“Un
santone aveva un appuntamento con Dio. Lungo la strada incontrò un
altro mistico che stava meditando con la massima serietà. Il santone
allora, interrompendo i mantra dell’altro, gli fece questa proposta:
«Sto andando dalla Divinità. Vuoi che le parli di te? Hai qualcosa da
domandarle?»
Il
mistico disse: «Domandale quante volte ancora dovrò reincarnarmi prima
di raggiungere la liberazione. Ho già vissuto tre vite.» Più avanti, il
santone incontrò un secondo mistico, uno yogi che danzava nell’estasi.
Anche a lui fece la medesima proposta. Lo yogi, assorto nella danza, lo
ignorò.
Il
santone, ripensando all’incontro precedente, gli disse che poteva
domandare alla Divinità quante reincarnazioni avrebbe ancora dovuto
vivere. Lo yogi, inebriato dalla danza, girò su se stesso sorridendo. Al
suo ritorno, qualche ora più tardi, il santone incontrò di nuovo lo
yogi danzante. Gli disse: «La Divinità mi ha parlato. Ti restano da
vivere tante vite quante foglie ci sono sull’albero accanto a te.»
«Che
meraviglia! - disse lo yogi danzante - Solo? Se penso a tutti gli
alberi che ci sono nel bosco e a tutti i boschi che ci sono nel mondo,
le foglie devono essere milioni di milioni! Che fortuna la mia!» Poi il
santone incontrò il primo mistico. Questi, ansioso, gli si avvicinò e il
santone gli disse: «La Divinità mi ha detto che ti restano altre tre
vite prima di raggiungere la liberazione.»
A
qualcuno tre incarnazioni sembrano insopportabili, a un altro molte
migliaia paiono poca cosa, paragonate all’infinito. Il primo vive con
dolore, il secondo nell’estasi. Come i mistici di questa storia, vi sono
persone che vivono nell’angoscia e altre che vivono nella gioia. Le
prime non conoscono la prosperità. La loro vita è solo sofferenza.
(Alejandro Jodorowsky, La risposta è la domanda, Oscar Mondadori)
fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2017/02/reincarnazioni.html
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