giovedì 26 febbraio 2015

Spazio piegato, (com)presenze e... "vecchi merletti".

Bce: Draghi, piano acquisti titoli fino a inflazione normale.
Il programma di acquisto di titoli pubblici da parte della Bce, per 60 miliardi al mese a partire da marzo, continuerà "fino a fine settembre 2016", ha ricordato il presidente Mario Draghi.
"In ogni caso - ha aggiunto - durerà fino a quando il consiglio dei governatori vedrà un aggiustamento sostenuto nella traiettoria dell'inflazione che sia consistente con il suo obiettivo di raggiungere un tasso di inflazione inferiore, ma vicino, al 2% a medio termine".
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  • piano acquisti titoli fino a (significa che le risorse disponibili alla/per la Bce sono infinite, ergo, la limitazione dentro alla quale ti muovi/sei è solo una finzione, un artifizio contabile e mentale)
  • inflazione normale (ti stanno convincendo che l’inflazione esiste e che è anche “normale” attorno al due percento. L’inflazione erode il potere di acquisto del tuo “avere” e permette di renderti, dunque, sempre più famelico/a, alla costante ricerca di “utili”, sempre di/in corsa per difenderti dall’erosione di questa realtà simile ad acido muriatico, che ti porta via tutto piano piano, compresa la Vita).
La verità su questa Realtà/Mondo è certa(mente) quanto di più sconvolgente tu possa anche solo osare ad immaginare. Stanne pur certo/a. Per questo eviti accurata(mente) di avvicinarti ad una simile condizione di “vuoto”… 
Bevi proprio di tutto (in fiducia).
Ma, allo stesso tempo, ne sei sempre attirato/a, incuriosito/a, girandoci attorno senza mai trovare il coraggio di (app)rofondire.
Tesoro vende tutti 7 miliardi Bot a 6 mesi, tasso a minimo record.
Il Tesoro ha fatto il pieno in un'asta di 7 miliardi di euro di Bot a 6 mesi, registrando un tasso al minimo storico dello 0,090%. Nel collocamento dello scorso gennaio il rendimento pagato da via XX Settembre era stato dello 0,16%.
In aumento anche la domanda, che sale a 1,81 volte l'offerta rispetto al rapporto di 1,74 del precedente collocamento.
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Ormai, lo sai... 
A “chi/cosa” il “Tesoro” ha venduto tutti questi Bot a tasso zero?
Chi, di "sano di mente", in una Realtà/Mondo simile, comprerebbe qualcosa che non rende nulla?
Quale attore (com)partecipante può (in)vestire, senza timore alcuno e senza necessità di avere un ritorno diretto sugli utili?
Beh, chi... se non gli stessi attori bancari (e similari) che godono nel/del (man)tenere “così” questa (f)orma di reale (ri)emersa. Certo, perché i dispositivi bancari (istituzioni) vivono nutrendosi e traendo utile, da tutto ciò che è e (rap)presenta l’ambito globale sociale e, non certo, dall’interesse derivante dai finanziamenti alla luce del Sole (ormai a zero o, addirittura, negativi).
Il castello di carte va tenuto in piedi, altrimenti (altra mente) finisce questo (lo) “spettacolo”
Per renderti complice (in)diretto, ti hanno ingabbiato in ogni modo, sfera e contesto:
a livello religioso/spirituale, ad esempio (dove puoi "rifugiarti" per trovare del conforto/placebo), è avvenuta l’invenzione del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno.
Tutto, pur di auto intrattenerti "qua, così". Tutto pur di renderti passivo, paziente, inerte, inerme, aderente per mancanza di alternativa apparente, etc.
Tutto, pur di controllarti dentro e fuori…
Tutto! È difficile a credersi ma, è così.
Tutto. Anche la cosiddetta spiritualità, che tanto è/va di “moda”.

