martedì 13 giugno 2017

Le piante officinali che possono sostituire paracetamolo e ibuprofene



Nel mondo siamo ormai giunti ad un consumo eccessivo di farmaci che alleviano i sintomi in breve tempo e non ci permettono di andare alle radici della malattia. In alcune situazioni i farmaci sono indispensabili mentre in altri casi potrebbe essere utile riscoprire la medicina dolce e i rimedi naturali.

I farmaci più noti e utilizzati sono il paracetamolo e l’ibuprofene. Il paracetamolo viene utilizzato soprattutto per abbassare la febbre mentre l’ibuprofene è noto in particolare come antidolorifico e antinfiammatorio.

Proprio sintomi come febbre e dolore indicano che il nostro corpo sta attraversando un processo di guarigione. Ad esempio, è noto che la febbre è una risposta immunitaria naturale del nostro organismo contro i microbi che causano le malattie. Anche l’infiammazione e il dolore rappresentano reazioni naturali del nostro organismo rispetto ad un trauma.

Una sana alimentazione, l’idratazione corretta e l’utilizzo di rimedi naturali aiutano il nostro corpo a mantenersi in salute e a favorire il processo di guarigione. Alcune piante officinali hanno un effetto simile a quello dei medicinali più noti. Ve ne indichiamo alcune.

 

1) Zenzero

La scienza sta approfondendo sempre più i benefici dello zenzero. I ricercatori dell’Università di Odessa indicano che lo zenzero ha effetti anti-infiammatori superiori all’ibuprofene e ai farmaci non steroidei più utilizzati. Inoltre lo zenzero calma il vomito e il senso di nausea, ha una funzione antidolorifica contro l’emicrania, stimola il sistema immunitario e protegge il colon.

zenzero

 

2) Curcuma

La curcuma viene utilizzata da più di 4000 anni ed è nota ormai in tutto il mondo per le sue numerose proprietà benefiche. In particolare, la curcuma ha un potenziale contro varie malattie come diabete, allergie, artrite, morbo di Alzheimer e malattie cardiache.

curcuma

 

3) Corteccia di salice

La corteccia di salice viene utilizzata come analgesico, antinfiammatorio, antipiretico, anticoagulante, astringente e rimedio lenitivo e disintossicante. Viene impiegata in caso di dolori mestruali, mal di testa, sciatica, fibromialgia e dolori reumatici. È anche un sedativo naturale e tradizionalmente viene utilizzata per trattare verruche e calli. Il suo principio attivo è la salicina e gli effetti in caso di febbre o influenza sono simili a quelli dell’aspirina. Aspirina e corteccia di salice infatti condividono lo stesso ingrediente chiave, rappresentato dalla salicina. Chi è allergico all’aspirina dovrebbe evitare di assumere anche i rimedi a base di corteccia di salice.

corteccia di salice 

 

4) Uncaria tomentosa

L’Uncaria tomentosa è una pianta conosciuta con il nome di unghia di gatto. Si tratta di una pianta rampicante impiegata nella medicina popolare. È originaria della selva peruviana. È ampiamente utilizzata in America Latina tra le comunità indigene e contadine. Viene considerata utile come antinfiammatorio e per le sue proprietà decongestionanti, antibatteriche e antivirali. Stimola il sistema immunitario e viene considerata utile in caso di emorroide, gastriti, ulcere, diverticolite e colite.

uncaria unghia di gatto

 

5) Boswellia

La boswellia è una pianta dalle proprietà antinfiammatorie che si è dimostrata efficace al pari dei farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene. È considerata utile in caso di asma, artrite, allergie, colite ulcerosa, gonfiore e rigidità delle articolazioni e morbo di Chron. Dalla resina delle piante di boswellia si ricava l’incenso.

boswellia incenso 

 

6) Peperoncino

Il principio attivo del peperoncino è la capsaicina, una sostanza dotata di un potente effetto analgesico, dato che inibisce il rilascio dei principali neurotrasmettitori degli stimoli dolorosi. Inoltre il peperoncino aumenta il rilascio di endorfine e favorisce il benessere e la resistenza al dolore. Può essere utile per migliorare le funzioni di stomaco e intestino. Aumenta il metabolismo e contribuisce alla perdita di peso.

peperoncino
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Marta Albè


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