Gli istruttori della NATO preparano le truppe ucraine per un’operazione
nel Donbas. L’annuncia il rappresentante permanente russo presso la NATO
Aleksandr Grushko. Commentando i risultati della riunione degli
ambasciatori del Consiglio NATO-Russia di quest’anno, Grushko
dichiarava:
“La NATO non fa pressione sugli ucraini e non ha affatto commentato il blocco economico e dei trasporti del Donbas da parte dei nazionalisti. La NATO continua a dare sostegno politico e pratico a Kiev. Sul campo di addestramento Javorov, presso Leopoli, e non solo; istruttori della NATO continuano ad addestrare diverse forze di sicurezza ucraine schierate nell’OMS, la cosiddetta zona delle operazioni antiterrorismo“.
Inoltre Grushko osservava che l’unico
terreno comune tra Russia e NATO sull’Ucraina è la comprensione che non
ci sono alternative agli accordi di Minsk.
“Abbiamo richiamato l’attenzione su quanto siano pericolosi gli aggressivi nazionalisti ucraini incoraggiati dalle autorità. Abbiamo invitato i membri del Consiglio NATO-Russia ad influenzare Kiev, affinché le autorità ucraine rispettino completamente e incondizionatamente gli accordi di Minsk“,
aveva detto il rappresentante della Russia. Ma Kiev continua a ricorrere alle armi e la NATO la supporta volentieri.
E’ noto che gli istruttori militari statunitensi addestrano la Guardia
nazionale ucraina dall’aprile 2015, quando il presidente ucraino Petro
Poroshenko lo dichiarò alla cerimonia di apertura delle esercitazioni
ucraino-statunitensi Fearless Guardian 2015.
Le truppe ucraine
sono addestrate al combattimento presso l’Accademia delle Forze
terrestri Pjotr Sahajdych del Centro Internazionale per il mantenimento
della pace e la sicurezza ucraina, nel villaggio di Starichi, nel
distretto di Javorov.
Secondo le cifre ufficiali, 300 paracadutisti
della 173.ma Brigata dell’esercito degli Stati Uniti arrivarono a
Leopoli per tale scopo. Il corso d’addestramento intensivo dura tre
semestri, ognuno composto da tre settimane. I primi a compierlo furono
circa 900 uomini della Guardia nazionale.
Poi gli istruttori
statunitensi addestrarono i battaglioni Azov, Kulchitskij, Jaguar, Omega
e altri di Kiev, Kharkov, Zaporozhe, Odessa, Leopoli, Ivano-Frankovsk e
Vinnitsa. Le notizie sugli istruttori degli Stati Uniti che iniziavano
ad operare in Ucraina coincisero con quelle degli istruttori inglesi
attivi a Nikolaev. Secondo la BBC, 35 istruttori provenienti dal Regno
Unito addestrano i combattenti ucraini nelle tattiche difensive e nel
soccorso.
Inoltre, secondo i media, istruttori militari provenienti da
Polonia, Estonia, Finlandia, Turchia, Norvegia, Lettonia, Francia,
Danimarca, Austria, Spagna, Albania, Portogallo, Croazia, Islanda,
Germania e Slovacchia operano in Ucraina.
La ragione della dichiarazione di Grushko è che tutto ciò significa che
Kiev prepara la vendetta militare nel Donbas? Secondo Vladimir
Karjakin, professore dell’Università Militare del Ministero della Difesa
della Russia ed ex-colonnello dell’Aeronautica, il caso della Georgia
va ricordato:
“Gli Stati Uniti cercarono di portare l’esercito della Georgia allo standard NATO. Secondo le disposizioni dell’accordo sulla cooperazione militare tra Washington e Tbilisi, un ampio e complesso programma fu lanciato per dare all’esercito georgiano un addestramento completo. Il Pentagono non solo inviò varie armi ed attrezzature militari, ma addestrò anche il personale e le unità di ogni tipo che componevano le forze armate della Repubblica. Le prime fasi del piano, nel periodo 2002-2004, previdero l’addestramento di base di soldati, sottufficiali e ufficiali georgiani“.
