Ha inoltre detto che sulle principali direttrici,
controllate dalle forze ucraine, sono stati avvistati dei mezzi che
portavano munizioni, e ha smentito i rappresentanti dell’OSCE secondo
cui le milizie si sarebbero rifiutate di mettere a loro disposizione gli
schemi del ritiro delle armi.
Nelle ultime 24 ore, ha
detto Basurin, le milizie hanno ritirato dalla linea di contatto 5
reparti d’artiglieria e 1 batteria. Sempre nelle ultime 24 ore, a
Uglegorsk e Debaltsevo, due città che si erano trovate al centro dei
combattimenti, i reparti del genio hanno scoperto una grande quantità di
materiale esplosivo che è stato neutralizzato. In particolare, nei
pressi della “sacca” di Debaltsevo sono state trovate più di 170 bombe
da mortaio, 200 proiettili d’artiglieria, 18 mine antiuomo TM-62 e più
di 70 kg di polvere da sparo. Tutti gli oggetti pericolosi sono stati
portati fuori dei centri abitati e liquidati.
Nel corso
della giornata di ieri dalla “sacca” di Debaltsevo sono stati evacuati e
mandati in officina per riparazioni 9 carri armati, 14 autoblindo, 11
pezzi d’artiglieria di vario calibro e 7 camion con munizioni, lasciati
dalle forze ucraine. Dopo le riparazioni tutti questi armamenti saranno
passati all’esercito della Repubblica popolare di Donetsk.
In
parallelo, i miliziani stanno fornendo alle amministrazioni locali ogni
aiuto per normalizzare la vita nelle zone martoriate dalla guerra.
Soltanto nelle ultime 24 ore i miliziani sono riusciti a riparare 11
sottostazioni elettriche e a rimettere in moto, anche se a potenza
rodotta, più di 50 centrali termiche.
Il ritiro delle
armi dalla linea di separazione fissata negli accordi del 19 settembre
2014 è stato iniziato dalle milizie già il 24 febbraio. Smentiscono
quindi i rappresentanti dell’OSCE secondo cui i miliziani non avrebbero
messo a loro disposizone gli schemi del ritiro. In particolare, il capo
della missione speciale di monitoragio Ertugrul Apakan ha scritto la
notte scorsa su Facebook che le parti non hanno finora consegnato i dati
dei loro armamenti pesanti e gli schemi del ritiro.
Eduard
Basurin ha informato che la lettera con l’elenco delle armi e i
percorsi del ritiro è stata spedita all’OSCE parecchio tempo fa,
aggiungendo che le milizie avevano più volte invitato l’OSCE ad
assistere al ritiro, ma tutte le volte gli osservatori si sono rifiutati
“trovando delle scuse sempre nuove”.
“Martedì, per
esempio, ci hanno chiesto di indicare il percorso esatto del ritiro dei
mezzi d’artiglieria.
C’è però da capire che i mezzi pesanti non possono
viaggiare sull’asfalto, e viaggiare sui campi per l’OSCE non è
interessante”, - ha detto Basurin.
Quando gli è stato
chiesto se la parte ucraina stesse già ritirando le sue armi, Basurin ha
risposto soltanto di non avere “informazioni che lo confermino”.
Martedì
i rappresentanti dell’esercito ucraino hanno dichiarato che al momento
il ritiro delle armi rimane sospeso. Il portavoce di Kiev, Andrej
Lysenko, ha precisato che l’Ucraina potrà iniziare il ritiro soltanto se
per due giorni consecutivi la tregua non sarà interrotta.
fonte: http://italian.ruvr.ru/2015_02_25/Nel-Donbass-le-milizie-studiano-quello-che-hanno-trovato-a-Debaltsevo-6097/
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