venerdì 27 marzo 2015

Il Significato delle Tradizioni in un Mondo Sradicato

'Tradizioni': termine molto ricorrente oggi anche se usato per definire realtà diverse e concetti che talvolta rischiano di essere contraddittori, antitetici, generando fraintendimenti, illusioni, speranze, disillusioni. Che cosa sono, invero? Quale ruolo hanno nella nostra vita? Che importanza rivestono? Qual'è la loro evoluzione?

Senza pretesa di riuscire a risolvere tali problemi e molti altri analoghi che crucciano la nostra era, proviamo a ragionare insieme su questo argomento.
 
Che Cos'è la Tradizione?
La tradizione è, generalmente, intesa come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche ed usanze tramandate di generazione in generazione. Ogni cultura, ogni razza o gruppo di persone ha le proprie usanze e tradizioni.
 
In una conferenza sponsorizzata dalla British Broadcasting Company, Anthony Giddens, direttore della London School of Economics, ha dichiarato: “Si può trattare l’età globale di oggi come una battaglia tra modernità e tradizione”. Le sue parole ci avvertono di prendere in considerazione quanto chiamiamo ‘tradizione’ perché potrebbe trattarsi di creazioni del mondo moderno. Per esempio, alcune manifestazioni ed eventi come sagre di paese, palii e simili che possono effettivamente illuderci di rimandare e rievocare un passato più o meno remoto ma che, in realtà, non è mai esistito.
 
La ‘Tradizione’, sempre secondo Giddens, ha diversi elementi chiave. In primo luogo, si tratta di una qualche forma di rituale, cerimoniale o comportamento ritualistico. In secondo luogo, la tradizione coinvolge un gruppo di persone: è collettiva e sociale per sua stessa natura. In terza battuta, le tradizioni hanno dei custodi, come gli storiografi, che accedono alle conoscenze o alle verità dei sacri rituali della tradizione. Infine, la tradizione suscita emozioni negli individui, li sprona ad un maggior senso di consapevolezza di sé. In certe culture tali rituali sono importanti per fondare e mantenere una propria identità nel contesto di una società più grande.
 
Contro le Tradizioni.
L’Internazionale promuove l’idea di un mondo nel quale  “non ci legheranno più le catene di nessuna tradizione.” È una delle idee fondamentali del pensiero socialista / progressista. Il loro ragionamento può essere sintetizzato nei seguenti termini. L’uomo deve essere liberato dalla tradizione. La ragione deve essere la sola luce che ci guida. Il diavolo può citare le Sacre Scritture per raggiungere i propri scopi.
 
Spesso, la ragione può venire impiegata per sostenere qualsiasi posizione. Se uomini e donne si liberassero dalla tradizione, la storia e la quotidianità, potrebbero essere manipolati e utilizzati dai leader ideologici o religiosi, eccentrici e maniaci. Ossia il rifiuto delle tradizioni consente con estrema facilità di instaurare diversi livelli di influenza sugli altri.
 
Una Società non Funziona Senza Tradizioni.
Alcuni dipingono la tradizione come ciò che viene trasmesso dal passato al presente. Gli oggetti materiali (l’Iliade, il Partenone…) e le credenze, le immagini e le abitudini, le pratiche e le istituzioni, possono essere tramandate, e il gesto della loro consegna alle generazioni future costituisce una tradizione.

Per essere tale è indispensabile, però, una certa persistenza o la reiterazione attraverso la trasmissione, perché solo così la tradizione si distingue dalla semplice moda. Non è dunque un caso che una società nella quale le tradizioni sono indebolite diventa preda delle mode.
 
Secondo autori come Shils ci vogliono almeno tre generazioni per ottenere una tradizione, e la generazione non necessariamente coincide con l’età anagrafica. E' una definizione ampia della tradizione che ci consente di spiegare perché una società non possa funzionare in assenza di tradizioni. La trasmissione di credenze, gesti, valori, o le  costellazioni nelle quali si aggregano all’interno di un modello ricorrente sono, in qualche modo, una tradizione.
 
Invero, però, possiamo distinguere due ordini di tradizioni.
 
Una delle caratteristiche importanti dell’ordine democratico occidentale è che - mentre ha riconosciuto l’importanza della tradizione - ne ha anche reso possibile il cambiamento e la modificazione. Le società primitive e precedenti sono state spesso frenati da un corpo unico di tradizioni che tendeva ad essere rigido ed inflessibile. Negli stati moderni, gli individui vivono in una società multi-tradizionale fatta di convinzioni diverse o incompatibili, e di modelli di fede e di condotta tra i quali sono chiamati a scegliere. Questo è il prodotto della libertà.
 
'Scegliere' una Tradizione Vuol Dire Essere Sradicati?
Sorge allora la domanda: se un individuo fa una scelta tra tradizioni è libero dalla tradizione? La risposta è che egli non farà queste scelte a meno che la società abbia sviluppato una certa tradizione: la tradizione liberale di fare una libera scelta tra le tradizioni. Questo è ciò che Shils definisce il secondo ordine di tradizioni, che è una tradizione delle tradizioni.
 