C’è un sapere antico e filtrato, che di fatto ti ®aggiunge ad hoc, del tutto disinnescato alla base (mantra, discipline olistiche, antiche terapie, forme di cura energetica, etc.). Un sapere che è ancora in questo Mondo ma che, pur(troppo), è diventato “di” questo Mondo, ossia… è divenuto un (ri)piego, un surrogato vuoto, scarno, scarico, senza Vita né portata, né slancio esistenziale, né modalità di visione altra…
E... in questo “tutto”, tu (con)segui semp®e più asfittico e senza possibilità.
Quando tutto è “così” (di un solo "colore", di fatto, essendo la diversità una caratteristica sfruttata solo per la tua “catalogazione unica/univoca), tutto sfugge dalla sua/tua più autentica portata rivelatrice, per via dell’indottrinamento auto indotto che ti viene fatto e che, dunque, impari a farti da solo e, addirittura, a fare anche agli altri. La “cecità” è un virus, che passi ai “tuoi” figli, familiari, amici, conoscenti…).
Comune non significa innocuo”…
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Qualcosa di… totale, è in grado di (dis)togliere l’attenzione da tutto il resto, da tutto ciò che non è (pre)visto.
Questo grado del tutto è, però, anche un principio di squilibro.
Infatti, nella Realtà/Mondo (con)seguente… tutto (ri)sente di questa “orma” (im)manifesta, (im)pressa a fondo sullo/nello (s)fondo.
Il “sapere umano” è, così, un mezzo vettore che appiana ogni diversità possibile. Il “viso pallido” che colonizza il Mondo non è una barzelletta e ciò che è divenuto, “oggi”, il Mondo… non è qualcosa di “bello”. Or(mai), non è più solo il “viso pallido” che detta legge, ma ogni attore “a colori” fa (p)arte di questa forma di reale, recitando opportuna(mente) secondo interesse, utilità, convenienza, convenzione, credo, valori, etc.

Attori che, facendo così, (man)tengono tutto in piedi, d'insieme...

Tutto ciò che “non andava bene” è stato messo alla “porta”, rimanendo alla “finestra” (comunque, sempre compresente, anche se assolutamente dimenticato, per mancanza di presa in visione e pratica).
Qualcosa si (pre)occupa che tutto rimanga “fermo e così”.
Nucleo Primo = umani del primo tempo (di passaggio tra le ere o, come minimo, tra le ultime due, che le paratie stagne delle ere glaciali testimoniano in silenzio)…
Chi, tra tutti, può credere a questa versione delle “umane cose”, che SPS porta e (ri)emersione?
Forse… gli ultimi testimoni del passaggio glaciale, ancora oggi viventi sul Pianeta e (dis)persi nel Pianeta stesso, che li accudisce, li nasconde o li avvizzisce sempre di più. Chissà…
Aborigeni, Maori, Indios, Dogon dell’Africa, etc.
Chissà

Realtà "aumentata" (sigh)...
Persone lontane, (s)collegate dalla Rete e dalla possibilità di “far conoscere/(ri)cordare”.
Persone dimenticate da “tutti”, disinnescate, (com)presse, relegate a vivere in spazi sempre più (ri)stretti e sempre più ®aggiunti dal “progresso”.
La parola progresso deriva dal latino…:
andare avanti, avanzare, procedere”.
Il termine può avere vari significati…
3) lo svolgimento di un fenomeno nel tempo
In definitiva il termine "progresso" designa il mutamento nel tempo di un sistema (sociale, culturale, politico, economico, tecnico, ecc.) da un determinato stato a uno o più stati successivi, che vengono considerati "migliori" o più "avanzati" del precedente in base a qualche criterio di valore, esplicito o implicito.
Il termine può anche designare la trasformazione del sistema considerato in un altro qualitativamente differente…
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  • vengono considerati "migliori" o più "avanzati" del precedente in base a qualche criterio di valore, esplicito o implicito
  • la trasformazione del sistema considerato in un altro qualitativamente differente
  • lo svolgimento di un fenomeno nel tempo…
Google (ri)porta, anche, sotto all’etichetta “arc.” (che dovrebbe significare, arcaico):
"modo di contenersi, di procedere"…
Wow.
modo di contenersi” (pro-cedendo).
Che, associato alla tipologia di temporalità, derivante dalla dicitura “arc.”, diventa maggior(mente) significativo e “parlante” in senso più espanso, altro, differente, multi prospettico. Vero?
(Pro)cedere (progresso) è, infatti, anche:
più in particolare, con riferimento alla moralità del comportamento, agire, contenersi in un determinato modo in certe situazioni o nei confronti di certe persone…
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Il “con(tenersi)” è l’auto (in)trattenimento per tacito assenso, derivante dall’elimin(azione) delle alternative (app)arenti, per l’atto dello stare “qua, così”.
Tu sei sotto al controllo della totalità (grande massa di concentrazione di potere).

