“Non ci può essere una rivelazione più profonda dell'anima di una
società, del modo in cui tratta i suoi bambini” sostiene Nelson Mandela
Come non essere d'accordo?
Eppure oggi i bambini possono essere aggrediti, fatti ammalare, o
uccisi da pervasivi farmaci commerciali, cibo e bevande spazzatura, resi
perversi in vari modi dalla violenza senza scrupoli, impegnati in
lavori forzati senza nessun beneficio, e poi buttati dentro a un futuro
aziendale di schiavitù per debiti e lavoro senza senso. Come può questo
crescente abuso sistematico essere consentito pubblicamente ad ogni
livello? Che tipo di società potrebbe distogliere lo sguardo da come le
sue istituzioni dominanti rovinano le vite dei giovani e lo stesso
futuro dell'umanità?
L'abuso è incorporato nel sistema. Tutti i diritti di coloro
stessi che si preoccupano dei bambini –dai genitori lavoratori ai
sistemi di sostegno sociale-- sono derivati da trattati “commerciali”
aziendali che sorpassano le leggi per garantire come unico obiettivo la
regola del “profitto degli investitori”. I bambini sono nello strato più
basso, e per lo più espropriati senza scrupoli dal sistema globale. La
scusa di “condizioni più competitive” significa, di fatto, una corsa al
ribasso dei benefici per le famiglie, della sicurezza sociale,
dell’educazione superiore libera dal debito, delle protezioni contro
ambienti tossici, ai quali i giovani sono i più vulnerabili. Allo stesso
tempo, vendite crescenti di cibo spazzatura, malnutrizione e
deterioramento culturale incitano il solo sviluppo ottenuto -una
richiesta sempre maggiore di denaro alla cima.
I meccanismi di abuso non sono temperati da riforme come avveniva in
passato, ma approfonditi e ampliati. Gli stanziamenti per [la legge ]
Omnibus Harper che spoglia anche istituzioni scientifiche e sociali e
toglie diritti aziendali stranieri transnazionali, nel nome di “un
partnertariato trans-pacifico” e “Accordo Commerciale fra Canada e
Europa” fanno avanzare ulteriormente la grande espropriazione.
Una domanda non fatta unisce questi punti, ma è tabù porla. Quale
guerra, collasso ecologico o sociale non è oggi alimentato dal rapido
strisciare dei diritti aziendali allo scopo di derubare e inquinare le
società e –i meno considerati- i giovani?
Nella seconda versione ampliata di Cancer Stage of Capitalism (Lo stadio canceroso del capitalismo,
ndt) spiego l'intero sistema. Operazioni monetarie onnivore [attivate]
dalla ricchezza aziendale proliferano attraverso i loro ospiti viventi,
superando le difese della vita sociale a ogni livello e mettendo a
tacere le critiche. Nessuna [di queste operazioni] tende a servire una
funzione sociale (“supporto alla vita” nell’originale, ndt) ma solo a
massimizzare i profitti. Esse circondano, minacciano, corrompono e
molestano con le armate delle lobby aziendali per oltrepassare le
legislature e lanciare attacchi tramite pubblicità e guerre con i mass
media come loro veicoli di propaganda. Ci sono tutte le caratteristiche
classiche del bullismo– richieste pervasive a senso unico, fare una
gang, minacciare con la forza, falsi pretesti, indebolire gli oppositori
presi e sfruttati, e attaccare brutalmente chi resiste. Ma i bulli sono
visti solo fra gli stessi giovani, mentre il governo nell'interesse del
benessere dei bambini è sacrificato in modo crescente alla fanatica
dottrina secondo la quale la “mano invisibile” del dio mercato è la
Provvidenza e tutte le merci sono “beni”.
COME L'ABUSO AZIENDALE SI MUOVE FIN DENTRO I BAMBINI
Ricordiamo come il portavoce della General Electric e il presidente
degli Stati Uniti Ronald Reagan mandarono in onda la guerra post anni
‘80 contro sindacati, attivisti per la pace, ambientalisti, e ogni tipo
di comunità non asservita ai diritti aziendali americani. Il Nicaragua,
piccolo e alla fame, che si era alzato contro la tirannia preparata
dagli USA, portando educazione pubblica e benefici alla salute per i
bambini sopraffatti dalla povertà fu individuato come esempio.
“Tutto quello che devono fare è dire “Zio””, diceva con un sorrisetto
Reagan alla stampa quando gli chiedevano cosa poteva fare il Nicaragua
per fermare gli attacchi statunitensi. Loro non lo fecero e gli USA
minarono il loro porto centrale e finanziarono i Contras con denaro
proveniente dalla droga per le armi per attaccare e bruciare le scuole e
gli ospedali. Il governo di Reagan e i mezzi di comunicazione
ignorarono la sentenza da sei miliardi di dollari della Corte
Internazionale contro i crimini di guerra e la falsa rivendicazione
della “difesa personale”. Coloro che abusano continuano sempre se non
vengono indicati e le prime vittime sono sempre i bambini.
