In Italia, i
servizi offerti dallo stato sono gravemente deficitari. La giustizia ad esempio
è lacunosa, incomprensibile e dai tempi lunghissimi, ben oltre il grado massimo
di umana sopportazione. La sanità funziona a ‘pelle di leopardo’, in alcuni istituti
se la cava, in altri (soprattutto al meridione) siamo alla preistoria ed anche
peggio.
La sicurezza è anch’essa lacunosa, la sorveglianza ambientale ridicola
e miope, la gestione del patrimonio storico/artistico impacciata e disattenta.
I servizi di assistenza alla persona inesistenti oppure insufficienti.
Stendiamo infine un velo pietoso sulla scuola e l’istruzione in generale.
In questo
quadretto d’insieme, è forse solo l’istituzione militare a spiccare. Ci si
dovrebbe chiedere come sia possibile che le cose vadano in questo modo. I media
di regime rispondono che è colpa degli evasori fiscali e dei cosiddetti furbetti
del cartellino mentre è chiaro che il sistema funziona male perché così è stato
progettato e gestito, onde poter essere meglio controllato e dirottato
dove, le elite occulte che governano le masse desiderano.
Una giustizia
farraginosa, permetterà l’arbitrio del potente, una sanità in difficoltà lascerà
campo libero ai maneggioni e così via. Il funzionamento gravemente deficitario
dei servizi pubblici quindi è funzionale al loro assoggettamento ai poteri
occulti. Lo stesso discorso è possibile rivolgere alla politica. Una classe
politica derelitta, inconcludente e litigiosa è il substrato ideale per poterla
gestire al meglio, sacrificandone di tanto in tanto alcuni elementi per dare l’impressione
di un qual ricambio invero mai avvenuto.
Ci si potrebbe
chiedere a questo punto perché negli altri paesi europei le cose vadano un
pochino meglio. La risposta, secondo me, è nell’inutilità di eccedere nel
controllo di popolazioni allineate e collaborative. Anche ai Kapò dei campi di
concentramento venivano dati abiti e pasti migliori, no? Paesi come la
Svizzera, il Regno Unito, la Germania, la Francia, i Paesi bassi, sono
funzionali all’assoggettamento delle popolazioni, collaborano attivamente all’instaurazione
del nuovo ordine mondiale, sono probabilmente stati creati appositamente per
svolgere specifici ruoli di gestione e diffusione dei diktat oligarchici.
L’aristocrazia nera
sta però abbandonando gli stati nazionali sostituendone le funzioni alle grandi
corporation. Il loro dominio diverrà così in breve diretto ed intoccabile. I residui
etici delle costituzioni nazionali non li toccheranno e la loro azione sarà
sempre più svincolata dalle leggi ed insindacabile, i loro vertici inarrivabili.
Il nuovo ordine
mondiale godrà di un vertice decisionale divinizzato: altero ed inconoscibile.
Dall’Olimpo del potere discenderanno parole ed azioni insindacabili e
perentorie. Di ciò, l’orrida comunità europea ne è un prodromo inquietante, con
i suoi trattatelli dittatoriali antidemocratici, disumani e distruttivi.
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