lunedì 18 luglio 2016

L’Occidente detesta i “Golpe”quando non sono conformi ai propri interessi

 Recep T. Erdogan. Il nuovo sultano

L’Occidente detesta i “Golpe”quando non sono conformi ai propri interessi.

Le cancellerie occidentali si congratulano con Erdogan per il ripristino della “democrazia” in Turchia dopo il fallito golpe militare di Luglio. Nel frattempo il turco promette vendetta e duro castigo per i rivoltosi ed approfitta dell’occasione per regolare i conti con i quadri militari, tutti epurati, colpevoli o no, con i magistrati, sospettati di connivenza, con gli organismi costituzionali che non vedevano di buon occhio le sue riforme assolutistiche, con i gruppi dissidenti, quelli ancora non messi in condizione di non nuocere.

In pratica il “neo sultano” sta attuando quella marcia verso il potere assoluto, senza contrappesi costituzionali, a cui sempre ambiva. Troppo per non sospettare che sia lui stesso ed il suo entourage ad aver architettato il Golpe per consolidarsi al potere. Un golpe sanguinoso costato qualche centinaio di morti e molti ufficiali turchi in fuga riparati in Grecia. La Turchia si avvia a perdere qualsiasi parvenza formale di democrazia e di stato laico per diventare uno stato integralista ed assolutista allo stesso livello dell’Arabia Saudita.

Tuttavia le cancellerie occidentali, da Obama alla Merkel, ad Hollande e Renzi, si “rallegrano” con il turco per lo scampato pericolo. I veri “dittatori” per l’Ovest sono sempre i soliti: Bashar al-Assad, Vladimir Putin, l’Iran degli Ayatollah e qualche altro.

Il tentato golpe in Turchia è’ fallito, secondo tutti gli osservatori, perché’ e’ stato male organizzato, fatto da dilettanti: un “vogliamo i colonnelli” in chiave turca. Giovani ufficiali, qualche colonnello, nessun generale (per lo meno allo scoperto), metodi dilettanteschi. Se si fossero rivolti alla CIA o al Mossad, il risultato sarebbe stato diverso.

Erdogan potrà’ seguitare il suo progetto del nuovo sultanato Ottomano, facile pensare che tornerà’ a richiedere altri miliardi alla UE per i profughi, dice lui, per le sue necessità’ di cassa, dicono gli osservatori. La UE sarà’ sempre sotto ricatto della Turchia per l’invio dei profughi e i Governi europei accetteranno tutto dal turco, pur di tenerlo quieto. Si sono defilati soltanto i britannici con il Brexit: di questa UE sotto ricatto non ne vogliono più’ sapere (chiamateli stupidi).

L’Occidente ha seguito con apprensione le fasi del tentato golpe ma non ha parteggiato per i militari laici: i golpe per l’Occidente vanno bene e sono da sostenere quando sono conformi ai propri interessi e quando vengono pilotati dagli USA e dai loro alleati, come accaduto in Ucraina nel 2014, un successo quello fatto da professionisti. Si spiega perché’ è’ stato un successo. C’erano dietro la CIA, Soros, l’M16 ed. altri organismi seri.

Idem per quello fatto in Libia con lo spodestamento di Gheddafi, quello si considerato dall’Ovest un dittatore, tanto che è intervenuta la NATO in forze, si erano mobilitati allora Sarkozi, Cameron e Napolitano, personaggi illustri. Si erano utilizzati allora in Libia i miliziani di Al Qaeda e sono tornati utili anche su altri teatri di operazioni.

Bashar-al-Assad in divisaIn Siria, ad esempio, dove da oltre 5 anni l’Occidente cerca di rovesciare il Governo di Assad, un presidente eletto (al contrario di quanto sostengono i media atlantisti), senza riuscirsi, in combutta con Arabia Saudita, Qatar e Turchia, mediante una armata di mercenari jihadisti. Se le forze integraliste fossero riuscite a rovesciare Assad mediante un Golpe questo sarebbe salutato da tutto l’Occidente come un “ripristino della democrazia” anche se ne sarebbe derivato un califfato islamico ed un caos tipo Libia.

Questa soddisfazione pero’ i siriani non la danno all’Occidente, anzi si sono stretti al loro presidente e, con l’aiuto russo, stanno sbaragliando tutti i gruppi mercenari protetti dagli USA e dalla UE, quelli che venivano pudicamente chiamati “moderati”.

Non c’è’ poi da meravigliarsi de l’atteggiamento di Washington: vero è’ che c’erano state delle frizioni con Ankara ma è’ ben noto che gli americani da anni appoggiano le fazioni sunnite integraliste in Medio Oriente, quelle per intendersi consimili all’Arabia Saudita ed alle monarchie del Golfo, i sunniti sono i favoriti dalla Casa Bianca, dai F.lli Mussulmani in Egitto ai gruppi integralisti che operano in Siria ed alle fazioni sunnite in Iraq. Tutte queste fazioni hanno ricevuto finanziamenti ed appoggio da Washigton come documentato da decine di inchieste e dagli stessi documenti del Pentagono e della DIA. Gli USA non desiderano un governo laico in Turchia che possa riavvicinarsi a Mosca ed all’Iran. Sarebbe per loro una iattura.

A questo punto non si può’ non fare un paragone fra Erdogan (fuggito al momento del Golpe) ed Assad il quale, sottoposto ad un assedio per oltre 5 anni dagli USA dall’Europa e da loro alleati sauditi e turchi, non è’ mai fuggito, ha rifiutato ogni compromesso, è’ rimasto alla guida del suo esercito a difendere la sua Siria, tanto da essere denominato il “leone di Damasco”.

Due uomini di Stati vicini ma totalmente diversi fra loro: il turco ed il siriano. Sarà’ la Storia a giudicarli.


Luciano Lago


fonte: http://www.controinformazione.info/loccidente-detesta-i-golpequando-non-sono-conformi-ai-propri-interessi/

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