ambito decisionale”. Però, se procedi oltre… pensa anche a “chi ha eletto, detti esperti, ai vertici che ora occupano”. Sei stato tu? Naa
Per cui? Tu non sei esperto e non sei nemmeno elettore. Wow… vuoi vedere che ti hanno “gabbato per bene” (all’origine)?
Sei tagliato fuori, così come è “tagliata” (raffinata e permessa a norma di legge) la droga – in qualsiasi sua forma – che ti viene somministrata e che ti auto somministri, così… perché è “normale”, attraverso la “tradizione e i consigli dei nonni”.
L’alimentazione è qualcosa che sazi sempre, ogni giorno, più volte al giorno.
La legge è qualcosa che osservi sempre, anche se cerchi di eluderla (tutto è vero).

I tuoi “credo” sono la “tua” droga.

Senti questa!
"Un mondo nuovo", la fiction Rai su Altiero Spinelli e l'Europa Unita
Il film di Alberto Negrin, in prima visione su Rai1 domenica 23 novembre,  ci mostra l’avventurosa vicenda di Altiero Spinelli… e dei “ragazzi di Ventotene”:
Ernesto Rossi, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni, Ada Rossi.
Grazie ai loro ideali e al loro sacrificio nacque l'Europa democratica e unita.
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Fiction Rai:
grazie ai loro ideali e al loro sacrificio nacque l'Europa democratica e unita.
Ma… da quando, l’Europa è democratica e unita?
Da quando è “unita”?
Ah, forse si deve intendere:
unita dal potere auto installatosi, che attraverso il proprio controllo legislativo/finanziario… “unisce tutta l’Europa”.
Questa, non a caso, è “fiction”. Ok?
Intanto, te la fanno passare sotto al naso e davanti agli occhi, su Rai 1:
la Tv di Stato.
Fai attenzione, però… perché nel film c’è ampio spazio anche per la verità.
Perché “tutto è vero”. Anche la propaganda sottile non può celare del tutto la portata della “verità”. Qualcosa di (s)oggettivo? Bah… se proprio intendi mantenere questo tipo di distinzione, allora devi anche tenere conto del livello d’incanto all’opera, che rende tutto “nebbioso”, (ac)conciando la (s)oggettività come qualcosa in penombra. Un disegno preciso che ti mantiene nell’angolino, mentre tutto – comunque – “passa e (ri)passa.
Mentre ti consumi, il loop non smette mai di funzionare. Sai perché?
Perché “qua, tutto si trasforma. Nulla si crea e nulla si distrugge”, ossia:
la tua energia (invecchiamento) che perdi
diventa
energia (consumo) del loop reale.
Per questo tu invecchi. Più la realtà diventa “solida” e più ti viene (ri)chiesto di alimentarla (il consumatore non sei tu, a quel livello, bensì… è la realtà stessa che ti corrode, corrompe, consuma).
Nella fiction, appare chiaramente il fatto che “all’ombra della guerra e dell’esilio (isolamento), la portata (ispirata) dell’umano, si fa più sottile, acuta, aperta… perché l’umano è fermo ed ha il tempo con sé”.
Ecco che, allora, se isoli le persone giuste… queste, sotto a costante ispirazione, giungeranno a conclusioni “nuove” che, mai e poi mai, daranno luogo al cambiamento. Perché? Perché il tutto nasce sotto osservazione (in)diretta del controllo, che non lascia nulla al caso.
Il controllo provoca, a volte, la "guerra" perché sa già dove intende arrivare e, “per arrivare”… fa sì che siano alcune persone ad impersonare il suo desiderio/progetto. Perché la guerra? Perché c’è tempo e tempo. Quando la “correzione di rotta” implica un grande pseudo cambiamento di scenario apparente, allora la guerra giunge proprio a fagiolo. È molto “comoda”, come cancellino naturale. No?
In tempo di guerra non si guarda in faccia a nessuno (censura, coprifuoco, legge marziale, etc.). Qualcosa si irrigidisce ed altro si “ammolla”.
In questo effetto elastico, passa tutto quello che deve passare a livello “intimo/mentale”.