Ora con il collasso ideato dalle banche dell'Europa social-democratica,
oppositori ricchi di petrolio che hanno guadagnato dal saccheggio delle
aziende nel Medio Oriente e i sistemi di supporto ai beni di prima
necessità in lento declino, noi siamo capaci di vedere la diretta
invasione aziendale delle menti e corpi dei bambini. Come da altre
parti, la giustificazione è “dare loro ciò che vogliono”. E tutte le
leve vengono premute per agganciare i giovani ai prodotti delle
multinazionali che danno dipendenza – il bambino e l'adolescente hanno
paura di essere lasciati da soli, il desiderio di più zucchero, sale e
grasso, il fascino primordiale delle immagini di violenza e distruzione,
il desiderio di attenzione in forme stereotipate, la noia di inerzia
con nessuna funzione vitale, la perdita di aree per lo svago sociale a
causa della grande mancanza di fondi, l’incessante coazione alla
distrazione, e dubbi da buco nero sul proprio Io. Tutte le istigazioni e
prodotti poco salutari e che creano dipendenza formano un modello
comune di abuso sui bambini, che è molto più destabilizzante per la vita
di qualunque altro del passato. Sotto la scoperta, cresce un'epidemia
patologica.
In risposta alle malattie causate dalle merci, dall'obesità alle stelle e
mancanza di forma fisica a depressione giovanile senza precedenti e
indifferenza psichica alla violenza, quasi nessuno standard di vita
pubblica di ciò che è spinto ai giovani è consentito nel mercato super
lucrativo. Anche quando il consumo crescente dei bambini di innumerevoli
cibi spazzatura, droghe farmaceutiche e divertimenti che distruggono la
vita li rende dipendenti da ciò che alla fine potrebbe rovinare le loro
vite, si vedono le lobby che ostacolano furiosamente gli stili di vita
salutari.
Come mostra Childhood Under Siege/ How Big Business Targets Your
Children (Infanzia sotto assedio, come la grande impresa bersaglia i
vostri bambini, ndt) di Joel Bakan, l'abuso sistematico viene ignorato,
negato e bloccato contro la regolamentazione pubblica. Anche con diabeti
mortali dovuti al cibo ed alle bevande spazzatura e disfunzioni
ormonali e avvelenamento del corpo dovuto alle innumerevoli sostanze
chimiche, materiali e sostanze chimiche non testate che nutrono le
nostre vite, i giovani non sono protetti da questo abuso sistematico e
crescente ad opera delle multinazionali, neanche un pacchetto di
informazioni obbligatorio per prevenire i loro disturbi fisici e
mentali, i quali continuano a crescere.
CAPIRE L'ABUSO DELLE AZIENDE SUI BAMBINI COME UNA PATOLOGIA DEL SISTEMA
Il classico film e libro di Bakan, The corporation, ha rivelato
passo passo la “multinazionale come uno psicopatico”. Professore di
giurisprudenza e anche genitore, egli ricorda l'”idea andata troppo
oltre” di civiltà moderna che è stata aggressivamente messa da parte:
“che i bambini e l'infanzia hanno bisogno di quel tipo di protezione
pubblica e sostegno che solo la società potrebbe offrire”. Ora osserva,
le grandi multinazionali sono “libere di promuovere idee e prodotti non
salutari – di fare pressione sugli scienziati e i fisici per spingere le
vendite delle loro droghe psicotrope – di far diventare gli ambienti
dei bambini – di fatto i loro stessi corpi-- stufe tossiche-- e di
trarre profitto dai sistemi scolastici sempre più trasformati in grandi
affari”. Da lungo tempo l’orrore e i pericoli del lavoro minorile hanno
richiamato l'attenzione, e Bakan riporta che oggi essi stanno
ritornando.
Il classico testo di Ronald Laing, The politics of the family (La politica della famiglia,
Edizioni Einaudi, ndt) , approfondisce le problematiche del lavoro
minorile sostenendo che i giovani vengono fatti vivere dentro un dramma
teatrale i cui ruoli sono programmati da una generazione per quella
successiva. Essi sono “buoni” o “cattivi” nella misura in cui seguono o
oppongono resistenza ai ruoli a loro imposti. Il cambiamento di rotta
oggi è che il palco e la trama sono dettati dal marketing delle
multinazionali dei grandi affari. Loro allestiscono il palco e le trame
delle attività e i sogni giovanili attraverso modelli di sport, giochi e
relazioni simili, formazione dell'identità, mangiare e bere,
espressione creativa, assistenza clinica, aumentando la scolarità e
addirittura il sonno. Le loro pubblicità condizionano i bambini fin
dalla culla e li spingono fortemente verso sostanze dannose che creano
dipendenza. Questo è il motivo per cui, ad esempio, “solo l'1% di tutta
la pubblicità del cibo propone un'alimentazione salutare”. La vendita di
desideri malsani attraverso ogni finestra di menti impressionabili si è
moltiplicata così tanto che quasi nessuna regione della vita, comprese
le scuole, è libera dall'ordine del giorno totale.
