Secondo la base teorica del Zhineng
Qigong, Yiyuanti, il vero sé, l'essenza di ciò che siamo, è mascherato
da
tutto quello che abbiamo ereditato e introiettato attraverso le
innumerevoli interazioni con il mondo esterno e con le persone.
Queste interazioni creano e solidificano in noi quello che nella
teoria olistica Hunyuan viene chiamato 'sistema di riferimento',
assimilabile in tutto e per tutto a quello che io chiamo sfocatura
nel 'piccolo libro della centratura'.
Secondo la teoria olistica
Hunyuan le credenze e le convinzioni strutturate nel tempo
distorcono Yiyuanti, la nostra coscienza, al punto tale da deformare
progressivamente il corpo, la mente e la vita, creando patologie e
abitudini che alla lunga scambiamo per leggi naturali, ma che di
naturale non hanno nulla.
Arriviamo fino al punto in cui la struttura
di riferimento diviene il nostro padrone, con il quale ci identifichiamo
e ci dimentichiamo che il vero padrone è Yiyuanti, il nostro vero sé.
Alcune di queste convinzioni
sono estremamente radicate nel sistema di riferimento, al punto tale che
risulta impossibile liberarsene senza un preciso lavoro su di sé,
che è fondamentalmente lo scopo ultimo della pratica del Zhineng
Qigong.
“ [..] ad esempio la credenza che ci si debba nutrire per sopravvivere è una convinzione e non una legge. La teoria olistica Hunyuan afferma che, proprio come la vita può usare materia visibile per mantenere se stessa, così può usare energia invisibile (Qi). Le persone hanno naturalmente sviluppato una dipendenza dal cibo e così questa è l'impressione depositata nel sistema di riferimento [...] esistono persone che non hanno mangiato per decine di anni che vivono vite normali e hanno figli.” (Pang Ming, Teoria olistica Hunyuan)
Un esempio su tutti è l'approccio al dolore
durante la pratica. Normalmente la convinzione è che, se fa male, il
dolore andrebbe lenito, curato, evitato, alleviato. Per il Zhineng
Qigong invece il dolore è importantissimo, poiché diviene il
'maestro' che guida la mente a rimanere concentrata proprio lì dove
'fa male'.
Quel dolore indica che il Qi e il sangue stanno affluendo
nella parte 'malata', stanno riempiendo un punto dove il Qi è
bloccato, e stanno iniziando a reagire per rimettere a posto. Se
l'energia va dove va la mente, addestrarsi a rimanere lì dove fa
male, costringe anche il Qi a viaggiare verso quel punto, e se
facciamo questo, se manteniamo l'attenzione all'interno per tutto il
tempo specialmente dove fa male, l'energia da dentro inizierà a
correggere imperfezioni, blocchi, malattie e disturbi psicologici
costringendoci a fare un lavoro su noi stessi attraverso la risorsa
più importante che abbiamo: il corpo.
Il metodo Yin è un altro modo
di applicare lo stesso principio, un campo di attenzione Yin portato
nei punti dove fa male, o dove le emozioni negative sembrano
insormontabili inizia una trasformazione integrale che può portare
fino alla completa decostruzione di interi 'capitoli' della nostra
somatizzazione biologica.
Ma il lavoro va fatto nel corpo. E'
inevitabile. Pensare di poter destrutturare una sfocatura solo con un
lavoro mentale è il più grande degli inganni, così come pensare di
poterlo fare senza disciplina sistematica, senza consistenza.
Una
struttura di riferimento
(sfocatura) impiega anni a costruirsi e a solidificarsi, ed ha,
secondo la teoria olistica Hunyuan una sua propria massa e
consistenza, è a tutti gli effetti 'materia' condensata nel Qi del
sistema nervoso centrale.
I metodi mentali possono avere degli
effetti nel distanziarsi, nell'escludere il dolore dalla propria
coscienza, possono aiutare a concentrarci meglio e più a lungo e
portarci anche a stati di coscienza superiori.
Ma, come più volte
ripetuto anche da Mere che dedicò tutta la sua vita a questo lavoro,
questi metodi possono essere delle fughe molto pericolose e non portare
mai a una vera trasformazione.
E' nel corpo che si compie la sfida
definitiva, ed è proprio nel
corpo che abbiamo il compito di portare la coscienza, fino a livello
cellulare, per fonderla con la materia, e lì in quella discesa,
incontrare il nostro sistema di riferimento inconscio per
correggerlo.
Questo è il senso dello spiritualizzare la materia. E il
Zhineng Qigong ad oggi è il migliore
approccio che conosco per portare questo lavoro alla portata di
chiunque.
Andrea Panatta
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