martedì 19 luglio 2016

Lo scopo della nostra Vita

(Immagine presa dal web)
 
Perchè siamo nati? Bella domanda...... Molti di noi se lo saranno chiesto centinaia di volte senza avere mai trovato risposta! Il punto è che ognuno ha, in realtà, uno scopo in questa Vita. Purtroppo, però, pochi lo sanno e ancora meno riescono a raggiungerlo. Sì, perchè in agguato c'è sempre la mente, con i suoi meccanismi autosabotanti, pronta a fare la sua parte. Ma andiamo per ordine. Prima che la mente possa sabotare la realizzazione dei nostri progetti evolutivi di Vita, occorre avere un progetto......
 
Il fatto è che TUTI INDISTINTAMENTE hanno un progetto ed uno scopo nella propria Vita, ma finiscono col dimenticarlo. Sì, avete capito bene, lo dimenticano. Ma chi glielo fa dimenticare? L'EDUCAZIONE. Quando nasciamo abbiamo già uno scopo. La nascita è già, di per sè stessa, una missione compiuta, un bel traguardo raggiunto, non trovate? Il bambino è entusiasta, ride sempre, prende tutto come un gioco e si PONE TANTE DOMANDE.
 
In realtà, il bambino di domande ne fa anche agli adulti e parecchie. Spesso, quando non viene risposto, o cerca la risposta da qualche altra parte (evoluzione) o si chiude in se stesso (blocco). Ma, col passare del tempo, succede che il bambino viene "inquadrato" nella massa attraverso l'educazione. L'educazione serve solo all'apparenza a dare un orientamento al bambino. In realtà, essa, assieme all'istruzione scolastica, costituisce un modo per "sedare" l'istinto selvaggio e indipendente che egli possiede fin dalla nascita. Badate bene, ho detto sedare, non eliminare. Quello, per fortuna direi io, non si può.
 
Attraverso l'educazione, la maggior parte di noi perde, man mano che va crescendo, la voglia e il tempo di porre e porsi tante domande. Il risultato? L'uomo sonnambulo. L'uomo sonnambulo compie il proprio lavoro senza chiedersi nemmeno il perchè (ecco a cosa servono le scuole per come sono strutturate attualmente!). Sa che deve farlo e basta.

Spesso lo fa perchè GLI ALTRI GLIELO HANNO CHIESTO. Capite bene che si trova a compiere un lavoro che la maggior parte delle volte, lungi dal gratificarlo, lo allontana dal vero scopo della sua Vita. Del resto, a molti fa comodo non avere uno scopo. In questo modo, infatti, si è liberi di lamentarsi con chicchessia. Ecco come nascono i divorzi, gli atti violenti, le guerre e le crisi globali. 
 
E' inevitabile che questi sentimenti di disagio e malcontento generino una massa di persone insoddisfatte, addormentate, congelate in una vita artificiale e meccanica. Vi starete chiedendo, dopo la descrizione apocalittica della "realtà" odierna, se c'è ancora una soluzione a tutto ciò, una via di fuga da questo mondo artificiale, fatto di luci, colori e suoni inesistenti.
 
(Immagine presa dal web)
 
La soluzione in realtà c'è, sempre. Essa risiede in noi e dipende SOLO ED ESCLUSIVAMENTE da noi. In cosa consiste? Nel porsi le domande giuste al momento giusto. Per riuscire ad entrare in questo stato di Consapevolezza elevato, occorre prima riuscire a riconoscere la condizione di sonno nella quale ci si trova, solo allora ci si potrà muovere nella direzione voluta ed ottenere i risultati desiderati. Ricordate: LE DOMANDE SONO IL CARBURANTE DELLE NOSTRE DECISIONI. Senza di esse si viaggia a serbatoio vuoto e, prima o poi si rimarrà a piedi!
 
Ora voglio che non perdiate altro tempo, vi fermiate un attimo (potete finire il mio articolo dopo, ma finitelo, mi raccomando!) e vi chiediate: QUAL'E' LO SCOPO DELLA MIA VITA? Questa semplice ma potente domanda, se riuscirete a darvi una risposta sincera, costituirà la forza motrice in grado di orientarvi verso la direzione giusta, sempre.

Ovviamente, qui entra in gioco la vostra mente con le sue obiezioni e paure perchè, sapete, ciò che fa paura alla maggior parte delle persone è il CAMBIAMENTO. A tal proposito ricordo un proverbio che dice: "Chi cambia la via vecchia per la nuova, male si trova". Ciò per far capire come la "saggezza popolare" (????), seppur in maniera inconsapevole, limiti il libero arbitrio di ciascun individuo attraverso le sue "perle di saggezza".
 
Mi sento di dover cambiare questo detto popolare per il bene di tutti in: CHI CAMBIA LA VIA VECCHIA PER LA NUOVA, QUELLA GIUSTA TROVA. Adesso, dopo aver fatto un respiro profondo ed aver chiuso gli occhi, ponetevi la seguente domanda: SONO SODDISFATTO DELLA MIA VITA? Dopo aver ascoltato senza resistenze la risposta, AGITE nella direzione che vi porterà alla realizzazione dei vostri sogni.

 
Vincenzo Bilotta 
 
 

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