venerdì 15 luglio 2016

ADHD: la grande bufala


Oltre 6 milioni di bambini di età compresa fra i 4 ed i 17 anni negli Stati Uniti sono stati diagnosticati come ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, Sindrome da deficit di attenzione e iperattività), secondo i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC, Centers for Disease Control and Prevention, N.d.T.), una condizione caratterizzata da impulsività, difficoltà di attenzione, concentrazione ed apprendimento. I lettori sanno già che un numero considerevole di tali diagnosi vengono in realtà artefatte al fine di ottenere profitti da farmaci quali Ritalin® e Adderall®.

Tuttavia, un aspetto sottovalutato è che la sovradiagnosi  di ADHD comporta una miriade di altri problemi, in quanto potrebbe nascondere altre (ben più reali) malattie che richiedono un trattamento molto diverso.

Prendiamo ad esempio un bambino con un deficit uditivo. Una terapia con un farmaco come l'Adderall®, che studi recenti hanno praticamente equiparato alla metanfetamina, non potrà fare altro che aggravare il suo problema.

L'ADHD esiste davvero?

ADHD: The Great Misdiagnosis ("ADHD: La diagnosi errata", N.d.T.), scritto da Julian Stuart Haber, esplora in profondità questo fenomeno e gli impatti dell'abusata ed impropria etichetta ADHD, una malattia della quale mette in dubbio l'esistenza stessa. Ecco un estratto del suo libro:

Se così tante condizioni mostrano  gli stessi sintomi, possiamo affermare che la Sindrome da deficit di attenzione e iperattività esista come entità distinta significativa?
Quando un bambino mostra disattenzione, maggiore attività, o impulsività, o qualunque altra combinazione di questi elementi, un medico deve considerare questi comportamenti come sintomi di un numero illimitato di altri disturbi. In breve questi sintomi stanno ai disturbi comportamentali come la febbre sta ad altre malattie.

Una persona non ha un disturbo febbrile. Piuttosto, la febbre segnala che qualcosa non va, ed il medico deve accertare la causa della febbre.   

I sintomi dell'ADHD possono presentarsi in oltre trenta disturbi diversi, dai problemi ai sistemi sensoriali, a malattie mentali, sia a livello scolastico che psicosociale, fino a problemi medici. È estremamente importante conoscere la causa esatta dei sintomi, dato che molti di questi disturbi richiedono diverse forme di trattamento e risanamento (il processo di cura, sostegno, correzione o superamento di problemi e disabilità).

Infatti, alcuni farmaci e tecniche usati per trattare un disturbo potrebbero peggiorare un altro disturbo. Pertanto, così come si indaga l'origine di una febbre, un lavoro investigativo deve essere effettuato anche per identificare una diagnosi accurata per il reale problema che causa disattenzione, iperattività ed impulsività in ogni singolo individuo.

Diagnosi errata di ADHD

Lekisha Wright, una bambina felice dallo sguardo luminoso,  entrò in prima elementare con grande entusiasmo e gioia infantile. La Sig.ra Jones, la sua insegnante, la fece sedere nell'ultima fila di una classe con venti bambini. Dopo due settimane di scuola, divenne evidente alla Sig.ra Jones che Lekisha non prestava attenzione, sembrava stare sempre sulle spine e non riusciva a seguire le indicazioni. Convocò la madre della bambina per un colloquio.

La Sig.ra Jones disse alla Sig.ra Wright che Lekisha era molto agitata, non riusciva a seguire quello che avveniva in classe, non era vigile e non riusciva proprio a fare quello che le veniva richiesto. "Sono appena stata ad un seminario per insegnanti," disse la Sig.ra Jones, "e Lekisha assomiglia a quei bambini che hanno descritto. Deve proprio portarla dal medico e verificare se ha l'ADHD."

Fortunatamente, il medico della bambina, un pediatra di base del nostro ospedale, era sagace ed una delle prime cose che fece fu controllare l'udito e la vista di Lekisha. E infatti, la bambina aveva una moderata perdita di udito in entrambe le orecchie. Ulteriori test ed esami stabilirono che la perdita uditiva era causata da fluido e da una moderata infezione dietro entrambi i timpani.
Dopo una terapia adeguata, l'udito di Lekisha ritornò normale, il suo problema fu risolto e fece splendidi progressi durante il periodo rimanente della  prima elementare.

Ogni bambino che mostrasse sintomi simili a quelli di Lekisha dovrebbe essere esaminato sotto l'aspetto uditivo o visivo come parte di qualunque percorso diagnostico. Questi problemi sono frequentemente scambiati per Sindrome da deficit di attenzione e iperattività, sottotipo inattentivo. Se un bambino presenta gravi problemi di vista o di udito, sarebbe auspicabile che un medico riscontrasse la cosa molto prima dell'inizio della scuola.

Perché i bilanci di salute sono necessari

Tuttavia, un disturbo visivo o uditivo da lieve a moderato potrebbe non essere rilevato. Se una bambina con un moderato disturbo visivo o uditivo non diagnosticato viene messa in fondo o in mezzo all'aula, potrebbe essere accusata di essere distratta ed incapace di seguire le indicazioni.
Molti ospedali ora controllano i bambini dal punto di vista della perdita uditiva dal momento della nascita. L'Accademia Americana di Pediatria ed altre organizzazioni raccomandano un test formale dell'udito e della vista a partire dai tre anni.

Un controllo informale dello sviluppo della vista, dell'udito e del linguaggio dovrebbe essere effettuato ad ogni bilancio di salute del neonato e del bambino. Se il vostro pediatra non effettua questo controllo, dovreste richiederlo.


Julie Wilson

 
Fonti:
Haber, J.S. (2000) ADHD: The Great Misdiagnosis (Taylor Pub.)
http://www.cdc.gov/ncbddd/adhd/data.html

Traduzione a cura di: Emanuela Lorenzi

Nessun commento:

Posta un commento