lunedì 4 luglio 2016

Il commercio delle armi illegali gestito da Washington e dalla CIA

 Carico di armi per la Libia sequestrato a Genova

Come è stato più volte sottolineato anche da analisti americani, politici e giornalisti statunitensi stanno lavorando mano nella mano per tenere nascosti i loro crimini ed “orrori” ai loro concittadini. Non è quindi un lavoro facile quello di trovare una qualche conferma per quanto riguarda tali “orrori” imposti da Washington in tutto il mondo “, in nome del bene più grande per gli americani.

”Le elite politiche USA hanno imparato, dall’esperienza di aver trasmesso gli eventi della guerra del Vietnam, che essi devono tenere  assolutamente occultati  tutti i fatti spiacevoli agli occhi del pubblico americano. Da quel momento in poi, la trasmissione di nefandezze ed “orrori” delle guerre (provocate dagli USA) è severamente proibita negli Stati Uniti, quindi i media non hanno  alcuna possibilità di rendere pubblica la vera natura dei sanguinosi massacri commessi da militari americani durante le varie guerre. Anche le immagini dei corpi dei soldati americani caduti e riportati a casa dalle guerre all’estero sono rigorosamente vietate nello spazio dei media pubblici.

Tuttavia, il fatto che la Casa Bianca e la CIA siano i principali istigatori di questi “orrori” e gli autori delle guerre in tutto il mondo è stato rilevato e documentato con certezza in migliaia di articoli in vari paesi e da molte fonti di informazione indipendente  (in Siria come in Libia, nello Yemen ed in Ucraina). Inoltre la comunità internazionale ha sollecitato numerose organizzazioni non governative (ONG) ad  avviare un’indagine internazionale sulle azioni di Washington e della CIA insieme con  i sistemi che permettono ai politici corrotti di ottenere profitti dai numerosi “programmi di formazione delle forze di opposizione ‘ nei paesi oggetto di destabilizzazione e questo avviene a scapito dei contribuenti americani.

Allo stesso tempo, queste élite politiche americane, che sono già di per se corrotte, sono convinte che non ci sarà mai alcuna persecuzione giudiziaria per le loro azioni, quindi presuppongono che essi possano tranquillamente mettere il loro obiettivo su altri paesi per il vantaggio di creare guerre e guadagnare ancora più profitti, creando così un atmosfera di instabilità nel mondo.

Questo fatto è stato confermato ancora una volta da The New York Times, che ha riferito che le armi fornite dagli Stati Uniti e dall’Arabia Saudita alla Giordania, dove i militanti della cosiddetta “opposizione siriana” vengono addestrati, sono state sistematicamente rubate e vendute sul mercato nero. Il numero esatto di armi rubate non è stata menzionato, ma il giornale descrive come un flusso costante, il che suggerisce che il quantitativo sia considerevole.

Di conseguenza, queste armi sono trasportate dalla CIA e dal Pentagono all’estero, dove bande criminali vendono tali armi a tutti i tipi di estremisti e gruppi terroristici. In particolare, queste armi sono state utilizzate in un assalto armato ad Amman lo scorso novembre, che ha provocato cinque morti, tra cui due cittadini americani, osserva il New York Times.

I rappresentanti della CIA non hanno  ancora commentato questo episodio come  ci si aspettava. E come potrebbero forse spiegare il fallimento di una rete criminale ben consolidata che consente ai singoli rappresentanti dell’establishment americano di arricchirsi ? E ‘interessante notare che l’anno scorso il presidente americano Barack Obama è stato determinato a rivedere i programmi di formazione dei “ribelli moderati” in Giordania, Arabia Saudita, Qatar e gli Emirati Arabi Uniti, per causa del fatto che, dopo 500 milioni di dollari spesi e che sono stati sottratti ai contribuenti americani e consegnati alla CIA per finanziare questo progetto, questi soldi non hanno prodotto risultati completi fino a questo momento.