La (ri)programmazione deriva da una lungimiranza epocale, che possiede solo il Nucleo Primo, a questo livello del (ri)cordo (memoria).
È come guidare un aereo e seguire la rotta (pre)impostata:
la "curva" dell’aeromobile è molto ampia e, se ci sei sopra, non sembra nemmeno di cambiare traiettoria, così non sembra nemmeno che si viaggi tanto veloci ed a diecimila metri di altezza.
È l’abitudine. Ti (ri)adatti a tutto…
Sull’isola di Ventotene è emerso l’ideale di “Europa Unita”. Non è un caso. Ma è sempre e solo:
maya, nebbia, apparenza, deriva, desiderio altrui, etc.
Fai attenzione a questa espressione, liberamente (ri)portata:
Conosco le persone come lei. Ma la cosa peggiore è che la metà degli italiani si comporta come lei e dopo la fine della guerra, occorrerà scendere a patti con tutti loro…
Un mondo nuovo

Il nucleo primo è un albero enorme.
Tutte le storie fioriscono ai suoi piedi, perdendolo di vista nell’insieme naturale.
Le tue “storie” sono, per te, molto importanti. Sono tutta la tua Vita ma… sono sempre sotto al grande albero della Vita, da cui (di)pendi in questa “tua forma”. Per cui, tutto quello che ti accade è secondario, rispetto a ciò che “non ti accade”. Ok?
Questo è un cardine, da (ri)comprendere alla luce di quello che “non sei diventato, qua, in questa tua Vita”.
Non ti adattare sempre. Non ti piangere addosso, però, per quello che hai dovuto rinunciare.
È un equilibrio. Alchimia sottile… ciò che devi (ri)acquistare.
Maya, l’illusione, l’apparenza… “tutto vero”.


