Il Pd si inventa la delirium tax
Maria
Pia Busacchi fa la farmacista. Qualche giorno fa ha preso carta e penna
e ha esposto in vetrina un messaggio per tutti i passanti:
Qualcuno, al Comune di Bologna, deve aver dato di matto. I commercianti sono in rivolta. Anche i ristoratori e gli artigiani non l'hanno presa. Anzi, per togliere quasiasi dubbio, sono letteralmente furenti. Perché hanno capito che l'amministrazione comunale sta sistemando il bilancio comunale tassando l'impossibile. Nei giorni scorsi la data italiana della Sensation white night, appuntamento dance dove dee jay e pubblico si vestono completamente di bianco e ballano per tutta la notte, è saltata: era prevista per il 18 aprile, ma è stata cancellata.
Stessa scena per Diana Polazzi che ha scritto un cartello per informare i clienti che si accettano liste nozze. Di casi come questi ce ne sono a decine. Un tabaccaio, per esempio, è stato multato per aver scritto "self service aperto 24 ore su 24". Ma il caso più assurdo è senza alcun dubbio quello di un gioielliere, Arrigo Veronesi, che è stato tassato per aver scritto le proprie iniziali sullo zerbino posto all'ingresso del negozio.
Ora, anche grazie a Merola, Bologna è al secondo posto in Italia per pressione fiscale.
"In un momento di crisi, multa di 1.500 euro pe i cartelli esposti in vetrina dopo avere pagato 1.100 euro per le insegne. Multatemi anche per questo cartello!".Nel giro di meno di un anno a Bologna sono state emesse 1.620 contestazioni relative a presunte pubblicità. Il sindaco piddì Virgilio Merola si è, infatti, messo in testa di voler spremere tutti i commercianti con la tassa sulla pubblicità in vetrina. Ma, fate attenzione, per pubblicità s'intende anche i menù esposti in vetrina nei bar e nei ristoranti, i cartoncini con i prezzi dei prodotti, i cartelli con gli orari di apertura e chiusura dei negozi e gli zerbini. Tanto che i bolognesi l'hanno già soprannominata "delirium tax".
Qualcuno, al Comune di Bologna, deve aver dato di matto. I commercianti sono in rivolta. Anche i ristoratori e gli artigiani non l'hanno presa. Anzi, per togliere quasiasi dubbio, sono letteralmente furenti. Perché hanno capito che l'amministrazione comunale sta sistemando il bilancio comunale tassando l'impossibile. Nei giorni scorsi la data italiana della Sensation white night, appuntamento dance dove dee jay e pubblico si vestono completamente di bianco e ballano per tutta la notte, è saltata: era prevista per il 18 aprile, ma è stata cancellata.
"Siamo spiacenti - hanno scritto gli organizzatori su Facebook - a causa di aumenti imprevisti delle imposte applicate a Sensation rispetto allo scorso anno, siamo costretti a cancellare".L'Agenzia delle Entrate e la Siae hanno ricategorizzato Sensation nella sezione "intrattenimento danzante" causando un aumento delle imposte del 28%.
"Ciò rende la situazione economica non affrontabile",hanno sentenziato gli organizzatori. I commercianti, però, non se la passano meglio. Come racconta Giorgio Ponziano su ItaliaOggi, tutto viene considerato pubblicità e quindi tassato: i menù esposti in vetrina nei bar e nei ristoranti, i cartelli con gli orari di apertura e chiusura dei negozi e persino i cartoncini con i prezzi dei prodotti.
"Ma l'esposizione dei menù e dei prezzi è obbligatoriua per legge - spiega - se non vengono posti in evidenza si incorre in una sanzione per violazione della legge, se sono collocati al loro posto si incappa nella tassa".Questa, insomma, è l'aria che tira a Bologna. Il centrodestra ha pure provato a mettere Merola con le spalle al muro. Ma il sindaco non si è presentato in consiglio comunale. Intanto, in città, la protesta monta. Un ottico, Gianni Monari, ha dovuto sborsare quasi tremila euro: gli sono stati contestati i cartoncini dei prezzi, il cartellone con le offerte del mese e le foto di nozze esposte in vetrina. A un negoziante che vende dischi, invece, sono state contestate le copertine dei 33 giri esposti in vestrina.
Stessa scena per Diana Polazzi che ha scritto un cartello per informare i clienti che si accettano liste nozze. Di casi come questi ce ne sono a decine. Un tabaccaio, per esempio, è stato multato per aver scritto "self service aperto 24 ore su 24". Ma il caso più assurdo è senza alcun dubbio quello di un gioielliere, Arrigo Veronesi, che è stato tassato per aver scritto le proprie iniziali sullo zerbino posto all'ingresso del negozio.
Ora, anche grazie a Merola, Bologna è al secondo posto in Italia per pressione fiscale.
