mercoledì 27 luglio 2016

Cose Turche?

 
Si grida alla svolta autoritaria nella Turchia di Erdogan ma la situazione in Italia è davvero così diversa?
 
Interessanti ed inquietanti i casi recenti della Turchia, il paese dove i militari sono i garanti della laicità e della pluralità, al contrario di ciò che accade nel resto del mondo. Sembra ormai chiaro a tutti che il cosiddetto ‘fallito golpe’ sia stato inscenato per procedere all’epurazione selettiva messa in atto dal governo Erdogan. Lo scenario mediterraneo sembrerebbe così al completo.

Un grande paese NATO islamico senza opposizione, una superpotenza giudaica (anch’essa senza opposizione) assieme ad un nugolo di paesi smembrati, sfiniti, annichiliti da guerre intestine, carestie indotte, crisi finanziarie illecitamente generate. In questi poveri paesi, guarda caso, sono stati dapprima eliminati (ad uno ad uno) i leader troppo caratterizzati e nazionalistici, come Berlusconi in Italia, Mubarak in Egitto e Gheddafi in Libia.

Sopra tutto incombono sempre i sistemi d’arma statunitensi, con i loro apparati mortali di scie chimiche e radioonde. Benvenuti nel nuovo ordine mediterraneo: un desolante insieme di nefandezze, idiozie, dittature e povertà diffusa, in una cornice perenne di occasioni perdute e ruberie varie, Italia ben compresa, ovviamente.

IL CELEBRE MASSONE MUSTAFA KEMAL ATATURK
 
Tutto ciò è propedeutico ad un assetto ulteriormente illibertario prossimo venturo? Ad una nuova crociata demenziale, acclamata a seguito dell'ennesimo evento sanguinario posticcio? Probabilmente si auspica un nuovo ordine mediterraneo, una nuova distribuzione di risorse e centri di potere. Date le premesse, si potrebbe parlare di ordine massonico internazionale perché alla testa dei paesi rivieraschi si stanno susseguendo i padrini delle massonerie, benvisti nei noti circoli mondialisti, oscuri e disumani.

L’Italia perduta, in grandissimo affanno (forse fatale) osserva attonita la sua svendita, al peggior offerente, dei suoi beni inestimabili (naturali e storici) per pochi spicci. Per adesso c’è andata pure bene, siamo solo alla frutta economica, con poco sangue versato.

Non illudiamoci troppo però: che differenza sostanziale c’è tra le epurazioni violente di Erdogan e le raccomandazioni nostrane? Con la nostra corruzione e concussione? Con le oscene parentopoli, con le attività perenni e perniciose di logge, loggette e cosche varie? 
 
Temo di dovermi rispondere da solo: nessuna.
 
 

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