giovedì 21 luglio 2016

Cavolo Pak Choi: proprietà, benefici e come cucinarlo


Il cavolo Pak Choi è un ortaggio di origine cinese approdato nei nostri mercati solo negli ultimi anni.

Il Pak Choi, conosciuto anche come bok-choy o cavolo cinese è una crucifera come il cavolo cappuccio, il cavolo nero, il cavolfiore, il cavolo verza o i broccoli.

Dove si compra
Fino a qualche tempo fa’ il cavolo Pak Choi era reperibile solo pochissime volte all’anno ed esclusivamente all’interno di mercati e fornitori biologici, venduto come verdura quasi mitologica e introvabile.

Oggi le cose sembra stiano cambiando e il cavolo cinese è approdato anche in alcuni supermercati italiani: attenzione però al prezzo, se ve lo vendono ancora a prezzi esorbitanti facendolo passare per cibo esotico lasciate stare.

In genere infatti il prezzo non è molto più alto degli altri cavoli e comunque la spesa è tranquillamente sostenibile per una famiglia media.

Il cavolo cinese viene coltivato tutto l’anno e non prevalentemente in inverno come i suoi cugini, rendendo questa verdura consumabile e rintracciabile quasi tutti i giorni.

Come riconoscerlo
Anche solo guardando la foto che trovate in questo articolo potete capire come il cavolo Pak Choi sia esteticamente diverso dagli altri suoi parenti: foglie carnose, croccanti similmente a quelle delle biete da coste, questa verdura emana un profumo gradevole a differenza delle varietà più comuni di cavolo.

Nutrienti e composizione
Partiamo subito col dire che come la maggior parte delle verdure anche il cavolo Pak choi contiene pochissime calorie (19 Kcal/100g) ed è ricca di fibre (utili per depurare l’intestino), cosa che non guasta mai alla dieta e alla linea.

Questa particolare crucifera, specialmente se poco cotta, riesce ad apportare al nostro organismo un buona dose di vitamina A, C, K e vitamine del gruppo B.

Messo a paragone con le altre tipologie di cavolo possiamo affermare che questo contenga addirittura più polifenoli antiossidanti e caroteni (contenuti anche in alimenti più conosciuti come la carota o la carota nera).

Infine possiede un alto contenuto di minerali, in particolare fosforo e calcio.

Proprietà e Benefici
Essendo un cavolo possiamo dire subito che ha ottime proprietà anticancerogene, ma è anche un ottimo alleato contro il colesterolo.

Molto utile in caso di anemia perché stimola la produzione di globuli rossi, risulta perfetto anche per la salute degli occhi oltre che nel prevenire gli inestetismi della pelle.

Il cavolo Pak Choi è un alimento ricco di fibre e quindi risulta perfetto per chi vuole regolarizzare l’intestino, come in caso di stitichezza, oppure voglia dimagrire e migliorare la propria linea perdendo peso.

Come cucinarlo
Partiamo subito col dire che per mantenere più intatte possibile tutte le sue proprietà, il cavolo Pak Choi non deve essere cotto troppo a lungo.

Può essere mangiato crudo, oppure possono essere cotte al vapore le sue coste, ma è sconsigliato fallo bollire.

Grazie al suo sapore un pochino amarognolo, ma molto delicato può essere mangiato tranquillamente anche da chi non gradisce molto il sapore (o l’odore) delle altre tipologie di cavolo.

Viene spesso utilizzato anche per creare sformati, tortini, e frittate accompagnato da altre verdure miste.

Il cavolo cinese può essere usato crudo in insalata (solo olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale), ma va benissimo anche per fare buonissime zuppe e fritture come da tradizione orientale.

Risulta molto buono anche fatto saltare in padella con del riso, come messo a cuocere a 200 gradi per una decina di minuti in forno: in questo modo le foglie cominceranno a rattrappirsi e anche le coste saranno più morbide.

In oriente è molto utilizzato come accompagnamento alla carne piccante oppure per produrre un famoso piatto tipico, il Chowmein (polpa di pomodoro, peperoncino, soia, cipollotti, aglio, zenzero).

Infine può essere fatto marinare oppure messo in salamoia con aglio e cipolla.

Ricordiamoci infine che il cavolo Pak Choi uno volta comprato deve essere conservato in frigorifero e mangiato entro le 2 settimane.


Filippo Tartaglini


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