Italia: un popolo ridotto alla schiavitù fiscale
ROMA- Le proteste di questi giorno sono pienamente legittime. Lo dico senza peli sulla lingua, perché sono un cittadino italiano usurpato dalle tasse del potere politico. Quindi c’è poco da criticare chi in questi giorni sta protestando contro questo potere politico che ha portato l’Italia ad essere schiava del potere europeo. Ma il potere è un servizio che si rende ai cittadini, mentre la classe dirigente italiana ha usato il potere per fini diversi dalle esigenze dei cittadini, boicottando le opportunità da destinare alle ragioni di vita dei cittadini italiani.
La prima cosa che bisogna fare è non dare più retta agli economisti, perché alla fine fanno le ragioni e la difesa della casta e dell’Europa. Infatti il popolo ce l’ha con i politici e i sindacati, quest’ultimi sono un’altra piaga di questa società. L’Italia paga fior di miliardi ogni anno da destinare al fondo salva stati della comunità europea. Soldi dei cittadini italiani, che oggi pagano il 70% di tasse, per poi non avere in cambio niente in termini di servizi e regalano soldi a degli estranei.
La classe dirigente ha ridotto l’Italia a schiavitù fiscale. Un paese che aumenta le tasse per uscire dalla crisi è come tagliare le gambe ad un bambino per impararlo a camminare. Tradotto: è pura follia. La politica italiana non è all’altezza di governare questo paese. Il popolo l’ha capito, se pur in ritardo, ed ora sta protestando perché non accetta più la schiavitù in cui è stato trascinato dai partiti italiani.
Francesco Torellini
fonte: http://quotidianoitalia.it/italia-un-popolo-ridotto-alla-schiavitu-fiscale/
I
nuovi schiavi e il denaro che non c’è
«Potrete
ingannare tutti per un po’.
Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre»
Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre»
Altro che impacciato, helicopter Bernanke il nuovo
governatore della FED americana è un professionista degno erede di Mr.
Greenspan. Con interventi apparentemente contraddittori e sconclusionati
(ora aumento i tassi, ora li diminuisco, ma non troppo…forse…) sta
tenendo i mercati finanziari e valutari a galla come un vero
illusionista di professione. Tre parole azzeccate ed il gioco è fatto:
dollaro giù, dollaro su euro su, oro giù, borse su ….una stampatina
di monete da gettare dall’elicottero (appunto) e l’economia
riprende…facile no?
Ovviamente non è da solo in questa avventura, ma è il direttore d’orchestra di tutte le altre bande centrali che aprendo e chiudendo i rubinetti creditizi e monetari, determinano la riuscita o il fallimento di nazioni, imprese e persone di tutto il mondo.
Altro che politica, altro che governi di destra o
sinistra…i veri padroni del mondo sono loro. Con il giochino stupido
stupido di rifilarci cartamonetastraccia contro ricchezza reale hanno
soggiogato tutto il primo, il secondo e pure il terzo mondo, ma non
basta chiedendo anche gli interessi tengono schiave miliardi di persone
che si scannano le une con le altre per cercare accaparrarsi abbastanza
denaro da restituire.
Il bello è che la cartamonetastraccia per gli interessi non viene deliberatamente stampata, quindi ogni giorno necessariamente c’è chi soccombe nella continua lotta alla ricerca del denaro e viene schiacciato, deriso, umiliato e emarginato dal sistema, mentre loro decidono come Dei della vita e della morte delle persone assaggiando chicchi d’uva matura e sorseggiando nettare nelle loro dimore sull’Olimpo.
Non ci credete? Bene, ve lo spieghiamo in un modo molto
semplice: a fronte dell’emissione di denaro, la banda centrale chiede
titoli di debito (obbligazioni) allo stato di pari importo – es.
lo stato ha bisogno di 100 talleri, la banda centrale stampa 100 talleri
a fronte di una promessa di restituzione da parte dello stato di 100
talleri più un modico tasso di interesse. Ora, immaginiamo che non
esista altra moneta in circolazione se non quei 100 talleri, dove
pensate che lo stato troverà i talleri in più per gli interessi?
Ovviamente da nessuna parte, NON ESISTONO! L’unica possibilità è toglierli da quei 100, ma allora si rinuncia ad una parte dell’investimento, oppure chiederli alla banda centrale che però li stamperà solo a fronte di altre obbligazioni e chiedendo altri interessi. Capito allora dove sta il trucco?
In pratica hanno creato un sistema per il quale la
restituzione degli interessi è impossibile se non attraverso un
nuovo indebitamento e la cosa è resa ancora più difficile perchè a
fronte di talleri di cartastraccia alla banda centrale lo stato deve
restituire ricchezza vera prodotta dal lavoro e dall’intelligenza
delle persone.
Purtroppo però non finisce qui. Lo stato di per sé non produce niente, è solo un’invenzione giuridica e per far fronte ai sui impegni con la banda centrale chiede tasse sempre più alte ai suoi cittadini e alle sue aziende diminuendo sempre più i servizi erogati in modo proporzionale all’aumento del debito. I cittadini e le aziende a loro volta dovendo far fronte ad un costante aumento delle imposizioni statali sul reddito prodotto (Irpef, Irpeg ecc.) e sui beni consumati (accise, Iva ecc.), molte volte sono costretti ad indebitarsi attraverso il sistema bancario che a sua volta chiede altri e più sostanziosi interessi esattamente con lo stesso sistema della banca centrale solo che la moneta emessa sarà monetastracciavirtuale ovvero generata dal computer (sappiamo cosa state pensando…levatevelo dalla testa il vostro computer non è buono, quelli che creano denaro sono solo quelli delle banche!).
