'Tradizioni': termine molto
ricorrente oggi anche se usato per definire realtà diverse e concetti
che talvolta rischiano di essere contraddittori, antitetici, generando
fraintendimenti, illusioni, speranze, disillusioni. Che cosa sono,
invero? Quale ruolo hanno nella nostra vita? Che importanza rivestono?
Qual'è la loro evoluzione?
Senza pretesa di riuscire a risolvere tali problemi e molti altri
analoghi che crucciano la nostra era, proviamo a ragionare insieme su
questo argomento.
Che Cos'è la Tradizione?
La tradizione è, generalmente, intesa come un’ampia schiera di vecchie
credenze, pratiche ed usanze tramandate di generazione in generazione.
Ogni cultura, ogni razza o gruppo di persone ha le proprie usanze e
tradizioni.
In una conferenza sponsorizzata dalla British Broadcasting Company, Anthony Giddens, direttore della London School of Economics, ha dichiarato: “Si può trattare l’età globale di oggi come una battaglia tra modernità e tradizione”.
Le sue parole ci avvertono di prendere in considerazione quanto
chiamiamo ‘tradizione’ perché potrebbe trattarsi di creazioni del mondo
moderno. Per esempio, alcune manifestazioni ed eventi come sagre di
paese, palii e simili che possono effettivamente illuderci di rimandare e
rievocare un passato più o meno remoto ma che, in realtà, non è mai
esistito.
La ‘Tradizione’, sempre secondo Giddens, ha diversi elementi chiave. In
primo luogo, si tratta di una qualche forma di rituale, cerimoniale o
comportamento ritualistico. In secondo luogo, la tradizione coinvolge un
gruppo di persone: è collettiva e sociale per sua stessa natura. In
terza battuta, le tradizioni hanno dei custodi, come gli storiografi,
che accedono alle conoscenze o alle verità dei sacri rituali della
tradizione. Infine, la tradizione suscita emozioni negli individui, li sprona ad un maggior senso di consapevolezza di sé. In certe culture tali rituali sono importanti per fondare e mantenere una propria identità nel contesto di una società più grande.
Contro le Tradizioni.
L’Internazionale promuove l’idea di
un mondo nel quale “non ci legheranno più le catene di nessuna
tradizione.” È una delle idee fondamentali del pensiero socialista /
progressista. Il loro ragionamento può essere sintetizzato nei seguenti termini. L’uomo deve essere liberato dalla tradizione. La ragione deve essere la sola luce che ci guida. Il diavolo può citare le Sacre Scritture per raggiungere i propri scopi.
Spesso, la ragione può venire impiegata per sostenere qualsiasi posizione. Se uomini e donne si liberassero dalla tradizione, la storia e la quotidianità, potrebbero essere manipolati e utilizzati dai leader ideologici o religiosi, eccentrici e maniaci. Ossia il rifiuto delle tradizioni consente con estrema facilità di instaurare diversi livelli di influenza sugli altri.
Una Società non Funziona Senza Tradizioni.
Alcuni dipingono la tradizione come ciò che viene trasmesso dal passato
al presente. Gli oggetti materiali (l’Iliade, il Partenone…) e le
credenze, le immagini e le abitudini, le pratiche e le istituzioni,
possono essere tramandate, e il gesto della loro consegna alle
generazioni future costituisce una tradizione.
Per essere tale è indispensabile, però, una certa persistenza o la reiterazione attraverso la trasmissione, perché solo così la tradizione si distingue dalla semplice moda. Non è dunque un caso che una società nella quale le tradizioni sono indebolite diventa preda delle mode.
Secondo autori come Shils ci vogliono almeno tre generazioni per
ottenere una tradizione, e la generazione non necessariamente coincide
con l’età anagrafica. E' una definizione ampia della tradizione che ci
consente di spiegare perché una società non possa funzionare in assenza
di tradizioni. La trasmissione di credenze, gesti, valori, o le
costellazioni nelle quali si aggregano all’interno di un modello
ricorrente sono, in qualche modo, una tradizione.
Invero, però, possiamo distinguere due ordini di tradizioni.
Una delle caratteristiche importanti dell’ordine democratico occidentale
è che - mentre ha riconosciuto l’importanza della tradizione - ne ha
anche reso possibile il cambiamento e la modificazione. Le società
primitive e precedenti sono state spesso frenati da un corpo unico di
tradizioni che tendeva ad essere rigido ed inflessibile. Negli
stati moderni, gli individui vivono in una società multi-tradizionale
fatta di convinzioni diverse o incompatibili, e di modelli di fede e di
condotta tra i quali sono chiamati a scegliere. Questo è il prodotto
della libertà.
'Scegliere' una Tradizione Vuol Dire Essere Sradicati?
Sorge allora la domanda: se un individuo fa una scelta tra tradizioni è libero dalla tradizione?
La risposta è che egli non farà queste scelte a meno che la società
abbia sviluppato una certa tradizione: la tradizione liberale di fare
una libera scelta tra le tradizioni. Questo è ciò che Shils definisce il
secondo ordine di tradizioni, che è una tradizione delle tradizioni.
Le Basi della Tradizione Sono la Ragione e l'Esperienza.
