Ipotizziamo come il Movimento 5 Stalle sia stato un arguto prodotto dei centri di manipolazione mentale di massa, in azione dall’immediato dopoguerra ad oggi, con finalità contro-insurrezionali. La caduta infatti della sedicente politica di stato nell’abisso del malaffare alla fine degli anni novanta, aveva generato la necessità di creare una stampella al sistema, organizzata in modo da convogliare il malcontento popolare e sfruttarne le sue energie.
Per tale
operazione era necessario individuare un leader carismatico (Grillo) ed un
leader interno occulto in grado di fungere da portaordini (Casaloggia). Una
volta individuati i personaggi principali del contenitore, occorreva riempirlo
di ingenuotti esseri umani, miscelati ad arte con scaltri intrallazzoni.
Nel maleodorante
affaire che ha coinvolto il Sindaco di Roma, il vero quesito da porsi è: perché
è stato scelto quel candidato così scialbo? Un minuto Avvocato già praticante
nello studio Previti, sconosciuto alle masse e financo agli stessi aderenti del
Mov. 5 Stalle, nonché, si mormora, probabile amante di personaggi pesantemente invischiati
nelle precedenti amministrazioni. Non era più opportuno e necessario proporre un outsider
totale?
Il fine è oggi
chiaro: la Raggi era un cavallo di Troia, il dono ripulito per permettere di
nuovo l’ingresso delle precedenti amministrazioni nella gestione della Capitale:
tutto cambi perché nulla cambi.
E’ incredibile
osservare i milioni di gonzi che si sono lasciati sedurre da questa palese
montature artificiale e mediatica, priva di senso e contenuti, come il Mov. 5
Stalle. E’ stupefacente constatare come i progetti di manipolazione psicologica
di massa funzionino alla perfezione, nonostante tutti avrebbero ormai dovuto
comprenderne il funzionamento. Per fortuna, magra consolazione, gli esseri
umani che non si recano più alle urne sono in costante aumento, anche se ciò
viene abilmente sottostimato dalle statistiche ufficiali.
Non credo che il
voto delle urne (qualora esisterà ancora) risponda alle intenzioni dei
cittadini italiani. Immaginiamo ampie manipolazioni della volontà popolare.
Constatiamo l’inutilità del sistema per intero, così come è stato concepito e
poi acquisito dai manipolatori occulti del sistema: essi esistono e la loro
migliore abilità è stata quella di dare l’illusione che non esistano.
Divide et impera
è il loro motto: dare l’illusione di una qual contesa della cosa pubblica che è
invece saldamente nelle stesse mani private di sempre, dai tempi di Ninive e forse prima.
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