La frattalità espansa (re)distribuisce la “grande concentrazione” nel tutto, (ri)parametrando per pesi e misure, in maniera direttamente proporzionale alle (com)presenze facenti (p)arte del piano di riferimento ambientale/sociale (circuito secondario implementato su quello principale).
La “grande concentr(azione)” (im)piega lo spazio (il tutto) (pre)determinando la (ri)forma della realtà (con)seguente.
Come è sopra, così è sotto. Come è sotto così è sopra”:
L’alto (pre)determina il basso, che (con)segue. Senza, per questo, (sof)fermarsi su cosa sia “alto e/o basso”. Non è questo il modo di “procedere”, perché in questo modo sei (dis)posto come colui/colei che è atto/a (pro = a favore) al “cedere”.
Ok?
Fai attenzione alle radici ed alle (ri)forme contenute nei “termini”, che pensi di usare ed, invece, ti usano, ti asserviscono, ti osservano, ti servono in tavola in quantità di pietanza…
Come è sopra, così è sotto. Come è sotto così è sopra”:
  • (ri)esci dal loop che “ti ha”
  • (ri)solvi il dubbio, l’enigma che ti (in)trattiene o, meglio, che ti auto (in)trattiene.
Hai l’idea di fare tutto da solo/a, ma non è così. Sei portato/a ad essere “così”.
Dall’ambiente in toto; completa(mente) “inquinato” e “di parte”… perché divenuto “casa” (Anti)Sistemica, per “mezzo/strumento” della avio diffusione del segnale (im)portante, ad opera della frattalità espansa… comandata (in)direttamente (senza fili, wireless) dalla (com)presenza a maggiore concentrazione, del Nucleo Primo (questo è il suo più grande vantaggio su di te. Quello di essere rimasto nell’ombra, seppure compresente a/con te. Inosservato. Immanifesto. Ubiquo. Uni(vo)co, etc.).
Queste sue qualità/caratteristiche, chi/che cosa ti fanno (ri)cordare?
Forse, l’immagine religiosa/spirituale di “Dio” (in qualsiasi riforma gli umani lo abbiano raffigurato)?
He He…

Tutto (ri)torna (e lo fa, soprattutto, se ricomprendi la prospettiva che SPS contribuisce a mantenere salda, anche in questo piano di realtà riemersa. Non l’unica forma di reale/reale possibile).
Ora, se tu non osservi dal tuo terzo stato (centro sincronico dal “lato tuo”), tutto ti (mani)pola… per questo “ti viene offerto il progresso” (perché non sei più, da tempo immemore, nel tuo terzo stato).
Hollywood: un impianto smaltitore di “fantasia”.
Ciò che (ri)emerge nel Mondo (fantasia, immaginazione, alternativa, speranza, amore, etc.)… attraverso l’industria cinematografica, viene come disinnescato alla base (gli autori vengono ripagati in denaro/fama, perdendo il senso originale del loro "parto").
Pertanto, ogni valido (s)punto individuale (originale) risulta come insabbiato e depotenziato, quando centinaia di milioni di persone lo “vedono solo come una trama da film”.
Per questo ti viene “detto” tutto, attraverso questo canale di “fiction”.
Allo stesso modo/tempo, tu sei scandagliato/a, (ri)programmato/a, (manu)tenuto/a, aggiornato/a, resettato/a, condotto/a, etc.
Le informazioni del pro(ce/gre)sso passano da “là a te”, senza colpo ferire.
È un segnale (im)portante (ciò che ti guida, mentre tu ti fidi nel farti portare. Il prossimo avvento della “guida automatica” per le automobili, ha una valenza frattale di questo tipo).
Nel mondo in cui vivi adesso, leggende e incubi sono reali”.
Il settimo figlio

Se hai (pre)sente il messaggio di SPS, in toto o anche solo relativo alla frattalità espansa, il cui effetto è (pre)determinato dalla concentr(azione) di potere coeso (massa critica), allora puoi (se hai/sei presente) (ri)com(prendere) la realtà che ti attornia, in maniera differente rispetto al “solito”.
Se non sei nel tuo terzo stato, allora… sei nel terzo stato altrui (Nucleo Primo). "Quello che lasci, viene preso"...
Se non sei, quindi, central(mente)sincronico con il tuo centro, allora ti (ri)trovi nel centro di massa del Nucleo Primo, che non corri(sponde) a te, bensì, è dislocato al di fuori di te, pur facendo le veci del “tuo” centro. È un po’ come fare media, no?