Maya: oltre le apparenze.
Tutti noi abbiamo una falsa percezione della realtà, distorta dal nostro vissuto e dai condizionamenti culturali. Ciò che vediamo è maya o “illusione”.
Superarla significa non fermarsi alle apparenze…
La ricerca interiore in India non è mai stata esercizio intellettuale fine a se stesso, ma mezzo salvifico per eccellenza. Il dolore esistenziale, da cui ogni corrente filosofica, religiosa, rituale che sia vuole affrancarsi, nasce dall’ignoranza. La mancanza di vera conoscenza (avidya) inquina i vari livelli dell’esistenza e nella quotidianità si traduce in una falsa percezione della realtà:
l’essere umano non è in contatto con le cose così come sono, ma le interpreta in maniera distorta dai bisogni e dagli obiettivi e condizionata dalla cultura e dal vissuto.
Il velo mistificatore che tutto copre.
Ciò che egli percepisce è maya, “illusione” e “relatività”, e tale antica concezione si avvicina alla moderna teoria occidentale della deformazione delle informazioni recepite.
Queste passano per un primo filtro, i sistemi sensoriali, e quindi raggiungono il Sistema Nervoso Centrale che, per impedire un inutile sovraccarico, trattiene alcune informazioni lasciandone cadere altre.
E in più cancella, distorce, generalizza alla luce del proprio vissuto.
Al tempo stesso, però, rielabora quanto acquisito in esperienze soggettive, che a loro volta determinano i comportamenti. L’uomo decide come vuole la realtà, se la prefigura, se la racconta e non la vede per ciò che è.
Nel tentativo di controllarla, si aliena da essa e soffre perché non è quella che vorrebbe.
È la mente che instaura i circoli viziosi, quelle cittavritti, “turbini della materia psichica”, citate nel secondo versetto degli “Yoga Sutra” di Patañjali. Da qui la necessità di purificare e pacificare la mente per recuperare la visione della realtà per quella che è.
Tuttavia nel primo periodo della civiltà indiana (quello definito “vedico” dai testi composti in quel secondo millennio a.C., i “Veda” appunto), il termine maya non aveva un’accezione così negativa.
Definiva infatti la capacità degli dèi di manifestarsi e trasformarsi in infinite forme, ma proprio questo potere finiva per confondere gli uomini e celare loro la vera natura della Realtà.
Maya, inoltre, potendo essere fatta risalire anche alla radice ma, “misurare”, indicava la modalità attraverso cui il mondo era stato manifestato e cioè dandogli misura nello spazio e nel tempo. L’Assoluto, Dio o il Principio Primo che dir si voglia, avrebbe volutamente limitato alcune sue caratteristiche e avrebbe contratto il suo essere infinito nei contorni finiti dell’universo e il suo essere eterno nella caducità della vita…
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In Cypher, un film, ad un tratto puoi sentire:
questo è come tu vedi te stesso
ma
questo non è come “xyz” ti vede.
Capisci? Tu descrivi due realtà diverse:
ma sei stato convinto da quella e(s)terna, a vederti come essa vede te (auto imposizione vicina al paradosso ma che paradosso non è per nulla).
Altiero Spinelli (Roma, 31 agosto 1907 – Roma, 23 maggio 1986) è stato un politico e scrittore italiano, sovente citato come padre fondatore dell'Europa per la sua influenza sull'integrazione europea post-bellica.
Fondatore nel 1943 del Movimento Federalista Europeo, poi cofondatore dell'Unione dei Federalisti Europei, membro della Commissione Europea dal 1970 al 1976, poi del Parlamento italiano (1976) e quindi del primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale nel 1979.
Fu promotore di un progetto di trattato istitutivo di una Unione Europea con marcate caratteristiche federali che venne adottato dal Parlamento europeo nel 1984. Questo progetto influenzò in maniera significativa il primo tentativo di profonda revisione dei trattati istitutivi della Cee e dell'Euratom, l'Atto unico europeo.
Fu membro del parlamento europeo per dieci anni e rimase uno degli attori politici principali sulla scena europea attraverso il Club del coccodrillo, da lui fondato e animato nel 1981...
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Ciò che di puro è sorto, nell’occasione ideale di Ventotene, è diventato (im)puro, nell’occasione reale della prosecuzione esistenziale fisica del “dopo guerra”.
Ciò che puro non è mai stato, vista la portata ispirante del Nucleo Primo, che diventa “auto ispirante” per l’individuo che vive la propria “storia” come qualcosa di unico e di “proprietario”.
Qualcosa che non si prende mai in considerazione, è il luogo di partenza di tutto ciò che supponi di ideare, pensare, progettare, fare.
A “Monte di te” c’è il controllo o, meglio, uno dei suoi dispositivi.
E la “storia” è (1) scritta dal vincitore (2) è "informazione" da tramandare per l’educazione della Massa (3) è qualcosa che come il pesce, dopo un po’ di tempo, inizia a puzzare e che (4) prima o poi necessita, dunque, di una “boccata d’aria fresca”:
(5) cambiare tutto per non cambiare niente.