Attenzione, anche in questo caso però mancano i talleri
per gli interessi, semplicemente NON ESISTONO.
Quindi lo stesso sistema con il quale vengono indebitati gli stati dalle bande centrali, viene utilizzato dalle bande commerciali per indebitare aziende e singoli e poiché lo stato non esiste i singoli, in pratica devono pagare due volte, una per l’indebitamento dello stato (importo nominale più interessi) e un’altra per l’indebitamento personale (importo nominale più interessi) a fronte di cosa? Di cartamonetastraccia in un caso e di monetastracciavirtuale nell’altro!
Adesso capite perché se il nostro PIL non cresce siamo immediatamente tutti più poveri?
Che
per mantenere il nostro tenore di vita dobbiamo correre sempre di più?
Adesso vi è più chiaro cosa vogliono dire quando parlano di sana competizione? Significa che per restituire il prestito alla vostra banca dovete lottare nell’arena con gli altri per arrivare ad accaparrarsi quella poca monetastraccia di carta o virtuale togliendola a qualcun altro che non trovandone più disponibile verrà pignorato dei suoi beni, verrà dichiarato fallito e lasciato ai margini della società come persona indegna perché non è riuscito a procurarsi qualcosa che NON ESISTE!
Ah se sapessero che non è tutta colpa loro se non hanno trovato il denaro che non c’è se la loro azienda è fallita, se non sono riusciti a rientrare in tempo nei termini dello scoperto di conto corrente…ah se sapessero che sono vittima di un meccanismo perverso fatto a posta perchè ogni giorno qualcuno soccomba e sia fagocitato dagli uffici legali delle banche e dagli ufficiali giudiziari… se lo sapessero…
Se lo sapessero le famiglie dove prima lavorava solo il
capofamiglia e manteneva quattro o più persone, mentre oggi solo per
sopravvivere devono lavorare almeno in due ed a volte non basta…se
sapessero che la casa che hanno acquistato con tanti sacrifici la
pagheranno almeno il doppio alla banca che gli ha “concesso” un
mutuo a 10-20 o 30 anni (una vita intera) con un semplice click sul
computer ovvero semplice aria fritta, e se non riuscissero a pagare le
rate ecco che la banca si prende la loro casa, la loro vita … ah se lo
sapessero.
Se lo sapessero coloro che votano a destra o a sinistra perchè trionfi la pace, la libertà e la democrazia, perché vengano tutelati i loro interessi, se sapessero che quegli stessi politici che parlano di alti ideali e rispetto delle regole sono stipendiati due volte, una, piuttosto profumatamente, dalla comunità e l’altra dai loro veri padroni, sempre con i nostri soldi sia chiaro, che li hanno messi in quella posizione per eseguire meglio i loro ordini…se lo sapessero quelli che hanno votato la sinistra…se lo sapessero quelli che hanno votato la destra.
Se sapessero come hanno svenduto l’Italia nel 1992 e come
continuano a farlo imperterriti, con quella faccia tosta di chi ha le
spalle coperte dai potenti…se lo sapessero.
Se sapessero che in 10 anni di finanziarie ci hanno sottratto 240 miliardi di euro e con quella che verrà fanno 275 miliardi di euro ovvero 532.474.250.000.000 di lire. Pensate a quante cose si potevano fare con quei soldi che invece sono finiti nelle tasche delle banche centrali per ripianare un debito che NON ESISTE!
Ci hanno rubato tutto persino le parole. Non possiamo urlare Forza Italia senza pensare a Berlusconi, non possiamo dire pace senza pensare ai militari con i carri armati impegnati nelle missioni di peace-keeping (?!), alla democrazia senza pensare all’Afghanistan o all’Iraq e agli americani che la esportano come fosse una merce. Dicono che siamo un popolo libero e democratico, secondo noi un popolo è libero quando può scegliere, quando fischietta mentre lavora, quando i suoi figli crescono con l’amore della famiglia, ma come può esserci tutto questo con un sistema monetario creato per indebitare, soggiogare, derubare? che per onorare assurdi ed inesistenti debiti spinge le persone a lottare le une contro le altre?
Se vi guardate intorno vedrete sempre più persone correre
dalla mattina alla sera per un pugno di cartastraccia per rincorrere
scadenze, tasse, debiti, bollette, affitti, rate, multe, cartelle pazze
ecc. non ne troverete nemmeno uno che mentre fa il suo lavoro fischietta
ed e’ felice. Siamo davvero liberi o siamo i nuovi SCHIAVI?
Ahh se tutti loro sapessero queste cose… cosa pensate che farebbero?
«È un bene che gli abitanti della nazione non capiscano abbastanza il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina»
Pierluigi
Paoletti
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