Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
mercoledì 6 luglio 2016
La memoria del Sè
La Presenza di questo momento può essere riconosciuta in qualunque circostanza il corpo si trovi poichè per definizione essa è sempre presente.
Come Consapevolezza, siete il soggetto di ogni oggetto, sia di quelli apparentemente interni (ovvero la mente) che apparentemente esterni. Il fatto stesso di sapere che questi oggetti esistono è perché siete presenti a essi. Siete Presenza in sè. Questo primo riconoscimento molto raramente è permanente.
Di solito questa prima apertura alla nostra vera natura è seguita dal desiderio di ritornare ad esso. Fintanto che i vari tentativi di ritornare al Sè, che è sempre presente, non finiscono, l'attenzione non può riposare sulla Presenza perché essa è identificata con le strategie della mente per tornare al Sè.
La mente proverà sempre a ritornare alla sua IDEA del Sè, mentre il Sè non può essere oggettificato poichè è sempre il soggetto di ogni esperienza. La mente non può ricordare il momento di riconoscimento perchè in quel momento il Sè è direttamente attento a se stesso ed agli oggetti della mente nella comprensione che queste due cose sono in realtà una cosa sola.
La mente può ricordare soltanto le situazioni e le circostanze in cui il corpo è e quindi quando il senso di essere separati torna e il momento di riconoscimento si dissolve sarà molto facile pensare che quelle circostanze sono la causa del riconoscimento.
Se questo è compreso, immediatamente tutte le strategie per ritornare alla percezione diretta di se stessi cadono e la memoria del momento di riconoscimento non è più scambiata con il Sè. Quando l'immagine cade ciò che vero, la Presenza, si rivela in tutta la sua chiarezza.
Shakti
fonte: http://avasashakti.blogspot.it/2008/05/la-memoria-del-s.html
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento