lunedì 20 marzo 2017

Le epidemie dei magnaccioni


Le epidemie sono prodotte artificialmente dai magnaccioni infiltrati nella classe medica con l’inconsapevolezza ma inestimabile aiuto dei mass-media i cui impiegati sono tanto ignoranti quanto il pubblico in generale circa la salute, la malattia, e qualsiasi altra cosa concernente il corpo umano.

Quando pochissime persone nella stessa area manifestano i medesimi sintomi, i magnaccioni proclamano un’epidemia che viene diffusa dai mass-media cosicché ognuno ne è al corrente.

Dal momento della pubblicità, l’epidemia cresce notevolmente. La gente si mette paura, appare suggestionata, accusa malori simili. Ciascun sintomo è diagnosticato dalle “autorità” sanitarie come quello riguardante la malattia epidemica, nonostante normalmente ci sarebbe una grande varietà di malattie diagnosticabili.

Anche i decessi risultanti da varie cause vengono attribuite alla malattia “epidemica”. I magnaccioni raccomandano allora vaccinazioni o altri trattamenti, il pubblico ingenuamente ci crede e si ammala di più a causa dell’avvelenamento farmacologico.

Segue, poi, veramente un’epidemia da avvelenamento con molti decessi ed altri effetti avversi che la classe medica ancora attribuisce falsamente alla malattia “epidemica”.

I magnaccioni sono molto indaffarati e guadagnano molti soldi insieme alle case farmaceutiche mentre il massacro continua per un breve periodo fino a che gli organismi delle persone non eliminano naturalmente i veleni farmaceutici e ritornano alla normalità, pur lasciando alcune persone gravemente e permanentemente danneggiate da questi veleni.

Questo è esattamente ciò che è avvenuto per l’ultima epidemia toscana di meningite, di cui si è persa traccia all’indomani dell’esaurimento delle scorte vaccini, ed ogni qualvolta che viene proclamata un’epidemia.

In questo periodo, per esempio, è il turno del morbillo. E i magnaccioni, per promuovere la vaccinazione contro il morbillo, vi bombardano di informazioni false, al limite del grottesco, senza farvi vedere la verità dei fatti racchiusa in una semplice fotografia.


Come dimostrato nel Rapporto Unicef Istat, in epoca abbondantemente pre-vaccinale, la mortalità per il morbillo calava per fatti suoi. Poi nel 1963 arrivò la vaccinazione di massa, e da allora viene attribuito alla vaccinazione il contenimento della malattia anche se ciò è evidente che non rientra tra i suoi meriti.

Nella lunga storia della medicina, la classe medica non ha mai prodotto neanche la più piccola cura per la malattia, né ne ha mai prevenuto alcuna attraverso le numerose pratiche barbariche.
Il caso più eclatante è quello della peste che si diffuse negli anni bui, uccidendo milioni di persone e diffondendo paura tra il resto della popolazione.

La peste si sviluppò spontaneamente come il risultato delle condizioni di vita misere, gli abusi fisici, gli abusi dietetici, condizioni ambientali inquinate, la predominanza della abitudini distruttive quale quella di bere dell’alcol e l’incredibile barbarismo della scienza medica di allora.

Il corpo medico era inutile nella prevenzione della peste anche se cercò con tutti i mezzi di stregoneria possibile di debellarla ma che non fecero altro che contribuire in maniera maggiore al disastro umanitario.

Infine, senza alcun aiuto sanitario, la malattia finalmente si ritirò da sé come un normale e naturale spurgo fisiologico che terminò insieme al miglioramento e al progredire delle condizioni ambientali.

Ciò accadde ancora oggi con tutte le malattie infettive, le quali sorgono e poi terminano spontaneamente in cicli che sono determinati dalle condizioni di vita dei gruppi di persone affette.

Il punto che stiamo cercando di evidenziare è che le condizioni ambientali, dietetiche ed altre abitudini, l’igiene, ed il generale modo di vivere delle persone, oltre agli abusi medici, sono i fattori che contribuiscono maggiormente alla predisposizione della malattia.

Se le condizioni fisiche delle persone peggiorano a causa della cattive abitudini di vita, arriva la malattia. Essa sarà in qualche modo diversa ma i suoi sintomi saranno gli stessi da anno ad anno e da posto a posto dipendenti dal modo di vivere di particolari gruppi di persone.




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