Il Manifesto di Ventotene fu originariamente redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni con Ursula Hirschmann con il titolo Per un'Europa libera e unita.
Progetto d'un manifesto negli anni '40, quando per motivi politici furono confinati presso l'isola di Ventotene, nel mar Tirreno. Altri esponenti presenti sull'isola di Ventotene e rappresentanti antifascisti confinati anche loro, contribuirono alle discussioni che portarono alla definizione del testo.
Si tratta del primo documento ufficiale che prefigura la necessità dell'istituzione di una federazione europea dotato di un parlamento europeo e di un governo democratico con poteri reali in alcuni settori fondamentali come l'economia e la politica estera.
Per questi motivi è considerato il testo fondante dell'Unione europea
In altri termini, gli estensori del Manifesto si resero conto che era necessario creare una forza politica esterna ai partiti tradizionali, inevitabilmente legati alla lotta politica nazionale, e quindi incapaci di rispondere efficacemente alle sfide della crescente internazionalizzazione.
Questa forza politica nacque poco tempo dopo:
il Movimento Federalista Europeo.
Non era facile in quegli anni cogliere l'importanza di questa nuova impostazione (che poneva nel campo della reazione anche i partiti più "di sinistra", nella misura in cui non riuscivano a porsi su un piano realmente sovrannazionale) e vi fu chi, come Sandro Pertini, ritirò la firma dal documento su istigazione del suo partito
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Gli estensori del Manifesto si resero conto che era necessario creare una forza politica esterna ai partiti tradizionali, inevitabilmente legati alla lotta politica nazionale, e quindi incapaci di rispondere efficacemente alle sfide della crescente internazionalizzazione…
C’è scritto tutto “lì” (d)entro, tranne:
l’origine dell’ispirazione, (s)conosciuta del tutto
che ogni “pensare porta solo ad agire secondo la direzione del loop”
che “tutto è vero”.
Lo so, non è chiaro il messaggio frattale di SPS ma tant’è.
(Ri)assumilo in termini di “appunto”, per ora, in attesa che il velo si (s)veli.
Le grandi istituzioni sono ferme nel tempo, in maniera tale da “esserci sempre”, mutuando nell’apparenza del cambiamento circostante. In questa maniera “tu” devi sempre avere a che fare con loro. E loro, di (con)seguenza esistono sempre, camuffando la propria centralità in facciate d’apparenza, che stringono patti con tutto ciò che ha la presunzione di essere il “nuovo”.
I vecchi piloni della “Realtà Mondo” tengono sempre e sono intatti nella loro sostanziale funzione di “architrave”.
Le radici sono molto profonde, tanto da essere diventate delle fondamenta.
Tutto diventa un placebo atto a (con)tenerti.
Colonne portanti e placebo rendono la “tua” (ir)realtà edificabile, ammissibile e manutenuta:
con te al centro ma, in una posizione (de)centrata rispetto a ciò che “non ti accade, perché non (pre)visto”.
È tutto chiaro:
ciò che giunge da un lontano passato, che potrebbe essere stato anche “ieri”, anche dalla spiritualità dell’oriente, da ciò che ti sembra sempre troppo distante e campato per aria, è sempre e solo “vero”.
Maya, l’apparenza, il velo… non sono concetti astratti. Sono parte della denuncia di un passato, che ha insegnato qualcosa... che si è nuovamente insabbiato, sotto alla presa del Nucleo Primo.
La spiritualità è come la figura della piramide. Eretta in maniera tale da non poter essere del tutto cancellata. La sua traduzione moderna l’ha (di)storta ma la sua eliminazione è (im)possibile, per via della natura frattale del tutto. Qualcuno lo sapeva e ha utilizzato la legge naturale, confidando nel proprio ritorno e nella natura umana (posteri).
Che cosa, dunque, ora devi (ri)tradurre alla tua più autentica portata?
Che… esiste la (com)presenza di una cerchia di umani, che “si è inventata tutto quello che pensi/credi di sapere”. Tutto è “maya”, ossia:
tutto è apparenza.
Una visione d’insieme che è “solo vera”, cioè:
che denuncia
che evidenzia
che annuncia.
Chi/cosa? Beh… è chiaro, no?
Il frattale del Nucleo Primo?
Dio
e il
Diavolo.
È un esempio. Ma, un esempio che rende bene l’idea che “tutto è vero, nella confusione/sdoppiamento duale”. Il “terzo stato” è ciò che non vedi:
  1. ciò che è sempre vero
  2. che (ri)assume gli altri due suoi aspetti, come tale
  3. diventando qualcosa di più rispetto alla somma delle parti (Trinità).
Che cosa sai? Sai quello che capisci, tra l’altro. Che cosa capisci? Poco o nulla, del linguaggio che utilizzano le dislocazioni del potere unico centrale.

