Dagli imballaggi per hamburger, alle patatine fritte, ai panini imbustati, ai muffin, al cartone della pizza, fino ai popcorn. Le analisi hanno documentato la presenza di Pfas, sostanze fluorurate utilizzate per rendere impermeabile al grasso e all'acqua gli imballaggi per alimenti, in vari contenitori.
Dai test in laboratorio condotti su 65 campioni di imballaggi alimentari, di cui 13 di provenienza italiana, risulta che i composti fluorurati "sono intenzionalmente usati per il trattamento delle superfici degli imballaggi in carta e cartone". Il tenore in fluoro organico "eccede in 63 campioni su 65 il valore limite raccomandato dall’Autorità danese per la sicurezza alimentare, all’avanguardia sulla tutela della salute dei consumatori".
Sono state rinvenute "sostanze tossiche in metà dei campioni esaminati", alcune nell’elenco europeo delle sostanze estremamente problematiche (Substances of very high concern), come il Pfoa, composto chimico che riduce la fertilità e danneggia il feto.
"L'autorità per la sicurezza alimentare in Danimarca ha posto limiti stringenti, ma nel resto d'Europa li ingeriamo senza regole, perché sono ovunque", riferisce Altroconsumo.
Altroconsumo ha scritto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e a Giuseppe Ruocco, responsabile della Direzione generale Igiene e sicurezza degli alimenti e della nutrizione del ministero della Salute,chiedendo un incontro urgente, e ai parlamentari europei, insieme al Beuc (Bureau europeo delle unioni dei consumatori), per garantire la sicurezza dei consumatori dando un seguito alla risoluzione espressa dal Parlamento europeo sull’applicazione del Regolamento sui materiali destinati al contatto con gli alimenti.
fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/imballaggi-alimenti-sostanze-tossiche.php
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