Il 10 settembre 2001, il segretario della
Difesa Donald Rumsfeld dichiarò la guerra agli sprechi, sottolineando
che 2300 miliardi di dollari dal bilancio del Pentagono non risultavano.
CBS citò Rumsfeld dire che il denaro sprecato dai militari costituiva
una grave minaccia “Infatti, si potrebbe dire che sia questione di vita o di morte“.
Rumsfeld prometteva il cambiamento dall’11 settembre. In effetti, il
cambiamento avvenne quell’11 settembre; per molti di coloro che
lavoravano al Pentagono, il cambiamento costò la vita, mentendo in
pericolo di vita i sopravvissuti che lavoravano negli uffici colpiti.
Una dei sopravvissuti è April Gallop che testimoniò sotto giuramento in
un’intervista video-registrata da Barbara Honegger, che condusse
un’indagine approfondita sugli eventi al Pentagono dell’11 settembre.
April Gallop affermò che si ebbe una violenta esplosione vicino al suo
ufficio nell’Ala Due o Corridoio Cinque, 100 metri più a nord rispetto
alla narrazione ufficiale sul presunto punto d’impatto dell’aereo, che
fermò il suo orologio alle 9:30. April Gallop non vide rottami di aereo,
poltrone, bagagli, corpi di passeggeri, né carburante. Il suo orologio è
conservato in un luogo sicuro. Gallop vide l’incendio scaturire dai
computer.
Barbara Honegger riporta che altri testimoni oculari, tra cui
Tracy Webb, videro tali incendi dai computer nell’Anello E del Corridoio
Quattro. Aprile Gallop contattò diversi altri sopravvissuti che possono
corroborare la sua testimonianza, ma a cui dovrebbero garantire
protezione prima di farsi avanti.
L’impatto del presunto aereo avvenne
otto minuti dopo massicce esplosioni nel Pentagono. Un altro orologio
del Pentagono, conservato allo Smithsonian, nonché prove fotografiche,
dimostrano che altri orologi si fermarono per le esplosioni prima del
presunto impatto dell’aereo. La ricerca di Barbara Honegger mostrerebbe
che “qualcosa” colpì il Pentagono anche dall’esterno. Quell’oggetto,
però, non era un aereo di linea e colpì a 150 metri dal luogo del
presunto impatto del jet di linea.
La guerra di Donald Rumsfeldt agli sprechi si trasformò nella guerra globale al terrorismo e nelle invasioni di Afghanistan e Iraq. Le informazioni sui 2300 miliardi di dollari scomparsi furono distrutte l’11 settembre. Nel 2012 il Comandante supremo in Europa della NATO (SACEUR), Ammiraglio James G. Stavridis, alla Forrestal Lecture presso l’Accademia Navale parlò dell’evoluzione e sviluppo della guerra nel 20° secolo. Stavridis ricorda che Prima e Seconda guerra mondiale, nonché la Guerra Fredda, erano guerre contro i muri, dalla linea Maginot alla cortina di ferro, dalla Cortina di bambù al Muro di Berlino. Stavridis sottolinea che ci volle “una lezione scioccante”, l’11 settembre 2001, per dimostrare che le mura non proteggono il mondo moderno.
Stavridis puntò su un’immagine a grande schermo della sezione
del Pentagono distrutta l’11 settembre 2001, affermando che vi lavorava
da neo-ammiraglio “nel mondo del budget della Marina“. Indicando la sezione del Pentagono distrutta l’11 settembre 2001 disse “ovviamente, ho la fortuna di essere oggi qui a parlarvene“. Un tentativo di raggiungere l’ormai ex-ammiraglio James G. Stavridis, preside della Facoltà Fletcher
dell’Università Tuffs, rimase senza risposta. Stavridis sarebbe un
testimone importante e sarebbe anche interessante sapere se lavorasse
presso gli uffici nell’Anello E del Pentagono o presso il Centro Comando
Navale (NCC) negli Anelli D e C. La NCC fu l’unico ufficio della Marina
colpito delle esplosioni l’11 settembre 2001. Dov’era e a cosa lavorava
nei giorni prima dell’11 settembre e l’11 settembre il neo-nominato
ammiraglio, divenuto SACEUR della NATO nel 2009? Da SACEUR della NATO,
Stavridis fu responsabile delle operazioni NATO in Libia nel 2011.
Nel novembre 2010 il John F. Kennedy Special Warfare Center e la Scuola di Ft. Bragg, Carolina del Nord, pubblicarono la Circolare Formativa TC 18-01 intitolata “La guerra non convenzionale delle Forze Speciali“. La TC 18-01 fu pubblicata per le forze speciali statunitensi, nonché per i “contractors”. La circolare contiene un avviso che indicava “Distruggere con qualsiasi metodo per impedire la divulgazione dei contenuti o la ricostruzione del documento”. Il documento era “disponibile per gli studenti esteri solo caso per caso“. Il documento afferma che gli Stati Uniti, nel prossimo futuro, si sarebbero impegnati soprattutto in guerre non convenzionali. Il documento contiene un approccio strutturato alla sovversione del Paese preso di mira, a cominciare da valutazione di un’opposizione fattibile e cooperativa, creazione di eventi per polarizzare la società, costituzione di gruppi armati e loro sviluppo in forza capace di combattere una guerra civile o una guerra non convenzionale sotto supervisione, per raggiungere gli obiettivi della politica estera degli Stati Uniti. La TC 18-01 contiene de-facto il piano del coinvolgimento di Stati Uniti e NATO in Libia e Siria, al comando del SACEUR della NATO Stavridis. Il TC 18-01 aveva anche piani precisi per la guerra in Iraq e la “crisi” in Ucraina.
Purtroppo, non è
stato possibile raggiungere James G. Stavridis alla Fletcher School della Tuffs University. Ivo H. Daalder e James G. Stavridis furono i co-autori dell’articolo “La vittoria della NATO in Libia. Il modo giusto per intervenire“.
L’articolo sulla NATO che oltrepassava le disposizioni della
risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1973 (2011)
fu pubblicato su Foreign Affairs, marzo/aprile 2012, pp 2-7. Al
25° vertice della NATO a Chicago, nel 2012, la NATO adottò le premesse
di tale articolo per la sua dottrina strategica. Oltre a domande sulla
sua esperienza nei giorni precedenti l’11 settembre 2001, sarebbe
interessante chiedere a James G. Stavridis se si ritrova ancora con ciò
che scrisse in quell’articolo, e cioè che “la Libia fu un momento istruttivo e modello per futuri interventi”. Probabilmente 2,3 trilioni di dollari sono un budget utile per avviare guerre da combattere “in nero”.
Dr. Christof Lehmann,
consulente politico indipendente su conflitti e risoluzione dei
conflitti, fondatore e direttore di Nsnbc, in esclusiva per la rivista
online “New Eastern Outlook“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/03/24/i-trilioni-scomparsi-di-rumsfeld-stavridis-e-la-guerra-non-convenzionale/
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