mercoledì 15 marzo 2017

Sii semplicemente te stesso

 
Ricorda: non dovresti lasciare questa Terra
senza averla resa un po' più bella,
un po' più dolce, un po' più amorevole.
Secondo me, questa è la sola forza,
il solo potere.”
(Osho)

“Il Tao dice: nascondi ciò che è bello in te, non mostrarlo, nascondi ciò che in te è autentico e prezioso, perché quando la verità viene nascosta nel cuore, cresce, simile a un seme piantato in terra. Non esporlo. Se lo getti sulla via, affinché tutti lo vedano, morirà, e morirà per niente. Morirà e basta, non ci sarà alcuna rinascita.

Tratta ciò che è bello, buono e vero come faresti con un seme. Mettilo nella terra, in un posto nascosto del tuo cuore, non esporlo. Invece tutti fanno esattamente l’opposto: se c’è qualcosa di sbagliato, lo nascondi, non vuoi che gli altri ne vengano a conoscenza. Se hai qualcosa di brutto, lo nascondi e se hai qualcosa di bello, anche se poi non lo è, cerchi di pubblicizzarlo, lo esageri, lo esponi.

E lì sta il dramma, perché il brutto cresce e il bello si perde. Il falso cresce, diventa un seme, e il vero viene buttato via. Ciò che è prezioso viene buttato e la spazzatura cresce; tu diventi un terreno infestato di erbacce. Nella tua vita non sboccia alcun fiore, perché non hai mai fatto la cosa giusta: non hai mai nascosto il seme del fiore dentro di te.

La Via sta in questo opposto, e io dico che questa è una delle chiavi più segrete del Tao. Un uomo del Tao rimane ordinario, assolutamente ordinario. Nessuno sa chi è, nessuno sa cosa si porta dentro, quale tesoro. Lui non lo pubblicizza mai, non cerca mai di metterlo in mostra. Perché invece noi lo pubblicizziamo?

A causa dell’ego. Tu non sei soddisfatto di te stesso, sei soddisfatto solo quando gli altri ti apprezzano. Avere il Koh-i-noor non ti basta. Possedere una pietra preziosa non ti basta, hai bisogno dell’apprezzamento degli altri. È l’opinione degli altri a essere preziosa, non il tuo essere.

Guardi gli occhi degli altri come fossero specchi e se loro ti stimano e ti applaudono, sei contento. L’ego è una falsa realtà. È solo un accumulo di opinioni altrui, non è conoscenza di Sé. Questo sé, questo falso sé che in realtà è l’ego, non è che un accumulo di immagini riflesse, per questo hai sempre paura. Gli altri potrebbero cambiare opinione; tu dipendi costantemente da loro.

Se dicono che sei bravo. Tu li devi assecondare e rimanere bravo ai loro occhi perché, se cambiano idea, tu non sarai più bravo. Tu non hai un contatto diretto con il tuo essere, passi attraverso gli altri. e non ti limiti a metterti in mostra, ma esageri, falsifichi. Magari hai una piccola verità, un briciolo di bellezza, ma tu la esageri e la rendi ridicola.

Tu pensi che tutti ti copino e, in realtà, sei tu che continui a copiare gli altri. Tu sei una fotocopi, non sei una persona autentica, perché una persona autentica non ha alcun bisogno di esibirsi. Come fai a diventare straordinario facendo questo o quello? L’essere straordinario non dipende da ciò che fai, dipende da ciò che sei. E tu sei già straordinario, ognuno è unico, non c’è bisogno di provarlo.

Se cerchi di farlo, proverai esattamente l’opposto. Se una cosa c’è già, come fai a dimostrarla? Se cerchi di dimostrarla, significa solo che non sei consapevole dell’unicità che è già presente in te. Per cui, se cerchi di dimostrare qualcosa, significa che hai dei dubbi al riguardo.

Vuoi eliminare i tuoi dubbi attraverso gli occhi degli altri, le opinioni degli altri. Tu non sei realmente convinto della tua bellezza, vorresti che gli altri ti dicessero che sei bello. E io ti dico che sei unico, straordinario.

Non sforzarti di esserlo, è inutile; in questo modo ti senti solo ridicolo e tutti si mettono a ridere quando volti le spalle. Se tu non sei convinto della tua unicità, chi mai lo sarà? La certezza non ha bisogno di prove. Ma come giungervi? Essa nasce dalla conoscenza di Sé.

