Quando c’è da andare a vedere la partita
di calcio in trasferta, oppure il concerto dei propri beniamini, la TV
esalta eroici tifosi e fans che non si fermano davanti ai “sacrifici” economici, di tempo e di disagio, per raggiungere il luogo dell’evento: ovvero, il loro obbiettivo.
Al contrario, quando si deve raggiungere un obbiettivo fondamentale nell’ambito Sociale e Sanitario
[in questo caso l’analisi di fiale di vaccini], che tra l’altro
interessa prevalentemente neonati e bambini, c’è chi ritira le manine
benché gridi a gran voce la necessità di rimanere uniti e fare fronte
comune. Ed inoltre critica coloro che non partecipano al giochetto del “così è se vi pare, decidiamo tutto noi“.
Così ho voluto analizzare il fenomeno,
prettamente dal punto di vista sanitario, ed ho ritenuto doveroso dare
una risposta ferma e decisa a certe personcine molto abili ad utilizzare
il motto “armiamoci e partite“.
Orbene, la prima cosa che una persona
impara in un reparto ospedaliero è che non c’è mai tempo. Mai tempo per
ascoltare, mai tempo per essere ascoltati, mai tempo per finire tutto.
Oggi è sempre peggio. Tuttavia, questa cosa mi ha sempre lasciato
perplesso, soprattutto quando ho riversato il discorso nella delicata
questione riguardante l’autismo e i danni vaccinali.
Quando leggo le esternazioni dei tanti paladini che criticano le vaccinazioni, rimango sempre più perplesso. E’ un dato di fatto che, da più di un lustro, i loro “dirigenti”
si perdono in chiacchiere, mentre col trascorrere del tempo mi sono
accorto di potere dare vita a numerose attività mirate in molto meno
tempo.
Pertanto, ritengo che la scelta di non fare un’attività,che ha l’obiettivo di mettersi avanti, spetta esclusivamente al singolo e non al gruppo di cui ne fa parte o porta avanti discutibilissime linee di condotta.
Ho potuto constatare che molti gruppi di critici vaccinali sono in perenne corsa non per mettersi avanti ma per fare il minimo richiesto.
Sono consapevole delle varie dinamiche di
gruppo e dei vari problemi organizzativi che si possono incontrare,
oltre al fatto che si devono mantenere dei livelli d’intervento che non
siano svantaggiosi da un punto di vista economico. Sono consapevole di
tutto ciò. Ma ciò che non accetto è che vi siano persone, con figli
danneggiati inesorabilmente, che coprono e addirittura sostengono dei
personaggi autoreferenziali che ritengono i bambini autistici “un grande business“.
Ricordate che l’organizzazione di un gruppo è fatta di persone che ne determinano la linea e le priorità con la loro singola volontà,
ed è per questo che si deve investire sulle idee dei singoli che
possono contribuire moltissimo a raggiungere l’obbiettivo reclamato a
gran voce da un enorme insieme di persone.
Tra le altre cose bastano davvero pochi istanti per entrare in empatia con una finalità, e il tempo per essere propositivi è esattamente lo stesso che si impiega per essere scortesi e arroganti.
Quello che può cambiare in termini di
tempo è che per occuparsi dei danni da vaccino, o per essere espliciti,
per aderire a singoli progetti mirati è semplicemente necessario
investire del tempo in questo, e al massimo 1 euro per coloro che
ragionano solo in quattrini, anziché abbandonarsi alle chiacchiere da
bar e proseguire a dimostrare di arrampicarsi sugli specchi delle
idiozie per evitare di fare analisi che costituirebbero un’arma
potentissima contro il malaffare e la malasanità.
La raccolta fondi, la seconda che ho attivato in prima persona per analizzare nuovamente fiale vaccinali http://bit.ly/1Yyvqwk , sta mettendo a nudo il grande bluff di personaggi autoreferenziali che attuano scelte molto discutibili sulla pelle dei bambini autistici.
Le associazioni dei
danneggiati [e non solo!] dovrebbero agire molto concretamente
partecipando e finanziando indagini così approfondite sui costituenti
vaccinali per individuare senza ombra di dubbio “il corpo del reato“.
Se ai singoli cittadini, come alle associazioni dei danneggiati, stesse
veramente a cuore la soluzione di questo problema [che non è solo
politico ma di ordine pubblico] dovrebbero partecipare tutti ad azioni
concrete come quella che sto conducendo, insieme a poche fidate persone,
per inchiodare alle proprie responsabilità un’amministrazione che
“non vede, non sente, non parla e insabbia per convenienza la più cristallina delle evidenze“.
