lunedì 2 maggio 2016

Russia e Cina unite per allontanare gli USA dai loro confini

© Sputnik. Kirill Kallinikov

L'esercito russo e cinese stanno riducendo rapidamente il gap tecnologico con le forze armate degli Stati Uniti, hanno affermato gli esperti intervistati dalla rivista statunitense “The Hill”.

Secondo gli analisti, le nuove armi russe e cinesi rilevano e attaccano in modo più efficace gli aerei e le navi degli Stati Uniti. L'obiettivo di Mosca e Pechino è costringere le forze americane ad allontanarsi dai loro confini.
"In particolare la Russia sfida gli Stati Uniti nella regione del Baltico, dove nell'ultimo periodo non lascia tranquilli gli aerei e le navi delle forze USA," — si afferma in questo articolo.

Gli esperti ritengono che anche il dominio sottomarino degli Stati Uniti sia sotto minaccia. La Cina sta rapidamente sviluppando i suoi sottomarini, mentre i sommergibili russi sono sempre più impegnati nelle operazioni di pattugliamento.
"I sistemi di difesa aerea avanzati vengono schierati in tutto il mondo. I sottomarini sono sempre di più, in quanto più silenziosi e più difficili da rilevare," — ha affermato il vice segretario della Difesa statunitense Robert Work.
A questo proposito il Pentagono intende sviluppare armamenti ad alta tecnologia "invisibili", come il bombardiere B-21. Inoltre Washington si sforza di far crescere il livello tecnologico dei suoi alleati, in particolare della Gran Bretagna.
Tuttavia, secondo gli analisti, il pericolo per gli Stati Uniti sono le procedure troppo lunghe e complicate per l'acquisto e l'ordinazione di armi. Mentre si prepareranno le forniture di armi alle truppe americane, gli avversari degli Stati Uniti possono puntare per ottenere la superiorità non sulla qualità, ma sulla quantità degli armamenti.
"Come dicevano i russi durante la guerra fredda, la quantità è allo stesso modo qualità. I cinesi riescono così rapidamente a mettere in acqua tanti mezzi, che la nostra superiorità tecnologica potrà venire schiacciata," — ha sottolineato Chris Harmer, analista presso l'Istituto per lo Studio della Guerra.


fonte: http://sptnkne.ws/bjm2

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