L’Europa
è a un bivio, incastrata all’interno di una cornice istituzionale che
non può più reggere a lungo. Il processo di dolosa spoliazione del
benessere dei popoli che abitano il vecchio continente, specie di quelli
mediterranei, è in fase avanzata. Grecia, Portogallo e Spagna sono al
collasso, mentre Italia e Francia boccheggiano. I perversi architetti
che reggono le fila di tale disumana operazione, ovvero Draghi, Merkel e
Schäuble su tutti, conoscono perfettamente le conseguenze politiche che
una prolungata crisi economica giocoforza produce.
Alla lunga, l’aumento esponenziale della povertà e della disoccupazione favorisce l’ascesa al potere di nuovi potenziali dittatori, pronti a cavalcare la crescente sfiducia nei confronti della democrazia
e del parlamentarismo. Basti ripensare alla nascita del fenomeno
nazista per rendersene conto. Ora, alla luce di tale macroscopica
evidenza verrebbe da domandarsi: perché Draghi e Schäuble, protagonisti
all’interno di una superloggia tenebrosa come la “Der Ring”, fanno di
tutto per esasperare il quadro politico delle nazioni periferiche
dell’Unione Europea?
Forse perché entrambi, europeisti a parole, lavorano invece
concretamente per favorire il ritorno in auge di un nazionalismo
violento e autoritario? Il dubbio pare fondato, specie approfondendo il
curriculum massonico dei sopramenzionati personaggi. Mario
Draghi, per esempio, è affiliato anche presso la Ur-Lodge “Three Eyes”,
officina latomistica esperta nell’organizzazione di colpi di Stato a
matrice militare. Per non parlare di Wolfang Schäuble, “maestro
venerabile” di una superloggia, la “Der Ring” per l’appunto,
strettamente collegata ad altre Ur-Lodges sanguinarie e pericolosissime
come la “Geburah” e la “Hathor Pentalpha”.
Per inciso, furono proprio
alcuni torvi emissari dell’officina guidata dall’attuale ministro delle
finanze tedesco a riportare fin da subito il presidente Hollande a più
miti consigli. Come ricorderete, il capo dei socialisti francesi vinse
le elezioni del 2012 promettendo il varo degli eurobond e la fine delle
politiche di austerità. Promesse divenute ben presto lettera morta. Un
sapiente mix di blandizie e minacce, infatti, “normalizzò” rapidamente
l’operato di Hollande, pronto per quieto vivere a calarsi con
nonchalance nei panni del burattino etero-diretto da Angela Merkel.
Si è mai visto un musicista che odia la musica? No. Bene, allo stesso
modo non può esistere un europeista ferocemente contrario
all’introduzione degli eurobond. Draghi e Schäuble sono infatti a tutti
gli effetti degli anti-europeisti, ora finalmente smascherati
dall’intraprendenza di Tsipras, premier greco bravo nell’evidenziare e
mettere a nudo tutte le insostenibili incongruenze che accompagnano le
scelte dei massimi dirigenti continentali. Pur di non dare fiato alla
piccola Grecia, il cui Pil è pressoché irrilevante se valutato in
un’ottica di insieme, Draghi e Schäuble sembrerebbero perfino disposti a
negare liquidità al circuito bancario dell’Ellade. Si tratta di una
ipotesi ricattatoria, scellerata e meschina, ventilata con il chiaro
intento di costringe
il governo greco a tornare forzatamente all’uso della dracma. Figuri
come Draghi e Schäuble lavorano oramai a viso aperto al fine di
estirpare il concetto stesso di europeismo dal cuore dei cittadini.
Come ha ben sottolineato giorni fa lo scrittore Slavoj Zizek, le
libertà economiche non sono più fedeli compagne delle libertà civili e
politiche. In Oriente si sono progressivamente affermati sistemi che
coniugano senza imbarazzo libertà sul piano economico e repressione su
quello politico. A questo paradigma, già con successo sperimentato in
una parte importante del mondo, si ispirano i contro-iniziati Schäuble e
Draghi. Il redde rationem però si avvicina. Da una parte i fautori del
“modello cinese” proveranno o a cristallizzare la situazione attuale o,
in caso di oggettiva impossibilità, ad imporre nei paesi periferici
dell’Unione dei governi filonazisti controllati dal centro.
Dall’altra
tutti i sinceri democratici e progressisti, fedeli ai valori di libertà
ed uguaglianza, cercheranno di sconfiggere con coraggio e orgoglio le
forze della reazione, dotando finalmente l’Europa
di un governo democratico legittimato dalla fiducia espressa dal
Parlamento Europeo in rappresentanza della volontà e della sovranità
popolare. In questo senso, il timido sostegno garantito da Barack Obama
al suo omologo greco è di buon auspicio per il prossimo futuro. Il
destino dell’Europa dei prossimi decenni passa da questa delicata strettoia.
(Francesco Maria Toscano, “Draghi e Schäuble sono i veri anti-europeisti”, dal blog “Il Moralista” del 9 febbraio 2015).
fonte: http://www.libreidee.org/2015/02/der-ring-il-tempio-occulto-da-cui-fare-a-pezzi-leuropa/
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