Ci sono due vie: conoscenza diretta, il conoscere se stessi direttamente, immediatamente; questa è la via giusta. E la via sbagliata sta nel conoscere se stessi attraverso gli altri, attraverso quello che dicono gli altri. e se tu non conosci te stesso, come possono farlo gli altri? Sono molto più lontani. Tu sei la persona più vicina a te stesso. Se tu non conosci la tua realtà, come possono conoscerla gli altri?

E poiché non abbiamo alcuna conoscenza di noi stessi, abbiamo bisogno di un surrogato: l’ego è il surrogato e l’ego è uno show perpetuo. Tu sei come la vetrina di un negozio. Sei diventato una cosa, una cosa da esporre, da esporre in permanenza, alla continua ricerca di qualcosa che dica: «Sei bravo, sei bello, sei un santo, sei grande e sei straordinario.»

Il Tao è contro questa via, perché il Tao dice che in questo modo sprechi la tua via. Questa stessa energia può muoversi direttamente verso il tuo essere, e quando l’essere si rivela, è straordinario. Per cui un uomo alla ricerca della conoscenza di Sé resterà ordinario agli occhi degli altri. non li considererà, si nasconderà, non si metterà in mostra. Non si esibirà, non darà spettacolo di sé.

Se ne rimarrà in silenzio, vivrà silenziosamente, godendosi silenziosamente la vita. desiderando che nessuno lo consideri, perché qualcuno ti considera, ti pensa, nasceranno difficoltà e complessità: la conoscenza di Sé diverrà sempre più difficile. Ci devi arrivare da solo, e se guardi la massa e pensi che tutti debbano seguirti, non ci arriverai mai.

Se mostri la tua originalità, se affermi di essere qualcosa, se cerchi di dimostrare le tue doti in modo sottile, tutti si offenderanno. Non riusciranno a perdonarti, e si vendicheranno. Le masse si vendicano sempre contro un uomo che si dice originale. Probabilmente Gesù fu crocefisso perché le masse non riuscirono a tollerare la sua superiorità, e lui era superiore. Non riuscirono a tollerare quest’uomo di talento. Lui era straordinario, doveva essere ucciso.

Chuang-tzu dice: «Non mostrare il tuo talento quando hai a che fare con gli uomini. Tienilo nascosto!» Occorre ricordare che nessun Maestro taoista è mai stato crocefisso o avvelenato. Mai! Perché non ha mostrato il suo talento. Non ha mai affermato di essere diverso da te. Non ha mai detto di essere migliore di te, più divino di te, più santo di te – no!

Osserva… la nostra vita è un continuo sforzo per diventare speciale. Essere i primi della classe, i primi dell’università, vincere la medaglia d’oro, vincere il premio Nobel, essere diversi, in un modo o nell’altro, qualunque cosa va bene… la mente trova sempre nuovi modi per rendersi speciale. La scuola, la cultura, la civiltà in cui viviamo ci insegnano a essere speciali.

Il Tao dice: «Non essere speciale, abbandona tutto ciò che è speciale, sii ordinario, sii semplice.» La semplicità è giusta, essere ordinari è la cosa giusta, perché con l’essere ordinario ti sentirai a tuo agio. Se vuoi essere straordinario, speciale, ti sentirai sempre a disagio, in tensione, perché devi dimostrare qualcosa. Devi convincere gli altri, e vivrai costantemente nell’indecisione.

Con l’indecisione ci sarà sempre un tremore dentro, un brivido. Un uomo del Tao abbandona tutte le distinzioni, brucia tutti i certificati, rimane fedele a se stesso, e diventa un fiore. E questa fioritura non ha scopo alcuno, non ha alcuna utilità. Molti se ne avvantaggeranno, anche se quel uomo non è fiorito per loro, ma per il proprio Sé. Quel uomo ha compiuto il suo destino. Solo in questo c’è il vero appagamento.

Sii semplicemente te stesso, ordinario e unico, e compirai il tuo destino. Nessun altro lo può fare per te. Tu puoi assorbirmi, ma non puoi seguirmi. Io non ho mai seguito nessuno, avevo la mia Via. Tu avrai la tua Via. Seguirai la tua Via, che nessun altro ha mai percorso, e che nessun altro percorrerà mai.

Nel mondo spirituale nessuno lascia tracce. È come il cielo: un uccello lo attraversa, ma non lascia alcuna impronta, nessuno lo può seguire. Perciò gioisci in me, sii felice con me e mi assorbirai. Diverrà una luce dentro di te e ti indicherà il cammino. Ma non copiare, non credere, né diffidare, non farti guidare dalla testa. Non essere una scimmia, sii un essere umano.” 

(Osho)


fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2017/02/sii-semplicemente-te-stesso.html

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