giovedì 26 marzo 2015

Ron Paul: psicofarmaci colpevoli per le sparatorie di massa


Ron Paul, ex senatore USA e padre di Rand Paul (il candidato liberale alla Casa Bianca, opposto sia a Obama sia a Romney), e noto in America per le sue battaglie in difesa dei diritti umani, ha dichiarato che Chris Kyle - il soldato americano ucciso a sangue freddo da un suo commilitone - sarebbe vivo oggi, se il suo assassino non avesse usato droghe psicotrope.

Paul ha ripetutamente collegato o incolpato l'uso di psicofarmaci in relazione alle frequenti sparatorie di massa che avvengono negli Stati Uniti.
"Se Eddie Ray Routh non avesse mai prestato il servizio militare, non avrebbe probabilmente ucciso nessuno" ha scritto Paul sul sito web del suo "Istituto di Pace e Prosperità" e sulla sua pagina Facebook. "Non starebbe scontando un ergastolo, e la sua vittima, Chris Kyle, sarebbe ancora vivo. Gran parte della colpa ricade sulla nostra politica estera d'interventismo, e sulla dipendenza dei Veterani dagli psicofarmaci che assumono per trattare il senso di colpa associato alle guerre preventive."

Già l'anno scorso, durante un discorso in pubblico, Ron Paul aveva puntualizzato come "non ci voglia un vero genio" per capire che gli psicofarmaci sono la causa delle sparatorie di massa. "Proprio di recente abbiamo sentito parlare di un'altra sparatoria a Fort Worth" ha detto Paul nell'aprile del 2014. "La seconda volta in un breve lasso di tempo in cui dei soldati sono stati uccisi". "Abbiamo avuto modo di andare a fondo di questo, capire cosa sta causando questo? Eppure non ci vuole un genio per capirlo." Il senatore ha poi aggiunto "Perché quando si guardano le sparatorie e le varie problematiche nei campus, quasi sempre queste sparatorie di massa, siano essi militari o no, avvengono quando i killer erano in cura con antidepressivi,"
"Molti veterani, di ritorno dalla guerra si rendono conto dei pericoli, e iniziano a pensare che forse la guerra era inutile" ha aggiunto l'ex senatore - "perché hanno la realizzazione". "Hanno passato mesi preoccupandosi di non saltare in aria al prossimo passo, vedendo morire i loro compagni, e quando tornano a casa si rendono conto che nel loro Paese molta gente non riesce nemmeno a capire perché mai stessimo combattendo quella guerra". Ci si sveglia e si pensa "forse questa guerra è inutile - e tutto a un tratto si pensa ai bambini uccisi, donne uccise, e tutta la carneficina."
"I nostri ragazzi, quando tornano, finiscono con l'avere un sacco di colpe e quindi vanno a vedere un medico e, purtroppo, il medico dà loro questi psicofarmaci. Così abbiamo un'epidemia di suicidi."
Di Andrew Kaczynski & Megan Apper
 

Fonte articolo: BuzzFeed http://www.buzzfeed.com/andrewkaczynski/ron-paul-blames-psychotropic-drugs-for-american-sniper-murde

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani invita alla visione del documentario "IL NEMICO NASCOSTO", che denuncia l'operazione segreta che sta alla base dei suicidi nell'esercito, estratto del video:

 
IL DOCUMENTARIO “IL NEMICO NASCOSTO”
DENUNCIA L’OPERAZIONE SEGRETA
CHE STA ALLA BASE DEI SUICIDI NELL’ESERCITO

All’inizio del 2013, il sito web ufficiale del Ministero della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la sorprendente statistica che il numero dei militari suicidi nel 2012 aveva di molto superato il totale di coloro che erano morti in battaglia, una media di circa uno al giorno. Un mese dopo è arrivata un’altra sorprendete statistica dal Ministero degli Affari dei Veterani degli Stati Uniti: il suicidio dei veterani era intorno ai 22 al giorno, circa 8000 all’anno.

La situazione è diventata così terribile che il Segretario della Difesa statunitense ha definito i suicidi nelle forze armate una “epidemia”.

Alcuni hanno sostenuto che questa ondata di autolesionismo sia dovuta allo stress della guerra. Ma i fatti rivelano che l’85% dei militari che si sono tolti la vita non erano stati in combattimento e che il 52% non era nemmeno mai stato inviato in aree belliche.

Perciò quale fattore insospettato sta facendo aumentare vertiginosamente il tasso di suicidi nell’esercito?

Secondo il nuovo documentario “Il nemico nascosto: dietro le quinte dell’agenda segreta della psichiatria”, tutte le prove puntano in una direzione: l’impennata di prescrizioni di psicofarmaci dal 2003. I noti effetti collaterali di tali psicofarmaci, quali ad esempio aumentata aggressività e idee suicide, sono riflesse dall’aumento di violenza domestica, abuso di minori e reati sessuali da parte di militari, oltre che all’aumento dell’autolesionismo.

Indagando ulteriormente si scopre che gli psichiatri ampliano sempre di più la definizione di ciò che si intende per “malato di mente”, soprattutto quando si tratta di un disturbo post traumatico da stress in soldati e veterani. E in psichiatria, le diagnosi di disturbi psicologici quali lo stress post traumatico, i disturbi della personalità e i disturbi di ansietà sociale sono quasi inevitabilmente seguiti dalla prescrizione di almeno uno psicofarmaco.

Gli psichiatri sanno che i loro farmaci in realtà non curano nulla, ma non fanno che mascherare i sintomi.

Sono ben consapevoli dei numerosi pericolosi effetti collaterali degli psicofarmaci, inclusa la possibile dipendenza. Tuttavia, sostengono che il beneficio delle loro pillole superi di gran lunga gli effetti collaterali. E mentre il vero problema dei soldati rimane irrisolto, la loro salute peggiora.

Di fronte a queste tragiche statistiche, sempre più denaro viene elargito alla psichiatria: il Pentagono degli Stati Uniti al momento spende 2 miliardi di dollari l’anno solo per la salute mentale. Lo stanziamento per la salute mentale della Veterans Administration è schizzato da meno di 3 miliardi di dollari nel 2007 a quasi 7 miliardi di dollari nel 2014.

Il nemico nascosto mette in luce l’intera situazione, mentre sollecita affinché soldati e veterani vengano informati dei veri pericoli della psichiatria e degli psicofarmaci. La risposta sta nel loro diritto al consenso informato, come pure ad esercitare il proprio diritto di rifiutare il trattamento. I nostri membri in servizio operativo devono sapere che ci sono soluzioni non psichiatriche sicure ed efficaci per lo stress da combattimento, e che tali soluzioni non li sottoporranno a trattamenti pericolosi e tossici che servono solo a peggiorare la loro salute.


fonte: https://www.ccdu.org/comunicati/psicofarmaci-colpevoli-sparatorie-massa
http://www.ccdu.it/documentaries/the-hidden-enemy.html

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