Dove si trova la media di qualcosa, tra entità a peso specifico quasi identico e una sola identità a grande centro di massa?
Ad esempio, se os(servi) il Sistema Solare… dall’alto delle sue autentiche proporzioni, puoi capire logicamente che la massa del Sole è una (com)presenza, che rende tutte le altre “serve”, ossia, il centro di massa del Sistema Solare è molto più vicino al Sole che a qualsiasi altro Pianeta:
Il 99% di tutta la massa del sistema solare è concentrata nel Sole, quindi il centro di massa del sistema cade al suo interno e gli altri corpi orbitano intorno ad esso, legati dalla forza di gravità; in realtà anche il Sole si muove attorno al centro di massa e questo provoca una sua oscillazione periodica, la cui entità è causata soprattutto dall’interazione di Giove, il pianeta di maggiore massa…
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Non solo:
Si trova ad una distanza di centocinquanta milioni di chilometri dalla Terra. Ruota su se stesso in senso antiorario con velocità variabile, massima all’equatore e minima ai poli, e si muove all’interno della Galassia compiendo un moto di traslazione
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Il 99% di tutta la massa del sistema solare è concentrata nel Sole…
(Ri)ecco lo squilibrio "naturale", che anche sulla Terra (ri)conosci (la società è cosparsa del rapporto 80/20, tendente ormai al 90/10, frutto del rapporto di origine del 99/1).

Che ne pe(n)si?
Una simile (com)presenza, piega tutto di (con)seguenza e (ri)polarizza (rende fertile, adatta, favorita) ogni situazione, in maniera analoga (permette e concepisce situazioni “a copia dell’originale”).
La Terra (ri)sente di questo (ri)orientamento.
Sulla Terra, tutto si adatta e (con)segue.
La società diventa così.
Lo squilibrio impera.
Perché la grande massa “conosce” la legge/mezzo/strumento della frattalità espansa…
Il Sole (ri)sente, a sua volta, della Galassia (insieme), che (ri)sente degli altri Soli Centrali e delle altre (com)presenze... via via sempre più lontane e, per questo, sempre più grandi.
È una Rete di comunicazione. Qualcosa di organizzato ad hoc, per mantenere, distribuire, controllare (interesse).
Qualcosa di troppo grande per essere (ri)compreso o anche solo “preso in consider(azione)”.
Hollywood, ad esempio, (p)rende tutto ciò che è stato scritto, immaginato, pensato, etc. dagli umani e (ri)trasforma tali spunti in trame da film, disinnescando tutto alla base. Perché?
Perché tu (spettatore) sei (con)vinto di assistere “solo” alla proiezione di un film, di un prodotto di fantasia per il tuo intrattenimento, simbolo del progresso.
Ecco che, allora, il sapere originale diventa come fumo, che entra in te per il tempo dello spettacolo e poi esce fuori senza lasciare grandi segni di attività/cambiamento.
Il disinnesco funziona anche così.
  • tu ti abitui a vedere film, che drenano il potenziale delle idee
  • tu ti abitui ad essere un dispositivo auto drenante
  • rimanendo sempre più “piatto”…
 