Le Basi della Tradizione Sono la Ragione e l'Esperienza.
L’esperienza è forse tanto importante o più importante della ragione. Essa si estende oltre la ragione, oltre gli orizzonti mentali, incarna fattori che le persone solo vagamente riescono a percepire e che non possono spiegare razionalmente, ma che contengono elementi di verità e di comprensione, sulla base dell’esperienza accumulata.
(...)
 
Non di rado i giovani, figli di una società razionalistica, specialmente nel passato prossimo, hanno denigrato, ridicolizzato o ignorato la tradizione. Tra i motivi principali di un simile rifiuto c’è il fatto che avendone chiesto delle spiegazioni razionali non hanno ricevuto risposta.
 

Tradizione e Razionalità.
Il problema con le tradizioni è che, essendo state tramandate nel corso di un lungo periodo di tempo, le basi razionali o non sono note a chi le osserva o, comunque, non possono più essere lucidamente spiegate. Ci sono spesso delle ragioni per sostenere le tradizioni, ma, nella misura in cui la tradizione si basa su esperienza e osservazione, non può sempre essere efficacemente razionalizzata. Questo è vero per i valori e le istituzioni della civiltà occidentale. C’è una base razionale per le tradizioni, tuttavia essendosi evolute sulla base dell’esperienza è difficile razionalizzare un simile processo.
 
L’Attacco alla Tradizione.
In questo contesto è stato facile per i socialisti/progressisti scagliarsi contro molti valori tradizionali appellandosi alla ragione e servendosi di un approccio intellettuale. L’attacco socialista/progressista proveniente dal mondo accademico, che ha influenzato la cultura sociale e politica, si è concentrato sugli aspetti controproducenti dei valori tradizionali esagerandoli, distorcendoli, enfatizzandone i difetti e sottacendone i benefici.
 
I gruppi di intellettuali hanno così operato in modo di trasformare il proprio punto di vista in un fatto oggettivo o in una teoria. Le loro analisi non tengono conto dell’esistenza di altri punti di vista possibili: cancellano l’esperienza accumulata nei secoli.
 
L’Importanza della Tradizione.
La tradizione è importante in ogni cultura o civiltà. E la gente, malgrado i tentativi della società Moderna e Postmoderna di sradicarla dal suo passato, mostra oggi più che mai un forte desiderio di recuperare i valori tradizionali. In un’era di cambiamento la continuità è qualcosa di cui la gente ha bisogno e desidera.

L’Evoluzione delle Tradizioni.
Le tradizioni, a differenza di quanto potremmo credere, si sviluppano gradualmente nel corso dei secoli e continuano a mutare: è una dinamica spirituale e culturale che cresce naturalmente dagli sforzi, i sacrifici, le esperienze e le prove che un popolo si trova a dover affrontare e che traduce in religione, costumi sociali, lingua, letteratura, musica, giochi da trasmettere alla discendenza.
 
Così i 'valori fondamentali' vengono stabiliti e tramandati di padre in figlio, di madre in figlia, proprio come il cognome o le proprietà, e diventano uno stile di vita virtuoso e duraturo. Sono i valori spirituali, morali e culturali depositati saldamente nella mente e nel cuore di un popolo. Sono qualcosa di reale ma indefinibile, che possono solo essere vissuti ed esperiti.
 
Ma possono anche essere rappresentati simbolicamente, iconizzati. Così il simbolo diventa parte integrante della tradizione stessa, come accade, per esempio, nella bandiera, in certi personaggi che incarnano il meglio, lo spirito, le tradizioni di una nazione, di un popolo, di una comunità.
 
Conclusione.
Per terminare questa riflessione rileggiamo le parole di Ardis Whitman che sintetizzano l’aspetto creativo della tradizione, ossia la sua speciale capacità di rispondere ai mutamenti e, quindi, il suo più vero e genuino significato nell’appena iniziata Era dell’UniCum:
“Dobbiamo amare i nostri ieri, ma non portarli come un peso nel futuro. Ogni generazione deve prendere nutrimento dalle altre e darne conoscenza alle generazioni che vengono dopo.”
Le tradizioni sono dunque le nostre radici. Siamo noi, il nostro sangue, la nostra cultura, la nostra identità, il nostro mondo. Un popolo senza tradizioni è un popolo privo di anima, un castello di sabbia destinato a venire spazzato dalla prima ondata del mare, dalla prima folata di vento. Un edificio senza fondamenta non solo non può resistere alle intemperie ma non può nemmeno ergersi verso l’alto, verso il futuro perché è fragile, sempre in un equilibrio instabile.
 
Malgrado i tentativi di distruggere il fertile terreno delle tradizioni perpetrato negli ultimi secoli dai socialisti e dai progressisti, dai razionalisti e dai relativisti, oggi assistiamo al riemergere di una domanda di ri-radicamento, di riscoperta del passato, dei suoi valori, della nostra essenza: di noi stessi.
 
 
 
A. Cattaneo

Sintesi di un articolo pubblicato sul sito Wellthiness
 
Link diretto: https://wellthiness.wordpress.com/2011/12/11/il-significato-delle-tradizioni-in-un-mondo-sradicato/
 

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