“Ricorda: non dovresti lasciare questa Terra
senza averla resa un po' più bella,
un po' più dolce, un po' più amorevole.
Secondo me, questa è la sola forza,
il solo potere.”
(Osho)
“Il
Tao dice: nascondi ciò che è bello in te, non mostrarlo, nascondi ciò
che in te è autentico e prezioso, perché quando la verità viene nascosta
nel cuore, cresce, simile a un seme piantato in terra. Non esporlo. Se
lo getti sulla via, affinché tutti lo vedano, morirà, e morirà per
niente. Morirà e basta, non ci sarà alcuna rinascita.
Tratta
ciò che è bello, buono e vero come faresti con un seme. Mettilo nella
terra, in un posto nascosto del tuo cuore, non esporlo. Invece tutti
fanno esattamente l’opposto: se c’è qualcosa di sbagliato, lo nascondi,
non vuoi che gli altri ne vengano a conoscenza. Se hai qualcosa di
brutto, lo nascondi e se hai qualcosa di bello, anche se poi non lo è,
cerchi di pubblicizzarlo, lo esageri, lo esponi.
E
lì sta il dramma, perché il brutto cresce e il bello si perde. Il falso
cresce, diventa un seme, e il vero viene buttato via. Ciò che è
prezioso viene buttato e la spazzatura cresce; tu diventi un terreno
infestato di erbacce. Nella tua vita non sboccia alcun fiore, perché non
hai mai fatto la cosa giusta: non hai mai nascosto il seme del fiore
dentro di te.
La
Via sta in questo opposto, e io dico che questa è una delle chiavi più
segrete del Tao. Un uomo del Tao rimane ordinario, assolutamente
ordinario. Nessuno sa chi è, nessuno sa cosa si porta dentro, quale
tesoro. Lui non lo pubblicizza mai, non cerca mai di metterlo in mostra.
Perché invece noi lo pubblicizziamo?
A
causa dell’ego. Tu non sei soddisfatto di te stesso, sei soddisfatto
solo quando gli altri ti apprezzano. Avere il Koh-i-noor non ti basta.
Possedere una pietra preziosa non ti basta, hai bisogno
dell’apprezzamento degli altri. È l’opinione degli altri a essere
preziosa, non il tuo essere.
Guardi
gli occhi degli altri come fossero specchi e se loro ti stimano e ti
applaudono, sei contento. L’ego è una falsa realtà. È solo un accumulo
di opinioni altrui, non è conoscenza di Sé. Questo sé, questo falso sé
che in realtà è l’ego, non è che un accumulo di immagini riflesse, per
questo hai sempre paura. Gli altri potrebbero cambiare opinione; tu
dipendi costantemente da loro.
Se
dicono che sei bravo. Tu li devi assecondare e rimanere bravo ai loro
occhi perché, se cambiano idea, tu non sarai più bravo. Tu non hai un
contatto diretto con il tuo essere, passi attraverso gli altri. e non ti
limiti a metterti in mostra, ma esageri, falsifichi. Magari hai una
piccola verità, un briciolo di bellezza, ma tu la esageri e la rendi
ridicola.
Tu
pensi che tutti ti copino e, in realtà, sei tu che continui a copiare
gli altri. Tu sei una fotocopi, non sei una persona autentica, perché
una persona autentica non ha alcun bisogno di esibirsi. Come fai a
diventare straordinario facendo questo o quello? L’essere straordinario
non dipende da ciò che fai, dipende da ciò che sei. E tu sei già
straordinario, ognuno è unico, non c’è bisogno di provarlo.
Se
cerchi di farlo, proverai esattamente l’opposto. Se una cosa c’è già,
come fai a dimostrarla? Se cerchi di dimostrarla, significa solo che non
sei consapevole dell’unicità che è già presente in te. Per cui, se
cerchi di dimostrare qualcosa, significa che hai dei dubbi al riguardo.
Vuoi
eliminare i tuoi dubbi attraverso gli occhi degli altri, le opinioni
degli altri. Tu non sei realmente convinto della tua bellezza, vorresti
che gli altri ti dicessero che sei bello. E io ti dico che sei unico,
straordinario.
Non
sforzarti di esserlo, è inutile; in questo modo ti senti solo ridicolo e
tutti si mettono a ridere quando volti le spalle. Se tu non sei
convinto della tua unicità, chi mai lo sarà? La certezza non ha bisogno
di prove. Ma come giungervi? Essa nasce dalla conoscenza di Sé.
