Hai fatto corsi, letto libri, hai seguito percorsi che sembravano aiutarti ma ogni volta sono stati una delusione.
Adesso forse ti senti deluso, stanco, tradito e non sai più cosa fare, a chi credere.
Questa
è la tua salvezza, perchè a questo punto l'unica cosa che puoi e devi
fare è prendere una sola persona come riferimento e come guida: TE
STESSO.
E il primo passo per farlo è:
Sii onesto con te stesso, su
quello che pensi, su quello che provi, sul punto in cui sei… o in cui non sei..
Mentre crescevi ti hanno
riempito la testa di menzogne, la tua famiglia, gli insegnanti, lo stato, tanto
da arrivare a non capire e a non sapere più chi sei. La religione ti ha
inzuppato di sensi di colpa, di vergogna. Da tutte le parti hai ricevuto il
messaggio:
Che come sei non vai bene.
Che quello che fai non va bene.
Che qualunque problema esiste nella tua vita è colpa tua. Che devi chiedere scusa anche per il solo fatto di esistere.
E tu hai iniziato a mentire a
te stesso su tutto, per essere accettato, per essere amato, per non venire
escluso, per essere come gli altri, e lo hai fatto fino a non poterne più.
Poi ad un certo punto hai
capito che qualcosa non andava, ti sei accorto che forse sei meglio di come ti
hanno descritto e disegnato a te stesso, che forse non hai la colpa di tutti i
mali del mondo, che forse vali qualcosa.
Cerchi un’alternativa.
Finalmente sei pronto a lasciare quelle prigioni invisibili. Finalmente incontri dei gruppi, trovi dei libri, conosci delle persone che la pensano come te, che come te si sono accorti di essere stati ingannati, che come te vogliono essere liberi. Sei felice, non ti senti più un alieno, non ti senti più un pazzo, non ti senti più solo. Hai trovato qualcuno che saprà amarti come sei e non sarai più costretto ad indossare maschere… ne sei sicuro?
Questo era vero all’inizio, ma
dopo tante filosofie, corsi, seminari, libri, nuove tecniche… e la vita che
invece che migliorare, dopo un apparente cambiamento iniziale, va sempre
peggio... non ti senti ormai esausto, senza speranza, con la paura di guardare in
faccia la “realtà” e scoprire di aver sbagliato tutto? Sai perché ti senti
così?
Perché senza rendertene conto
sei passato da una prigione ad un’altra, ancora più sottile, ancora più
pericolosa, perché ti ha fatto credere di essere la libertà.
E come ti sei costruito questa
prigione ancora più stretta e soffocante?
Continuando a recitare, a non
accettarti, a non volerti conoscere.
Hai letto libri in cui c’era
scritto che essere zen o essere Buddha o essere illuminato, significa non
arrabbiarsi, essere compassionevoli, essere altruisti, essere amorevoli.
Hai letto che la realtà che ti circonda non è reale ma è solo una proiezione, che con le tue emozioni e i tuoi pensieri puoi attirare tutto quello che vuoi…
Bene, hai letto, sai a cosa puoi aspirare, ma sapere e essere non sono la stessa cosa!
Se sai che un illuminato è
altruista, pieno d’amore e compassionevole, non puoi fingere di esserlo anche
tu così ti senti illuminato.
Se provi rabbia, provi rabbia.
Se provi rancore, provi rancore.
Se provi paura, provi paura.
E va bene, va bene provare
quello che provi, non scegli cosa provare, non è una colpa, sono solo emozioni. Fintanto che fingerai di essere ciò che non sei perché il lavaggio del
cervello che ti avevano fatto non è mai stato ripulito (quindi prima avevi
paura di essere punito da Dio se non eri come voleva, ora pensi che Dio non esiste
ma hai paura di attirare cose brutte perché i pensieri brutti ancora ce li hai)
stai continuando a torturarti.
Non farti più questo, non
farti più del male, non farti più lo stesso male che ti hanno fatto per tutta
la vita. Sii gentile con te stesso, sii paziente.
Non c’è nessun problema se provi rabbia, paura, odio, invidia.
Sei umano.
Certo aspiri, per essere felice, a non provare più questi sentimenti perché ti fanno del male, ma nel frattempo non mentire a te stesso.
Non continuare a tenerti in prigione,
non continuare a torturarti con quella maschera, che sarà diversa ma sempre
maschera è. È solo a te stesso che stai mentendo. Datti il permesso di
rilassarti, di accettare che provi quello che provi e che va bene così.
Pian piano proverai sentimenti migliori, ma non oggi.
Pian piano avrai pensieri migliori, ma non oggi.
Pian piano la tua vita migliorerà, ma non oggi.
Non oggi
perché ancora non ci sei arrivato ma ci arriverai, quando ci arriverai.
Non
oggi, non perché tu sia un incapace, un fallito, uno che non vale niente, ma
solo perché oggi stai ancora camminando.
Intanto però ti sei messo in viaggio, ed è facile per chi ti osserva dalla finestra giudicarti, tu sei un eroe, ricordalo!
Intanto però ti sei messo in viaggio, ed è facile per chi ti osserva dalla finestra giudicarti, tu sei un eroe, ricordalo!
Perchè è molto più facile lamentarsi di una vita che non ci piace e poi
non fare niente per provare a cambiarla. Chi ti giudica è perché vede
in te il coraggio che a lui manca!
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