Karjakin descrive in dettaglio l’operazione:
“Per quanto riguarda le forniture puramente militari, Washington consegnò immediatamente a Tbilisi 10 elicotteri Iroquois e 1000 uniformi, oltre ad una serie di rilevatori di mine, per un valore di 1,6 milioni di dollari. Tra le forniture statunitensi vi furono anche due motovedette dell’US Coast Guard prodotte negli anni ’60, fucili automatici M4 (adottati dalle forze armate georgiane quale principale arma da fuoco individuale dei soldati, nel gennaio 2008), e mitragliatrici M40. L’addestramento dell’esercito georgiano, notiamo, costò non poco. Nel 2002-2004, nell’ambito del programma per addestrare ed equipaggiare la Georgia, il Pentagono spese 64 milioni di dollari per addestrare il personale della 1.ma brigata di fanteria, che contava circa 2500 uomini. Nel 2005-2006, spese altri 100 milioni di dollari per il Georgia’s Sustainment and Stability Operations Program per addestrare, equipaggiare e aggiornare la 2.da e la 3.za brigata di fanteria. Gli istruttori georgiani furono addestrati da specialisti statunitensi, nel frattempo, a gestire il personale della 4.ta e 5.ta brigata di fanteria, così come i riservisti georgiani. Inoltre, dal 2002, 60 istruttori delle forze speciali dell’esercito e dei marines statunitensi addestrarono i combattenti di quattro battaglioni e una compagnia da ricognizione delle forze armate della Georgia. Come fu detto, si trattava del programma di lotta al terrorismo. Nel quadro di altri due programmi, Foreign Military Financing (FMA) e International Military Education & Training (IMET) per la Georgia, Washington dal 2005 spese annualmente rispettivamente 11,9 milioni e 1,4 milioni di dollari. E quale fu il risultato? Quando nell’agosto 2008 le truppe georgiane tentarono di occupare l’Ossezia del Sud, si scoprì che quel denaro fu sprecato. Le forze armate della Georgia non completarono una sola operazione. Ciò accadde per una ragione elementare. È possibile armare un esercito con armi diverse e vestirlo con una nuova uniforme, ma alcun esercito avrà valore finché i soldati non capiscono per cosa combattono e per cosa dovrebbero, se necessario, morire. A mio parere, una situazione simile si ha addestrando l’esercito ucraino“.
Ma i nazionalisti ucraini sono motivati alla guerra, no?
Secondo Karjakin:
“Continua ancora ad esserci una lotta fratricida nel Donbas. Sì, i nazionalisti combattono per le loro convinzioni e sono abbastanza motivati. Ma sono una minoranza nelle forze armate ucraine. La stragrande maggioranza dei soldati ucraini e una porzione significativa degli ufficiali non vogliono dare la vita all’attuale leadership di Kiev. Credo che l’addestramento con istruttori esteri dei militari ucraini non ponga una particolare minaccia al Donbas. E gli Stati Uniti, si deve presumere, non ripeteranno l’esperimento estremamente costoso della modernizzazione completa dell’esercito ucraino. A mio parere, gli istruttori dei Paesi della NATO hanno un obiettivo diverso questa volta: non ‘riformattare’ del tutto le FAU, ma sostenere morale e unità delle truppe ucraine nello scontro e nella vendetta con il Donbas“.
Ci sarà tale tentativo di vendicarsi?
“Credo che tutte le chiacchiere sulla vendetta non siano altro che guerra psicologica. Sì, i sentimenti revanscisti di Kiev sono de facto sostenuti da Washington. Ma l’esempio della Georgia dimostra che la vendetta non basta“, concludeva Karjakin.
Andrej Polupin, Svobodnaja Pressa, 31 marzo 2017 – Fort Russ
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2017/04/01/gli-stati-uniti-sprecano-milioni-per-lesercito-fallito-ucraino/
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