Ci
sono due vie: conoscenza diretta, il conoscere se stessi direttamente,
immediatamente; questa è la via giusta. E la via sbagliata sta nel
conoscere se stessi attraverso gli altri, attraverso quello che dicono
gli altri. e se tu non conosci te stesso, come possono farlo gli altri?
Sono molto più lontani. Tu sei la persona più vicina a te stesso. Se tu
non conosci la tua realtà, come possono conoscerla gli altri?
E
poiché non abbiamo alcuna conoscenza di noi stessi, abbiamo bisogno di
un surrogato: l’ego è il surrogato e l’ego è uno show perpetuo. Tu sei
come la vetrina di un negozio. Sei diventato una cosa, una cosa da
esporre, da esporre in permanenza, alla continua ricerca di qualcosa che
dica: «Sei bravo, sei bello, sei un santo, sei grande e sei
straordinario.»
Il
Tao è contro questa via, perché il Tao dice che in questo modo sprechi
la tua via. Questa stessa energia può muoversi direttamente verso il tuo
essere, e quando l’essere si rivela, è straordinario. Per cui un uomo
alla ricerca della conoscenza di Sé resterà ordinario agli occhi degli
altri. non li considererà, si nasconderà, non si metterà in mostra. Non
si esibirà, non darà spettacolo di sé.
Se
ne rimarrà in silenzio, vivrà silenziosamente, godendosi
silenziosamente la vita. desiderando che nessuno lo consideri, perché
qualcuno ti considera, ti pensa, nasceranno difficoltà e complessità: la
conoscenza di Sé diverrà sempre più difficile. Ci devi arrivare da
solo, e se guardi la massa e pensi che tutti debbano seguirti, non ci
arriverai mai.
Se
mostri la tua originalità, se affermi di essere qualcosa, se cerchi di
dimostrare le tue doti in modo sottile, tutti si offenderanno. Non
riusciranno a perdonarti, e si vendicheranno. Le masse si vendicano
sempre contro un uomo che si dice originale. Probabilmente Gesù fu
crocefisso perché le masse non riuscirono a tollerare la sua
superiorità, e lui era superiore. Non riuscirono a tollerare quest’uomo
di talento. Lui era straordinario, doveva essere ucciso.
Chuang-tzu
dice: «Non mostrare il tuo talento quando hai a che fare con gli
uomini. Tienilo nascosto!» Occorre ricordare che nessun Maestro taoista è
mai stato crocefisso o avvelenato. Mai! Perché non ha mostrato il suo
talento. Non ha mai affermato di essere diverso da te. Non ha mai detto
di essere migliore di te, più divino di te, più santo di te – no!
Osserva…
la nostra vita è un continuo sforzo per diventare speciale. Essere i
primi della classe, i primi dell’università, vincere la medaglia d’oro,
vincere il premio Nobel, essere diversi, in un modo o nell’altro,
qualunque cosa va bene… la mente trova sempre nuovi modi per rendersi
speciale. La scuola, la cultura, la civiltà in cui viviamo ci insegnano a
essere speciali.
Il
Tao dice: «Non essere speciale, abbandona tutto ciò che è speciale, sii
ordinario, sii semplice.» La semplicità è giusta, essere ordinari è la
cosa giusta, perché con l’essere ordinario ti sentirai a tuo agio. Se
vuoi essere straordinario, speciale, ti sentirai sempre a disagio, in
tensione, perché devi dimostrare qualcosa. Devi convincere gli altri, e
vivrai costantemente nell’indecisione.
Con
l’indecisione ci sarà sempre un tremore dentro, un brivido. Un uomo del
Tao abbandona tutte le distinzioni, brucia tutti i certificati, rimane
fedele a se stesso, e diventa un fiore. E questa fioritura non ha scopo
alcuno, non ha alcuna utilità. Molti se ne avvantaggeranno, anche se
quel uomo non è fiorito per loro, ma per il proprio Sé. Quel uomo ha
compiuto il suo destino. Solo in questo c’è il vero appagamento.
Sii
semplicemente te stesso, ordinario e unico, e compirai il tuo destino.
Nessun altro lo può fare per te. Tu puoi assorbirmi, ma non puoi
seguirmi. Io non ho mai seguito nessuno, avevo la mia Via. Tu avrai la
tua Via. Seguirai la tua Via, che nessun altro ha mai percorso, e che
nessun altro percorrerà mai.
(Osho)
fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2017/02/sii-semplicemente-te-stesso.html
Nessun commento:
Posta un commento