Lo so. Lo so… che non ci credi. Del resto non è così semplice (con)vincere il “tuo” sistema difensivo (firewall).
Scoperto un buco nero colossale all'alba dell'universo.
Gli astronomi hanno identificato un buco nero gigante che ha una massa pari ad almeno 12 miliardi di volte quello del Sole.
Non è tuttavia il più grande in assoluto ma, in termini astronomici, è incredibilmente vecchio:
si è formato “solo” 875 milioni di anni dopo il big bang, quando l'universo aveva un'età pari al 6% di quella attuale.
Si tratta di una sorpresa, dicono gli esperti in un'analisi pubblicata sulla rivista Nature, perché i buchi neri in teoria crescono relativamente piano risucchiando le stelle che si avvicinano troppo. L'oggetto straordinario si trova al centro di una quasar che emette un milione di miliardi di volte l'energia del nostro Sole.
"Come si arriva a un buco nero così grande in così poco tempo?", chiede Xue-Bing Wu, della cinese Peking University, a capo dello studio. Wu e i suoi colleghi non hanno visto direttamente il buco nero, che per definizione ha una tale gravità che nulla, nemmeno la luce, può sfuggirgli. Telescopi piazzati in Cina, Hawaii, Arizona e Cile hanno invece individuato un quasar, un nucleo galattico la cui luminosità è legata al riscaldamento dei gas che lo compongono e che si riscaldano mentre finisce in un buco nero.
"Questo è il più grande mostro che abbiamo individuato in termini di luminosità", ha commentato al National Geographic Avi Loeb, il direttore del dipartimento di astronomia di Harvard (non coinvolto nello studio), secondo cui quel quasar è 40.000 volte più luminoso della Via Lattea.
Come tutti i quasar, quello scoperto sembra una stella normale. Ma quando gli astronauti hanno analizzato la sua luce nel dettaglio hanno compreso la velocità con cui si stava allontanando dalla Terra e dunque quanto lontano si trova (in un universo in espansione, gli oggetti più distanti si allontanano dagli altri il più velocemente possibile). L'incredibile luminosità del quasar ha permesso agli studiosi di capire quanto potenti sono i gas che si stanno riscaldando in esso, cosa che a sua volta suggerisce quanto enorme è il sottostante buco nero.
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  • come tutti i quasar, quello scoperto sembra una stella normale…
  • che a sua volta suggerisce quanto enorme è il sottostante buco nero.
  • si è formato “solo” 875 milioni di anni dopo il big bang, quando l'universo aveva un'età pari al 6% di quella attuale…
Che cos’è questo Buco Nero?
È (com)presenza.
È controllo.
È la grande massa (in)osservata che piega tutto, di (con)seguenza…
Quando guardi al/il cielo stellato, guardi alla luce ed ignori completa(mente) il buio. Ma, se ci pensi, bene… è proprio il buio che ti (per)mette di osservare i corpi luminosi. E, dunque, è proprio il buio che osservi:
una distesa di assenza di luce (grande massa) nella quale scorgi qua e là dei puntini di luce.
Il “Big Bang” è (ti dicono) la nascita del tutto, dal vuoto (nulla).
Il Buco Nero (allora) è il “vuoto” (nulla), perché assorbe tutto.
Ergo, il Big Bang è opera (nasce) del Buco Nero, probabilmente, nella sua versione “opposta”, di (ri)lascio.
Ma, ciò, non (im)porta, ora.
È opportuno accorgersi della (com)presenza della grande massa (im)manifesta, che (dis)piega tutto, per mezzo della frattalità espansa…
Perché:
come è sopra, così è sotto”.
E la (ri)prova è, che:
come è sotto, così è sopra”…
Non è un loop, la famosa espressione. Ti sta solo dicendo che:
l’un verso (pre)determina… l’altro verso (come conseguenza duale, azione e reazione).

Il circuito è aperto; si inabissa solo in se stesso (sparisce dalla portata dei sensi rimasti), e (pro)segue in maniera "altra".
Dunque, non è un circuito chiuso ma un circuito che si (rac)chiude in se stesso, per questo motivo “sopra – alle righe”.
Sulla Terra, la natura (ri)sente di ciò e le (ri)forme prendono le stesse caratteristiche, (ri)piegandosi su se stesse. Chi in maniera più marcata (copia). Chi in maniera quasi non appariscente (sempre frattale).