Abs, pronta garanzia pubblica per sfruttare acquisti Bce.
Il governo è pronto a riconoscere una garanzia pubblica sulle emissioni di titoli Abs da cedere alla Banca centrale europea.
Lo riferiscono fonti governative e vicine al dossier specificando che "l'intenzione è inserire la norma nell'Investment compact", il decreto legge a sostegno di piccole e medie imprese (Pmi) annunciato per fine gennaio dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.
Il progetto è da mesi allo studio dell'esecutivo e nasce su iniziativa di Astrid, l'associazione promossa dal presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp) Franco Bassanini.
L'obiettivo è adottare tutte le iniziative utili per rafforzare l'impatto in Italia degli acquisti di Abs annunciati dalla Bce all'interno del Quantitative easing.
Vendere alla Bce cartolarizzazioni costruite impacchettando crediti permette alle banche di liberare capitale e aumentare il credito a famiglie e imprese….
Alla Bce si affiancherà negli acquisti di Abs la Cdp e, probabilmente, la Banca europea degli investimenti.
Una questione spinosa è l'impatto sul conto economico per le banche, laddove l'operazione fosse estesa a crediti deteriorati.
"La questione è il prezzo della derecognition, cioè la maggiore perdita sul credito ceduto che andrà imputata a bilancio, in quanto chi compra l'Abs valuterebbe certamente il credito in sofferenza a un valore scontato anche rispetto a quello già svalutato in bilancio, anche se avesse una garanzia pubblica", spiega una terza fonte.
Nel momento in cui questo credito esce dal bilancio a un valore più basso di quello a cui è iscritto, la perdita non si ammortizza in più anni ma va tutta sul conto economico, aggiunge.
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Non si capisce nulla, vero?
Beh, non (im)porta perché quello che devi capire è che:
la Bce (come hanno già fatto le altre analoghe istituzioni) vuole comprare debito pubblico, alias, sostenere e “pompare via spazzatura” dal tessuto dell’economia (ir)reale (status quo).
Tu non puoi seguire tutto il giro del denaro che, ad un certo punto, letteralmente scompare dalla tua vista.
Che fine fa?

Bah, tu sei troppo impegnato per chiedertelo anche solo due volte.
Per cui, dimentichi. E il loop (ri)prende…
La Bce fa sparire, drena ciò che deve essere cancellato dalla memoria attraverso il "focus" (attenzione).
Altro che aiuto alle imprese ed alle famiglie:
l’aiuto è una colonna portante dell’impero.
L’aiuto è manutenzione, rinfresco, aggiornamento, delle colonne portanti che sorreggono il “castello virtuale della forma di reale attuale” (paradigma).
Non c’è nessun aiuto né cambiamento in atto. Prima ne prendi atto e meglio “è”.
Forse temi di cadere in (de)pressione? E hai paura. Hai ancora più paura. Temi che il (ri)sveglio sia peggio dell’incubo…
Tutto (ri)torna, compreso te.
Tu che nasci e muori, nella convinzione apparente di “nascere e morire” (ciclicità)
E in questo “spazio/vuoto” si inserisce sempre il medesimo tipo di potere, che ti (ri)prende ogni volta. Nella gerarchia multi livello dell’impero del Nucleo Primo, ogni sottopotere esegue ordini senza saperlo, in maniera tale da (man)tenere sempre staccato il “vertice di dipendenza”, livello dopo livello, interesse dopo interesse…
Albenga, dopo gli scandali Papa Francesco commissaria la “diocesi boccaccesca”.
Bergoglio ha nominato monsignor Guglielmo Borghetti per affiancare il vescovo Mario Oliveri. Negli ultimi mesi, ci sono stati numerosi e gravi episodi e reati commessi da diversi sacerdoti del suo clero.
Preti indagati e condannati per pedofilia, sacerdoti che scappano con la cassetta delle offerte, posano nudi su Facebook, corteggiano spudoratamente le fedeli in chiesa, fanno i barman in locali notturni.
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Ad Albenga molti preti legati all’antico rito della messa tridentina in latino pregano ancora durante la consacrazione per “Papa Benedetto XVI” e non per Francesco, considerando quest’ultimo un successore illegittimo di Ratzinger che sarebbe ancora l’unico Pontefice validamente eletto.
Una tesi sposata completamente da Antonio Socci che, nel suo libro “Non è Francesco”, sostiene che durante il conclave del 12 e 13 marzo 2013 sono state violate le norme che lo regolano e quindi che l’elezione di Bergoglio è “nulla e invalida”.
Tesi totalmente smentita a ilfattoquotidiano.it dall’allora segretario del conclave, il cardinale Lorenzo Baldisseri:
“Escludo nel mondo più assoluto che sia stata violata alcuna norma. L’elezione di Papa Francesco è avvenuta regolarmente e Bergoglio è stato eletto validamente”...
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La differenza (d/n)ella visione è dappertutto, segno frattale “portatore di verità” che:
tu devi vedere diversamente.
Andare oltre all’apparenza che annunciano le diversità, seppure (ri)entranti sotto al medesimo ordine, è… “agganciare l’Oltre Orizzonte”. La realtà che “qua” è già sovrapposta a quella attuale.
Lascia perdere ogni intendimento di “ascensione” ed osserva, in suo luogo, la “trascendenza” (superare il velo).
(Tra)scendi questa forma di reale:
accorgiti della (com)presenza del Nucleo Primo.
È il primo step! Quello sul quale SPS è focalizzato. (Pro)porre altro, prima dell’attuazione del primo step, è solo immaturo e il “Programma” lo ha (di)mostrato a pieno.
La gente è l’(A)gente… il primo livello del firewall (Anti)Sistemico.
La gente è dotata di prezzo e data di (s)cadenza.
La gente si oppone al cambiamento.

