Le epidemie sono prodotte
artificialmente dai magnaccioni infiltrati nella classe medica con
l’inconsapevolezza ma inestimabile aiuto dei mass-media i cui impiegati
sono tanto ignoranti quanto il pubblico in generale circa la salute, la
malattia, e qualsiasi altra cosa concernente il corpo umano.
Quando pochissime persone nella stessa
area manifestano i medesimi sintomi, i magnaccioni proclamano
un’epidemia che viene diffusa dai mass-media cosicché ognuno ne è al
corrente.
Dal momento della pubblicità, l’epidemia
cresce notevolmente. La gente si mette paura, appare suggestionata,
accusa malori simili. Ciascun sintomo è diagnosticato dalle “autorità”
sanitarie come quello riguardante la malattia epidemica, nonostante
normalmente ci sarebbe una grande varietà di malattie diagnosticabili.
Anche i decessi risultanti da varie cause
vengono attribuite alla malattia “epidemica”. I magnaccioni
raccomandano allora vaccinazioni o altri trattamenti, il pubblico
ingenuamente ci crede e si ammala di più a causa dell’avvelenamento
farmacologico.
Segue, poi, veramente un’epidemia da
avvelenamento con molti decessi ed altri effetti avversi che la classe
medica ancora attribuisce falsamente alla malattia “epidemica”.
I magnaccioni sono molto indaffarati e
guadagnano molti soldi insieme alle case farmaceutiche mentre il
massacro continua per un breve periodo fino a che gli organismi delle
persone non eliminano naturalmente i veleni farmaceutici e ritornano
alla normalità, pur lasciando alcune persone gravemente e
permanentemente danneggiate da questi veleni.
Questo è esattamente ciò che è avvenuto per l’ultima epidemia toscana di meningite,
di cui si è persa traccia all’indomani dell’esaurimento delle scorte
vaccini, ed ogni qualvolta che viene proclamata un’epidemia.
In questo periodo, per esempio, è il turno del morbillo. E i magnaccioni, per promuovere la vaccinazione contro il morbillo,
vi bombardano di informazioni false, al limite del grottesco, senza
farvi vedere la verità dei fatti racchiusa in una semplice fotografia.
Come dimostrato nel Rapporto Unicef Istat, in epoca abbondantemente pre-vaccinale, la mortalità per il morbillo calava per fatti suoi. Poi nel 1963 arrivò la vaccinazione di massa, e da allora viene attribuito alla vaccinazione il contenimento della malattia anche se ciò è evidente che non rientra tra i suoi meriti.
Nella lunga storia della medicina, la
classe medica non ha mai prodotto neanche la più piccola cura per la
malattia, né ne ha mai prevenuto alcuna attraverso le numerose pratiche
barbariche.
Il caso più eclatante è quello della peste che si diffuse negli anni bui, uccidendo milioni di persone e diffondendo paura tra il resto della popolazione.
La peste si
sviluppò spontaneamente come il risultato delle condizioni di vita
misere, gli abusi fisici, gli abusi dietetici, condizioni ambientali
inquinate, la predominanza della abitudini distruttive quale quella di
bere dell’alcol e l’incredibile barbarismo della scienza medica di
allora.
Il corpo medico era inutile nella prevenzione della peste
anche se cercò con tutti i mezzi di stregoneria possibile di debellarla
ma che non fecero altro che contribuire in maniera maggiore al disastro
umanitario.
Infine, senza alcun aiuto sanitario, la
malattia finalmente si ritirò da sé come un normale e naturale spurgo
fisiologico che terminò insieme al miglioramento e al progredire delle
condizioni ambientali.
Ciò accadde ancora oggi con tutte le
malattie infettive, le quali sorgono e poi terminano spontaneamente in
cicli che sono determinati dalle condizioni di vita dei gruppi di
persone affette.
Il punto che stiamo cercando di evidenziare è che le
condizioni ambientali, dietetiche ed altre abitudini, l’igiene, ed il
generale modo di vivere delle persone, oltre agli abusi medici, sono i
fattori che contribuiscono maggiormente alla predisposizione della
malattia.
Se le condizioni fisiche delle persone
peggiorano a causa della cattive abitudini di vita, arriva la malattia.
Essa sarà in qualche modo diversa ma i suoi sintomi saranno gli stessi
da anno ad anno e da posto a posto dipendenti dal modo di vivere di
particolari gruppi di persone.
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