L’esperienza è forse tanto importante o più importante della ragione. Essa si estende oltre la ragione,
oltre gli orizzonti mentali, incarna fattori che le persone solo
vagamente riescono a percepire e che non possono spiegare razionalmente,
ma che contengono elementi di verità e di comprensione, sulla base
dell’esperienza accumulata.
(...)
Non di rado i giovani, figli di una società razionalistica, specialmente
nel passato prossimo, hanno denigrato, ridicolizzato o ignorato la
tradizione. Tra i motivi principali di un
simile rifiuto c’è il fatto che avendone chiesto delle spiegazioni
razionali non hanno ricevuto risposta.
Tradizione e Razionalità.
Il problema con le tradizioni è che, essendo
state tramandate nel corso di un lungo periodo di tempo, le basi
razionali o non sono note a chi le osserva o, comunque, non possono più
essere lucidamente spiegate. Ci sono spesso delle ragioni per
sostenere le tradizioni, ma, nella misura in cui la tradizione si basa
su esperienza e osservazione, non può sempre essere efficacemente
razionalizzata. Questo è vero per i valori e le istituzioni della
civiltà occidentale. C’è una base
razionale per le tradizioni, tuttavia essendosi evolute sulla base
dell’esperienza è difficile razionalizzare un simile processo.
L’Attacco alla Tradizione.
In questo contesto è stato facile per i socialisti/progressisti
scagliarsi contro molti valori tradizionali appellandosi alla ragione e
servendosi di un approccio intellettuale. L’attacco
socialista/progressista proveniente dal mondo accademico, che ha
influenzato la cultura sociale e politica, si è concentrato sugli aspetti controproducenti dei valori tradizionali esagerandoli, distorcendoli, enfatizzandone i difetti e sottacendone i benefici.
I gruppi di intellettuali hanno così operato in modo di trasformare il
proprio punto di vista in un fatto oggettivo o in una teoria. Le loro
analisi non tengono conto dell’esistenza di altri punti di vista
possibili: cancellano l’esperienza accumulata nei secoli.
L’Importanza della Tradizione.
La tradizione è importante in ogni cultura o civiltà. E la gente,
malgrado i tentativi della società Moderna e Postmoderna di sradicarla
dal suo passato, mostra oggi più che mai un forte desiderio di
recuperare i valori tradizionali. In un’era di cambiamento la continuità
è qualcosa di cui la gente ha bisogno e desidera.
L’Evoluzione delle Tradizioni.
Le tradizioni, a differenza di quanto potremmo credere, si sviluppano gradualmente nel corso dei secoli e continuano a mutare: è
una dinamica spirituale e culturale che cresce naturalmente dagli
sforzi, i sacrifici, le esperienze e le prove che un popolo si trova a
dover affrontare e che traduce in religione, costumi sociali, lingua,
letteratura, musica, giochi da trasmettere alla discendenza.
Così i 'valori fondamentali' vengono stabiliti e tramandati di padre in
figlio, di madre in figlia, proprio come il cognome o le proprietà, e
diventano uno stile di vita virtuoso e duraturo. Sono
i valori spirituali, morali e culturali depositati saldamente nella
mente e nel cuore di un popolo. Sono qualcosa di reale ma indefinibile,
che possono solo essere vissuti ed esperiti.
Ma possono anche essere rappresentati simbolicamente, iconizzati. Così
il simbolo diventa parte integrante della tradizione stessa, come
accade, per esempio, nella bandiera, in certi personaggi che incarnano il meglio, lo spirito, le tradizioni di una nazione, di un popolo, di una comunità.
Conclusione.
Per terminare questa riflessione rileggiamo le parole di Ardis Whitman
che sintetizzano l’aspetto creativo della tradizione, ossia la sua
speciale capacità di rispondere ai mutamenti e, quindi, il suo più vero e
genuino significato nell’appena iniziata Era dell’UniCum:
“Dobbiamo amare i nostri ieri, ma non portarli come un peso nel futuro. Ogni generazione deve prendere nutrimento dalle altre e darne conoscenza alle generazioni che vengono dopo.”
Le tradizioni sono dunque le nostre
radici. Siamo noi, il nostro sangue, la nostra cultura, la nostra
identità, il nostro mondo. Un popolo senza tradizioni è un popolo privo
di anima, un castello di sabbia destinato a venire spazzato dalla prima
ondata del mare, dalla prima folata di vento. Un edificio senza
fondamenta non solo non può resistere alle intemperie ma non può nemmeno
ergersi verso l’alto, verso il futuro perché è fragile, sempre in un
equilibrio instabile.
Malgrado i tentativi di distruggere il fertile terreno delle tradizioni
perpetrato negli ultimi secoli dai socialisti e dai progressisti, dai
razionalisti e dai relativisti, oggi assistiamo al riemergere di una
domanda di ri-radicamento, di riscoperta del passato, dei suoi valori,
della nostra essenza: di noi stessi.
A. Cattaneo
Sintesi di un articolo pubblicato sul sito Wellthiness
Link diretto: https://wellthiness.wordpress.com/2011/12/11/il-significato-delle-tradizioni-in-un-mondo-sradicato/
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