Ogni fenomeno “naturale” ne (ri)sente:
anche i fenomeni sociali, la mente umana, e la società stessa
le (ri)forme di Governo
la realtà (ri)emersa
e
tutto quello che (ri)esci a pensare/immaginare.
All’origine ed in te… è la stessa cosa:
un virus intestinale sconosciuto è presente in metà della popolazione mondiale.
È ufficiale, un virus (batteriofago e silente) vive all’interno del nostro intestino:
è "ospitato" dalla metà della popolazione mondiale e questa scoperta è stata decisamente accolta con sorpresa da parte degli scienziati, dato che si tratta di un virus fino ad oggi sconosciuto ma che è stato collegato a diverse patologie dell’apparato gastro-intestinale, tra cui anche obesità, cancro e diabete...
Una tecnica nota come "amplificazione del Dna", che ha mostrato come si trattasse appunto di un nuovo virus, sconosciuto ma presente in circa la metà delle persone prese a campione...
La particolarità risiede nel fatto che, in realtà, non si tratta esattamente di un "nuovo" virus, bensì di un agente infettivo decisamente "anziano", fattore che spiegherebbe come mai sia così diffuso.
A questo proposito Robert A. Edwards ha affermato:
"Non è insolito andare alla ricerca di un nuovo virus e trovarlo, ma è molto raro trovarne uno che così tante persone hanno in comune. Il fatto che abbia "volato sotto il radar" per così tanto tempo è molto strano. Lo abbiamo praticamente trovato in ogni popolazione che abbiamo esaminato e, per quanto possiamo affermare, è vecchio come gli esseri umani"...
Il dottor Amesh Adalja, medico presso l'Università di Pittsburgh e rappresentante della Infectious Diseases Society of America, ha affermato in proposito:
"La nuova scoperta aggiunge un altro pezzo del puzzle per aiutare i ricercatori a capire come i microbi nell’intestino possano influire sulla salute umana. Va inoltre specificato che, solo perché il virus è comune, non significa che sia benigno, anzi:
potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo dell'obesità o del cancro".
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Il virus, chiamato crAssphage, appartiene alla famiglia dei batteriofagi e vive infettando uno dei più comuni batteri della flora intestinale, i Bacteroidetes. Il suo ruolo nel nostro benessere? Dal momento che i Bacteroidetes sono strettamente connessi ad obesità e diabete, si ipotizza che anche il neo-virus crAssphage giochi un ruolo determinante in queste patologie. In particolare, lo si associa all’obesità…
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Lascia perdere il fattore obesità, cancro o diabete:
  • mangia meglio e guarirai
  • controllati e guarirai
  • accorgiti e guarirai
  • vivi sereno/a e guarirai (anzi, non ti ammalerai).
Sono le “tue” (p)arti ad essere (con)vinte di continuare “qua, così”.
Tu sei una di queste parti ed, allo stesso tempo, sei tutte le parti. (Ri)solvi questo intreccio e… guarirai.
Il batterio con il codice genetico artificiale.
Ricercatori hanno creato per la prima volta in laboratorio un batterio in grado di riprodursi trasmettendo le nuove “lettere” aggiunte nel suo Dna...
Alle lettere che formano le parole del codice genetico, le famose basi adenina, timina, citosina, guanina identificate con le lettere A, T, C e G, che come si studia nei libri di biologia si uniscono a coppie nell’elica del Dna se ne possono aggiungere altre.
L’alfabeto si allunga, le lettere diventano sei invece di quattro, e forse si potranno scrivere parole in più, cioè sintetizzare proteine nuove e forse organismi inediti rispetto a quelli esistenti in natura...
Questo risultato è stato ottenuto da scienziati dello Scripps Research Institute, negli Stati Uniti. Come punto culminante di un lavoro che dura ormai da anni, hanno creato per la prima volta un organismo vivente il cui materiale genetico include una coppia artificiale di basi.
Questa coppia di basi, due molecole che i ricercatori hanno battezzato X e Y, si inserisce alla perfezione nell'intera molecola del Dna; inoltre nel processo di replicazione, che produce una copia del Dna, è vista dalle proteine che hanno questo compito come se fosse un frammento “naturale”. Fino a qualche tempo fa, però, tutto il procedimento si svolgeva in vitro, cioè nel chiuso delle provette e non nel complesso ambiente di un organismo vivente.
