mercoledì 9 novembre 2016

Cambiare stile di vita: la terapia più efficace per il diabete di tipo 2

Oltre alla sana alimentazione, anche il movimento fisico e la serenità mentale sono particolarmente importanti per un risultato positivo

La comparsa del diabete di tipo 2 - non del tipo 1 - dipende in modo significativo non solo dalla predisposizione genetica ma anche dal vostro stile di vita. Quest’ultimo è in gran parte il risultato sia delle vostre abitudini alimentari, che vanno dalla scelta dei prodotti alla preparazione dei cibi, sia di quanta attività fisica svolgete e come elaborate lo stress.

Inoltre, lo stile di vita influenza l’andamento di qualsiasi terapia, e questo vale sia per il diabete di tipo 2 sia per quello di tipo 1. Le nostre abitudini hanno un effetto terapeutico talmente incisivo che vale la pena dedicare ampio spazio a questo argomento.

Gli effetti del cambiamento di stile di vita

Il legame tra stile di vita e sviluppo del diabete di tipo 2 è ben noto. Il rischio aumenta con l’aumento del peso corporeo e con la diminuzione dell’attività fisica.

Le persone geneticamente predisposte a sviluppare il diabete di tipo 2 traggono quindi vantaggi notevoli dal mantenere il proprio peso forma e da una buona attività fisica. È stato dimostrato come questi accorgimenti siano talmente efficaci da permettere in molti casi di rinunciare del tutto all'assunzione di farmaci o, quanto meno, di ridurla al minimo.

Cambiare stile di vita rappresenta pertanto un grande sostegno per il trattamento ottimale del diabete, poiché più si riduce il sovrappeso, più aumenta l’efficacia dell’insulina, sia quella prodotta dal proprio corpo, sia quella iniettata. Tuttavia, per quanto sia un rimedio completamente naturale e privo di effetti collaterali, cambiare stile di vita richiede una grande motivazione, insieme a una buona dose di tenacia. Questo libro di ricette vuole esservi d’aiuto nel realizzare questo cambiamento, accompagnandovi anche nelle fasi successive, come prezioso consulente nutrizionale.

Un nuovo stile di vita è considerato come terapia medica anche dalle assicurazioni sanitarie

Cambiare stile di vita è attualmente considerato la terapia più efficace sia per il diabete di tipo 1 sia per le malattie collaterali più comuni, come obesità, dislipidemie, ipertensione ed elevati livelli di acido urico. Di conseguenza, in Germania, il sistema sanitario nazionale e le assicurazioni sostengono gli utenti nella realizzazione di un cambiamento a lungo termine e prevedono contributi economici per le visite mediche e le terapie nutrizionali o per i corsi di ginnastica, rilassamento e gestione dello stress.

Ottimizzare lo stile di alimentazione: la scelta dei prodotti e il comportamento alimentare

Sino ai nostri giorni, il consiglio di Ippocrate, il più famoso medico dell’antichità, non ha perso la sua validità: «Che il cibo sia la vostra medicina e la medicina sia il vostro cibo». Dal nostro cibo vogliamo chiaramente che sia gustoso! In più, esso ha il ruolo fondamentale di apportare al nostro organismo tutte le sostanze vitali necessarie per mantenerne il funzionamento, quindi la salute e la capacità di rendimento. Allo stesso tempo, vogliamo evitare il più possibile l’assunzione di sostanze nocive.

Affinché il cibo sia in grado di garantirci tutto ciò, la nostra alimentazione deve essere varia e basarsi soprattutto sui prodotti di stagione. Inoltre, gli alimenti che compriamo dovrebbero essere freschi e consumati poco dopo l’acquisto. Anche i surgelati, possibilmente di alimenti freschi, poco pretrattati, rappresentano una valida alternativa.

