Con le crescenti tensioni tra la Russia e
l’occidente che fanno i titoli, Mosca e Atene continuano a sviluppare
le relazioni bilaterali in tutti i campi. Il 1° novembre, il Ministro
degli Esteri russo Sergej Lavrov visitava il Paese amico, membro di NATO
e UE, incontrando il Primo ministro Alexis Tsipras, il Presidente
Prokopis Pavlopoulos e l’omologo greco Nikolaos Kotzias. Il 2016 è
l’anno dello scambio culturale segnato da due date importanti: 185 anni
dalla tragica scomparsa di Ioannis Kapodistrias, ministro degli Esteri
greco nell’Impero russo e uno dei politici e diplomatici più illustri
d’Europa, e i 1000 della presenza dei monaci russi nella penisola greca
(nel santuario monastico autonomo ortodosso di Monte Athos).
La visita
rientrava nel programma speciale per sviluppare l’amicizia tra le due
nazioni ortodosse, con circa 170 eventi su cultura, scienza, istruzione,
turismo, sport, economia e commercio. Il 190° anniversario della
battaglia navale di Navarino, dove la Flotta russa liberò la Grecia
dall’impero ottomano, segnerà il prossimo anno. L’agenda include
commercio, investimenti e cooperazione energetica, nonché urgenti
questioni internazionali.
La commissione mista russo-greca sulla
cooperazione scientifica e tecnica economica ed industriale, ha avuto la
decima sessione ad Atene il 4 novembre 2016. Il flusso turistico dalla
Russia alla Grecia è aumentato del 20 per cento nel primo semestre,
divenendo un record. Nuove opportunità d’investimento appaiono grazie
all’accordo firmato tra aziende d’investimento di Grecia e Russia
durante la visita del Presidente Putin ad Atene a maggio. L’accordo
include la cooperazione in aree come turismo, ferrovie, porti, energia,
cibo, agricoltura, distribuzione al dettaglio, ambiente e salute. Si dà
particolare attenzione allo sviluppo dei modi per attrarre investimenti e
esportazioni tra Grecia e Russia.
Lavrov ha osservato che Mosca e Atene
hanno prospettive promettenti nel settore energetico. “Condividiamo
l’idea di avere un potenziale significativo nell’industria energetica.
E’ probabile che avremo discussioni speciali in vista di un risultato
specifico”, aveva detto il capo della diplomazia russa. Atene mantiene
stretti legami con Mosca, opponendosi alle sanzioni UE alla Russia. Il
giorno dopo la vittoria del partito Syriza di Alexis Tsipras, il Primo
Ministro contestò gli appelli ad ulteriori sanzioni contro la Russia ed
espresse solidarietà a Mosca e al popolo russo.
“Sulle nostre relazioni con la NATO, apprezziamo il disaccordo della Grecia con la politica delle sanzioni e la volontà di proseguire il dialogo sulla crisi ucraina”,
aveva dichiarato Lavrov dopo l’incontro con l’omologo greco Nikos Kotzias il 2 novembre.
Il rapporto comprende anche la cooperazione militare. A maggio, il
Ministro della Difesa greco Panos Kammenos affermava che la Grecia
cercherà di avere la licenza per la fabbricazione dei fucili d’assalto
Kalashnikov a Patrasso, appena finito l’embargo commerciale dell’UE
contro la Russia. La co-produzione nella fabbrica di Aigio nel
Peloponneso nord, sarà una spinta importante per l’industria della
Difesa della Grecia.
La Grecia è in trattative con Mosca per l’acquisto e
la manutenzione dei sistemi di difesa aerea di fabbricazione russa
S-300, che possiede dalla fine degli anni ’90. Alti funzionari della
NATO hanno sollevato preoccupazioni sui tentativi della Grecia di
stringere un Patto difensivo con Mosca che minerebbe seriamente il
fronte unito contro la Russia. Kammenos aveva apertamente sostenuto la
posizione della Russia sull’Ucraina. Secondo lui,
“La popolazione greca in Crimea è stata attaccata dal governo fascista ucraino e le famiglie greche sono state protette dalle forze russe”.
Parlando
alla 4.ta conferenza sulla sicurezza internazionale di Mosca ad aprile,
il ministro sostenne che le sanzioni dell’UE erano “un disastro per la Russia e l’UE”. Fu simbolico che il fine settimana prima della visita del Lavrov, il cacciatorpediniere russo Smetlivij
gettasse l’ancora nel porto principale della Grecia del Pireo, prima di
navigare nel Mediterraneo orientale per unirsi alle navi da guerra che
appoggiano le forze governative nella guerra in Siria. La nave partecipò
ai festeggiamenti dedicati all’anno dello scambio culturale.
La Grecia è
non è l’unico membro di UE e NATO che sfida apertamente la politica
antirussa imposta dagli Stati Uniti. Il Paese fa parte del grande gruppo
di membri dell’UE che si oppone alla politica delle sanzioni antirusse e
le loro voci sono sempre più forti ultimamente. La Grecia sa che
l’Unione europea attraversa tempi duri. “Lo scopo, anche l’esistenza, della nostra Unione è in discussione”,
aveva scritto il capo della politica estera dell’UE Federica Mogherini
nella prefazione della strategia globale dell’UE su politica estera e di
sicurezza, il nuovo documento pubblicato in estate.
Unità sarà la
parola onnipresente nei documenti ufficiali della NATO, ma ci sono
profonde differenze che dividono l’alleanza sui grandi temi. Italia,
Francia e Grecia si oppongono alla politica del blocco alla Russia.
Secondo il Pew Research Center, solo il 34 per cento degli europei
ritiene che Mosca metta in pericolo il continente, puntando a Stato
islamico ed instabilità economica quali sfide principali. NATO e UE
dovranno presto cambiare politica verso Mosca. Sono cose volubili, i
rapporti hanno alti e bassi, ma i valori comuni, la cultura ortodossa,
la storia e l’affinità sincera riuniranno sempre Russia e Grecia.
Peter Korzun, Strategic Culture Foundation 05/11/2016
La ripubblicazione è gradita in riferimento alla rivista on-line della Strategic Culture Foundation.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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