mercoledì 6 luglio 2016

Essere rivoluzionari

(Immagine presa dal web)
 
I più grandi cambiamenti della storia hanno avuto luogo grazie a persone che sono uscite dall'ordinario. Queste persone, da Martin Luther King a Gandhi, passando per Giordano Bruno, hanno avuto come caratteristica quella di essere diversi, contrastanti rispetto agli ambienti nei quali vivevano. Persone come loro hanno reso possibili dei cambiamenti netti e permanenti solo grazie ad un modo di pensare diverso, rivoluzionario.
 
Solo andando controcorrente, spesso, si riesce ad ottenere un cambiamento all'interno della comunità nella quale si vive. Coloro i quali hanno dato vita a delle vere e proprie rivoluzioni che si possono ricordare ancora oggi a distanza anche di secoli (vedi Giordano Bruno), sono stati anche quelli che hanno avuto la capacità di mettersi in discussione, andando contro tutti gli schemi dell'epoca nella quale sono vissuti arrivando a sacrificare, a volte, la propria stessa vita.
 
Ma da dove inizia la rivoluzione? DA DENTRO, SEMPRE! Tutto nasce da un'idea, l'idea di cambiare una situazione, un modo di vivere. Quest'idea germoglia dentro le Anime più nobili, più evolute, quelle pronte a cambiare se stesse e, di conseguenza, il mondo nel quale vivono.
 
Le idee da sole, ovviamente, non bastano. Per cambiare anche il mondo circostante bisogna passare alle azioni che devono essere mirate, costanti e compiute con il cuore. Ma prima occorrerà cambiare se stessi, lavorando su di Se. Ciò perchè, come ho detto prima, la rivoluzione parte sempre da dentro, mai da fuori. L'ambiente nel quale viviamo, infatti, altro non è che il frutto dei nostri pensieri che si sono tradotti in azioni.
 
(Immagine presa dal web)
Come ho sempre detto, IL PENSIERO CREA LA REALTA'. Proprio per questo un pensiero standard, comune, meccanico, crea solo una società comune, superficiale, schematica, ordinaria. In questa società, però, a volte accade che nasca qualche persona con un modo di vedere le cose diverso dalle altre. Per vedere le cose diversamente, per essere dei rivoluzionari, occorre DISIMPARARE, TORNARE  AD ESSERE IGNORANTI.
 
Con ciò non voglio dire che si debba essere analfabeti e vivere in caverne nutrendosi di bacche. Siamo persone evolute a livello tecnologico ma ignoranti a livello spirituale. Quest'ignoranza spirituale è la causa di tutti i problemi che la gente di oggi vive e che spinge sempre più questo mondo alla follia legata ad un pensiero ordinario, meccanico che imprigiona le Anime in una gabbia senza sbarre.
 
(Immagine presa dal web)
Solo tornando liberi, lasciando andare ciò che si è appreso durante l'inquadramento scolastico, si potrà essere come dei fogli bianchi dove poter riscrivere e rivoluzionare la storia dell'umanità. Quando ci si libera dagli schemi di pensiero ordinari, si smette, per ciò stesso, di essere come le pecore. Quando si pensa in maniera diversa, si diventa dei ribelli, dei rivoluzionari, si rischia di rimanere isolati.
 
Chi la pensa in maniera diversa dagli altri, infatti, è temuto ed allontanato dal gregge in quanto pecora nera. Ma proprio quella pecora nera potrà fare la differenza. Ciò a patto che abbia il coraggio di continuare a mantenersi fuori dal gregge senza temere l'isolamento. Nel caso in cui venga isolato, dovrà fare amicizia con la solitudine, trasformandola in un modo per conoscere se stesso allo scopo di evolvere e non in una punizione del fato.
 
(Immagine presa dal web)
Da oggi, quando abbiamo idee diverse dagli altri, portiamole avanti senza paura di essere isolati o fraintesi. Chi non è pronto si allontanerà da noi per paura. Ciò che non si conosce si teme. Quello che si teme, lo si teme per ignoranza.
 
Impariamo ad essere rivoluzionari, ad uscire fuori dal coro. Prima facciamolo dentro di noi attraverso il lavoro su di Se, l'autosservazione e lo studio. In seguito, portiamo fuori le nostre idee cambiando il nostro modo di agire da meccanico a consapevole. Chi avrà il coraggio e sarà pronto uscirà dal gregge, gli altri continueranno a pascolare tranquilli, credendo che la verità sia detenuta dai loro pastori (Tv, insegnanti, genitori, politici, personaggi dello spettacolo).

 
Vincenzo Bilotta 
 

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