Di cosa necessità il corpo

I cibi che favoriscono maggiormente la salute sono quelli naturali e meno trattati dalle tecnologie alimentari, poiché hanno una densità nutrizionale più alta. Ciò riguarda le componenti indispensabili alla formazione delle proteine (aminoacidi essenziali), le vitamine, i minerali e i microelementi, nonché gli importantissimi acidi grassi (polinsaturi) e le sostanze vegetali biologicamente attive. Inoltre, si dovrebbe rifornire il corpo della quantità indispensabile di acqua tramite l’assunzione di liquidi non calorici. Infine, è importante ridurre l’apporto di sostanze troppo pesanti per il metabolismo, fra cui gli zuccheri, i grassi con un’alta concentrazione di acidi saturi e i grassi idrogenati, nonché di alcol e purine, che aumentano la formazione di acido urico.

Imparare a svolgere attività fisica con piacere

Il mezzo più efficace per mettere in moto il metabolismo è l’attività fisica. Che si tratti di ginnastica per anziani o danza da seduti, di nuoto o ciclismo, di escursionismo, corsa o giochi con la palla, l’importante è che sia una forma di sport adatta alle vostre capacità. Per non perdere la motivazione, soprattutto all'inizio, vale in molti casi il motto: meno è più! Perché chi parte in quarta si procura spesso solo un pieno di dolori muscolari e alle articolazioni, rischiando, per la frustrazione, di abbandonare subito e del tutto l’attività.

Chiedete consiglio a un esperto per programmare i vostri esercizi e, all'inizio, allenatevi preferibilmente per lassi di tempo brevi ma frequenti. Solo quando sarete ben allenati potrete esercitarvi in modo intenso due o tre volte alla settimana, come consigliano gli sportivi, giungendo ad aumentare le pulsazioni fino al famoso numero di «180 meno la vostra età», poiché anche il muscolo cardiaco va allenato. Se avete poca esperienza nello svolgere attività fisica, è in ogni caso consigliabile sottoporsi a un check-up preventivo della vostra salute.

L'attività fisica è una grande fonte di benessere

Chi pratica sport non mette in moto soltanto le articolazioni, le cartilagini o la muscolatura – muscolo cardiaco incluso –ma anche gli organi interni e il metabolismo. Le celluleaumentano la propria sensibilità all'insulina e, di conseguenza, lo zucchero nel sangue diminuisce. In più, anche il metabolismo dei grassi trae vantaggio dall'attività fisica, la quale fa aumentare il colesterolo HDL, cioè il colesterolo buono. Inoltre, si incrementa la produzione degli ormoni della felicità, le endorfine, per cui chi si muove è più facilmente di buon umore e gestisce meglio lo stress. Chi è fisicamente attivo affronta la vita quotidiana con maggiore resistenza e ha difese immunitarie più forti, poiché il sistema immunitario viaggia a gonfie vele e produce più cellule di difesa. 

Elaborare lo stress

Chi soffre di diabete sa bene che l’agitazione e la rabbia fanno aumentare i valori dello zucchero nel sangue. Ciò dipende dalla maggiore produzione di adrenalina, l’ormone dello stress. Nelle situazioni di stress scattano gli stessi meccanismi che ci spingono a fuggire da un pericolo o a combattere contro un nemico. Le pupille si dilatano, la respirazione accelera, il polso fa altrettanto. Infine, il fegato libera le proprie riserve di zuccheri per dare una scarica di energia ai muscoli, quindi il livello glicemico del sangue si alza.

Ognuno di noi sperimenta lo stress in modo personale. Il fatto che una determinata situazione venga percepita come stressante dipende, fra l’altro, dalla capacità del singolo di avvalersi o meno di certe strategie di elaborazione. Esiste una grande varietà di tecniche di rilassamento, per esempio il training autogeno, lo stretching, il Qigong, la meditazione (in particolare il vipassana) o lo yoga. Provatele per trovare quella che più vi si addice.

Un altro metodo miracoloso per combattere lo stress lo avete invece già conosciuto: è l’attività fisica! Grazie al lavoro dei muscoli, il metabolismo accelera, ed è così in grado di smaltire al meglio l’ormone dello stress, ossia l’adrenalina.


Doris Fritzsche, Friedrich Bohlmann, Marlisa Szwillus

Tratto da "Diabete Mangiare con Gusto (164 ricette)" di Doris Fritzsche, Friedrich Bohlmann, Marlisa Szwillus 


fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/stile-vita-terapia-diabete.php

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