Prima ancora che si oppongano i sottopoteri del Nucleo Primo e, figurarsi, prima ancora del Nucleo Primo stesso.
La sete di denaro (ri)vela l’interesse e la sua natura, ma si ferma alle porte del Nucleo Primo, (dis)perdendosi come vapore acqueo nel cielo. Tu non puoi, ora, seguire tutto il suo percorso, così come non puoi nemmeno seguire, per intero, tutto il tuo percorso (nascita/Vita/morte).
Dietro si annida sempre un interesse, che sorregge la facciata pubblica e le (con)divisioni di potere ed auto esistenza (guadagno).
La Canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII sponsorizzata da Nestlè e altre grandi industrie.
Sei mesi dopo che Papa Francesco I ha duramente criticato il capitalismo mondiale in un’esortazione apostolica di 84 pagine – un documento che ha valore di enciclica papale – una dozzina di società sono state gli sponsor principali della canonizzazione di domenica di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII…
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La Chiesa è una “azienda/società per azioni”. Necessita sempre di denaro… e finge contabilmente (la lingua permessa ai commercialisti) il “rosso”, perché (con)viene. L’elemosina è molto ambita…
Nessun cambiamento è all’orizzonte. Perché non (pre)visto dal controllo.
Tu sei nel mezzo e (con)segui.
Gli Usa non sono cambiati. Tranne forse, molto relativamente, la parentesi della presidenza di Jimmy Carter, tutte le altre amministrazioni sono state coerenti con una impostazione imperialista, guerrafondaia e di supremazia violenta.
Non solo verso i governi “non allineati”, ma con il recente caso delle intercettazioni, addirittura coi governi alleati.
La stessa retorica sulla presunta minaccia comunista non deve trarci in inganno:
in quel periodo in Urss si teorizzava proprio la “coesistenza pacifica” fra sistemi sociali differenti e si sviluppava il Consiglio Mondiale della Pace, gli Usa preferivano invadere la Corea e il Vietnam, o organizzare i colpi di stato per imporre il neo-liberismo in Cile (1973) e Turchia (1980).
Ancora di recente l’amministrazione del cosiddetto Premio Nobel per la Pace Obama ha organizzato un golpe in Honduras, in Paraguay e anche in Libia, ha finanziato il terrorismo in Siria perché Assad limitava il commercio delle multinazionali nel suo Paese e sta tentando di balcanizzare la Turchia grazie a un governo amico. In Venezuela sta fomentando proprio attualmente un altro tentativo di golpe, per non parlare dell’Ucraina…
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Tutto è vero. Tutto è facciata, apparenza.
Come conciliare questi ambiti cardinali, che sembrano contraddirsi?

Assegnando loro un “peso diverso nella gerarchia del reale”:
prima l’uno
poi l’altro.
Una legge superiore ed una inferiore:
sempre di leggi, si tratta. No?
Però la loro (ri)lettura frattale e gerarchica, rende onore solo alla “verità” della legge superiore.

Un fiume, lungo il suo percorso, crea ambienti diversi e, anche, delle “anse”:
in questi spazi reali/concreti, è possibile che il tempo “si fermi”
dando luogo ad imperi nell’impero della più grande storia che, tuttavia, continua a scorrere e a “dominare”.
Se tu sei imbrigliato nell’ansa… vivi nell’ans(i)a e dell’ans(i)a , nei secoli dei secoli. Amen.

L’ansa è dominata da un potere di controllo. Un potere dentro a qualcosa che, però, è troppo grande per guardarsi (in)dietro/dentro.

Forse sente solo una sorta di solletico, bah!

Il Nucleo Primo è “lì dentro”. E tu puoi (ri)uscir(n)e.

Primo: accorgiti della (com)presenza! Poi, cambia segnale (im)portante...

C’è sempre, in questo reale, come una sorta di… “tristezza di (s)fondo”, anche nelle "espressioni" più belle, "dovendo invecchiare e morire":
è stata una delle icone cinematografiche degli anni ’60, musa di Federico Fellini che ne fece il simbolo della ‘Dolce Vita’. Anita Ekberg si è spenta l’11 gennaio ed il cinema ha perso una delle sue figure più carismatiche...
Anita ha vissuto per molti anni in una bellissima villa a Genzano, nei pressi di Roma e spesso la si vedeva andare a spasso per il paese, con abiti coloratissimi e a piedi scalzi, un tocco di eccentricità cinematografica nella tranquilla vita di un paesino di provincia.
Dopo la rottura di un femore ed il rovescio di fortuna la Ekberg si era appellata al governo per poter entrare di diritto nelle liste della  'legge Bacchelli' , una legge creata per gli artisti in condizioni di bisogno ma purtroppo, non essendo italiana, non ha potuto usufruirne e la splendida villa che una volta abitava è ora invasa dai rovi e disabitata.
Malata già da qualche anno, si è spenta in un ricovero per anziani a Rocca di Papa, e la sua ultima richiesta è stata quella di sigillare la camera mortuaria in modo che nessuno potesse vederla da morta ed il ricordo di quella splendida donna che camminava nella Fontana di Trevi fosse l’unico che tutti avrebbero potuto conservare.
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  • la splendida villa che una volta abitava è ora invasa dai rovi e disabitata
  • malata già da qualche anno, si è spenta in un ricovero per anziani a Rocca di Papa
  • la sua ultima richiesta è stata quella di sigillare la camera mortuaria in modo che nessuno potesse vederla da morta
  • ed il ricordo di quella splendida donna che camminava nella Fontana di Trevi fosse l’unico che tutti avrebbero potuto conservare.
È una strategia. E un… pericolo, assieme.
Roma, Codici: Equitalia mette ganasce all’auto a chi non paga bollette Acea.
Non paghi le bollette dell’Acea? Equitalia ti mette le ganasce all’automobile. La denuncia viene dall’associazione Codici:
“Cominciano ad arrivare le prime segnalazioni di utenti che hanno subito i provvedimenti dall’ente di riscossione”, afferma l’associazione, che invita i cittadini a fare ricorso.
“Gli utenti del gestore Acea Ato 2 (corrispondente a Roma e provincia) hanno iniziato a segnalare i primi interventi da parte di Equitalia. Da dicembre infatti, l’ente esattore si è aggiudicato il servizio di riscossione delle fatture insolute”…
Link
Questo è linguaggio frattale. 

SPS scrive secondo la frattalità.

Ciò che ognuno può capire alla sua maniera?

He He He… (accorgiti).

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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