Nel mentre i governi controllati dalle multinazionali abdicano un
obbligo definitivo di governo moderno – rendendo possibile la protezione
delle vite dei giovani e del futuro sano dell'umanità. Sui prodotti di
pervasiva violenza delle multinazionali, per esempio, l'American Medical
Association riporta: “pensiero e comportamento violenti sono indotti
sistematicamente e virtualmente in tutti i bambini dai giochi delle
multinazionali”. L'occupazione dell'infanzia e adolescenza ha ora
raggiunto 9-11 ore al giorno per l'età 8-18 anni che sono incollati a
prodotti multimediali orchestrati dalle multinazionali commerciali. I
bambini sono motivati da desideri non necessari e dall’adattamento a una
cultura che li circonda che ha un “sistema di marketing panottico” per
attaccarli alle loro “emozioni profonde”. La ripetizione senza sosta di
slogan e false immagini sostituisce le ragioni e la cura della vita, e
la logica delle pubblicità è che sei difettoso senza il prodotto. In
sostanza, la dipendenza da merci spazzatura di ogni tipo guida la
crescita delle vendite delle multinazionali e l'incapacità delle
capacità di vita dei bambini viene dopo. Quale maggiore abuso dei
bambini potrebbe esistere?
Bakan riporta copiose evidenze di Big Pharma che compra i dottori con
favori, mettendo articoli nei nomi dei giornali, inventa malattie
infantili per prescrivere loro medicine, e droga i giovani fin
dall'infanzia con le sostanze non sicure che loro propongono.
L'invasione aziendale dell'educazione pubblica viaggia insieme
all'invasione della salute dei bambini. Amministratori con salari da
capi d'azienda per nessuna funzione educativa collaborano nell'agenda, e
dispositivi di test meccanici vicini all'esaminazione accademica
indipendente sono il cavallo di Troia per un lucchetto massivo di mala
educazione. Bakan è consapevole che tutta la tendenza dell’
aziendalizzazione della scuola e delle istituzioni educative “mina il
ruolo dell'educazione nel promuovere pensiero critico e riflessioni
intelligenti”. Di fatto combatte contro di loro per principio. Perché il
ragionamento e la ricerca critica hanno bisogno di persone che
apprendono per indirizzare i problemi indipendentemente dai profitti
della multinazionale e di penetrare oltre le credenze condizionate dal
mercato. I grandi affari chiedono l'opposto. Massimizza i ritorni di
denaro come il suo primo e unico principio di pensiero e giudizio e
seleziona contro ogni verità o conoscenza che è in conflitto con il suo
obiettivo.
L'abuso aziendale dei bambini, in breve, va ben oltre tutte le altre
forme di abuso dei bambini messe insieme. Ma in un mondo dove entrambi i
genitori sono al lavoro per sopravvivere e il denaro vince sempre le
elezioni, gli interessi di vita dei bambini sono spinti fuori dalla
visuale. “Le multinazionali sono grandi, potenti e dominano le
istituzioni” riassume Bakan, “deliberatamente programmate per sfruttare e
rigettare gli altri che cercano benessere per loro”.
Quindi qual è la soluzione? Bakan enfatizza il principio precauzionale e
leggi contro danni evidenti ai giovani. Egli enfatizza i “valori” e
“insegnare ciò che è bene per loro e ciò che non lo è”. Per cui non
abbiamo nessun criterio principale dei due. Essi si mostrano da soli una
volta visti. Il bene per i bambini è qualunque cosa renda funzionali le
capacità di vita per crescere coerentemente, e il male è ciò che le
rende non funzionali. Il dominio delle multinazionali va nella direzione
opposta. Perciò la mancanza di forma fisica, obesità, depressione,
fantasie dell'ego, violenza aggressiva e mancanza di obiettivi aumentano
al massimo il suo profitto sull'abuso dei bambini va fuori controllo.
Questo è il cuore del nostro disordine. La soluzione è il controllo
pubblico delle multinazionali in base a standard collaudati di capacità
di vita.
John Mc Murtry
Fonte: www.globalresearch.ca
Link: http://www.globalresearch.ca/corporate-child-abuse-the-unseen-global-epidemic/5352919
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ILARIA GROPPI
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12586
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