Nella scoperta, descritta su Nature, le nuove lettere dell'alfabeto genetico sono state appunto introdotte in un batterio, che si è replicato normalmente, copiando insieme al suo materiale genetico anche quello estraneo introdotto in laboratorio...
Floyd Romesberg e il suo gruppo di ricerca lavoravano da oltre vent’anni alla ricerca di coppie di molecole che potessero funzionare come basi di Dna artificiale e, in linea teorica, servire a produrre organismi sintetici.
"La vita sulla Terra, in tutta la sua diversità, è codificata da solo due coppie di basi di Dna, A-T e C-G" ha detto lo scienziato descrivendo il risultato del suo laboratorio. "Quello che abbiamo creato è un organismo che contiene stabilmente quelle due più una terza coppia di basi, non esistente in natura"...
Batteri produttori di farmaci.
A che cosa potrebbe servire questo risultato della cosiddetta biologia sintetica? Secondo i ricercatori, per creare in futuro organismi da usare come fabbriche di farmaci o altre sostanze impossibili da realizzare con cellule dotate solo di Dna naturale...
Gli scienziati autori dell’esperimento hanno fondato un’azienda per cercare di sfruttare la loro tecnica per la produzione di virus o batteri da usare come vaccini. L’idea è che, inoculati, potrebbero facilmente indurre una risposta immunitaria senza però essere in grado di riprodursi, e quindi senza provocare la malattia.
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 Artificiale… Naturale... che differenza esiste? Nessuna. Qualcosa che cambia non (ri)entra in una simile modalità del giudizio.
Creare in futuro organismi da usare come fabbriche di farmaci o altre sostanze impossibili da realizzare con cellule dotate solo di Dna naturale...
Ancora lo sfruttamento per interesse (schiavitù, dipendenza).
A proposito di artificialità...
Wesley Clark: “l'Isis è nato grazie ai fondi dei nostri più stretti alleati”
Una delle cose più singolari del generale Clark, comunque, è la sua propensione a lasciarsi scappare ogni tanto cose molto interessanti.
Chi se la dimentica la sua intervista del 2007 con la giornalista televisiva Amy Goodman, in cui rivelò che uno dei più importanti generali del Pentagono gli aveva mostrato una nota dell'allora segretario della Difesa Donald Rumsfeld, non molto tempo dopo l'attacco dell'11 settembre, contenente i piani di guerra degli Stati Uniti a livello globale.
Secondo Clark allora, quel generale disse:
"Vogliamo levare di mezzo sette paesi in cinque anni a partire dall'Iraq, poi Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan e, per finire, l'Iran"...
Beh, Clark si è nuovamente lasciato scappare un'altra cosa molto interessante.
Lungi dall'essere un'organizzazione radice di tutti i mali nata spontaneamente, almeno secondo Clark l'Isis è stato creato e finanziato dai nostri "alleati più stretti".
Come ha detto il generale:
"L'Isis è nato grazie al finanziamento dei nostri amici e alleati... per combattere fino alla morte contro Hezbollah".
Quali siano questi amici e alleati non l'ha detto, ma ha fatto capire che sia diventato un "mostro di Frankenstein"…
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Controllo…
Qualche giorno fa ho presenziato a un incontro insolito per gli standard italiani:
una conferenza pubblica con il capo dei servizi segreti svizzero Markus Seiler.
A Bellinzona, senza particolari misure di sicurezza, con la consueta semplicità elvetica, introdotto dal direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi (il ministro degli interni ticinese, tradotto nel gergo italiano).
Serata interessante, pacata nei toni, durante la quale Seiler ha dichiarato, testuale:
"Oggi l'80% delle email fanno una rapida tappa a Washington e a Londra dove vengono copiate e archiviate. Solo le email criptate o protette da particolari misure di sicurezza sfuggono a questo gigantesco setaccio".
Seiler si è ovviamente ben guardato dall'esprimere valutazioni politiche, però il tono del suo intervento era chiaro:
Era come se chiedesse al pubblico presente... A voi va bene?...
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A te, va bene?