Nel frattempo, la CIA continua a vendendere armi ai vari gruppi terroristici in Siria, Libia, Iraq, Yemen e altri stati, cosa che è stata più volte menzionata da fonti dei media occidentali .  Vedi: PHOTOS: US Plane Drops Weapons for ISIS Militants in Iraq

Tuttavia, le armi leggere e granate con propulsione a razzo non sono l’unica merce che la CIA è disposta  a vendere ad un prezzo speciale, dal momento che i suoi agenti sono anche vendendo componenti per le armi di distruzione di massa, consentendo, per esempio, ai militanti ISIS di poter costruire le cosiddetti “bombe sporche”. Questo fatto è stato recentemente citato dal Wall Street Journal, Global Research e altre fonti di informazione. Inoltre, i cosiddetti casi “accidentali” di armi made in Usa che finiscono nelle mani di criminali e vari estremisti sono stati scoperti e documentati non solo nel Medio Oriente , regione in cui Washington impegna a suoi maggiori “sforzi” per abbattere vari governi indesiderati , ma anche nei mercati di armi internazionali.

Per esempio, l’operazione “Fast and Furious“, che è stato lanciato dal ATF (Bureau of Alcohol, Tabacco, Armi da fuoco ed esplosivi) che è stato presumibilmente progettata per rintracciare i canali di approvvigionamento illegali dei cartelli della droga in Messico, era finita con un enorme scandalo quando è stato rivelato che, nel corso di questa operazione, la ATF provvedeva a fornire i criminali con le armi reali. E la lista di scandali simili continua e va avanti.

Fatta eccezione per la Casa Bianca, la CIA e il Pentagono, praticamente tutti capiscono le conseguenze disastrose che queste azioni possono avere per la sicurezza internazionale, quindi l’ordine deve essere ripristinato nel settore del commercio internazionale di armi e i colpevoli di aver armato criminali e terroristi devono essere sottoposti a severe punizioni. E ‘ora che le Nazioni Unite e il Tribunali internazionali si coinvolgano attivamente nelle indagini delle attività criminali in cui sono coinvolti Washington e i loro complici sauditi.

Martin Berger *

*Martin Berger è un giornalista e analista geopolitico freelance, in esclusiva per la rivista online “New Oriental Outlook”.

Fonte: New Oriental Outlook


Nota: Questi fatti circa il commercio e la fornitura di armi alle bande terroriste jihadiste è stato innumerevoli volte da noi denunciato su questo Blog, di conseguenza non rappresenta una novità ma un fatto ben consolidato che dimostra la complicità di Washington, della CIA e dei suoi alleati (Arabia Saudita, Qatar, Turchia in primis) nella fornitura di armi che finiscono in mani criminali dei terroristi.

Alla luce di queste responsabilità precise e documentate, la vuota retorica delle autorità italiane che lanciano appelli e condannano l’ennesimo episodio di terrorismo internazionale (avvenuto in Bangladesh) in  cui sono rimasti  vittime nove cittadini italiani, suona falsa e demagocica fino a quando non diano avvio ad una seria inchiesta internazionale dell’ONU sulle complicità con il terrorismo ed il commercio di armi.

L’ipocrisia dei governi occidentali, in particolare di quello francese e britannico, che forniscono armi ai terroristi ed ai paesi mandanti del terrorismo (Arabia Saudita in primis)  quando  conviene loro per destabilizzare a fini geopolitici, mentre  successivamente gli stessi lanciano alti proclami di “lotta al terrorismo” quando episodi di terorrismo si verificano in Europa, è divenuta ormai insopportabile propaganda e immonda ipocrisia in cui sempre di più sprofonda quello che Juan Manuel De Prada definisce  giustamente il “putridume europeo”.


Traduzione e nota: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/il-commercio-delle-armi-illegali-gestito-da-washington-e-dalla-cia/

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