giovedì 16 marzo 2017

Desolazione.


"Cosa risplende al centro della galassia"?
Ricordo tutto sino all'incidente. Non riesco ad assimilare nuovi ricordi... Di cosa abbiamo parlato?...”.
Memento
L’umanità, auto confinata nel “qua, così”, è in una situazione “sospesa tra cardini”, che la sorreggono sin tanto ché… tutto si trasforma, mentre nulla cambia (nella sostanza).
Ossia è tra:
ricordo tutto sino all'incidente
e
non riesco ad assimilare nuovi ricordi...
Nella realtà manifesta (“qua, così”) di parte, AntiSistemica (by dominante), l’umanità:
non ricorda
a partire dal momento di “è già successo”
e
riesce “ad assimilare nuovi ricordi
conseguenti al “Big Bang (momento)”.
Sono disciplinato ed organizzato. Uso ordine e metodo per rendere la mia vita possibile… Il mondo continua ad esserci anche se chiudi gli occhi”.
Memento
Ecco gli estremi, anche, per la logica convenzionale:
il metodo scientifico (deviato)
che permette al mondo di esistere “anche se chiudi gli occhi
dove il “mondo” è, però, la sua versione artificiale “qua, così”
che “continua ad esserci”, non visto che è sganciato da te, mentre tu sei agganciat3 ad esso.
La “forma” della realtà manifesta è qualcosa che dipende dal “senso” che le conferisci; è come un labirinto con una sola uscita e, dunque, con un solo filo logico... in grado – ancora – di riportarti al di là della spirale auto intrattenente “qua, così”. 
Qualcosa che, nel tempo AntiSistemico, è andat3 a coincidere (deviando d’asse) con fenomeni metafisici sfuggevoli, quali l’ascensione, il paradiso, le dimensioni parallele, etc.
Con qualcosa, insomma, di scarsamente verificabile da te, in te.
Come ritrovare il “senso”, anche in situazioni impalpabili, di questo tipo?
Assumendo una configurazione by la “formula” ed estraendo, per decodifica ambientale, il simbolismo sostanziale frattale espanso (memoria frattale espansa = le “onde gravitazionali” post Big Bang, che narrano proprio di quello che “è già successo”)…


Le tracce frattali espanse, sono la conseguenza (prevista, a livello di sistema operativo frattale espanso = “natura originale”) di accadimenti esatti, già intercorsi e mai (mai) passati “di moda”, per effetto delle ripercussioni ambientali auto generantesi
Ora, questi “accadimenti” non devono essere interpretati – al massimo livello – come “cause”, bensì – più appropriatamentecome “ragione fondamentale”.
Sì. Il passaggio dal plurale al singolare è d’uopo, in quanto ché…  la ragione fondamentale, una volta giunt3 al massimo livello “qua, così”, è solo una. Così come, è un3, la dominante.




La ragione del distacco del vertice, dall'edificio piramidale, sta tutta nella strategia dominante:
l'immanifesta compresenza
adatta al ricavare e mantenere “ad libitum” il relativo (assoluto) “vantaggio” sulla Massa.
Quale “vantaggio”?
Quello di auto imperare inosservatamente… e costantemente al di là (pur essendo “qua, così”) di ogni e qualsiasi tua reazione;
abituat3 come sei, a diventare una “sol cosa, coi tuoi simili” solo se e quando… un pericolo comune, globale, si presenta alla soglia della “tua” Patria; con il fermo intento di invadere, conquistare e possedere…
Così, togliendoti il mordente, ti sei abituat3 a “mordere la polvere” o tuttalpiù:
a "mordere il ferro"
facente parte dell’imbragatura
che ti rende ed auto mantiene
schiav3 “qua, così”.
Senza un “valido motivo”, infatti, tu non fai più niente.
Quando c’erano, nelle vie, gli invasori armati (quante volte è già successo, anche in Italia?)… allora era chiara la situazione (anche se i fili del comando sfuggivano ugualmente alla tua consapevolezza):
quella compresenza aveva invaso tutto
e ti obbligava a… reagire (nella trama).

  
Sino al punto in cui, “oggi”, nella tabula rasa di stampo occidentale, anche le sottodominanti hanno adottato (replicato inconsciamente e ciclicamente) la strategia dominante, che è sempre stata la stessa, dal post momento di “è già successo”, che rappresenta il culmine del ciclo dominante (dal quale dipartono tutti gli altri che, di conseguenza, hanno una valenza di tipo replicante/servile… sottodominante).
La ragione fondamentale dominante si avvale della memoria che, all’opposto, tu hai dimenticato (causalmente).
Per questo motivo, non ricordi più il “è già successo”, ma solamente tutto quello che da quel “momento (punto)” in poi, ha iniziato a “sgorgare (apparentemente dal nulla o dalla traccia frattale – decodificata a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso – incarnata dal/nel Big Bang)”.
Tutto ha sempre un “senso, nel senso, nel senso, nel senso, etc. (eco)”…
Ora, sino a quale livello “senso-riale”, riesci a risalire se costantemente anticipat3 nel/dal “qui, così”?
Sino alla ragione fondamentale (dominante), oppure… sino a qualsiasi livello ma, sempre e solo, sottodominante (massimo relativo)?
La seconda. Vero?
Certo che sì, “anche se chiudi gli occhi, il mondo è sempre lì…”.
Sei stat3 tagliato fuori dal “processo”. Anticipat3 e res3 prociclic3.
Qualcosa che succede (fai grande attenzione) sostanzialmente (potenzialmente) “senza colpo ferire”, per questioni ambientali d’infrastruttura reale frattale espansa:
allora, come ti spieghi tutte queste guerre?
Perché, esse sono l’effetto della strategia sottodominante…
Che replica quella dominante (già pienamente compiuta) a sua “immagine e somiglianza”.

La ciclicità è artificiale
Allo stesso tempo, è naturale (prevista nel reale potenziale).
Motivo per il quale, sostanzialmente, non esiste alcuna differenza tra artificio e natura, essendo tutt3 un potenziale, dal quale è possibile “evocare” una situazione, piuttosto che l’altra.
La grande concentrazione di massa, giurisdizionale, fa la parte del leone, in questo ambito della “scelta creativa (dal potenziale)e non tanto, quindi, della “creazione (dal nulla)”.
Così come “qua, così” non nasci, ma ti manifesti (perché tu esisti).
Questo spazio (potenziale) è un condotto, attraverso il quale puoi – ancora – “osservare (ricordare)” Oltre Orizzonte. E, come al solito, “qua, così” sei liber3 di credere/fare tutto quello che vuoi.
Vero?
"Tangentopoli è ancora qui… Da allora, l'unica cosa che è cambiata è che c'è desolazione da parte dell'opinione pubblica perché non crede più che possa cambiare qualcosa e guardo con amarezza quest'aula magna vuota…".
Antonio Di Pietro




“Fai…”.
  
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2001
 

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