Questa proposta genera molto fastidio
perché non vi sono giustificazioni che tengano, e vengono accampate le
scuse più assurde, come la necessità d’approvazione di un fantomatico Comitato Etico
per effettuare le analisi sulle fiale oppure contestare in modo
infantile il promotore [cioè il sottoscritto] perché ha deciso di non
prestare alcuna forma di collaborazione con talune persone e enti che,
per tutto ciò che ho visto negli ultimi cinque anni, non soddisfano
alcun criterio di affidabilità.
La proposta a cui
aderisco da sempre è di una semplicità cristallina: cercare
gl’inquinanti particolati nei vaccini, se non altro perché l’équipe
della Nanodiagnostics di Modena [diretta dai Dottori Antonietta Gatti e Stefano Montanari] li trova con una costanza del 100%, almeno limitatamente a quelli per uso umano. Per analizzare delle fiale non serve l’approvazione di un Comitato Etico.
E se si decide che la cosa non interessa, perché si preferisce
continuare a fare chiacchiere o scrivere libri, non sono fatti che mi
riguardano.
Il sottoscritto svolge la propria Professione sanitaria a favore della promozione della Salute, quella che purtroppo si scontra con le transazioni economiche e le mercificazioni della paura a danno del cittadino. E così come critico il poderoso business
effettuato sulla pelle dei cittadini da parte delle multinazionali del
farmaco, nel promuovere calendari vaccinali demenziali ed irrispettosi
delle suscettibilità immunitarie dei neonati, allo stesso modo critico
coloro che pensano di marciare sui danni indotti dalle vaccinazioni
perché pensano di avere a che fare con dei fessi.
Statene certi, questo è solo l’inizio, perché tutti noi del Movimento Contro Autismo pensiamo che chi gioca sulla pelle dei bambini va castigato duramente. Come diceva Giovanni Verga nei Malavoglia: “Una mela fradicia guasta tutte le altre”.
Avete poche speranze. Se è marcia è marcia! La vera rivoluzione, la
vera efficienza si ottiene, nel caso della Salute, lavorando in maniera
preventiva sulle Mele e non pensando di poterle curare una volta che sono marcite.
Ricordate anche che i leaders devono sempre e comunque rispondere a chi sta sopra di loro. “Sharing“, “Stretching“, “Empowering” e “Coaching” sono le quattro direttrici del leader del secondo millennio e, guarda caso, sono tutti elementi che possono compiersi solamente se i leaders pongono attenzione e si sacrificano per le proprie Mele.
In questa brutta vicenda, invece, funziona esattamente tutto al contrario a causa dell’egoismo dei leaders [Mele Marce] che si circondano di Mele Sane [ma le fanno marcire velocemente] e di altre Mele Marce in cerca di notorietà,
raccattate qua e là, pur di svettare e di avere visibilità in un
contesto che non conviene ai bambini, ma solo ai loro interessi ed anche
a quelli delle multinazionali del farmaco che costoro fingono di
combattere.
Infondo, è un dato di fatto che sono più di 5 anni, da quando hanno cercato di coinvolgermi in tutte le salse, che costoro agiscono
in maniera non efficace, esattamente come quelli che promuovono l’uso
sconsiderato dei vaccini come fossero caramelle. Ma, mentre a
quest’ultimi fa comodo perché ci guadagnano, ai sedicenti critici non
dovrebbe fare comodo. A meno che non vi sia sotto qualche transazione
economica poco edificante.
Il mio concittadino Giorgio Gaber recitava:
“Cercare oggi di cambiare le condizioni di vita del Paese con qualsiasi tipo di politica, è come fare un po’ di pulizie a bordo del Titanic che sta affondando.”
La grandezza di Gaber risiedeva nel fatto che non si limitava a criticare il “sistema”
ma dispensava, anche, soluzioni illuminanti. E la conclusione della
seconda parte della stessa canzone suggeriva un approccio coerente con
quanto ho scritto fino a questo momento:
“Si potrebbe forse cominciare a pensare o anche a operare nel senso di un cambiamento sostanziale dell’animale uomo. Una specie di… mutazione antropologica.”
Parafrasando Crozza scrivo semplicemente
“CIAONE a tutti quei fessi che stanno andando dietro a un’illusione in cui la mela è marcia a partire dai suoi leaders“.
E fatemi un favore, riascoltatevi Gaber http://bit.ly/1XvCB93 chissà mai che non vi aiuti ad utilizzare e sviluppare l’intelligenza più importante al giorno d’oggi: l’intelligenza emotiva che è anche intelligenza sociale.
Riproduzione riservata ©
fonte: https://autismovaccini.org/2016/06/19/autogoal-critici-vaccinali-e-loro-associazioni-si-rifiutano-di-analizzare-le-fiale-dei-vaccini/
Nessun commento:
Posta un commento