lunedì 6 marzo 2017

Quando il miglior Agente del Sistema è il Genitore

 
La famiglia ed in particolar modo i genitori, sono oggi i principali e leali agenti del sistema di controllo sociale di un individuo. Sono loro infatti che portano i figli agli ambulatori vaccinali, loro che li accompagnano a scuola, loro che li iscrivono ai corsi dei deleteri sport di massa, loro che ne impediscono uno sviluppo spirituale e coscienziale perché proiettati verso un’immagine futura dei propri figli all’insegna dell’efficienza, della produttività, della pseudo emancipazione globalista, loro infine che, al primo accenno di sacrosanta ribellione, accompagnano i propri cari dal primo psichiatra di turno.

Mandare un figlio ‘a studiare all’estero’, oppure a fare un inutile stage in qualche ufficio apparentemente asettico di una multinazionale a caso, correggerne l’istinto creativo libero con assurdi succedanei e via dicendo …

Per timore essenzialmente e per una qual manchevole idea dello spirito di gruppo (famiglia in questo caso) compensatorio e fuorviante, i genitori sono i controllori più prossimi degli individui più giovani e spesso se ne occupano con autoritaria superficialità, indotta dalle mode, dai mezzi di persuasione e dallo spirito emulativo e gregario.


Sono loro infine che minacciano di denuncia il Professore delle scuole elementari perché si è azzardato a mettere un brutto voto al proprio pargolo, oppure che sbraitano e sgomitano per concedere ai propri figli qualcosa che neppure desiderano: una malevola vacanza mordi e fuggi, un deleterio passatempo elettronico, un abito malamente ed inutilmente firmato.


La generazione che oggi è genitrice è stata a suo tempo bombardata dagli aguzzi mezzi della propaganda subliminale: non è tutta colpa loro. E’ la generazione dai Duran Duran in poi che ha vissuto l’onda plastificante degli anni ’90, la stessa che ha colpito la nostra classe politica, poi involuta (nella generazione successiva) in un controvalore umano alla Renzi.
 
 

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