Taci. Il nemico ti ascolta!”…
Abbassate la voce, i giocattoli vi ascoltano...
Alla Fiera Internazionale del Giocattolo, che si è svolta a New York dal 14 al 17 Febbraio, sono stati presentati diversi giochi, tutti decisamente innovativi.
Alcuni di questi si collegano direttamente a Internet, interagiscono con i bambini in tempo reale, registrano quello che dicono e si adattano ai loro interessi.
Un potenziale fantastico:
immaginate giocattoli che insegnano i fondamentali di matematica, migliorano l'ortografia dei vostri bambini o li preparano per dei test mentre loro pensano di giocare...
C'è però un potenziale "abuso":
i toymakers (i costruttori di giocattoli) potrebbero utilizzare queste tecnologie per condurre una ricerca di mercato, pubblicizzare nuovi prodotti direttamente ai bambini o costruire i profili dei loro interessi sin dalla più tenera età.
È il caso di preoccuparsi? Oggi no, domani... forse.
In entrambi i casi, è necessario iniziare a prestare maggiore attenzione ai dati che i giocattoli raccolgono sul vostro bambino e su cosa hanno intenzione di farne le case di produzione...
Anche Barbie si connette ad Internet tramite Wi-Fi e utilizza la tecnologia di riconoscimento vocale per capire cosa dicano i bambini.
"Se le dici il tuo nome o il tuo cibo preferito, lei se ne ricorderà più tardi. Barbie non è alla ricerca di Internet per generare risposte:
ha semplicemente un database (scritto da un team della Mattel) di circa 10.000 risposte predefinite e questo database sarà continuamente aggiornato nel corso del tempo - racconta Tynan - La Mattel prevede inoltre di offrire ai genitori un portale dal quale è possibile ascoltare le registrazioni delle conversazioni dei propri figli con la bambola, cancellarli o condividerli con gli altri".
"La tentazione per i toymakers, dunque, potrebbe essere quella di chiedere ai vostri figli quello che vogliono per Natale - prosegue Tynan - quindi iniziare a fare "spamming" con gli annunci di determinati giocattoli".
Ma né Path Elemental, né Mattel hanno alcuna intenzione di utilizzare questi dati per scopi di marketing, hanno affermato i rappresentanti delle aziende in questione.
"Insomma - conclude Tynan - di giocattoli che parlano ne abbiamo visti per decenni. Giocattoli che ascoltano - e in grado di rispondere intelligentemente ed in modo personale - sono una novità. Qualcosa con cui tutti possiamo imparare a trattare".
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Ma né Path Elemental, né Mattel hanno alcuna intenzione di utilizzare questi dati per scopi di marketing, hanno affermato i rappresentanti delle aziende in questione (ceeertameeente!)...
Tutto è gioco, divertimento, sollazzo, etc.?
O, meglio, questi sono soprattutto dei...“Cavalli di Troia”?
Intelligence sudafricana: Israele fomenta le rivolte in Africa.
Israele porta avanti politiche "ciniche" in Africa, "fomentando rivolte", vendendo armi e appropriandosi delle risorse minerarie del continente. È quanto si legge in un documento dell'intelligence sudafricana pubblicato oggi da al Jazeera.
Nel documento datato ottobre 2009, a seguito di un tour nel continente del ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman, i servizi sudafricani bollarono tale missione come "un esercizio di cinismo", sostenendo che dietro la "facciata filantropica" delle visite in Etiopia, Nigeria, Ghana, Uganda e Kenya, Israele aveva gettato le basi per accordi su forniture belliche e appropriazioni di risorse africane.
Diversi i casi portati ad esempio dall'intelligence sudafricana delle "politiche distruttive" perseguite da Israele, tra cui azioni di sabotaggio delle fonti di rifornimento idrico dell'Egitto, iniziative per "isolare il Sudan" e "fomentare le insurrezioni interne", forniture di armi ad "alcuni regimi africani" con il rischio di aggravare le crisi, tra cui quelle in Somalia, Sudan, Eritrea e Sudafrica", e tentativi di "appropriarsi dei diamanti africani" così come "dell'uranio, del torio e di altri elementi radioattivi usati per la produzione di combustibile nucleare".
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Lontano dagli occhi. Lontano dal cuore”.
Questo va bene per l’occidente, ma… gli africani (ad esempio) che vivono e, dunque, vedono certe “cose”?
Nell’era della “Grande Rete”, dove tutto è immediata(mente) online e pubblicamente con(diviso), come si può (s)piegare certi silenzi assordanti?
Beh, i film sono basati tutti, ormai, su “storie vere” (tranne “Italiano medio”, che è basato su “una storia finta”. He He), mischiando sempre le carte in tavola fra finzione e realtà o livelli diversi della stessa realtà, etc.
La Rete non è quello che pensi. Prova a scrivere alla grande platea, quello che hai da dire:
  • chi ti conosce?
  • chi ti legge?
  • chi ti capisce?
  • a chi (im)porta?
  • perché dovrebbero leggere proprio te?
E, in definitiva:
  • chi lo sa?
  • come puoi raggiungere tutti?
Chi sa che tu scrivi? Ognuno scrive…
Miliardi di persone (con)divise e soprattutto… “divise”,  da una miriade di piccole grandi differenze, tutte (trat)tenute assieme da un'unica grande sottigliezza (la compresenza non manifesta che si auto diffonde dappertutto, sfruttando la legge/strumento della frattalità espansa. Qualcosa che, dunque, puoi utilizzare anche tu... quando, e se, crei/hai una massa critica sufficiente, per iniziare ad incidere sulla realtà con altro fare e valore specifico. Qualcosa da mettere a punto. Qualcosa che fa chiaramente capire, perchè gli esseri umani sono stati divisi, così... come ben sai. Insieme, la massa critica inizierebbe decisamente a "pesare").
La Rete non ti permette di raggiungere, d’un solo colpo, i miliardi di individui che si agitano in essa.
Naa… non ti è reso possibile.


Il tuo messaggio personale rimane, così, “fermo nella Rete”, come i famosi “personaggi in cerca d'autore”.

Sei diluito nella Rete.
Puoi diventare un esperto di Seo, puoi conoscere infiniti trucchi per essere il primo nelle liste di Google, ma… la tecnologia è costruita (progettata) per (man)tenerti diviso, seppure hai l’idea dell’esatto contrario.
La Rete, alla fine, “conosce tutto di te”. Ment®e tu, non sai pressoché nulla degli altri e men che meno delle fattezze della Rete (ragione).

(In)somma, utilizzi la Rete ment®e la Rete (ri)utilizza (conosce, drena, insinua) te.

La Rete (raf)figura l’uno, nell’atto del possederti.

L’uno è la grande concentrazione (massa critica)…
 
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

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