Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
mercoledì 14 giugno 2017
USA e Israele preoccupati per l’avanzata dell’Iran che è arrivato sulle sponde del Mediterraneo.
Forze sciite irachene sul confine
In un
articolo dell’ultima edizione del The New Yorker si scrive che “per la
prima volta dall’inizio della guerra in Siria, i combattenti appoggiati
dall’Iran sono riusciti a conquistare un percorso diretto tra le
frontiere iraniane e la costa del Mediterraneo”, ha indicato il
settimanale. Si tratta di un collegamento diretto che mette in
comunicazione la frontiera iraniana con il Mar Mediterraneo.
Secondo la pubblicazione, questo grande privilegio corrisponde alla
recente avanzata delle forze alleate dell’Iran tanto sul terreno
iracheno come sul territorio siriano che hanno sbaragliato i gruppi
terroristi come l’ISIS. Il grande obiettivo della corsa ad est delle
forze siriane era il controllo del confine iracheno.
Alla luce di questi sviluppi, si comprende meglio quale sia
stata la tattica del comando siriano-russo-iraniano: bloccare le truppe
dei fantocci filo-statunitensi dell’ESL in combattimenti secondari,
vicino al confine con la Giordania, per aggirarli più ad est verso il
confine iracheno. Gli statunitensi a quanto pare non se ne erano
accorti.
La rapida avanzata delle forze siriane ed alleate ha aggirato le due
basi degli USA e ha neutralizzato completamente i fantocci degli Stati
Uniti, a quanto pare con la presenza di forze speciali russe per
scoraggiare bombardamenti accidentali.
La conquista del confine Iracheno-siriano rende possibile il
collegamento con le unità di Mobilitazione Popolari sciite, le forze che
hanno sbaragliato il Daesh dalla parte irachena, a Mosul e dintorni. La
probabile mente strategica che ha diretto le operazioni è stata quella
del generale iraniano Soleimani, ricomparso non a caso fra le sue
truppe, una volta avvenuta la conquista del confine.
Forze sciite sul confine Iraq-Siria
La rete di strade che inizia dalla frontiera iraniana con l’Iraq e
percorre tutto il paese fino alla Siria, è stata assicurata la scorsa
settimana quando i combattenti sciiti pro iraniani hanno catturato
l’ultima serie di vallate irachene vicine alla frontiera siriana”,
spiega la pubblicazione The New Yorker.
Citando Fabrice Balanche, dell’Istituto Washington per la politica del
Medio Oriente, l’articolo mette in risalto che “è un percorso iraniano” e
aggiunge che gli iraniani possono andare dalla frontiera irachena fino
al Mediterraneo.
Dopo aver sottolineato la cruciale importanza di questo grande
vantaggio strategico, segnala che la rotta terrestre unisce tutti gli
alleati dell’asse della Resitenza nella zona, ovvero Hezbollah, il
Governo di Damasco e il Governo di Baghdad.
In relazione a questo, si fa conoscere il grande scontento delle
autorità della regione semiautonoma del Kurdistan iracheno, i quali
richiedono aiuto al presidente statunitense, Donald Trump, di fronte a
questa situazione.
Rimane il fatto, riconosciuto da tutti gli osservatori, che i governi
di Damasco e di Baghdad, alleati contro i gruppi terroristi, sono stati
gli unici a combattere sul terreno i terroristi mentre altri (gli USA e
Israele) facevano il “doppio gioco”.
La sconfitta dei terroristi
takfiri va a beneficio dei loro popoli, della sicurezza e della pace
nella regione, con il contributo essenziale dato dall’Iran e dalla
Russia ed dai loro alleati in Siria ed in Iraq.
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